mercoledì 10 dicembre 2014

Dopo il peggioramento atlantico, arriva l'irruzione artica?

Fa un po' di freddo
Sono molti giorni che andiamo scrivendo che saremmo tornati in media termica, dopo il lunghissimo autunno caldo che ha fatto misurare anomalie positive da record. Nessun gelo, quindi, è arrivato o sta per arrivare, come è stato inopportunamente scritto da qualcuno tempo fa. Una veloce irruzione artica ha portato aria fredda sulla penisola, favorendo anche le prime nevicate a quote collinari sull'Appennino ligure, le prime gelate padane estese stamattina, e nei prossimi giorni anche sulle valli del Centro. Si respira aria di inverno, ma sarà ancora una volta una chimera.

Peggioramento atlantico nel fine settimana
Infatti una saccatura atlantica si getterà sulla penisola iberica, molto a ovest rispetto all'Italia. Le correnti saranno quindi da sud-ovest all'inizio e favoriranno un peggioramento a partire dal Piemonte e Liguria in estensione domenica e lunedì al resto del paese. La neve cadrà all'inizio a quote basse ma sarà subito costretta a portarsi ben oltre i 1000 metri, spesso anche ai 1500 metri sulle Alpi centro-orientale. In Appennino la quota neve sarà oltre i 1800 metri. Stiamo quindi parlando di un peggioramento autunnale, in grado di colpire buona parte del paese.

Irruzione artica intorno al 18/20 dicembre?
Viene confermata stamattina la possibile irruzione artica della fine della seconda decade di dicembre. Soprattutto GFS e GEM. Come possiamo vedere nella Multimodel, il parziale blocco altopressorio azzorriano favorirà la discesa di masse di aria fredda dall'Artico europeo verso l'Europa centro-meridionale. Si tratta ancora di una tendenza a lungo termine, che necessita di conferme.
Fonte: meteogiornale