Dopo le nuove abbondanti nevicate che si sono avute nella giornata di Lunedì sull'intero arco alpino, il pericolo valanghe è salito nuovamente al grado 4 (forte) su molte regioni. In particolare sul Piemonte saranno le Alpi Marittime, Cozie, Pennine e Lepontine a registrare un elevato pericolo, si prevede infatti una diffusa ripresa dell'attività valanghiva spontanea con valanghe anche di grandi dimensioni non escluse. Forte pericolo valanghe anche in Valle d'Aosta, dalla Valdigne alla testata della Valtournenche, nonché nelle valli di Gressoney, Ayas e Champorcher; pericolo marcato (3) altrove. Il manto nevoso si è debolmente consolidato sulla maggior parte dei pendii ripidi, dove il distacco provocato sarà probabile con debole sovraccarico sopra i 2200-2500m e si potranno originare valanghe spontanee. In Lombardia il pericolo sarà forte grado 4 su tutte le Prealpi, le Orobie e l'Adamello, marcato grado 3 sulle Alpi Retiche. La neve caduta, distribuita in modo alquanto irregolare, sta favorendo un significativo aumento di spessore del manto nevoso sui versanti sottovento, in canali ed avvallamenti. Su queste localizzazioni, laddove non saranno avvenuti distacchi, soffici lastroni permarranno in condizioni molto precarie. Frequenti scaricamenti sono attesi sui versanti orobici-prealpini.
Sul Nordest il pericolo valanghe si manterrà marcato tra Trentino, Alto Adige e Dolomiti venete, sino a forte sul Tarvisiano. I punti più pericolosi saranno tutti i pendii molto ripidi oltre il limite boschivo ed in quota, specie se con accumuli di neve ventata, come i versanti sottocresta, le conche, i canaloni, gli impluvi in genere ed i bruschi cambi di pendenza. Alle quote medio-basse, pendii erbosi molto ripidi o con fondo scivoloso, anche per distacchi spontanei di fondo di neve umida. Su tutti i settori permane la possibilità di provocare il distacco di valanghe a lastroni già al passaggio del singolo escursionista. Si raccomanda la massima prudenza!
(Fonte: 3bmeteo)



