giovedì 26 giugno 2014

Prima decade di luglio: l'estate mediterranea prosegue ancora zoppicante

Stiamo ormai entrando nel cuore della stagione estiva ma nonostante tutto gli anticicloni faticano ad imporsi in modo deciso su ogni angolo di stivale. In particolare le regioni settentrionali ma anche parte di quelle centrali, potrebbero spesso ritrovarsi a fare i conti con l'instabilità portata dall'affondo di alcune importanti figure depressionarie cariche d'aria fredda alle quote superiori. Se da una parte l'arrivo di queste masse d'aria sul nostro Paese sarebbe garanzia di temperature che segnatamente al nord risulterebbero gradevoli, dall'altra potrebbero rinnovare costantemente nuove occasioni per avere manifestazioni temporalesche a carattere sparso. In questo panorama d'estate capricciosa non mancherebbe qualche fenomeno di forte intensità. 

Sarà ovunque fresco ed instabilità?


Nulla affatto! Le regioni del Mezzogiorno ricadrebbero facilmente all'interno dei richiami d'aria calda di origine nord-africana, queste masse d'aria così arroventate sfrutterebbero la persistenza di una circolazione prevalentemente sud-occidentale. Una situazione che andrebbe favorendo la distensione delle masse d'aria calda proprio verso i settori mediterranei orientali. 

L'Italia sotto un punto di vista meteorologico sarebbe quindi divisa in due; le regioni settentrionali coinvolte dalle spire della depressione di turno, con clima meno caldo e frequenti temporali, sull'altra sponda della riva, le regioni del sud (Sardegna compresa) farebbero i conti con valori di grande calura. 

La previsione del modello americano GFS evidenzia almeno un paio di importanti passaggi instabili che coinvolgerebbero in primis le regioni del nord, senza tuttavia escludere completamente il resto del Paese:

- La prima di queste depressioni transiterebbe sull'Italia tra giovedì 3 luglio e sabato 5. Cumulonembi e temporali diverrebbero protagonisti del tempo soprattutto sui settori settentrionali e centrali italiani, con strascichi molto limitati che sarebbero in grado di estendersi anche al meridione. 

- Il modello mette poi in evidenza un secondo possibile passaggio perturbato tra giovedì 10 evenerdì 11, confinato essenzialmente ai settori settentrionali del Paese. 


Nello specifico questa linea di tendenza sposa inoltre la presenza di una attiva ventilazione nord-occidentale che potrebbe rendere le temperature più sopportabili anche al sud, per via di una maggiore ingerenza fresca atlantica

Questa possibilità pare comunque non avere molte chances di verificarsi, diversi altri modelli mettono in risalto la presenza frequente di "onde termiche" al mezzogiorno, come diretta conseguenza delle condizioni spesso instabili che potrebbero verificarsi al nord.
Fonte: meteolive