lunedì 19 gennaio 2015

Inverno 2015: l'ultima decade di gennaio tenterà di rimettersi in carreggiata

Questì'oggi novità positive in merito alla fase instabile dalle caratteristiche maggiormente invernali che ci interesserà durante quest'ultima parte di gennaio. Nulla di eccezionale ma l'alta pressione delle Azzorre e con essa la mitezza invernale e le temperature fuori stagione, potrebbero starsene lontane dal nostro stivale per un bel po'.


In queste ultime ore, a seguito del transito di una perturbazione dalle origini nord-atlantiche, la temperatura ha fatto registrare una modesta flessioneche, rispetto ai valori registrati i giorni scorsi, si fa sentire immediatamente sulle nostre regioni settentrionali, dove la neve è tornata a presentarsi su quote ragionevolie la temperatura si è portata nella media del periodo stagionale

Ci teniamo sin da subito a sottolineare come la fase atmosferica prevista nei prossimi giorni sullo stivale italiano, porterà con sè valori termici del tutto normali per la stagione, non rappresentando quindi alcun evento atmosferico anomalo o eccezionale ne a livello italiano, ne a livello europeo. 

In buona sostanza, cosa dovremo attenderci? 


Negli ultimi giorni è andata palesandosi una modesta azione di disturbo a carico del Vortice Polare. Questa situazione ha determinato finalmente l'ondulazione della corrente a getto che, sino a pochi giorni addietro, fuoriusciva senza freni dal Canada orientale verso l'oceano Atlantico e l'Europa settentrionale. L'attenuazione di questo "fiume d'aria" che scorre alle alte quote dell'atmosfera, agevola una maggiore incisività delle masse d'aria calda oceaniche subtropicali verso le alte latitudini dell'oceano Atlantico

La seconda, importante novità già anticipata negli aggiornamenti delle sere scorse e che oggi trova conferma dalle previsioni di ambo i centri di calcolo americani ed europei, sarà la formazione di un'area d'alta pressione "termica" cioè legata alla stagnazione di una massa d'aria molto fredda a livello del suolo. Questo anticiclone si sta sviluppando già in queste ore sulla penisola Scandinava e sarà destinato ad acquistare sempre più importanza col trascorrere dei giorni, riguardando direttamente anche la Russia. 

Oltre all'importante raffreddamento delle temperature atteso sul comparto nord-orientale europeo, la presenza di questa massa d'aria così gelida, andrà creando un vero e proprio "muro" impenetrabile nei confronti delle correnti fresche ed instabili polari-marittime che di conseguenza, verranno dirottate verso le latitudini meridionali dell'Europa, interessando direttamente il Mediterraneo e l'Italia

La mancanza dell'alta pressione termica sull'Europa nord-orientale, avrebbe comportato una maggiore penetrazione della corrente a getto occidentale legata all'ingerenza di tali correnti,il target dell'aria instabile nord-atlantica quindi, non sarebbe più stato il Mediterraneo, bensì i settori settentrionali dell'Europa, con la penisola Iberica, la Francia e probabilmente anche l'Italia, sotto la protezione dell'anticiclone mite oceanico. 

Ambo le previsioni relative ai centri di calcolo americani ed europei, sono inoltre concordi nel vedere una ripresa soltanto modesta delle vorticità legate al lobo canadese del Vortice Polare, un ulteriore tassello a nostro favore che, qualora fosse confermato anche i prossimi giorni, potrebbe agevolare la creazione di nuove dinamiche invernali a spasso per il continente. 

Per adesso preferiamo fermarci qui. 

Maggiori dettagli negli aggiornamenti di domani. 
Fonte: meteolive