giovedì 20 agosto 2015

Atterraggio d’emergenza a Napoli, la straordinaria manovra del pilota senza radar

Non solo un atterraggio di emergenza, ma anche senza radar meteo. Arrivano le conferme che soltanto la bravura di chi era ai comandi ha evitato un incidente. Subito dopo il decollo da Roma intorno alle 8.20, il pilota dell’Airbus 319 dell’Alitalia diretto a Milano Linate, protagonista dell’atterraggio d’emergenza, si e’ reso conto che il temporale nel quale era entrato l’aeromobile era molto forte e cosi’ – poco prima di arrivare a circa 15mila piedi e ad una velocita’ di circa 250 nodi – si e’ diretto verso lo scalo piu’ vicino, quello di Capodichino, dove le condizioni meteorologiche erano buone.
aereo fulmine 02L’aereo si era trovato nel bel mezzo di una pesante grandinata con fulmini che hanno provocato danni tali da non consentirgli di proseguire il volo verso Milano. Tra gli altri danni, il pilota ha anche perso l’ausilio del radar meteo. Per questo motivo, senza esitazione, il comandante si e’ diretto verso Napoli. I controllori del traffico aereo di Roma che seguivano la rotta si sono coordinati con quelli di Napoli per il dirottamento in emergenza del volo. E’ scattata la macchina dell’emergenza con l’intervento dei vigili del fuoco e dei sanitari del 118 dell’aeroporto che hanno atteso l’atterraggio. I controllori partenopei hanno fatto atterrare l’aeromobile sulla pista 06, invece che sulla consueta pista 24, permettendogli cosi’ di accorciare il percorso. I pompieri poi hanno scortato l’aereo al posto assegnato nel parcheggio avviando i controlli per mettere in sicurezza il velivolo ed i passeggeri. Tra i danni, un vistoso danneggiamento del vetro sul lato sinistro che ha limitato quasi completamente la vista del comandante mentre il lato destro, dove siede il vice comandante, e’ rimasto integro. Distrutto il ‘muso’ dell’aereo che sembra squarciato in alcuni punti. Tanta la paura da parte dei passeggeri, ma non si sono registrati feriti .”Abbiamo sentito una forte scossa, un po’ come se ci fosse un vuoto, una grandinata sul tetto – hanno raccontato Davide Stefano Olgiati e Mariagrazia Lacanea – e il pilota ci ha detto che era grandine grossa come una pallina da tennis”.
Fonte: meteoweb