sabato 22 marzo 2014

Zoom LUNGO TERMINE: interdetta la strada all'alta pressione


Dopo averci regalato la prima parentesi dal sapore primaverile della stagione, l'alta pressione sembra volersi prendere una lunga pausa di riflessione anche nelle forti distanze previsionali. Quello che sino a pochi giorni fa poteva anche apparire come una semplice fase perturbata, inserita in un contesto di generale maggiore stabilità, sfuma alla luce dei nuovi aggiornamenti che pongono l'accento sul proseguimento di una fase che, oltre a determinare persistente instabilità, determinerà anche un calo delle temperature che darà l'impressione di compiere un nuovo salto indietro nella stagione. 

I PROTAGONISTI DEL TEMPO TRA LA FINE DI MARZO E LA PRIMA DECADE DI APRILE:

Nelle maglie del lungo termine emerge oggi un quadro previsionale particolarmente perturbato. Sembra quasi che l'atmosfera voglia prendersi gioco di quelli che sarebbero stati sogni e desideri degli appassionati d'inverno nel cuore della stagione fredda. Il modello americano GFS pone risalto ad una forte spinta meridiana dell'alta pressione sull'Oceano Atlantico, a tal punto da determinare sull'Italia un vero e proprio tracollo di pressione e geopotenziale. 

ABBIAMO A CHE FARE CON UNA PREVISIONE PIU' O MENO AFFIDABILE?


La previsione si riferisce ai primi giorni di aprile e presenta quindi una affidabilità ancora piuttosto modesta. L'avvicendarsi delle diverse corse deterministiche, evidenzia tuttavia la persistenza di un quadro fortemente instabile dell'atmosfera, una situazione che trova maggiore affidabilità proprio nel continuo avvicendarsi di corse deterministiche che, seppur presentandosi molto diverse le une alle altre evidenziano un quadro previsionale improntato all'instabilità. 

QUALI EFFETTI COMPORTEREBBE LA DISCESA D'ARIA MOLTO FREDDA SINO AI SETTORI DELLE MEDIE LATITUDINI?L'avanzato periodo stagionale sarebbe ragione di un considerevole aumento della turbolenza dell'aria, effetto fisiologico di una configurazione barica dal sapore invernale, trapiantata nel cuore della primavera. Oltre al calo della temperatura sarebbe logico aspettarsi proprio l'instabilità, fatta non solo di estesi corpi nuvolosi in grado di arrecare piogge moderate e diffuse, ma anche fenomeni di instabilità localizzata, determinati dal surriscaldamento dell'aria nei bassi strati per opera del sole. 
Fonte: meteolive