lunedì 16 febbraio 2015

Anticipo primaverile? No grazie: dietro front dei modelli

Sul finire della scorsa settimana analizzammo le prospettive modellistiche inerenti il lungo termine. Dopo aver più volte espresso la nostra opinione in merito alle dinamiche bariche di fine mese, registrammo proiezioni votate all'arrivo anticipato della primavera. Qualcuno ricorderà l'analisi del modello europeo ECMWF, che per l'ultima settimana di febbraio virò improvvisamente in direzione di una rimonta anticiclonica africana rilevante. Or bene, le nostre perplessità in tal senso trovano riscontro delle varie emissioni del fine settimana.
La mappa ECMWF che vi mostriamo, elaborata dal nostro Centro di Calcolo, mostra per domenica 22 febbraio addirittura un'irruzione artica diretta verso il nostro Paese. Ipotesi tra l'altro percorsa anche dal collega americano GFS e che quindi assume maggior rilevanza proprio alla luce della sostanziale concordanza modellistica. Dovesse realizzarsi la dinamica in oggetto, si avrebbe un ritorno a condizioni meteorologiche invernali in varie zone d'Italia. Le temperature calerebbero, si avrebbero piogge e temporali, ma persino delle nevicate a quote interessanti sulle nostre montagne.
Crediamo che la percentuale di realizzazione sia elevata in ragione del posizionamento dell'Alta delle Azzorre - ancorata tenacemente all'Europa occidentale - e del fisiologico indebolimento del Vortice Polare. L'incedere stagionale (si va incontro alla primavera meteorologica) porterà un maggiore irraggiamento (quindi riscaldamento) sul Circolo Polare Artico e conseguentemente un indebolimento della trottola ciclonica. Ed ecco quindi che gli scambi meridiani, tipici dei cambi di stagione, dovrebbero mostrarsi più facili e ficcanti.
Fonte: meteogiornale