martedì 11 ottobre 2016

Ribaltone meteo di metà ottobre: si rivedrà l'Atlantico, anche il caldo anomalo

MALTEMPO TARDO AUTUNNALE: è da giorni che il Vortice Freddo balcanico - sviluppatosi a seguito dell'irruzione artica - condiziona il nostro tempo. E' da giorni che ne seguiamo l'evoluzione perché il suo spostamento a nordovest sta determinando un maggiore coinvolgimento dell'Italia. Ora abbiamo un nucleo davvero esteso: centro Europa, Italia centro settentrionale e Europa orientale. Il freddo contenuto al suo interno sta facilitando un abbassamento delle temperature e avremo valori diffusamente inferiori alle medie del periodo.
PRIMA NEVE SULLE ALPI: come previsto l'abbassamento termico ci sta consegnando le prime cartoline invernali dalle Alpi. Neve che è caduta soprattutto sui rilievi lombardi e lungo il confine del Trentino Alto Adige. Localmente sono state registrate fin verso i 1200 metri di quota, il che suggerisce un freddo incipiente che va al di là della normalità d'ottobre.
UNO SGUARDO ALL'ATLANTICO: no, non ci siamo scordati delle perturbazioni atlantiche. Le stiamo tenendo sott'occhio perché nei prossimi giorni - come d'altronde accaduto recentemente - potrebbero crearsi le condizioni ideali per un mix esplosivo: aria estremamente umida e mite scivolerà sul freddo preesistente. I contrasti termici che scaturiranno promettono precipitazioni localmente violente e persistenti. Si ripresenteranno temporali e nubifragi, ma ovviamente addentrarci in dettagli previsionali già oggi è quanto mai utopistico.
DINAMICITA' STAGIONALE: è quel che emerge dall'analisi modellistica comparata. I più autorevoli centri di calcolo propongono soluzioni votate all'ingerenza atlantica prevalente. Ma dovremo capire se le grandi depressioni oceaniche sceglieranno l'Europa occidentale o se invece preferiranno starsene a ridosso della Penisola Iberica. Ipotesi, quest'ultima, che ci esporrebbe a temporanee fiammate anticiclonica di natura africana. Ciò significa che potrebbero ripresentarsi giornate un po' calde, tipiche delle cosiddette "ottobrate". Ma sappiamo anche che la dinamicità e gli scambi termici lungo i meridiani sono una delle caratteristiche principali dei periodi di transizione stagionale. Ragion per cui non dovremo certamente stupirci.

Fonte: meteogiornale