lunedì 6 luglio 2015

QUASI 40° C AL CENTRONORD NEI PROSSIMI GIORNI, POI PAUSA, MOMENTANEA, AL CALDO, MA POSSIBILE SORPRESA PERTURBATA DOPO META’ MESE

Salve a tutti; bollettino del caldo sempre in aggiornamento. Sembra noioso ripeterlo, ma è la realtà dei fatti, le regioni del centronord sono alle prese con una pesante ondata di caldo, il promontorio africano continua, facendo perno nell’Algeria occidentale, a inclinarsi verso est, in senso orario, interessando sempre di più le nostre regioni (fig.1).
fig.1
EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (2)
Davvero didattico l’andamento delle temperature massime nel comparto europeo; una lunga fascia “bollente” segue il lato occidentale del promontorio, dove risale l’aria più calda, facendo veramente “schizzare” da giorni le temperature a nord delle Alpi su valori assolutamente inusuali (37-38° C), mentre lungo il bordo sudorientale aria più fresca giunge nel nostro meridione, con temperature raramente >30° C (fig.2).
fig.2
temperature_europe (2)
In mezzo ci sono le restanti regioni della penisola, dove il caldo, sebbene non da record, si fa sentire pesantemente, con valori diffusamente attestati intorno 35-36° C e con sensazione di disagio (umidex) molto intensa, addirittura fino a 45° C in pianura Padana (fig.3,4)

A che punto siamo con l’onda calda?? A buon punto, “cotti a puntino” si potrebbe dire; in effetti, nelle prossime 48 h il caldo raggiungerà l’acme al centronord, per poi stemperarsi per qualche giorno, mentre al sud le temperature tenderanno a crescere gradualmente senza troppi scossoni.
Riportiamo ora due figure illustrate per chiarire come le giornate di lunedì e martedì (in parte anche mercoledì) potrebbero essere davvero impegnative da punto di vista del caldo. Nella prima figura (fig.5), riguardante l’andamento delle correnti a getto (9000-10000 m s.l.m.) si vede bene come l’alta pressione presenti il proprio centro proprio al centronord domani, lunedì, incrementando l’attivazione di moti subsidenti lungo la verticale in aggiunta all’afflusso caldo al suolo (fig.5).
fig.5
Rtavn2415 (1)

Nella fig.6, successiva, ecco la rappresentazione dell’andamento delle temperature e del geopotenziale a 850 hPa (1500-1600 m), dove si vede come i massimi di pressione della struttura altopressoria si sovrappongano all’afflusso caldo proveniente dall’Africa nordoccidentale (fig.6).
fig.6
Rtavn482 (1)

Insomma, tra lunedì e mercoledì le massime nelle aree interne del centronord potrebbero arrivare a sfiorare i 40° C, salendo ancora di un paio di gradi quindi rispetto a oggi. Firenze, ad esempio, è tra le città deputate a infrangere, potenzialmente, tale barriera (ha già raggiunto i 38° C in questi giorni).
Successivamente, tra giovedì e venerdì, l’avvicinarsi di un cavo d’onda di Rossby dal nord Europa dovrebbe riportare le temperature a valori prossimi alla norma, con annessa instabilità diffusa al nordest e in Adriatico, soprattutto pomeridiana (fig.7).
fig.7
Rtavn9615

Come si vede dalla fig.8, la saccatura dal nord Europa sfiorerà solo l’arco alpino e, pertanto, gli effetti saranno temporanei e non particolarmente vistosi; tuttavia, per alcune regioni come la pianura Padana centroccidentale, le temperature massime potranno scendere anche di 10° C entro sabato rispetto ai valori attuali e l’instabilità dovrebbe interessare anche alto e medio Adriatico, oltre alla dorsale appenninica tra giovedì e domenica, con temporali pomeridiani anche intensi (fig.9).
fig.9
Rtavn961

Dalla fig.8 si evince come a ovest, nella penisola iberica, sia già presente la nuova rimonta calda a matrice ibrida atlantico-africana, un classico delle ultime stagioni, con il cavo d’onda in Atlantico sempre presente e pronto a far risalire verso nord il getto polare nell’Europa occidentale. Ecco quindi in arrivo una possibile seconda ondata di caldo la prossima settimana, dalla intensità e durata ancora non ben definite però (fig.9).
fig.9
Rtavn1921

Siamo dunque spacciati?? Non è detto, proprio quando le speranze si affievoliscono ecco giungere un aggiornamento che stravolge tutto; l’ultima emissione del modello americano, recentissima, ipotizza l’avvento di una saccatura molto acuta e pronunciata diretta dal nordatlantico proprio verso il Mediterraneo, con genesi di piogge e temporali diffusi e forte abbassamento termico su quasi tutte le regioni  dopo la metà del mese (fig.10)
fig.10
Rtavn2521


Insomma, aspettiamo qualche giorno prima di dichiarare la resa al caldo, per adesso però due giorni bollenti al centronord, prestare attenzione a esposizioni prolungate in aree assolate nelle ore centrali della giornata.
Fonte: meteoscienza