lunedì 2 novembre 2015

Prima metà di Novembre sotto un mostruoso e anomalo Anticiclone subtropicale

Una importante anomalia barica
Stamattina i modelli fisico-matematici, che altro non sono che gli strumenti informatici atti a interpretare i dati meteo per elaborare le previsioni, rincarano la dose riguardo l'anomala configurazione barica che interesserà l'Europa nella prima metà di Novembre. Infatti, se nella prima fase l'alta pressione europea non avrà una importante alimentazione subtropicale, in una seconda fase l'approfondimento di una lacuna barica nel vicino Atlantico scatenerà la risposta nord-africana sull'Europa. Le anomalie termiche saranno molto elevate e quasi da record! (vedi pannello 1)
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Quando il BLOB atlantico porta il caldo, non certo il freddo!
Il Blob, la bolla di acque fredde presenti nel Nord-Atlantico, spesso citata come causa di un imminente raffreddamento del continente europeo, sarà una delle responsabili dell'onda di caldo altopressorio. Infatti le acque fredde nord-atlantiche (SSTA negative) indurranno la circolazione dei venti a ruotare in senso ciclonico sopra di esse, innescando la formazione in loco di un'area di bassa pressione, come ben possiamo vedere nella carta ECMWF (secondo pannello). La bassa pressione nord-atlantica provocherà poi la risposta altopressoria in Europa.
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Mostruoso e duraturo Anticiclone Europeo
Se a tali considerazioni aggiungiamo un vortice polare (VP) molto forte e quindi un AO index a livelli molto elevati, avremo trovato un'altra causa del blocco anticiclonico che interesserà il nostro continente. Tutto ciò va a spiegare perché tutti i modelli predittivi vedono l'Anticiclone europeo molto esteso e soprattutto molto duraturo.
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Il vero problema sarà l'assenza delle perturbazioni
Ma attenzione a non concentrarci troppo sulle anomalie termiche, perché in questa stagione le depressioni atlantiche dovrebbero dominare lo scenario meteo europeo e italiano. Novembre è il mese più piovoso per molte regioni italiane, soprattutto del Centro-Nord. Se dovessero venire a mancare tali piogge, e le nevicate sui monti, potrebbe crearsi un deficit idrico difficile poi da recuperare (limitatamente ad alcune regioni del Nord).
Fonte: meteogiornale