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mercoledì 31 dicembre 2014

Previsioni Meteo, è l’inverno del Sud: nuova ondata di gelo e neve nel giorno dell’Epifania

L’eccezionale ondata di neve e gelo che in queste ore sta colpendo il centro/sud Italia si concluderà nella giornata di domani, Capodanno 2015,giovedì 1 gennaio, con gli ultimi residui fenomeni di maltempo proprio domattina all’estremo sud. Nel weekend le temperature aumenteranno tornando nella norma per il periodo e, anzi, salendo al di sopra delle medie al centro/nord, ma attenzione all’instabilità in agguato soprattutto nelle Regioni meridionali dove domenica 4 gennaio ci saranno delle piogge sparse con nevicate sui rilievi e venti tesi di maestrale. Nessun anticiclone, infatti, riuscirà ad impadronirsi del territorio italiano, che rimarrà in un lembo che dal punto di vista barico sarà “terra di nessuno”, dal clima ambiguo e spiccatamente variabile.
06Attenzione, però, all’Epifania: proprio nella prima parte della prossima settimana, secondo gli ultimi aggiornamenti dei principali centri di calcolo, potrebbe verificarsi una nuova ondata di neve e gelo che tramite i Balcani potrebbe colpire in pieno il Sud Italia, ancora una volta le Regioni Adriatiche e quelle meridionali dove ancora non si sarà smaltita in pieno l’emergenza provocata dalle nevicate da record e dalle temperature glaciali di queste ore. E’ ovviamente ancora presto per delineare i dettagli di questa nuova ondata, e cioè l’entità del maltempo e la quota delle precipitazioni nevose, anche perché non si può escludere che alla fine il Sud venga solo lambito da quest’irruzione fredda, che potrebbe dirigersi principalmente sui Balcani.
Certamente si va delineando un inverno dalle configurazioni bariche favorevoli alle frequenti incursioni polari sulle Regioni del centro/sud, tramite l’Adriatico e i Balcani. Il nord e soprattutto il nord/ovest, in queste situazioni, sono destinati a rimanere all’asciutto con lunghi periodi di sole grazie all’anticiclone delle Azzorre, che la prossima settimana potrebbe nuovamente ergersi fin verso la penisola Scandinava dove stamattina nei fiordi norvegesi c’erano 10°C in più rispetto allo Stretto di Messina completamente imbiancato, replicando così la configurazione che nelle ultime ore è riuscita a spingere le masse di gelo polare sull’Italia proprio lungo il bordo orientale dell’alta pressione.
Fonte: meteoweb

Evento storico per la neve su molte zone del Meridione

Non si può parlare di ondata di freddo storica, almeno al momento, per quello che riguarda i record termici (che sono più bassi di quelli di questi giorni, anche se piuttosto vicini), tuttavia questa ondata sta facendo nevicare in zone dove la neve mancava da decenni, e può quindi essere dichiarata “storica” da questo punto di vista.
Nelle seguenti webcam: il risveglio sotto la neve di Napoli, fonte campania meteo, poi la neve a Taranto, Polignano, Fasano, Latiano, da Meteopuglia, la nevicata in atto in Valtiberina, Arezzo, e la tempesta di neve in atto a Carini, in Sicilia (da meteocarini).
31 dic 14 Carini31 dic 14 fasano 31 dic 14 latiano 31 dic 14 napolineve31122014 (4)31 dic 14 polignano 31 dic 14 taranto 31 dic 14 valbisenzio
Fonte: Freddofili

Feste in piazza: accoglieremo il 2015 al gelo!

Le piazze italiane, a partire da stasera, si vestiranno a festa per l'occasione: l'arrivo del nuovo anno. Verranno prese d'assalto da milioni d'italia, incuranti delle condizioni meteorologiche che per molti si riveleranno avverse. Localmente addirittura proibitive. L'ondata di gelo causerà brividi inaspettati e per evitare malanni sarà bene coprirsi a dovere.
Si osservi la mappa delle temperature previste all'una del 01 gennaio 2015. Non ci vuole chissà che per rendersi conto del gelo. Le zone interne risulteranno le più penalizzate, ma si avranno gelate notevolissime anche in pianura: dalla Val Padana alle pianure del Centro Sud e addirittura nelle due Isole Maggiori. Il freddo si sentirà con decisione sin sulle coste, dove raramente si supereranno i 5-6°C. Insomma, per farla breve: se sceglierete di passare la notte di Capodanno all'aria aperta munitevi di cappotti, sciarpe, guanti e colbacchi!
Fonte: meteogiornale

PREVISIONI METEO: CAPODANNO con gelate al mattino, migliora al centro-sud

Giovedì 1 gennaio molto freddo ovunque al mattino e fenomeni in graduale attenuazione al centro-sud. Venerdì 2 abbastanza buono ovunque e clima progressivamente più mite. Sabato 3 gennaio nubi in aumento sull'Italia, ma scarsi fenomeni in un contesto mite.
Giovedì, 1 gennaio 2015 NORD-OVEST
Bel tempo su tutte le regioni, a parte nubi basse sulle pianure specie al mattino, senza conseguenze. Ancora ventilazione da nord-est sulla Liguria, ma in via di attenuazione. Molto freddo, con gelate estese in pianura nella notte e al mattino, lieve rialzo termico in quota durante il giorno, Mar Ligure mosso al largo.
NORD-EST
Bel tempo su tutte le regioni a parte nubi sulle pianure e il Friuli, senza conseguenze. Ancora ventilazione da nord-est anche sostenuta, ma in via di attenuazione. Molto freddo, con gelate estese in pianura, lieve rialzo termico in quota durante il giorno, mare ancora molto mosso, ma con moto ondoso in attenuazione.
CENTRO
Residue precipitazioni al mattino tra Marche e Abruzzo, nevose sopra i 300 metri, ma in via di attenuazione durante la giornata. Nubi anche sull'est della Sardegna, senza fenomeni, per il resto bel tempo. Ancora molto freddo per venti da nord-est sostenuti, ma in attenuazione. Mari molto mossi.
SUD
Sulle coste della Campania ampie schiarite. Su tutte le altre regioni tempo ancora instabile con qualche precipitazione specie al mattino sulla Sicilia e la Calabria, nevosa sopra i 500-600 metri. Sempre al mattino, qualche residua nevicata su Molise e Puglia sopra i 300- 400 metri, ma in attenuazione prima di mezzogiorno. Ventilazione sostenuta da nord-est, clima freddo, mari ancora in cattive condizioni.
Venerdì, 2 gennaio 2015 NORD-OVEST
Bel tempo su tutte le regioni a parte nebbie o nubi basse sulle pianure accompagnate da gelate prima dell'alba. Nubi medio-alte in aumento da nord-ovest in giornata, senza conseguenze. Sensibile aumento termico in quota, meno avvertito al suolo. Ventilazione debole.
NORD-EST
Bel tempo su tutte le regioni a parte nebbie o nubi basse sulle pianure accompagnate da gelate prima dell'alba. Nubi medio-alte in aumento sulle Alpi in giornata, senza conseguenze. Sensibile aumento termico in quota, meno avvertito al suolo. Ventilazione debole.
CENTRO
Ancora qualche locale precipitazione in Abruzzo al mattino, nevosa sopra gli 800 metri, ma in via di attenuazione. Nubi anche sulla Sardegna orientale, senza piogge. Per il resto bel tempo. Generale attenuazione del vento e del moto ondoso, ancora molto freddo al mattino, più mite il clima nell'arco del giorno.
SUD
Nubi sparse su tutte le regioni, in transito da nord a sud. Qualche precipitazione sul Molise, nevosa sopra gli 800 metri, ma in via di attenuazione. Ventilazione ancora da nord, ma in indebolimento, mari mossi, temperature in aumento.
Sabato, 3 gennaio 2015 NORD-OVEST
Nubi in aumento su tutte le regioni. Qualche nevicata tra l'alta Valle d'Aosta e la Val d'Ossola e deboli piogge o pioviggini sulla Liguria centro-orientale nell'arco della giornata. Altrove tempo asciutto con schiarite sul Piemonte dal pomeriggio. Ventilazione in rotazione a sud sulla Liguria e temperature in sensibile aumento.
NORD-EST
Nuvolosità in aumento nel corso della giornata, senza fenomeni degni di nota. Possibile qualche banco di nebbia sulle pianure prima dell'alba, in dissolvimento. Ventilazione debole o moderata occidentale e temperature in sensibile aumento.
CENTRO
Nuvolosità sparsa su tutte le regioni. Qualche pioviggine non esclusa sulla Toscana, per il resto tempo asciutto. Rotazione delle correnti dai quadranti occidentali e temperature in sensibile aumento ovunque.
SUD
Schiarite sulla Sicilia e le regioni estreme, per il resto nubi sparse, ma con basso rischio di pioggia. Ventilazione moderata da nord-ovest e temperature in aumento specie nei valori massimi.
Tendenza per i giorni successivi: Domenica variabilità sull'Italia in un contesto abbastanza mite. Tra lunedì e martedì freddo in aumento sull'Adriatico e al meridione, invariato altrove. 
Fonte: meteolive

martedì 30 dicembre 2014

METEO A 7 GIORNI: ancora 24-36 ore di PASSIONE per il versante adriatico, il meridione e parte della Sardegna

La cartina che vi presentiamo questo pomeriggio resterà impressa nella memoria di tutti gli appassionati di neve e gelo, specie per coloro che abitano lungo il versante adriatico e al meridione.
Vedere l'isoterma -14° a 1500 metri di quota che compare sul medio Adriatico non è cosa da tutti i giorni. Senza disdegnare le isoterme comprese tra -10° e -12° (sempre a 1500 metri di quota) che abbracceranno gran parte del nostro Paese, fino alla Calabria e alla Sicilia.
La cartina è valida per la prima mattinata della giornata di mercoledì 31 dicembre, quando si toccherà l'apice di tutto l'episodio freddo.
Inutile dire che seguiterà a nevicare lungo le regioni adriatiche fin sui litorali e qualche imbiancata non sarà esclusa anche lungo le coste della Sardegna orientale, della Sicilia settentrionale e del Crotonese, in Calabria.
Nella giornata di Capodanno ci sarà ancora spazio per qualche nevicata a bassa quota al centro-sud, specie al mattino, mentre sulle pianure del nord andranno in scena gelate notturne di tutto rispetto. L'episodio freddo sembra però destinato a finire in tempi abbastanza brevi, con il subitaneo ritorno di correnti occidentali più miti in Italia già nel prossimo week-end.
La seconda cartina che vi proponiamo è assai meno emozionante della precedente; il nostro dovere è quello di informare, non di illudere, gli appassionati del settore e non solo.
L'episodio invernale, pur rilevante ed emozionante che stiamo vivendo, sembra restare fine a se stesso; una sorta di meteora fredda in un mare di sopramedia termico, dovuto all'iperattività del getto atlantico che non ne vuole sapere di arrestarsi (o si blocca solo per brevi periodi).
Il primo week-end del nuovo anno ci riproporrà quindi il solito "tran tran": correnti sparate da ovest, alta pressione atlantica di spalla...insomma, la solita MITEZZA ITALICA.
Da notare, sulla destra della cartina, il freddo che tenderà ad allontanarsi verso levante, scalzato dall'incipiente percussione mite occidentale.
Quanto durerà questa situazione? Probabilmente per tutta la prima decade di gennaio, ma se volete delucidazioni sul lungo termine potete leggere la rubrica Fantameteo. Per il momento, ecco la tendenza del tempo in Italia fino alla giornata di martedì 6 gennaio.
Mercoledì 31 dicembre: neve fin sulle coste lungo il versante adriatico, dalla Romagna fino alla Puglia. Attenuazione dei fenomeni nel pomeriggio-sera sui settori più settentrionali. Neve anche sulle coste settentrionali della Sicilia e nel Crotonese, in Calabria, con limite in rialzo fino a 300-400 metri in giornata. Qualche nevicata anche sulla Sardegna orientale. Per il resto tempo asciutto e in larga parte soleggiato. Molto freddo e ventoso, specie al centro-sud, con mari un brutte condizioni.
Giovedì 1 gennaio: ancora qualche nevicata al mattino nelle zone interne del centro, lato adriatico, sopra i 300-400 metri, ma fenomeni in graduale attenuazione. Instabile sulla Sicilia e la Calabria, con piogge sparse e neve solo sopra i 700-800 metri. Altrove tempo abbastanza buono, con gelate estese al mattino specie al nord.
Venerdì 2 gennaio: nubi sparse al centro-sud con qualche precipitazione tra Abruzzo e Molise, nevosa sopra gli 800 metri, ma in attenuazione. Abbastanza buono il tempo altrove, con temperature in progressivo aumento.
Sabato 3 e domenica 4 gennaio: correnti occidentali più miti sull'Italia, qualche precipitazione lungo il Tirreno, per il resto nubi sparse e tempo asciutto.
Lunedì 5 gennaio: qualche pioggia al sud, con neve sopra i 1000-1200 metri. Asciutto e in parte soleggiato altrove.
Martedì 6 gennaio: bel tempo ovunque, nebbie sulle pianure del nord, più mite in quota.
Fonte: meteolive

Generale Inverno #4 - Nevicata Bologna 28 dicembre 2014

Il Generale Inverno è qui!!
Il Portale Meteo lo racconta con i filmati più recenti scovati in rete.....preparate le coperte e buona visione!!

#4
La neve è arrivata anche in città! Ecco Bologna il 28 dicembre.




Fonte: youtube - Bologna Meteo

Allerta Meteo, nasce il ciclone sullo Jonio: la neve si scatena al centro/sud, saranno 48 ore memorabili

Tra San Silvestro e Capodanno eccezionali nevicate al centro/sud Italia con accumuli abbondanti fin sul mare, anche in Sicilia e a Malta

Adesso si fa sul serio, per 48 ore fino alla mattinata del giorno di Capodanno (giovedì 1 gennaio 2015). S’è formato nel mar Jonio il ciclone, profondo1005hPa, che alimenterà forte maltempo su tutta l’Italia centro/meridionale, già sferzata stamattina da eccezionali nevicate e venti impetuosi. Le temperature sono già bassissime in tutto il Paese con forti venti nord/orientali, e il maltempo sta colpendo il centro/sud con forti nevicate soprattutto nelle Regioni Adriatiche. L’Appennino  è già sommerso dalla neve, con accumuli eccezionali sui rilievi tra Abruzzo e Molise dove si segnalano accumuli superiori al metro di neve fresca oltre i 1.000 metri di altitudine, e in alcune località di oltre 50cm di neve fresca anche a quote collinari, intorno ai 500 metri di altitudine.
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La neve cade a Pescara dove sono imbiancate le spiagge, ma anche a Foggia con accumuli significativi in pianura (vedi foto a corredo dell’articolo). Confermate per le prossime ore le eccezionali nevicate in tutto il centro/sud, ma non solo: nevicherà copiosamente anche a Malta, inTunisia (potrebbe imbiancarsi Tunisi tra stasera e domattina), in Grecia e in Albania. Gli ultimi aggiornamenti delle mappe sono impressionanti. Confermata la neve in tutti i capoluoghi di provincia pugliesi e calabresi, ma anche in Sicilia molto probabilmente nevicherà ovunque, persino ad Agrigento e Siracusa, e in modo abbondante RagusaEnnaCaltanissettaTrapani,Palermo e Messina. Meno a Catania, che comunque potrebbe vedere fiocchi o una imbiancata come Reggio Calabria e Vibo Valentia. Neve confermata a CrotoneCatanzaro e Cosenza, così come ad Avellino e Benevento nelle zone interne della Campania. Neve copiosa a Potenza e Matera, oltre che a Isernia,CampobassoTermoli e in tutto l’Abruzzo già abbondantemente innevato. Attenzione allaPuglia, sarà tra le Regioni più colpite a partire da oggi pomeriggio con nevicate eccezionali soprattutto sulle Murge, dove gli accumuli saranno straordinari. Neve anche in Sardegna, nei settori orientali dell’isola. Possibili nuove nevicate tra oggi e domani anche su Marche eRomagna. Il freddo pungente insisterà fino a venerdì 2 gennaio in tutto il centro/sud. Nel weekend le temperature saranno in aumento in tutt’Italia e tornerà il bel tempo, e soltanto in quel momento si potrà archiviare quest’eccezionale evento memorabile proprio nelle ultime ore del 2014.
Fonte: meteoweb

Generale Inverno #3 - Etna prima nevicata 28 dicembre 2014

Il Generale Inverno è qui!!
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#3
Siamo sulle Alpi? No! Siamo sull'Etna in Sicilia! Buona visione!




Fonte: youtube - Andrea Pisit

BRIVIDI INVERNALI lungo la nostra Penisola

Una SVENTAGLIATA di correnti fredde sull'Italia. La nostra Penisola, tuttavia, non è una tavola da biliardo, in quanto costellata da rilievi di vario genere.
I settori transalpini, il versante adriatico, parte del meridione e la Sardegna orientale si trovano esposte al flusso freddo, con nevicate che nelle prossime ore tenderanno ad abbassarsi fino ad imbiancare le coste.
Il nord Italia e il Tirreno si trovano invece sottovento al flusso portante da nord-est e avranno solo freddo secco, senza fenomeni.
La giornata odierna vedrà un crescendo di nevicate, che interesseranno segnatamente Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Calabria (specie Crotonese).
Gli accumuli più consistenti sono previsti ovviamente nelle zone interne, dove si potrebbe superare il mezzo metro ad evento concluso.
Sulla Sicilia settentrionale la neve cadrà inizialmente sopra i 300-400 metri. Al di sotto avremo piogge o episodi di grandine in concomitanza dei rovesci più intensi. Tra la sera, la notte e la mattinata di domani la neve potrebbe cadere fin sulle coste, con una fugace imbiancata su Palermo e Messina. Qualche fiocco potrebbe vedersi addirittura a Catania.
Altra zona "a rischio" neve sarà la Sardegna orientale, segnatamente il Nuorese. Anche qui i fiocchi potrebbero farsi vedere fin sui litorali nell'arco delle prossime 24-36 ore, anche se non si prevedono grossi accumuli.
Niente neve, come abbiamo già accennato, al settentrione e sul Tirreno, a parte i settori alpini confinali e l'Alto Adige, che avranno nevicate da sfondamento da nord.
Attenzione ai forti venti da nord-est e ai mari in cattive condizioni su quasi tutta la nostra Penisola.
Fonte: meteolive

Allerta Meteo, il freddo sta arrivando puntuale: confermata neve a palate sulle coste del Sud

Il freddo polare previsto nei giorni scorsi sta irrompendo sull’Italia stamattina, puntuale come un orologio svizzero. Le temperature sono in netto calo in tutto il Paese, e mentre al nord e nelle Regioni tirreniche splende il sole, le prime nevicate stanno interessando le Regioni Adriatiche, localmente in modo molto intenso come in Abruzzo, dove Pescara è completamente imbiancata (spiagge comprese) con -1°C sul litorale e nevica su tutta la Regione, in modo violento nelle zone interne con -5°C a Sulmona, -4°C a L’Aquila e veri e propri blizzard nevosi.
01Ma la neve non è limitata soltanto all’Abruzzo: nella notte ha nevicato bene nelle Marche fin sulle coste, e ad Ancona, e sta nevicando in Puglia, con dei fiocchi fin su Taranto ma soprattutto sulle Murge e sul Tavoliere, a Foggia e in molte località della provincia di Barletta-Trani-Andria e di Bari, con accumuli già spessi al suolo. A Bari città la temperatura è crollata ad appena +3°C e la neve, come ampiamente previsto, arriverà nel pomeriggio con accumuli nella sera/notte fino a domani mattina. Neve con accumulo anche a Matera, in Basilicata, mentre all’estremo Sud tra la Sicilia meridionale e il Canale di Sicilia sono in atto forti temporali che stanno colpendo Malta, dove si stanno verificando nubifragi molto intensi.
L’irruzione polare sta rispettando in modo molto preciso la tempistica delineata in fase previsionale; gli ultimi aggiornamenti dei centri di calcolo hanno ulteriormente confermato le previsioni dei giorni scorsi. La neve tra oggi pomeriggio e domani sera cadrà a palate in molte zone del centro/sud, fin sulle coste, e in modo particolare nelle Regioni Adriatiche e all’estremo Sud, con sconfinamenti nelle zone interne dell’Appennino (soprattutto in Campania). La neve cadrà copiosa su Bari, Palermo, Trapani, Messina e secondo gli ultimi aggiornamenti potrebbe arrivare abbondante persino su Agrigento e Malta, nella mattinata di domani. Un evento eccezionale, destinato a rimanere nella storia della meteorologia, molto più intenso dello storico 31 gennaio 1999
Fonte: meteoweb

lunedì 29 dicembre 2014

Generale Inverno #2 - Arrivata la neve in provincia di Rimini

Il Generale Inverno è qui!!
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#2
Arrivata la neve in provincia di Rimini, più colpita l'Alta Valmarecchia

Weekend di mare nel riminese? Nooooooooo!! Il Generale Inverno è arrivato anche sul litorale più famoso per i soggiorni estivi! Nevica in spiaggia!




Fonte: youtube - altarimini

Il nucleo di aria gelida è partito dalle Repubbliche Baltiche marciando verso l’Adriatico, ecco chi riceverà le visite della neve

Le masse di aria molto fredde, che in questi giorni si sono addossate fra le Repubbliche Baltiche, la Polonia, la Bielorussia, la Slovacchia, l’Ungheria e la Croazia, iniziano a riversarsi sull’Adriatico, a piccole dosi. L’aria fredda, e molto densa, raggiunge le nostre regioni adriatiche, in particolare l’Abruzzo, il Molise e la Puglia, incanalandosi lungo i valichi naturali delle Alpi Dinariche, tramite l’attivazione di intensi “venti catabatici” (Bora) che dalle coste Dalmate spirano, in modo rafficoso e turbolento, in direzione delle coste di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, dove soffiano intensi, a tratti forti, venti da N-NE e NE, che raggiungono picchi di oltre 60-70 km/h. Specie lungo i litorali meglio esposti del maceratese, pescarese e nella costa di Termoli, dove la locale stazione, gestita dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, sta registrando raffiche fino a 80 km/h. Malgrado l’ingresso dei primi refoli di aria molto fredda, continentalizzata sulle pianure polacche e Danubiane, con una -10°C giunta all’altezza di Zagabria, le temperature lungo le coste adriatiche stanno registrando una temporanea risalita, con punte di oltre +8°C a Rimini, +6°C a Ravenna,+5°C a Pescara (dove il cielo è molto nuvoloso e nevica sull’entroterra).
PPVG89Questo aumento termico è dovuto al soffio dei forti venti nord-orientali, che passando sopra le miti acque dell’Adriatico tendono a riscaldarsi sensibilmente nei bassi strati, raccogliendo tanta umidità che poi va impattare sul versante orientale dell’Appennino (“forcing” orografico) producendo persistenti precipitazioni nevose, fino a bassissima quota. Ma va anche detto che le temperature di queste ore, nettamente positive pure sulle zone costiere dell’Istria e su Trieste, dove è attiva una bora impetuosa che sta versando l’aria molto fredda sull’alto Adriatico, indicano come il vero freddo di questa massa d’aria sia concentrato alle quote superiori della troposfera, fra gli 850 hpa e i 500 hpa. In sostanza non si tratta del vero “freddo pellicolare”, spesso non più di 1.5-2.0 km, proveniente dalle pianure Sarmatiche, che solitamente raggiunge le nostre regioni attraverso gli eventi di “Burian”. Solitamente, in questi casi, l’afflusso dell’aria gelida, assottigliata nei bassi strati dalle forti inversioni termiche che contraddistinguono le lunghe nottate invernali nelle aree continentali eurasiatiche, causa una repentina diminuzione dei valori termici, sotto la soglia dei +0°C a livello del mare.
wind10m_H_web_47Tanto che a Trieste, come in tutte le altre città e località della costa adriatica, la colonnina di mercurio piomba sottozero in un batter d’occhio, non appena entrano le prime impetuose folate di bora dall’altopiano carsico e dalle Alpi Dinariche, fino a 90-100 km/h. Intanto, nel corso delle prossime ore, il nocciolo di aria molto gelida, attualmente posizionato tra le Repubbliche Baltiche, l’est della Polonia e la Bielorussia occidentale, con valori fino a -14°C -15°C alla superficie isobarica di 850 hpa (circa 1300 metri), affonderà verso i Carpazi, apportando un forte calo delle temperature, oltre a nevicate, anche molto abbondanti, che copriranno di neve tutta la Romania, il sud della Polonia e l’Ucraina e la Moldavia. Nel corso delle prossime ore, questo nocciolo gelido di aria artica marittima continentalizzata dai Carpazi si muoverà in moto “retrogrado” verso l’ovest della Romania e l’Ungheria, per poi di qui raggiungere la Serbia e la Bosnia Erzegovina, entro le 18 UTC di domani, ammassando un vasto nucleo di aria molto fredda continentalizzata, fra le pianure Danubiane e le Alpi Dinariche, con isoterme davvero ragguardevoli per queste latitudini, visto che la -15°C raggiungerà la Serbia e la Bosnia Erzegovina, provocando un brusco abbassamento delle temperature, largamente sotto lo“zero termico” fino a quote pianeggianti per l’intero arco del giorno.
Rtavn362Una parte di questo nucleo gelido “retrogrado”nel corso della serata e della successiva nottata di domami riuscirà a varcare le Dinariche, grazie all’ulteriore espansione verso E-NE del cuneo anticiclonico azzorriano, che subendo un pesante“Stretching” ad opera di un rigenerarsi del flusso zonale, in uscita dal Canada orientale (Terranova), si spancerà in direzione della Germania e della Polonia, innescando lungo il suo bordo più meridionale un temporaneo flusso“retrogrado”, con asse disposto fra i Carpazi e l’Italia centro-meridionale. Come un effetto domino il flusso “retrogrado” in attivazione lungo il bordo più meridionale dell’anticiclone delle Azzorre, spanciato verso l’Europa centrale e le Alpi, avrà il merito di aspirare parte di quel nocciolo di aria gelida giunta sulla Serbia, l’Ungheria e la Bosnia Erzegovina verso le Alpi Dinariche, facendolo successivamente tracimare lungo gli “intagli” naturali di queste verso l’Adriatico e le coste di Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, con intensi venti freddi da N-NE e NE che agiteranno l’Adriatico, attivando delle mareggiate di debole intensità dalle Marche alla Puglia garganica. Inoltre, tale moto “retrogrado”, ben collaudato nei bassi strati, manderà in “Stretching” la circolazione depressionaria che nel frattempo si sposterà verso la Grecia e il mar Egeo, favorendo un allungamento di questa figura depressionaria fino alla Ionio, con un ulteriore intensificazione del flusso freddo nord-orientale su tutte le regioni centro-meridionali, dalle Marche alla Sardegna e la Sicilia.
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Che succederà quando l’aria molto fredda dalle Alpi Dinariche si verserà sul mar Adriatico?
A partire dal tardo pomeriggio, sera, di domani parte di quel nocciolo di aria gelida giunta sulla Serbia, l’Ungheria e la Bosnia Erzegovina, in seno al sopra citato flusso “retrogrado”, si riverserà sopra la più mite superficie del mar Adriatico, le cui temperature superficiali rimangono piuttosto tiepide in Dicembre. I forti contrasti termici che si determinano sopra la più calda superficie marina rafforzando il “gradiente termico verticale” (notevoli differenze termiche fra media e bassa troposfera), favorendo l’innesco di una forte attività convettiva (violenti moti ascendenti della colonna d’aria) che agevolerà la formazione di annuvolamenti cumuliformi (cumuli, cumulonembi) in grado di apportare precipitazioni diffuse, che date le termiche in quota, con una -40°C a 500 hpa a ridosso delle centrali adriatiche, assumeranno carattere di rovescio o temporale se i contrasti termici sono molto forti.
00_UKMet_H500_PSL_96_144L’insorgenza dell’instabilità convettiva e della nuvolosità cumuliforme viene spiegata dal fatto che a contatto con la più mite superficie marina la massa d’aria gelida si riscalda e si carica di umidità fin dagli strati più bassi, instabilizzandosi al proprio interno e determinando la rapida formazione delle nubi cumuliformi (cumulonembi) che vengono spinte dai venti dominanti verso le rispettive aree costiere, dove danno la stura a persistenti precipitazioni, che dal pomeriggio di domani assumeranno prevalente carattere nevoso fino alle coste fra le coste della Romagna, le Marche e l’Abruzzo. Lungo le coste adriatiche, dal Veneto fino alla Puglia, l’”Adriatic Sea Effect snow” si attiva ogni qual volta che un intenso nucleo di aria fredda, o gelida, dalla regione carpatico-danubiana, dopo aver valicato le Alpi Dinariche, si versa sopra il bacino del mar Adriatico, contrastando con le acque superficiali decisamente miti. Durante il passaggio dell’aria molto fredda sopra il mar Adriatico si svilupperanno delle bande nuvolose lineari, che si muoveranno verso le coste di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, apportando consistenti precipitazioni, che potranno divenire nevose sino ai litorali, specie nel tratto fra Ancona e Termoli. Le più importanti nevicate, come quelle osservate ad inizio Febbraio 2012 tra coste di Marche e Abruzzo, sono da addebitare proprio al fenomeno dell’”Adriatic Sea Effect”, che favori lo sviluppo di estesi e compatti addensamenti che si ammassarono sul versante orientale dell’Appennino, causando persistenti fitte nevicate che durarono per intere giornate in città di mare come Ancona o Pescara.
01Va detto che in questo caso i moti convettivi verranno esaltati dalla ventilazione nord-orientale, piuttosto accentuata, che raggiunte le coste adriatiche sarà costretta a risalire i pendii dei rilievi dell’Appennino Marchigiano, Abruzzese, molisano e del Gargano. Raggiunta una certa altezza la massa d’aria si saturerà, condensandosi in imponenti annuvolamenti orografici che apporteranno delle nevicate, di debole e moderata intensità, fra Marche, Abruzzo, Molise e persino sulle aree più interne del foggiano e barese. Le nevicate più intense dovrebbero coinvolgere l’aquilano, il chietino, il teramano e tutto l’entroterra molisano e il Gargano, dove i fenomeni risultando anche persistenti potranno garantire accumuli significativi. Nel corso della nottata, e dalla mattinata di martedì 31 Dicembre, giorno di San Silvestro, la ritornante del fronte occluso della depressione in spostamento verso la Grecia e il mar Egeo dovrebbe produrre nuove precipitazioni, con enfasi orografica, che dopo aver coinvolto la Puglia, dove rovesci di acqua/neve si potranno spingere fino alle coste del barese e del tarantino, per poi investire l’est della Basilicata e il cosentino ionico e il crotonese.
Rtavn482La stessa ritornante da NE, dopo aver scavalcato l’Appennino centro-meridionale, raggiungerà il Tirreno con sostenuti venti di grecale che impattando contro i rilievi della Sicilia tirrenica (Peloritani, Nebrodi e Madonie) determineranno diffuse nevicate che imbiancheranno tutte le aree interne dell’isola, fin dalla collina. In particolare le frazioni e i comuni fra Madonie e Nebrodi settentrionali, particolarmente esposti allo “stau” prodotto dai freddi venti di grecale. Ma se il minimo relativo della depressione sull’Egeo si posizionerà ad una latitudine un po’ più elevata in Sicilia settentrionale potrebbero sfondare isoterme decisamente più basse che non mancheranno di regalare bianche sorprese a chi da queste parti non riceve le visite della “dama bianca” da parecchi anni.
Fonte: meteoweb

Generale Inverno #1 - Francia in tilt per la neve

Il Generale Inverno è qui!!
Il Portale Meteo lo racconta con i filmati più recenti scovati in rete.....preparate le coperte e buona visione!!

#1
Francia in tilt per la neve: in 15.000 bloccati lungo le strade per le stazioni sciistiche
Una situazione che non si verificava da 10 anni è accaduta proprio lo scorso weekend nella notte tra sabato 27 e domenica 28 Dicembre 2014.




Fonte: youtube - euronews

Nuova accelerazione invernale a metà Gennaio?

L'irruzione gelida imminente verrà spazzata via dall'espansione dell'Alta delle Azzorre nel cuore del Mediterraneo. Le dinamiche emisferiche depongono infatti a favore del temporaneo compattamento del Vortice Polare, Vortice Polare che in uno step successivo potrebbe invece collassare riproponendo scenari fortemente invernali anche alle nostre latitudini.
Il bilancio di fine anno:
quel che rimarrà nella memoria collettiva non è di certo il freddo, subentrato negli ultimi giorni, forse neppure il maltempo e le conseguenti frequenti alluvioni. Ciò che rimarrà impresso, crediamo, sarà il caldo perdurante a livello planetario e che promette di consegnarci l'anno più caldo di sempre. Addirittura c'è già chi prova a spingersi oltre, ipotizzando un 2015 ancor più caldo. Insomma, visto che solitamente è più facile rammentarsi le condizioni climatiche estreme, è assolutamente normale consegnare alla nostra memoria dei ricordi votati al caldo.
Freddo o gelo?:
Partiamo da un assunto: il meteofilo incallito è incontentabile. Ma perché ve lo diciamo? Beh, perché stamane abbiamo letto qua e là commenti assurdi. Addirittura c'è ancora chi vuole ridimensionare l'ondata di gelo definendola "normale". Diciamo che sarebbe opportuno varcare i confini del proprio territorio ed osservare le dinamiche a più ampio respiro. Una panoramica completa conferma la bontà e l'entità dell'ondata di gelo, che per alcune regioni italiane sarà davvero notevole. Parliamo di isoterme anche di -10/-12°C a 1500 metri di quota, ma trattandosi d'aria gelida continentale avremo un trasferimento alle basse quote in men che non si dica. Insomma, per farla breve: le precipitazioni - laddove presenti - potrebbero assumere carattere nevoso sin sulle coste.
Sarà un gelido Capodanno:
gli effetti dell'irruzione gelida si protrarranno sino a venerdì 2 gennaio, il che significa che il primo giorno dell'anno verrà segnato da temperature decisamente inferiori alle medie stagionali. Si percepirà un generale rialzo termico, questo è vero, ma non basterà certo a riportare i termometri su valori normali o comunque gradevoli.
L'Alta delle Azzorre, croce e delizia:
Nelle giornate successive avremo un rialzo termico ben più consistente, che si ripercuoterà soprattutto in quota. Verrà a trovarci l'Alta delle Azzorre, che porterà con sé aria mite oceanica e che tenderà a stabilirsi sulle nostre regioni per diversi giorni. Sul suo esatto posizionamento c'è ancora qualche incertezza: sicuramente coinvolgerà i settori di ponente, mentre per quanto riguarda i settori adriatici permane qualche dubbio. Quel che è certo è che il Vortice Polare registrerà un'accelerazione e con esso avremo correnti d'alta quota ben tese. Traduciamolo in parole semplici: le depressioni atlantiche costringeranno l'Azzorriano a disporsi sui paralleli.
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Quando tornerà l'Inverno?:
per avere un'idea di quel che potrebbe accadere in seguito dobbiamo osservare le dinamiche emisferiche ai vari piani atmosferici e quel che mostrano i più autorevoli modelli ci dicono che il Vortice Polare potrebbe andare in crisi. Una crisi accentuata, dettata dall'intrusione dei flussi di calore in stratosfera, non escludiamo addirittura una rottura della struttura ciclonica che se confermata potrebbe indurre dinamiche invernali eccezionali. Al momento è una delle ipotesi sul piatto ed è bene tenerla in considerazione perché le probabilità che possa concretizzarsi sono discrete.
Focus: evoluzione sino al 11 gennaio 2015
Le condizioni del tempo volgeranno al brutto nelle regioni adriatiche, in alcune zone del Sud e delle due Isole Maggiori. Le precipitazioni assumeranno carattere nevoso a bassissima quota, localmente sin sulle coste. Andrà decisamente meglio al Nord e sul versante tirrenico: chi perché presente l'Alta Pressione, chi perché riparato dall'Appennino. Farà comunque freddo, molto freddo, persino gelo.
Lo scenario invernale cederà il passo ad un netto rialzo delle temperature fin dai primi giorni di gennaio, quando l'Alta delle Azzorre prenderà possesso del nostro territorio. Alta delle Azzorre che potrebbe permanere in loco sino al termine dello step previsionale.
Evoluzione sino al 16 gennaio 2015
Verso metà mese potrebbero intervenire forti modifiche configurative, che andrebbero a predisporre nuove elevazioni azzorriane e la comparsa di un'Anticiclone Russo-Siberiano in grande spolvero. Lo ripetiamo, si tratta di ipotesi e tali andranno considerate.
In conclusione.
L'improvviso risveglio invernale potrebbe regalarci una stagione ricca di sorprese ed estremamente dinamica, ragion per cui è bene non scoraggiarsi nonostante le proiezioni modellistiche attuali indichino una forte presenza anticiclonica nella prima decade di gennaio. Le cosiddette "secche" rappresentano un elemento di assoluta normalità stagionale ed è per questo che non ci si deve stupire.
Fonte. meteogiornale

RUGGITO INVERNALE sulla nostra Penisola!

Le promesse nevose fatte nei giorni scorsi diverranno presto REALTA' su alcune regioni della nostra Penisola...senza contare IL FREDDO, che sarà molto intenso ovunque.

La perturbazione a carattere freddo, transitata nelle ultime ore sull'Italia sta determinando gli ultimi fenomeni sul medio Adriatico e parte delle regioni meridionali.
Gli occhi di tutti gli appassionati della meteo sono però puntati sulla "seconda sberla", più fredda della precedente e che questa mattina è già visibile dal satellite sulla Germania (dove sta determinando nevicate).
La giornata di oggi vedrà una temporanea attenuazione dei fenomeni in Italia, ma tra la sera e la notte il nucleo freddo in parola inizierà a travasare sulla nostra Penisola, entrando dalla Porta della Bora.
Entro la mattinata di domani, buona parte del versante adriatico si ritroverà coperto di neve fin sulle coste. Qualche nevicata a quote molto basse sarà possibile anche sull'est della Sardegna e sul nord della Sicilia, mentre altrove sarà il vento e soprattutto IL FREDDO a dettare legge almeno fino alla giornata di Capodanno. Ce ne occuperemo diffusamente nel corso della mattinata.
Ecco la situazione prevista per la giornata odierna in Italia. Come abbiamo già detto, vi sarà una pausa dei fenomeni, che riguarderanno essenzialmente il nord della Sicilia, la Puglia e le zone interne del Molise, con nevicate ovviamente a bassa quota.
Migliorerà temporaneamente il tempo tra le Marche e l'Abruzzo, mentre in serata nuove nevicate si faranno vedere sui settori alpini confinali e in Alto Adige.
Su tutte le altre regioni (nord e versante tirrenico) il tempo si presenterà soleggiato e limpido a parte qualche innocua nube alta al nord che "sfuggirà" dalla catena alpina. Le temperature sono in ulteriore calo su tutta la Penisola e la ventilazione anche forte dai quadranti settentrionali.
Fonte: meteolive

domenica 28 dicembre 2014

Capodanno, possibile tempesta di neve sulla Sicilia

Un’ondata di freddo sta per raggiugere l’Italia per effetto del Burian. Anche in Sicilia dovrebbero giungere freddo di insolita intensità, e soprattutto fortissimo maltempo.super neve capodanno sicilia
I più importanti e potenti super elaboratori di modelli matematici di previsione, sono concordi nell’indicare per la Sicilia un mix di elementi atmosferici che potrebbero portare laneve sino alle coste.
Le proiezioni dei modelli matematici di previsione indicano che lo Zero Termico, ovvero la temperatura di 0°C in libera atmosfera, non influenzata da terreno, orografia, urbanizzazione e altri fattori, precipiterà sotto i 400/600 metri in tutta la Sicilia, con valori più bassi nelle zone interne.
Nel frattempo sono attese forti precipitazioni sul settore centro est dell’Isola, con accumuli di oltre 50 mm sulle coste, e fin sui 100 millimetri sui rilievi.
Le forti precipitazioni abbassano la temperatura al suolo, e quindi c’è un alto rischio di vedere valori prossimi a 0°C anche nelle coste del nord ed est della Sicilia, con la possibilità di neve sulla costa da Palermo a Messina, Catania e Siracusa.
Se la previsione fosse confermata si avrebbe una nevicata di rilevanza storica, con mezzo metro di neve ed oltre in 24 ore in bassa collina.
Fonte. Freddofili

Meteo Domani - Previsioni Lunedi 29 Dicembre 2014

Fonte: meteoindiretta

San Silvestro da BRIVIDO sul nostro Paese!

Cenone di San Silvestro al freddo e al gelo sulla nostra Penisola.
Se al nord e lungo il versante tirrenico sarà il freddo a fare notizia, in Adriatico, sulla Sardegna e su alcune zone del meridione sarà possibile anche vedere la neve.
I gelidi venti di Tramontana aumenteranno ulteriormente la sensazione di freddo percepita dal nostro corpo, specie lungo le coste e sui crinali appenninici.
La cartina che abbiamo preparato ci mostra le temperature attese in Italia nelle prime ore della mattinata di CapodannoSpiccano i -10/-11° nelle conche appenniniche dell'Italia centrale. In assenza di vento o nuvolosità si potrebbero avere valori ancora più bassi.
Fatta eccezione per le coste del meridione, tutta l'Italia avrà valori al di sotto dello zero. Gelo anche nelle zone interne della Sardegna e della Sicilia, pur disturbato da una maggior nuvolosità e ventilazione.
Insomma, sarà un San Silvestro davvero freddo sulla nostra Penisola, come non si ricordava da tempo...
Fonte: meteolive