giovedì 8 gennaio 2015

Meteo lungo termine: da metà mese si apre un altro capitolo dell'inverno


Ondulazione delle correnti atlantiche con momenti perturbati più importanti ed anche occasione per nevicate a bassa quota.

Le correnti laminari ondulate da nord-ovest sono le migliori per apportare temperature sufficientemente fredde ed aria secca alternata a semi onde da sud ovest con annesse depressioni cariche di precipitazioni, che ovviamente possono risultare nevose anche a quote basse.

Insomma dalla metà di gennaio, come andiamo ripetendo dal 2 gennaio, il tempo cambierà. La modifica dell'assetto barico non avverrà in un lampo, ma il peggioramento del week-end 17-18 gennaio sicuramente fungerà da apripista per una nuova avventura invernale con la neve che inizialmente potrà cadere tra nord e centro a quote collinari e che successivamente, con il passaggio di altre onde perturbate, potrebbe farsi vedere anche in pianura.

La posizione dell'alta pressione infatti, cosi come vien vista da un paio di giorni, non consentirebbe troppo scaldate tra un fronte e l'altro, perchè le saccature penetrerebbero franche e veloci da nord-ovest: lungo la corrente a getto si formerebbero anse e depressioncine pronte a scaricare neve.

Ce ne sarebbe sia per le Alpi che per gli Appennini, al nord e su parte del centro, specie su Toscana, Umbria e Marche potrebbe nevicare sino a quote prossime ai fondovalle e alla pianura. 

Dal 15 sino almeno al 25-26 gennaio questo potrebbe essere il trend, in attesa di capire cosa vorrà fare l'inverno da grande o per meglio dire da anziano, cioè in febbraio. 

Quanto è attendibile questa configurazione? 
Che il tempo sia destinato a cambiare dalla metà del mese sembra ormai assodato, siamo sempre intorno al 75-80% di probabilità che questo avvenga.

Che l'assetto sia proprio quello che vi mostriamo ovviamente ha un'attendibilità un po' più bassa, ma in progressiva crescita: 55%, 

Sono lontani comunque quegli inverni e ne abbiamo visti tanti, nonostante le lagnanze di questi giorni, comandati da anticicloni quasi permanenti, che negavano completamente l'inverno su quasi tutta Italia, salvo nelle zone colpite da nebbia.
Fonte: meteolive