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giovedì 30 aprile 2015

INCREDIBILE CALDO!!! Dove farà più CALDO da lunedì?

Un rialzo termico che ha quasi dell'incredibile a maggio, con il mare ancora fresco, ma quando ci si mette, l'anticiclone africano divente "cattivo", trascinandosi dietro masse d'aria roventi, che surriscaldano il terreno delle zone interne.


L'ondata di caldo avrà come obiettivo soprattutto Sardegna, Sicilia e Puglia.


Sarà così sulla Sardegna dove tra lunedì e martedì potranno anche toccarsi i 40°C, soprattutto su Campidano, Barbagia, Logudoro e comunque molti valori potranno raggiungere i 36-37°C. 

Un po' meno caldo, ma sempre notevole, quello atteso sulla Sicilia, dove le temperature potranno toccare tranquillamente i 35-36°C, specie su Catanese, Siracusano e Ragusano, ma anche su alcune zone del Palermitano. 

Caldissimo anche sulla Puglia, soprattutto tra martedì e mercoledì, per l'azione di compressione anticiclonica con temperature anche oltre i 37°C nel Foggiano, ma anche tra Andria, Corato, Canosa di Puglia.

Il caldo si farà sentire naturalmente su molte zone del centro Italia, specie su Lazio, Abruzzo, Toscana, dove i termometri potrebbero raggiungere i 33-34°C.

Molto più attenuata la calura al nord, dove per la verità solo l'Emilia-Romagna potrebbe sperimentare qualche punta di 30°C, specie per l'effetto di caduta del vento di Garbino dall'Appennino, più che per l'arrivo della massa calda africana.
Fonte. meteolive

Previsioni meteo domani 1 Maggio 2015

Fonte: meteolive

giornata
mattino
pomeriggio
sera

Previsioni Meteo, mappe spaventose: caldo assurdo fino a +40°C, poi bombe di maltempo

Le Previsioni Meteo per i prossimi giorni sono impressionanti:caldo record tra lunedì 4 e mercoledì 6 maggio, poi maltempo estremo per contrasti termici spaventosi.

Inizio maggio 2015 come inizio maggio 1988, o quasi. Sono passati 27 anni dall’ultima volta che un’ondata di caldo così intensa non raggiungeva l’Italia nella prima metà del mese di maggio, a cui risalgono tutti i record storici del periodo. Che stavolta, però, rischiano di essere stravolti: al contrario del maggio 1988, quando il caldo più asfissiante si limitò all’estremo Sud, Calabria e soprattutto Sicilia, stavolta ne sarà interessata quasi tutta l’Italia, dall’Emilia Romagna in giù.
MS_939_ensIl caldo inizierà a fare sul serio dal pomeriggio di domenica 3 sulle due isole maggiori. Il primo vero giorno rovente saràlunedì 4, con temperature elevatissime. Poi, tra martedì 5 e mercoledì 6, l’ondata di calore proveniente dal cuore del Sahara raggiungerà il suo picco più estremo, con temperature di oltre +43°C in Sardegna, fino a +40°C in Sicilia, e fino a +38°C su gran parte del centro/sud. Persino Firenze, Roma e Perugia potranno raggiungere i +37°C. Sarà un caldo eccezionale, tipico dei giorni più opprimenti dell’estate, ma stavolta arriva a inizio maggio e non durerà neanche poco,saranno tre giorni davvero di fuoco con temperature minime che si manterranno superiori ai +25°C.
grandine06Altrettanto rapido, poi, sarà il crollo termico che si concretizzerà tra giovedì 7venerdì 8 e sabato 9 maggio. Tre giorni con temperature in picchiata e soprattutto con forte maltempo: a causa di contrasti termici pazzeschi, infatti, si formeranno violenti temporali che provocheranno nubifragi e grandinate. Le temperature diminuiranno di oltre 20°C in poche ore, con tutti i fenomeni che ne conseguono (non solo grandine, ma anche tornado). Dopo questa prima decade di maggio dal meteo-shock, l’agricoltura italiana sarà in ginocchio tra il caldo opprimente e i fenomeni più distruttivi.
Fonte: meteoweb

Previsioni Meteo: la dinamica della super-ondata di caldo in arrivo tra 3 e 7 maggio sull’Italia

Come è comune nella stagione primaverile la circolazione atmosferica sull’area euro-atlantica continua a presentare una spiccata dinamicità, con una temporanea accelerazione del flusso perturbato principale fra l’Atlantico settentrionale e l’Europa, il quale pilota una serie di sistemi frontali in direzione di Isole Britanniche, Francia, Belgio, Olanda, Germania, Svizzera, Austria e Repubblica Ceca, con parziale coinvolgimento anche del nord Italia.
anabwknaEppure più ad est, fra il sud della Russia europea e il Kazakistan, è presente un promontorio anticiclonico dinamico, supportato lungo il proprio bordo più occidentale da aria calda d’estrazione sub-tropicale in risalita dalle pianure Caspiche e dal Caucaso, che fra oggi e domani contribuirà a rallentare il flusso perturbato oceanico, al traverso dell’Europa centro-orientale, deponendo a favore di una progressiva ondulazione (“meridianizzazione” del flusso) di quest’ultimo in sede europea. In sostanza, la persistenza di questa figura anticiclonica di matrice sub-tropicale, fra il Kazakistan e la Russia europea, favorirà l’affermazione della tipica configurazione ad “Omega”, con un promontorio anticiclonico che evolverà in un promontorio anticiclonico di blocco (chiamato così proprio per la sua capacità di “fermare” il flusso zonale) posizionato fra la Russia europea e gli Urali, che verrà circondato, lungo i suoi lati, da ben due differenti e profonde circolazioni depressionarie.
analyzaaLa prima, ad ovest della struttura anticiclonica, si posizionerà fra la Svezia centro-meridionale e il mar Baltico. La seconda, ben più profonda, alimentata da aria molto fredda di estrazione artica poiché direttamente collegata al vortice polare, che si posizionerà fra la penisola di Jamal e la penisola di Gyda. Questo profondo ciclone extratropicale a carattere freddo, presentando un minimo barico al suolo di 980 hpa, si muoverà sul bordo più orientale del robusto anticiclone dinamico posizionato sopra la Russia europea, erodendo le propaggini più orientali di quest’ultimo. Il notevolissimo divario barico fra le differenti figure bariche inasprirà in giornata il “gradiente barico orizzontale” (notevole infittimento di isobare) tra l’area degli Urali e il bassopiano siberiano occidentale, tanto che le isobare strette e concentriche dell’area ciclonica si addosseranno a quelle ellittiche dell’intensa area anticiclonica.
03Questo notevole infittimento delle isobare produrrà un notevole rafforzamento della ventilazione settentrionale, che dal settore più occidentale del mar di Kara e dalla Novaja Zemlja, dove soffieranno intensi venti da NE e N-NE, si sposterà verso la penisola di Jamal, tramite una intensa e fredda ventilazione da Nord, che toccherà punte di oltre i60-70 km/h, creando anche un diffuso “scaccianeve basso”, specie fra Gyda e Karaul, dove persiste al suolo un importante innevamento. Ma venti sostenuti, da O-NO e Ovest, soffieranno anche sulla Siberia occidentale, causa la presenza di un significativo“gradiente barico orizzontale” sul bordo più meridionale della circolazione depressionaria.
Rtavn1382L’ulteriore consolidamento di questo imponente anticiclone di blocco sulla Russia europea, sopra menzionato, darà l’input necessario ad incentivare l’evoluzione del flusso perturbato principale, in ingresso sul continente europeo, in una serie di grandi ondulazioni che rimarranno semi/stazionarie nei medesimi luoghi per più giorni, agevolando un cospicuo scambio di calore fra i tropici e il polo. Proprio come avviene durante gli “scambi meridiani”, con una circolazione atmosferica spiccatamente meridiana in cui i flussi sinottici si orientano lungo i meridiani, caratterizzata da una continua alternanza fra saccature colme di aria fredda polare marittima e rimonte calde sub-tropicali, che daranno i natali ad importanti ondate di calore dirette verso la fascia temperata.
Le frecce gialle indicano l'asse delle due saccature ai margini dell'onda di calore diretta versa l'Italia
Le frecce gialle indicano l’asse delle due saccature ai margini dell’onda di calore diretta versa l’Italia
In questo caso l’Italia trovandosi nel bel mezzo fra due saccature, la prima diretta verso l’Atlantico portoghese e la seconda tra il Baltico e il settore più occidentale della Russia europea, si troverà nel bel mezzo della traiettoria dell’onda di calore che risalirà il margine più orientale (quello ascendente per intenderci) della saccatura atlantica, la quale si troverà ad aspirare parte dell’aria molto calda e secca che in questi giorni si sta accumulando sopra i vasti deserti del Maghreb, a seguito dell’intensa insolazione che caratterizza questi luoghi proprio in questo periodo dell’anno. Ciò spiega l’origine della dinamica di flusso che ad inizio della prossima settimana convoglierà verso le nostre regioni la prima intensa ondata di calore della stagione che potrebbe regalarci i primi over +37°C +38°C sulle aree più interne di Sardegna e Sicilia, dove si accenderà una vera e propria “fornace”.
Fonte: meteoweb

mercoledì 29 aprile 2015

Meteo Italia: ultime ore di instabilità diffusa, poi migliora al centro/sud ma...


...Resta variabile al nord

La situazione Meteo in Italia in diretta: ultime ore di instabilità diffusa, poi tempo ancora perturbato al nord ma soleggiato al centro/sud.

Ultime ore di instabilità diffusa sull’Italia, con molte nubi e delle piogge soprattutto al centro/sud e nelle zone interne appenniniche. Le temperature sono stazionarie con Venezia ferma a +16°C, Torino, Padova, Brescia, Cuneo, Bari, Ancona, Palermo e Pescara a+17°C, Milano, Brindisi, Termoli e Piacenza a+18°C, Salerno, Viterbo, Bologna, Frosinone, Ferrara, Lecce, Messina, Verona, Parma, Crotone, Foggia e Forlì a +19°C, Roma, Napoli, Trieste, Genova, Trapani, Olbia, Reggio Calabria, Pisa, Perugia, Bolzano e Catania a+20°C, Grosseto e Latina a +21°C, Cagliari e Firenze a +22°C.
z12t_000Nel pomeriggio possibili temporali convettivi soprattutto nelle zone interne del centro, ma qualche pioggia interesserà anche il nord/ovest. Nei prossimi giorni, compreso venerdì primo maggio, le condizioni meteorologiche miglioreranno in modo netto e deciso al centro/sud, ma rimarranno variabili e perturbate al nord con piogge sparse e qualche temporale.
Fonte: meteoweb

Fiammata africana tra il 3 e il 9 maggio, con punte di +35°!

Conferme sull'onda calda africana
Anche se il suo acme è stato un po' posticipato, l'ondata di caldo nord-africano riceve delle conferme dai principali modelli numerico previsionali.
Questi ultimi giorni di aprile saranno ancora freschi e un po' instabili soprattutto al Nord, per il passaggio della coda meridionale delle saccature atlantiche sulle Alpi.
Entità dell'onda di calore
Stando alle emissioni modellistiche, potremmo trovarci di fronte ad un'onda di calore davvero notevole per la prima settimana di maggio. Come già detto, all'altezza di 850 hPa, l'isoterma di +25°C arriverebbe a sfiorare le regioni meridionali, quella di +20°C giungerebbe sino a Roma, quella di +15°C sino alle Prealpi. Si tratta di valori termici da piena Estate, anzi da forte ondata di calore estiva.
immagine 1 articolo 38024
Quanto farà caldo al suolo?
Se fossimo a luglio non sarebbe difficile ipotizzare picchi prossimi ai +40°C al Sud.
Ma il mare è ancora fresco, la stagione è ancora la Primavera e quindi nelle aree più esposte alle correnti subtropicali del Meridione si arriverà a +35°C. I +30°C saranno superati in diverse località centro-meridionali, ma anche al Nord si arriverà a sfiorare il classico trentello estivo.
Fonte: meteogiornale

Previsioni meteo domano 30 Aprile

Fonte: meteolive

giornata
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Analisi meteo: nonostante le incertezze primaverili l’irrompere delle prime “vampate calde” dal Sahara è inevitabile

Il riposizionamento dell’ITCZ e un indebolimento del “getto sub-tropicale” all’origine della prima intensa ondata di calore attesa all’inizio della prossima settimana.

Come abbiamo ripetuto più volte i passaggi zenitali del sole hanno delle importanti ripercussioni sul clima planetario, influenzando gli spostamenti del famoso “fronte di convergenza intertropicale“, noto con l’acronimo di ITCZ. Una estesa cintura di bassa pressione di natura termica, nei bassi strati, che circonda la terra attorno l’equatore. Questo regime di bassa pressione termica (valori che possono scendere sotto i 1005 hpa), che predomina lunga la fascia equatoriale, è originato dal costante riscaldamento e dalla convergenza degli Alisei di NE e SE che convogliano masse d’aria molto umide e calde proprio attorno l’equatore le quali scontrandosi sono costrette ad innalzarsi verso l‘alto, generando forti moti convettivi (correnti ascensionali particolarmente intense) che alimentano l’insorgenza di imponenti nubi cumuliformi (cumulonembi temporaleschi che possono raggiungere anche i 16-17 km di altezza), capaci di dare luogo a forti temporali e rovesci di pioggia (alle volte accompagnate da impetuose raffiche di “downbursts”) anche violenti, solitamente concentrati durante le ore pomeridiane e serali.
1Y2P0IJ32E4CK1_2_2_ITCZ_v1_20090424_draft_500_-1_-497456832Il “fronte di convergenza intertropicale”non resta stabile presso l’equatore, ma subisce delle periodiche fluttuazioni a sud e a nord della linea equatoriale, seguendo i passaggi zenitale del sole. In questo periodo, con l’avvento della primavera boreale, il sole comincia ad avvicinarsi allo Zenit nella fascia a nord dell’equatore, con massimi di insolazione concentrati tra i mesi di Maggio e Giugno a ridosso del tropico del Cancro. Ciò comporta un conseguente innalzamento dell’ITCZverso la zona climatica a nord dell’equatore, iniziando quel cammino che lo spingerà verso la fascia tropicale settentrionale, dove l’arrivo dell’estate boreale coincide con l’inizio della stagione delle piogge (le piogge zenitali sull’Africa sub-sahariana e i Monsoni sull’Asia meridionale).
p10_itcz_julIn questi giorni il graduale riscaldamento dei territori desertici dell’Africa sub-sahariana e del Sahara, generato dall’avvicinamento del sole allo Zenit (sempre più alto sull’orizzonte) e alla presenza di un regime anticiclonico, con aria calda e molto secca nei bassi strati, sta favorendo una fluttuazione dell’ITCZverso nord lungo il fronte africano. Nonostante i tradizionali “disturbi” primaverili di questi giorni, con qualche rovescio e temporale di troppo soprattutto sulle aree più interne, la bella stagione è destinata ad avere la meglio, anticipando il suo ingresso rispetto alla tradizionale tabella di marcia. In questo periodo dell’anno il sole tende sempre più ad avvicinarsi allo Zenit (quando i raggi solari cadono perpendicolarmente sul terreno nelle ore centrali del giorno) lungo la fascia tropicale dell’emisfero boreale, tra l’equatore e il tropico del Cancro, determinando l’inizio della stagione più calda, specie nei territori con clima prettamente continentale, fra i deserti della penisola Arabica, l’India, il Pakistan e tutto il comprensorio dell’Africa sub-sahariana.
700pw_africa_57Il “fronte intertropicale” ha già raggiunto l’area del Golfo di Guinea e i paesi che si affacciano su di esso, causando una notevole intensificazione dell’attività convettiva nelle suddette zone, ulteriormente enfatizzata dall’intensificazione dall’umido “Monsone di Guinea”, che è un vento molto umido che spira da Sud o Sud-ovest e porta piogge e forti temporali lungo le coste dell’Africa occidentale, specie lungo l’area del Golfo di Guinea. Questo vento, semi/permanente lungo la fascia sub-equatoriale dell‘Africa occidentale, corrisponde all’Aliseo di SE che viene fatto deviare verso destra dalla profonda bassa pressione equatoriale (depressione termica equatoriale) dell’Africa centrale, questo spiega perchè nei bassi strati lungo il Golfo di Guinea quasi tutto l’anno abbiamo venti permanenti al suolo da Sud, S-SO e SO. Con la risalita verso nord del“fronte intertropicale” il flusso umido del “Monsone di Guinea” si intensifica notevolmente lungo l’area del Golfo per l’incremento del “gradiente termico” e del“gradiente barico” fra il Golfo di Guinea e la fascia saheliana (confini meridionali del Sahara), che come detto proprio in questo periodo comincia a scaldarsi notevolmente, favorendo lo sviluppo di una depressione termica nei bassi strati, con valori sotto i 1005-1000 hpa.
Rt850m6In questo modo il “Monsone di Guinea”comincia a risalire verso nord, trasportando le prime infiltrazioni umide verso i settori più meridionali della fascia saheliana, dove l’aria umida scalza l’aria secca preesistente, favorendo lo scoppio dei primi forti temporali“termoconvettivi” durante le ore pomeridiane e serali. Proprio quello che sta accadendo in questi giorni sui paesi che si affacciano al golfo di Guinea, dove la risalita dell’ITCZ e l’insorgenza di aria ricca di umidità dai quadranti meridionali sta alimentando le prime grosse “Cellule temporalesche” e la formazione dei primi “Clusters multicellulari” che segnano l’inizio della stagione piovosa fra il nord del Camerun, la Nigeria, il Ghana, la Costa d’Avorio, il Benin, il Togo e gli altri stati che sporgono sull’area guieana.
Rt850m7Prime espansioni dell’anticiclone nord-africano verso il Mediterraneo ?
Lo spostamento verso nord del “fronte intertropicale”, con l’attivazione di una intensa attività convettiva a nord dell’equatore, sta favorendo a sua volta una variazione verso nord del baricentro del grande anticiclone sub-tropicale sahariano (Cella di Hadley sull’Africa settentrionale), con una contemporanea estensione a settentrione dell’area interessata dai fenomeni di“Subsidenza atmosferica” (correnti discendenti associate a un regime di alta pressione). Attualmente il baricentro del potente anticiclone sub-tropicale si trova posizionato nel cuore della regione sahariana, dove il clima si presenta secco e molto caldo, con il continuo soffio dei polverosi venti di “Harmattan”.
25Entro fine mese, un ulteriore fluttuazione verso nord dell’ITCZ, potrebbe spingere i margini settentrionali del promontorio anticiclonico nord-africano, influenzo le condizioni meteorologiche anche sul nostro paese. Ma come abbiamo avuto modo di spiegare più volte un posizionamento avanzato dell’ITCZ non sempre agevola la risalita dell’opprimente anticiclone sahariano, o del più famoso “Ibrido” (azzorriano nei bassi strati e africano in quota), verso il mar Mediterraneo. Difatti, a fronte di un posizionamento avanzato, ben oltre la media climatologica, l’insistenza delle umide correnti atlantiche e di un impetuoso “getto sub-tropicale” lungo il nord-africa e l’area mediterranea dovrebbe mantenere basso di latitudine il baricentro delle robuste cellule anticicloniche africane, sfavorendo a suo modo una loro diretta proliferazione sul “mare Nostrum”.
32Solo un venir meno di queste condizioni o l’indebolimento del flusso perturbato oceanico, con una maggiore ondulazione del“getto sub-tropicale”, potrà agevolare la risalita della cupola anticiclonica sahariana tra Mediterraneo ed Europa meridionale, con le prime associate ondate di calore (rimonte sub-tropicali). Condizioni che ritroveremo proprio all’inizio della prossima settimana, allorquando la prima intensa ondata di calore della stagione risalirà verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo, interessando più direttamente le nostre regioni meridionali e le Isole Maggiori, dove fra lunedì 4 e martedì 5 si potranno registrare i primi +35°C +36°C di stagione.
Fonte: meteoweb

martedì 28 aprile 2015

Previsioni Meteo, inizio maggio shock: super “legnata” africana con picchi di +40°C al Sud!



Le Previsioni Meteo per inizio maggio: spaventosa ondata di calore sull’Italia la prossima settimana, caldo super tra martedì 5 e mercoledì 6


Il maltempo che imperversa da ieri su gran parte d’Italia (eccezion fatta per Puglia e Sicilia in cui splende il sole e fa ancora caldo, ma le condizioni meteo peggioreranno anche all’estremo Sud nelle prossime ore), diventerà presto un lontano ricordo: nei prossimi giorni, infatti, le condizioni meteorologiche miglioreranno, seppur in modo lento e graduale, con ulteriori fenomeni di instabilità che insisteranno per tutta questa settimana al centro/nord (compreso venerdì 1° maggio, con disturbi sparsi e piogge nelle Regioni settentrionali).
La prossima settimana, però, potremmo avere un forte scossone che porterebbe subito l’estate sull’Italia. Un inizio shock per il mese di maggio, con temperature in netto aumento già nel weekend e poi nei primi giorni della prossima settimana a causa della risalita dell’anticiclone SubTropicale dal nord Africa verso il Mediterraneo centrale. Una vera e propria “legnata” che potrebbe provocare un caldo eccezionale, forse da record tra le due isole maggiori, con picchi di +40°C appunto in Sardegna e Sicilia, e di oltre +35°C in tutto il centro/sud. Dall’inverno all’estate nel giro di un paio di settimane…
Fonte: meteoweb

Meteo Italia: maltempo fino a martedì. Poi tra sole e....


....qualche pioggia
Martedì l'ondata di maltempo continuerà ad interessare la nostra Penisola. L'intensa perturbazione che si arcuerà attorno al baricentro della bassa pressione in scivolamento verso i Balcani interesserà soprattutto le regioni del Centro Sud e del Nord Est con piogge, acquazzoni e qualche temporale. Andrà meglio al Nord Ovest con tempo più asciutto e soleggiato. Meglio su Sicilia e Sardegna. Temperature in calo al Centro Sud con clima fresco per venti in rinforzo di Maestrale.
Da mercoledì ci sarà un miglioramento seppur non definitivo. Il minimo comun denominatore da nord a sud sarà la variabilità che ci accompagnerà per qualche giorno; ci saranno ampie schiarite ma anche annuvolamenti intensi accompagnati da qualche fenomeno. La variabilità dovrebbe caratterizzare anche il week-end del Primo Maggio.
Fonte: 3bMeteo



Previsioni meteo domani 29 Aprile

Fote: meteolive

giornata
mattino
pomeriggio
sera

Maltempo, serata tempestosa: forti temporali, piogge torrenziali, venti impetuosi e temperature in picchiata

Forte maltempo sull’Italia: allerta meteo per stasera, la prossima notte e tutta la giornata di domani

Come ampiamente previsto nei giorni scorsi, sull’Italia imperversa il maltempo: piogge torrenziali stanno interessando il centro/nord con picchi di 100mm al nord/ovest ma anche80mm nel vicentino in veneto, forti piogge anche nelle Regioni centrali tirreniche con picchi di 100mm in Toscana, di 45mm tra Pisa e Livorno e di 30mm sul litorale romano. Forti temporali in arrivo dal Tirreno stanno per raggiungere proprio le Regioni centrali tirreniche. Il maltempo nelle prossime ore si intensificherà ulteriormente, soprattutto al centro/sud. Domani, martedì 28 aprile, avremo piogge torrenziali in modo particolare tra Campania, Basilicata e Calabria settentrionale, nelle zone tirreniche. Attenzione alla burrasca di impetuosi venti di maestrale e ponente con violente mareggiate e temperature in picchiata. 
Fonte: meteoweb

lunedì 27 aprile 2015

Allerta Meteo, domani violenta burrasca di maestrale: forti mareggiate e temperature in picchiata

Forti venti di maestrale e ponente stanno per sferzare le Isole Maggiori causando un sensibile aumento del moto ondoso e conseguenti mareggiate sulle coste esposte.

Nelle prossime ore l’avvettare dell’aria fredda oceanica lungo il margine più occidentale del sistema frontale che in queste ore sta transitando sul bacino centrale del Mediterraneo, fra la Sardegna e il Tirreno, si tradurrà nell’irrompere di forti venti di ponente e maestrale che già dalla serata spazzeranno il mare a nord delle Baleari e la Sardegna, dove si manifesteranno delle burrasche. Come viene evidenziato dall’attuale situazione sinottica la saccatura nord oceanica, giunta in queste ore sul Mediterraneo centrale, tenderà ad entrare in fase di “Stretching”, favorendo lungo il suo bordo più meridionale l’isolamento di un minimo depressionario a mesoscala, stimato attorno i 999 hpa, che dal Tirreno centrale evolverà in direzione del medio-basso Adriatico.
Le mappe di Mari e Venti
wind10m_H_web_37L’isolamento di questo minimo depressionario a mesoscala sul Tirreno centrale produrrà un significativo inspessimento del “gradiente barico orizzontale” lungo il bordo occidentale di questa circolazione depressionaria. La contemporanea spinta del promontorio anticiclonico azzorriano, con un cuneo in direzione delle coste del Portogallo e della Francia, contribuirà ulteriormente a inasprire il presente “gradiente barico orizzontale”, con un conseguente forte infittimento delle isobare fra la Spagna e l’Italia. Questa netta contrapposizione barica, ulteriormente acuita dalla spinta del promontorio anticiclonico azzorriano in direzione delle coste del Portogallo e della Spagna, già dalla prossima serata genererà la rapida attivazione di forti e rafficosi venti da O-NO che dopo aver attraversato la Francia sud-occidentale e la Guascogna s’incanaleranno con forza dalla porta di Carcassonne e dalla valle del Rodano, uscendo sul Golfo del Leone per propagarsi molto velocemente al mar delle Baleari, mar di Corsica e mar di Sardegna, con burrasche da NO che raggiungeranno forza 7-8 della scalaBeaufort.
wind10m_H_web_49Visto l’approfondimento del minimo alla mesoscala sul Tirreno centrale, la conseguente compressione del “gradiente barico orizzontale” tra il mar di Sardegna e le Baleari e l’arrivo di aria decisamente più fredda dall’Atlantico francese e britannico, le burrasche da NO potranno risultare anche piuttosto intense sul mar di Corsica e mar di Sardegna, con raffiche che in nottata toccheranno i 80-90 km/h sul mar di Corsica e mar di Sardegna, e lungo le coste occidentali e meridionali dell’omonima isola. Durante la nottata gli intensi venti di maestrale, in uscita dal Rodano, raggiungeranno il mare e Canale di Sardegna, fino alle coste occidentali e meridionali della Sardegna, che verranno spazzate da forti raffiche da O-NO e NO, capaci di raggiungere picchi di oltre i 70-80 km/h, localmente anche più fra cagliaritano e oristanese.
wind10m_C_web_37Nel corso della nottata e della prima mattinata di domani i forti venti da NO, dopo aver sferzato la Sardegna, si propagheranno al Canale di Sicilia, al basso Tirreno e alla Sicilia, attraverso una componente più da Ovest e O-NO che investirà la Sicilia e il basso Tirreno, tramite raffiche anche intense, che potranno lambire o superare la soglia dei60 km/h fra trapanese, palermitano, messinese e agrigentino, mentre picchi di oltre 70 km/h, localmente anche più, si registreranno nei punti più aperti del trapanese, dell’agrigentino e del messinese tirrenico, oltre che sulle Eolie. Durante la mattinata di domani i forti venti da Ovest e O-NO, dopo aver sferzato la Sicilia, la bassa Calabria e il basso Tirreno, si sposteranno rapidamente sullo Ionio e lungo il mar Libico, dove si alzeranno delle burrasche che daranno molto fastidio alla navigazione marittima, rendendo agitati a largo questi bacini.
Attese mareggiate sulle coste occidentali della Sardegna e su quelle della Sicilia (credit Lamma)
Attese mareggiate sulle coste occidentali della Sardegna e su quelle della Sicilia (credit Lamma)
L’intensa ventilazione di maestrale e ponente andrà progressivamente ad attenuarsi non prima della nottata fra domani e mercoledì, a partire dal mar di Corsica, mar di Sardegna e Tirreno meridionale, scemando rapidamente dalla mattinata di mercoledì. L’attivazione dei forti venti di maestrale, fra mar di Corsica, mar di Sardegna, Canale di Sardegna e Canale di Sicilia, già dalla serata di oggi causerà un rapido aumento del moto ondoso su tutti questi bacini, che in poche ore passeranno da molto mossi (forza 4) ad agitati (forza 5), fino a localmente molto agitati (forza 6) il mar di Sardegna, con lo sviluppo di onde di “mare vivo” alte anche più di 3.0-4.0 metri, e “Run-Up” possibili sui 5.0 metri. Su questi due bacini, data il soffio di venti davvero impetuosi dal quadrante nord-occidentale in mare aperto, nel corso della giornata di martedì si svilupperanno onde di “mare vivo” alte più di3.0-4.0 metri che si dirigeranno verso le coste della Sardegna occidentale e dell’ovest della Sicilia.
mareggiate (16)Su questi tratti di costa, in particolare dell’oristanese e del trapanese, l’impeto dei marosi sarà tale da produrre persino dei danni nelle aree esposte al fenomeno dell’erosione costiera. Sul Canale di Sardegna e sul basso Tirreno si svilupperanno onde di “mare vivo” alte anche più di 2.5-3.0 metri, che muovendosi verso le coste occidentali della Sicilia e della Calabria tirrenica, innescheranno su queste mareggiate, anche di debole e media intensità. Soprattutto sui litorali del trapanese, dove si andranno a rompersi onde alte anche più di 3.0-4.0 metri. Il moto ondoso fra mar di Corsica e mar di Sardegna andrà a scadere già dalla serata di domani, mentre il basso Tirreno e il Canale di Sicilia continueranno a presentarsi agitati (forza 5) fino alla nottata fra domani e mercoledì, con mareggiate sulle coste della Calabria tirrenica e della Sicilia occidentale e settentrionale, oltre che sui litorali occidentali di Malta e Gozo. L’intenso moto ondoso provocherà l’interruzione dei collegamenti marittimi fra Trapani e Pantelleria e Porto Empedocle e le Pelagie. Possibili disagi anche nei collegamenti marittimi fra Palermo e Ustica e tra Milazzo e le isole Eolie.
Fonte: meteoweb