venerdì 28 febbraio 2014

Incombe vigoroso peggioramento da ovest, maltempo dal pomeriggio


Le ultime 48 ore sono state caratterizzate dai primi cenni primaverili. I temporali, alcuni furiosi ed accompagnati da grandine, hanno investito varie regioni d'Italia a riprova dei crescenti contrasti termici anche per via del maggior numero di ore di luce e quindi del riscaldamento diurno più ficcante.
Qualcuno potrebbe obbiettare che temporali si son visti anche nel cuore dell'Inverno, obiezione che peraltro andrebbe ritenuta formalmente corretta perché il fatto è innegabile. Ma sapete meglio di noi che osservare temporali nel cuore della stagione fredda è tutt'altro che normale. Evidentemente c'era qualcosa che non andava e le pesanti anomalie termiche positive di quest inverno stanno lì a dimostrarlo.
Ma torniamo alla stretta attualità. Sul nostro Paese domina, nuovamente, una circolazione di tipo atlantico e non a caso abbiamo tante nubi nelle regioni che si affacciano sul Tirreno - le più esposte ai venti da ovest. Circolazione che pian piano sta accelerando e che nelle prossime ore condurrà per mano l'ennesima perturbazione. Perturbazione che sarà intensa, non c'è dubbio, e lo sarà ancor di più tra la prossima notte e la giornata di domani.
Attualmente sta piovendo in alcune zone della Toscana e piovigginando anche tra Lazio e Campania. Nel corso del pomeriggio assisteremo ad un incremento dell'instabilità proprio sulle Centrali Tirreniche e non escludiamo sconfinamenti anche verso Marche, Abruzzo ed anche sull'alta Campania. Al Nord è in atto una tregua, ma non durerà. Proprio il Nordovest sarà la prima area geografica d'Italia, assieme alla Sardegna, a dover sopportare l'ondata di maltempo. Sull'Isola e in Liguria le precipitazioni potrebbero risultare davvero forti e non escludiamo possibili nubifragi. Precipitazioni che gradualmente si estenderanno verso il Nordest, ma con minore consistenza.
Sulle Alpi nevicherà anche a quote collinari, o fin sui fondivalle. Da non escludere sconfinamenti verso il Cuneese. Sull'Appennino a 1000/1200 metri, così come pure sulle montagne della Sardegna. Segnaliamo venti in rotazione dai quadranti sudoccidentali, che piegheranno da Scirocco in Adriatico e da est sulla Val Padana. Addirittura da Tramontana sulla Liguria.
Fonte: meteogiornale