venerdì 16 gennaio 2015

Dall'Atlantico all'Artico: freddo più acuto dal 25 gennaio

Lunga Fase Nord-Atlantica: 16-20 gennaio, copiose nevicate sulle Alpi. Fase attuale
Iniziata la fase perturbata nord-atlantica, di chiaro stampo tardo-autunnale per le termiche e le modalità del peggioramento. Una saccatura oceanica sta avanzando verso l'Italia, provocando un netto e progressivo peggioramento, con temperature miti che solo da lunedì torneranno a calare. Piogge soprattutto sui settori occidentali. Neve copiosa invece sulle Alpi italiane, il primo vero episodio della stagione, dove sopra i 1500 metri potrebbe cadere anche un metro di neve fresca. Molto più alta la quota neve sugli Appennini, in calo solo nel corso della prossima settimana.
Fase Artica: 21-25 gennaio, più freddo, neve che scende a quote più basse. Probabilità medio-alta
Solo dopo il 20 gennaio lo scenario barico euro-atlantico si disporrà per favorire irruzioni più fredde in Italia. Stiamo parlando soprattutto dell'Italia settentrionale e solo in parte centrale, per ora. L'alta pressione delle Azzorre potrebbe trovare la forza di elevarsi verso nord e di tentare il collegamento con l'alta scandinava, come possiamo verde nella GENS a 500 hPa, favorendo in tal modo l'afflusso di ria più fredda anche continentale verso il nostro paese dal 24/25 gennaio.
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Dove potrà nevicare?
Neve copiosa per diversi giorni sulle Alpi a quote inizialmente medie, sopra i 1000 metri e poi più basse. Neve che scenderà di quota sugli Appennini centro-settentrionali solo dalla prossima settimana, e che potrebbe sfiorare le aree collinari e pianeggianti pedemontane in Piemonte e Emilia. Successivamente, se si dovesse formare il ponte alto-pressorio di cui sopra, vi potrebbero essere sorprese nevose anche in pianura.
Fonte: Meteogiornale