giovedì 29 gennaio 2015

"Super" depressione mediterranea: conseguenze e potenzialità

Nei prossimi giorni un'importante fase d'instabilità in chiave invernale riguarderà l'intero stivale italiano. A stupire saranno soprattutto le manifestazioni di instabilità ed i valori di pressione estremamente bassi che si accompagneranno all'evento. Ecco nel dettaglio cosa potremo aspettarci.

L'alta pressione rimane lontana e seguiterà a restare lontana dalla nostra penisola anche per i prossimi giorni. In queste ore infatti, una maestosa figura di bassa pressione ricolma d'aria polare marittima, scende di gran carriera dai settori nord-atlantici all'Europa centrale ed il bacino del Mediterraneo, dando il via ad una delle fasi instabili più importanti dell'inverno. L'aria polare marittima è per sua stessa natura, una massa d'aria dalle caratteristiche assai instabili, essendo caratterizzata daun elevato gradiente termico verticale, quest'ultimaagevola i processi termoconvettivi dell'atmosfera, innescando frequenti episodi d'instabilità anche a sfondo temporalesco. 

Da un lato quindi, nei bassi strati ed alle quote pianeggianti, mancheranno veri e propri valori di GELO, assimilabili soltanto alle masse d'aria di origine continentale, una carenza che sarà però colmata dalla presenza di valori molto freddi alle quote superiori. Sono infatti attese temperature sino -35°C alla quota di5100 metri. Aria fredda che sarà pronta ad essere rovesciata al suolo durante le precipitazioni, garantendo comunque la caduta di neve a quote collinari. 

Essendo estremamente instabile la natura stessa della massa d'aria, fenomeni d'instabilità sovente asfondo temporalesco, potranno interessare molte aree del nostro stivale, soprattutto quelle marittime dallaLiguria sino alle estreme regioni meridionali

In linea generale, nuvolosità e rovesci di pioggia sarannouna presenza costante nel tempo previsto sui settori centrali e meridionali del Paese, mentre risulterannoepisodiche sulle regioni del nord, inframezzate da fasi abbastanza durature di ventilazione settentrionale secca e limpida. 

I settori alpini confinali, sperimenteranno diverse giornate di intense precipitazioni nevose accumulate dallo Stau, mentre sul versante italiano delle Alpi imperverserà il Favonio (freddino). Tutte queste località prossime allo spartiacque alpino, ne usciranno reduci da accumuli nevosisostanziosi.

Rimangono infine due incognite; la prima legata all'intervento di una perturbazione nevosaindirizzata alle regioni settentrionali nella giornata di martedì 3 febbraio, vista e "mal" vista dalle previsioni che faticano non poco ad inquadrare l'esatta posizione del minimo depressionario da cui dipenderanno intensità e localizzazione delle precipitazioni. Questo argomento sarà meglio approfondirlo in un secondo momento, quando l'accorciarsi della distanza temporale, renderà la previsione più sicura. 

La seconda delle due incognite che ci accompagna ormai da molti giorni, riguarda la durata che avrà nel tempo la fase invernale ormai imminente sull'Europa. Grosse lacune previsionali, rendonoimpossibile tracciare una linea di tendenza oltre la settimana che possa essere realmente affidabile. Le previsioni di oggi sembrano allontanare un po' lo spettro di un precoce riaddolcimento della temperatura già nella prima decade di febbraio, ma le sorprese (in positivo o negativo dipende dai punti di vista) sono sempre dietro l'angolo.
Fonte: meteogiornale