giovedì 16 aprile 2015

Caldo, freddo, poi ancora caldo? Continua la variabilità primaverile

Gran caldo:
non siamo a luglio tanto meno ad agosto, ma le temperature che stiamo raggiungendo sono comunque notevolissime. Basti pensare che alcune località del Nord Italia hanno raggiunto i 30°C e in altre città d'Italia si superano facilmente i 25°C. Continuerà a far caldo sino a venerdì, ma possiamo dirvi con assoluta certezza che questa prima ondata di caldo anomalo è prossima alla conclusione.
Dal caldo al freddo:
è da giorni che si discute di un'eventuale irruzione fredda ed è da giorni che si scrutano i modelli alla ricerca dell'esatta collocazione della massa artica. Diciamo che le ultimissime interpolazioni danno come probabile un diretto coinvolgimento del nostro Paese ed in effetti le proiezioni termiche ci mostrano un vero e proprio tracollo: passeremo da un'anomalia positiva importante ad un ritorno verso le medie termiche stagionali e localmente si potrebbe finire addirittura al di sotto.
Il quadro barico in divenire:
come ben sappiamo l'Italia è pienamente inserita in un promontorio anticiclonico nord africano. Nei prossimi giorni, invece, osserveremo dei cambiamenti barici importanti e tali da indurre la svolta termica suddetta. Il tassello imprescindibile sarà rappresentato dall'isolamento di una vasta cellula anticiclonica sul Regno Unito. A quel punto si realizzerà la propagazione di un nucleo freddo nordico verso l'Europa centro occidentale e sul Mediterraneo.
I primi, forti temporali:
l'argomento fu già affrontato nel precedente editoriale, ma è bene rinfrescarlo perché dovrebbe trattarsi dei primi episodi temporaleschi di una certa magnitudo. Si comincerà venerdì e si proseguirà nel fine settimana, per giungere addirittura ai primi giorni della prossima. Dal Centro Nord ecco che i fenomeni si propagheranno al Sud e a seconda dei contrasti termici scaturenti potrebbero rivelarsi localmente "pericolosi".
Dinamicità primaverile persistente:
ma cosa accadrà in seguito? Diciamo che l'analisi modellistica comparata ci mostra una sostanziale ricucitura anticiclonica e il ritorno di un po' di caldo. Ma è innegabile che crescenti infiltrazioni atlantiche potrebbero causare stravolgimenti dell'ultima ora. Non a caso varie emissioni propongono, da giorni, inserimenti ciclonici nel cuore del Mediterraneo e conseguenti fasi instabili preoccupanti. S'iniziano ad osservare, giusto per intenderci, le classiche "gocce fredde" primaverili foriere delle fasi temporalesche più violente.
Focus: evoluzione sino al 28 aprile 2015
Giovedì prevalenza di bel tempo, salvo qualche pioggia su Alpi nordoccidentali. Continuerà a far caldo, caldo che ci terrà compagnia anche venerdì, ma in un quadro di crescente instabilità diurna al Centro Nord. Qui appariranno i primi, intensi temporali, temporali che nel weekend si faranno ancor più intensi a causa dell'ingresso dei primi sbuffi d'aria fredda dai quadranti orientali. Ad inizio della prossima settimana ecco che il calo termico si propagherà anche al Sud e con esso un po' d'instabilità diurna.
La situazione è destinata a migliorare nuovamente nelle giornate successive e come detto potrebbe riaffacciarsi l'Anticiclone africano e con esso temperature estive. Ma occhio alle insidie atlantiche citate in sede evolutiva, perché a nostro avviso cresceranno rapidamente e andranno a caratterizzare l'ultima settimana di aprile.
Evoluzione sino al 03 maggio 2015
Il periodo a cavallo tra fine aprile e inizio maggio potrebbe proporci condizioni di spiccata variabilità primaverile, ovvero un'alternanza tra fasi di bel tempo e rapidi passaggi instabili.
In conclusione.
Il tipo di tempo descritto finora rappresenta, al meglio, le peculiarità insite nella primavera. Si scorgono all'orizzone i primi cenni estivi, ma l'instabilità tipicamente stagionale non intende certo mollare la presa così facilmente.