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sabato 8 marzo 2014

L’INGV: “tra 9 e 10 marzo tempesta magnetica planetaria, naso all’insù per le aurore boreali”

Dopo la tempesta magnetica planetaria registrata il 27 febbraio scorso anche negli osservatori geomagnetici dell’Ingv, presenti sul territorio nazionale, “non si escludono ulteriori eventi tra il 9-10 marzo, come diramato dallo Space Weather Prediction Center dell’Agenzia americana Noaa”. Ad avvertirlo e’ l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “Una tempesta magnetica planetaria -afferma l’Ingv- ha dato vita, il 27 febbraio scorso, poco prima delle 17.00 (Ut), a spettacolari fenomeni luminescenti, noti con il nome di aurore”.
aurore finlandiaA registrare questi eventi sono stati anche una serie di osservatori geomagnetici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), presenti sul territorio italiano, da nord a sud: Castello Tesino, in provincia di Trento, Duronia, in provincia di Campobasso e, infine, Isola di Lampedusa. “Il fenomeno e’ stato registrato contemporaneamente anche dagli osservatori geomagnetici in Antartide, presso la stazione italiana Mario Zucchelli e in quella italo-francese Concordia” aggiunge l’Ingv avvertendo che “non e’ escluso che ulteriori eventi possano ripetersi tra il 9 e il 10 marzo prossimi, come diramato dallo Space Weather Prediction Center dell’Agenzia americana Noaa. “In condizioni di normalita’ -spiega Domenico Di Mauro, ricercatore dell’Ingv- la magnetosfera, ossia quella regione dello spazio circumterrestre in cui domina ancora l’azione del campo magnetico del nostro pianeta, funge da schermo al continuo passaggio delle particelle cariche provenienti dal Sole, noto con il suggestivo nome di ‘vento solare’.
magic-aurora2Quando aumenta l’attivita’ solare, come avvenuto il 25 febbraio scorso a seguito di un intenso brillamento solare, osservato alle 00.39 (UT) da una zona attiva del Sole e alla conseguente espulsione di massa da un settore dalla corona solare fortunatamente non eiettata verso la Terra (Solar Dynamic Observatory), si possono verificare interazioni distruttive tra il vento solare e la magnetosfera terrestre, con un’ampia scala di effetti nell’ambiente circumterrestre e sulla Terra”. ”Proprio nelle aree polari e sub-polari, dove piu’ facilmente il campo magnetico terrestre si combina con il campo magnetico trasportato dal vento solare, l’ingresso nella magnetosfera delle particelle cariche puo’ essere favorito e, in cascata, l’interazione tra queste e gli atomi dell’alta atmosfera terrestre, provocando cosi’ le aurore” aggiunge lo scienziato. “Seppur eventi sincroni in entrambi gli emisferi, le aurore sono visibili solo nell’emisfero in cui la stagione invernale e’ in corso per la disponibilita’ di cielo buio. Ma, in occasioni straordinarie, quando le energie in gioco sono davvero grandi, le aurore possono essere visibili anche alle medie latitudini, come accaduto nei cieli della Gran Bretagna nei giorni scorsi” continua ancora Di Mauro. Alla fine del 1800, in condizioni di intensa attivita’ solare, le aurore sono state osservate anche a Roma e persino a Palermo. “In taluni casi -conclude- possono verificarsi problemi alle apparecchiature elettroniche montate sui satelliti, radio black-out e finanche danni alle infrastrutture a terra, come accaduto in Quebec nel marzo del 1989. Ma alle nostre latitudini questi rischi sono piuttosto bassi e allora non ci rimane che sperare di scorgere nel cielo buio lo spettacolo”.
Fonte: meteoweb

venerdì 28 febbraio 2014

Aurore Boreali, magnifico spettacolo sui cieli britannici: video e foto

Rosso, verde, giallo, una moltitudine di colori ed il cielo che appare come fosse pitturato. Spettacolo suggestivo, nella notte tra il 27 e 28 febbraio, per tutti coloro che hanno potuto ammirare lo spettacolo dell'aurora boreale sui cieli del Nord Europa. L'eruzione solare dei giorni scorsi (leggi qui per approfondimenti) è stata così potente, da rendere visibile l'aurora boreale a latitudini insolitamente basse, fin sul nord dell'Inghilterra (territori di Gloucestershire, Essex e Norfolk).
Il cielo per circa un paio d'ore si è illuminato, cambiando colore come dai numerosi video postati in rete. Non solo nord dell'Inghilterra, Scozia e Galles, ma anche l'Irlanda ha potuto godere dei panorama notturni mozzafiato derivanti dalla tempesta magnetica (l'interazione tra le particelle di materia coronale del sole con l'atmosfera terrestre): la foto sottostante, che lascia davvero a bocca aperta, è stata scattata sull'Irlanda del Nord, nella contea di Tyrone.