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venerdì 6 novembre 2015

Previsioni Meteo, gli esperti sull’anticiclone in arrivo: “rischiamo un novembre record, non c’è più normalità”

Previsioni Meteo, in arrivo un poderoso anticiclone. Gli esperti illustrano come questo novembre potrebbe rivelarsi da record e sanciscono che ormai è difficile avere una stagione autunnale “normale”.

L’anticiclone in arrivo sull’Italia nei prossimi giorni farà impennare le temperature in modo significativo in tutto il Paese: raggiungeremo picchi di +27/+28°C nelle zone interne di Sardegna e centro/nord, valori straordinari sulle Alpi dove lo zero termico lieviterà fino ai 4.000 metri di quota come nei giorni più caldi dell’estate. Gli esperti del Cnr hanno analizzato questa parentesi mite che, dopotutto, è tipicamente novembrina e arriva proprio in concomitanza della famosa “Estate di San Martino”.
01Responsabile di tutto ciò sarà l’Anticiclone Sub-Tropicale Africano, come ha illustrato all’Ansa Bernardo Gozzini dell’Istituto di Biometeorologia del Cnr aggiungendo che l’anomalia di quest’anno e’ stato il monsone africano che “e’ aumentato di intensita’ e ha portato sull’Italia un caldo intenso” soprattutto da fine giugno ai primi dieci giorni di agosto. “E’ l’ultimo sbuffo di aria calda” prima del ritorno della stagione autunnale, che si era affacciata in ottobre, spiega Gozzini. E infatti, questa ondata di caldo andra’ ad indebolirsi da mercoledi’ prossimo.
avnpanel1Sui rilievi a 1.500 metri (la quota di riferimento per il calcolo delle temperature e dell’intensita’) i valori saranno molto anomali, con 12-14 gradi – spiega Giulio Betti, meteorologo del consorzio Lamma di Firenze – che sono quasi eccezionali“. Da lunedi’ a mercoledi’ prossimi l’anomalia sara’ maggiore al Centro/Sud perche’ nell’Italia settentrionale e in Toscana ci saranno delle infiltrazioni di aria piu’ umida con nubi basse e foschie persistenti e abbassamento delle temperature. Quindi su Appennini e Alpi ci sara’ caldo e al contrario in val Padana e nelle zone vicino le coste ci sara’ un calo di 3-4 gradi. Da meta’ mese si tornera’ alla temperatura vicina alla media del periodo.
05Se questo anticiclone dovesse ripresentarsi – aggiunge Betti – e’ possibile che anche questo novembre sia annoverato fra i piu’ caldi degli ultimi cento anni. Fara’ caldo non solo in Italia ma anche nell’Europa centrale mentre in Nord Africa le temperature saranno inferiori e in linea o inferiori rispetto al periodo. Ormai– conclude Betti – e’ difficile avere tre mesi autunnali normali“. Gianmaria Sanninodell’Enea, responsabile di modellistica climatica e impatti, afferma che per spiegare questa anomalia “non basta la nostra percezione” ma serve esaminare la situazione “al microscopio, cioe’ fare zoom climatici con singole informazioni su base regionale, per dare proiezioni climatiche piu’ esatte“. Climatologi dal Baltico al Mediterraneo sono venuti a Roma per un workshop svolto oggi per studiare come “migliorare i nostri strumenti per le proiezioni climatiche” in vista dell’attuazione del Servizio climatico europeo.
Fonte: meteoweb

venerdì 4 settembre 2015

Allerta Meteo, avviso ESTOFEX preoccupante per l’Italia e per Roma: massimo livello di allarme

E’ molto preoccupante l’avviso emesso stamattina da ESTOFEX, l’European Storm Forecast Experiment, uno dei sistemi di allerta europei più affidabile e rodato per quanto riguarda la previsione meteo dei fenomeni estremi, attivo dal lontano 2002. Nello specifico, per le prossime ore è stata lanciata un’allerta di livello 1 (il più basso) per tutto il Mediterraneo centro/occidentale, tra i Balcani e la Spagna, che comprende quasi tutta l’Italia eccezion fatta per la Sicilia. Allerta di livello 2 su tutto il Centro Italia e sulla Sardegna. Allerta di livello 3 nelle zone tirreniche dell’Italia centrale, tra bassa Toscana, Lazio e alta Campania. In questa zona Estofex prevede “eccessive precipitazioni, grandine molto grande, trombe d’aria e violente raffiche di vento“. Nella zona sono attesi “temporali tempestosi che arriveranno da ovest, prima dalle Baleari verso la Sardegna e poi dal basso Tirreno verso l’Italia centrale“. Individuare in questi casi le zone più colpite dal maltempo è molto difficile, ma certamente tutta la fascia tirrenica tra bassa Toscana e alta Campania è ad alto rischio di eventi meteo estremi.
Fonte: meteoweb

lunedì 26 gennaio 2015

Allerta Meteo, allarme massimo a New York per la più grande nevicata della storia. Previsioni, dati e mappe

E’ allerta meteo sulla costa orientale americana per quella che i meteorologi delNational Weather Service hanno definito una “tempesta di neve storica” con punte fino a90cm di neve previste in poco più di 24 ore tra lunedì pomeriggio e martedì (ora locale). Da Philadelphia a New York City, al Maine sono previsti i disagi maggiori anche se l’epicentro saràNew York. Il primo cittadino Bill de Blasio ha mostrato ieri sera alla stampa una lista delle peggiori tempeste che hanno investito la Grande Mela dal 1872 ad oggi, ed ha avvertito che “questa potrebbe essere la più grande tempesta di neve della storia” ed ha esortato i concittadini a restare a casa e “a prepararsi a qualcosa di ben peggiore di quanto si sia mai visto prima. Preparatevi a mettervi al sicuro, prendete ogni precauzione possibile. E’ ora di prepararsi a condizioni meteorologiche estreme“.
10470246_821203161279815_4071083608509659097_nSi teme un picco fino a 76cm di neve, 8 cm in più del precedente record di 68cm che paralizzò New York tra l’11 ed il 12 febbraio del 2006.
La tempesta non preoccupa solo per gli enormi accumuli di neve che porterà con sé, anche le forti raffiche di vento paralizzeranno i trasporti dal New Jersey al New England: l’allerta relativa alle bufere è in vigore per il New Jersey, New York City e Long Island, come anche per il Connecticut, il Rhode Island ed il Massachusetts.
Sono attesi venti a 80 km/h e la visibilità scenderà a meno di 400 metri a causa dell’intensità delle precipitazioni nevose, che dovrebbero raggiungere il picco di 2,5 cm l’ora.
99-363233-000004Il ciclone, proveniente dall’entroterra nord America, si riverserà sull’oceano Atlantico e da lì risalirà il mare proprio lungo l’east coast tra stasera e domani mattina. Eloquenti le mappe a corredo dell’articolo. La nevicata più grande della storia di New York è stata quella dell’11-12 febbraio 2006 (68cm), seguita da quella di 26 e 27 dicembre 1947 (65cm), al terzo posto quella del 12-14 marzo 1888 (53cm), poi quella del 25-26 febbraio 2010 (53cm) e al quinto posto quella del 7-8 febbraio 1996 (51cm). Sicuramente la nevicata in arrivo nei prossimi giorni, anche se non dovesse diventare la più abbondante della storia, entrerà almeno nella “top five” portando così a 3 il numero di nevicate più grandi di sempre che si sono verificate negli ultimi 9 anni su una storia secolare, un dato davvero eloquente sull’entità dei cambiamenti climatici e dei fenomeni estremi.
Fonte: meteoweb

mercoledì 24 dicembre 2014

Previsioni Meteo, è allerta gelo: “2 irruzioni fredde entro fine anno, neve in pianura anche al sud

Oltre alla prima ondata di freddo che colpirà l’Italia (in particolare le regioni nordorientali e quelle del versante adriatico) nel giorno di Santo Stefano, è da tenere d’occhio una seconda ondata fredda. Questa si manifesterà con una forte irruzione di aria gelida proveniente direttamente dal polo. La criticità di tale configurazione meteo polare si farà sentire intorno il giorno 28 e persisterà sino al termine dell’anno. Le temperature crolleranno su valori decisamente invernali. Temperature di 6-7 gradi sotto lo zero potranno interessare le regioni della val Padana, ma temperature sotto lo zero con gelate si avranno in tante altre regioni (specie quelle adriatiche centro-meridionali e al sud). Nevicate abbondanti e persistenti oltre ad imbiancare le cime alpine e prealpine (specie quelle orientali) scenderanno anche sulla dorsale appenninica centro-meridionale e imbiancheranno pure le zone pianeggianti adriatiche e occasionalmente anche quelle del sud. I forti venti freddi da nord e di tramontana renderanno i mari circostanti l’Italia molto mossi o agitati con possibile mareggiate lungo le coste più esposte. Come possiamo osservare nelle mappe a corredo dell’articolo, le temperature crolleranno su valori di oltre 10°C inferiori alle medie del periodo.
Fonte: meteoweb

giovedì 6 novembre 2014

Maltempo: il lago Maggiore è esondato, allarme anche per il lago di Como [FOTO]

Situazione preoccupante per i livelli del Lago Maggiore e quello di Como dopo le piogge torrenziali delle ultime 48 ore tra Piemonte e Lombardia hanno scaricato oltre 300mm di pioggia su aree molto vaste. Il Lago Maggiore è in piena esondazione ed invade le strade di Angera e Laveno. Nelle prossime ora anche la piazza di Pallanza, sul versante piemontese finirà sott’acqua. Il lago sale al ritmo di 4 cm all’ora. Pioggia e fiumi sversano nel lago quasi 4.000 m3/s ma a Sesto Calende, tramite il Ticino, ne escono “solo” 1.101. (valori ore 20,00)
Laveno02Sono preoccupanti le portate d’acqua in entrata nel Lago di Como, salito in un giorno di 40 cm. E continua a piovere incessantemente su tutta la Valtellina e Valchiavenna. Il Lago è a quota 82 cm e sale di 3 cm all’ora. Preoccupa in particolar modo la portata dell’Adda tanto che a Lodi è stato attivato il monitoraggio 24h su 24. Il fiume passa da una portata di 420 m3/s all’uscita del lago a 900 m3/s dopo l’apporto ddel Bremboin piena. Ricevuta l’acqua anche del fiume Serio, circa 200 m3/s, l’Adda sversa nel Po un volume pari a 1.100 m3/s.
In crescita anche il Lago d’Iseo e il Garda, ma questi ultimi non destano preoccupazioni.

martedì 4 novembre 2014

Situazione Generale per Mercoledi 05 Novembre 2014

ALLARME al Nord per piogge intense e rischio nubifragi e allagamenti, smottamenti in particolare sui settori alpini, prealpini un po' tutti, alto Piemonte, Centro Nord Lombardia, Centro Nord Veneto, Friuli; massima allerta anche tra il Levante Ligure, Toscana e Lazio per piogge forti e rischio allagamenti. Molto nuvoloso con piogge diffuse su tutte le aree appenniniche centro-settentrionali, sul resto del Nord, eccetto il basso Piemonte e il Ponente Ligure, sulla Sardegna, sull'area ionica, specie tra Sicilia e Calabria, e verso il Centro Nord della Campania con rovesci forti anche qui. Va meglio sul medio basso Adriatico e altrove al Sud. Allerta acqua alta a Venezia, stimati 115 mm in mattinata.
Fonte: meteoindiretta

domenica 4 maggio 2014

Maltempo in tutt’Italia: il ciclone arriva al Sud, forti temporali dal Veneto alla Sicilia

Si è spostato al Sud e si trova attualmente tra Puglia e Basilicata con un valore di bassa pressione di 1001hPa ilciclone Theresa che da ieri sta sferzando l’Italia: è il responsabile di questa violenta ondata di maltempo che purtroppo ha già assunto risvolti drammatici nelle Marche, dove ci sono delle vittime a causa di una terribile alluvione tra le province di Ancona e Macerata. Ma il maltempo continua a causare violenti temporali, grandinate e piogge torrenziali da nord a sud: una super-cella temporalesca particolarmente intensa, infatti, sta colpendo il Veneto già alluvionato, in provincia di Padova, ma anche in Piemonte e Lombardia sono in atto dei fenomeni temporaleschi.
02Più a sud da segnalare piogge sparse, temporali e grandinate tra Marche (dove continuerà a diluviare fino a domani sera), Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Proprio nel basso Tirreno, tra Calabria e Sicilia, il maltempo si intensificherà ulteriormente tra stasera e domani.
Fonte: meteoweb

venerdì 2 maggio 2014

Previsioni Meteo: imminente, severo, peggioramento del tempo anche al Centro-Sud!

Puntuale come un orologio svizzero, la Perturbazione n.1 del mese di Maggio ha fatto “irruzione” sulla nostra Penisola (fig. 1) a suon di rovesci e temporali, segnatamente sulle regioni Settentrionali. Nel corso delle prossime ore, però, la stessa perturbazione darà “vita” ad un minimo depressionario (fig. 2) che, tra Sabato 3 e Domenica 4, determinerà un severo peggioramento delle condizioni meteorologiche anche sulle regioni Centro-Meridionali. Ci aspettano, quindi, intense precipitazioni accompagnate da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica,grandinate e forti raffiche di vento, oltre a possibili mareggiate lungo le coste esposte e ad un deciso calo termico, specialmente nella giornata di domenica. 
num1_2Per un deciso miglioramento del tempo bisognerà attendere la giornata diLunedì 5 ma, ancor di più, dalla giornata diMartedì 6 quando il sole tornerà a splende su gran parte della nostra Penisola.
Fonte: meteoweb

Ancora tornado negli States, con allarme per rischio alluvionale….

Dopo i disastrosi fenomeni tornadici verificatisi nella parte centro orientale degli States, l’intensa perturbazione rischia di causare possibili fenomeni alluvionali, secondo l’allarme lanciato dal Weather Service.
Notiamo, nella mappa relativa allo scorso 30 Aprile, la presenza di una depressione nella zona dei Grandi Laghi, bloccata nel suo moto verso levante dall’azione di un potente Anticiclone esteso dal Canada all’Atlantico.
30 apr 14 nord america pres
Nel suo lato occidentale, la depressione viene alimentata da aria fredda proveniente dal Canada, come visibile dalla mappa delle anomalie termiche:
30 apr 14 nord america t° anomaly

Dal Golfo del Messico fino al New Jersey è presente una vasta perturbazione quasi stazionaria, a cui sono associati fenomeni piovosi intensi, ed il contrasto con le masse d’aria fredda canadese provocano fenomeni violenti quali tornado e grandinate.
Lentamente tale depressione si sposterà verso nord est, ma il tempo negli Stati Uniti resterà incerto anche nei prossimi giorni.
Fonte: Freddofili

venerdì 28 febbraio 2014

Allerta protezione civile per SABATO 1 Marzo: LEGGETE e DIFFONDETE

MeteoLive.it vi segnala l'allerta diramata dalla Protezione Civile per fenomeni avversi e dunque il loro punto di vista riguardo al maltempo previsto.Forniamo così un servizio socialmente utile alla collettività, complementare rispetto alle nostre più dettagliate previsioni meteorologiche per ogni comune italiano e gli approfondimenti che già trovate continuamente aggiornati sul nostro portale. E' importante precisare che tali allerte vengono aggiornate dalla Protezione Civile solo una volta al giorno e che quindi già dopo qualche ora potrebbero venire superate dai nuovi e più tempestivi aggiornamenti previsionali che trovate sul nostro portale.Precipitazioni:
ALLERTA PER SABATO 1 MARZO
- da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su tutte le regioni del nord, su Sardegna, Toscana, Umbria, Lazio, settori appenninici di Abruzzo e Molise, Campania, Basilicata tirrenica, Calabria tirrenica e meridionale, Puglia salentina e Sicilia occidentale con quantitativi cumulati generalmente moderati, puntualmente elevati al nord e sulle regioni tirreniche centro-meridionale.
- da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto della Penisola con quantitativi cumulati generalmente deboli.
Nevicate: - al di sopra dei 700-900 m sulle zone alpine e sull'Appennino settentrionale, fino a 300-500 m sul Piemonte meridionale e versante padano dell'entroterra ligure, con apporti al suolo da deboli a moderati, localmente abbondanti sulle alpi.- al di sopra degli 800-1000 m sull'Appennino centrale e sulla Sardegna, con apporti al suolo da deboli a moderati.
Visibilità : nessun fenomeno significativo.
Temperature: senza variazioni di rilievo.
Venti: da forti a burrasca occidentali su Sardegna e su tutte le regioni centro-meridionali; forti da nord sulla Liguria di Ponente. Mari: agitati i bacini occidentali, molto mossi tutti i restanti mari.
Fonte: meteolive

Ecco la SUPER perturbazione che raggiungerà stanotte l'Italia

La giornata di oggi fungerà come una sorta di "spartiacque" prima dell'intenso peggioramento previsto tra la notte di oggi e la giornata di domani. Giungerà infatti la perturbazione numero 13 del mese di febbraio che entro domani pomeriggio avrà già raggiunto parte dell'estremo Sud.
Attraverso le immagini satellitari possiamo già osservare il sistema perturbato spingersi tra la Francia e le Isole Britanniche, accompagnato da aria fredda che sta puntando verso il Mediterraneo.
Peggioramento che prenderà corpo già a partire dalla tarda serata odierna, quando le prime piogge investiranno dapprima la Sardegna, poi le estreme regioni nord-occidentali e il medio-alto Tirreno.
Domani poi il sistema perturbato scivolerà verso il Centro-Sud e darà luogo a forti rovesci a carattere temporalesco soprattutto tra basso Lazio, Campania e Calabria tirrenica.
Insomma, ci attendono 12-24 ore di maltempo a tratti anche intenso.
Fonte: meteoportaleitalia

domenica 23 febbraio 2014

ALLERTA METEO - Il peggioramento di fine mese: ecco tutte le ultimissime novità

I giorni che ci separano dall'evento in questione sono ancora molti, tuttavia la modellistica a nostra disposizione è concorde (già da qualche giorno) riguardo la sinottica di maltempo prevista intorno al prossimo fine settimana. Le ultimissime elaborazioni iniziano a pulire gli scenari dalle grandi imperfezioni e ci permettono di notare i primi particolari della linea evolutiva più probabile.
Anzitutto potrebbero essere due le perturbazioni che investiranno l'Italia tra venerdì 28 febbraio e domenica 2 marzo. Una prima interesserà venerdìnord-ovest, Sardegna e parte delle centrali tirreniche, con le prime piogge, anche intense all'estremo nord-ovest. Il minimo di pressione associato alla ciclogenesi affonderà poi sui nostri mari di ponente andando in fase con un secondo minimo, in risalita dal nord Africa.
Ecco che sabato la perturbazione descritta sopra si intensificherà nuovamente e darà luogo ad una nuova passata di precipitazioni al nord, con estensione dei fenomeni anche a Toscana, Umbria e Marche. Nel frattempo una seconda perturbazione, quella legata al minimo nord-africano, si organizzerà andando a investire la Sardegna e il nostro meridione, ad iniziare dalle regioni estreme nella giornata di sabato 1.
Domenica 2 sotto la pioggia gran parte dell'Italia per l'azione congiunta delle due perturbazioni, con tempo piovoso soprattutto su nord-est e centro-sud. Le prime schiarite si potranno invece affacciare su nord-ovest e Sardegna.
Da segnalare che potremo avere rovesci di neve a tratti sino a quote basse su Piemonte e Valle d'Aosta, comunque al di sotto dei 1000 metri anche sul resto dell'arco alpino, su livelli prossimi a tale quota sull'Appennino centrale, probabilmente intorno o sopra i 1500 metri su quello meridionale.
Il quadro descritto, per quanto probabilisticamente piuttosto attendibile (65% di probabilità), potrà comunque subire alcune modifiche strada facendo, soprattutto per quanto riguarda le quote neve. Sarà opportuno dunque tornare sul discorso nei prossimi aggiornamenti. Vi aspettiamo! 
Fonte: meteolive

sabato 22 febbraio 2014

Allerta Meteo: violento peggioramento Artico tra 28 febbraio e 3 marzo, piogge torrenziali in tutt’Italia

L’Italia si prepara a vivere una nuova violenta ondata di maltempo tra fine febbraio e inizio marzo, dopo il breve periodo di transizione che avremo nei prossimi giorni a seguito di un weekend freddo e instabile pur senza particolari eccessi nè termici che pluviometrici (qui le previsioni meteo per il fine settimana). Gli ultimi aggiornamenti dei principali centri di calcolo mondiali confermano l’evoluzione già anticipata nei precedenti articoli del MeteoNotiziario di MeteoWeb: un’ondata di freddo polare marittimo interesserà l’Europa centro/occidentale provocando una violenta ondata di maltempo sull’Italia tra 28 febbraio e 3 marzo.
03In una prima fase, tra 28 febbraio e 1 marzo, avremo le precipitazioni più estreme con temperature elevate a causa di un mite richiamo prefrontale da sud, mentre poi tra 2 e 3 marzosi potrebbero verificare abbondanti nevicate in tutt’Italia a quote medie (ipotesi GFS a corredo dell’articolo), non certo sulle coste o in pianura perchè l’aria polare marittima che si riscalda ai bassi strati scorrendo sull’oceano Atlantico non lo consente, ma comunque è verosimile che la neve possa accumularsi in modo considerevole oltre i 1.000 metri o poco al di sotto su tutti i rilievi appenninici, che dopo il caldo eccezionale dei giorni scorsi si ritrovano completamente senza coltre bianca come se fossimo già in estate. Ma a preoccupare non sono le nevicate, nè il freddo che non sarà particolarmente intenso.
Recm2162Ancora una volta, le piogge torrenziali che investiranno il centro/nord in modo particolaresabato 1 marzo potrebbero determinare altri fenomeni di dissesto idrogeologico in un territorio già duramente provato da mesi di maltempo ininterrotto. E sulle Alpi arriverà un’altra “bomba” di neve, lì dove gli accumuli sono già impressionanti al punto che Rifugi, strade d’alta quota e Seggiovie sono distrutti e sommersi da accumuli di 6-7 metri di neve, assolutamente da record storico per il periodo.
Il maltempo potrebbe poi duramente spostarsi al Sud con l’approfondirsi di una nuova perturbazione afro/Mediterranea (vedi mappa accanto di ECMWF, ben differenti dalle precedenti GFS) che terrebbe il freddo ancora una volta lontano dall’Italia, non consentirebbe all’aria polare marittima di spingersi sul nostro Paese: così mentre tra Algeria e Tunisia la neve cadrebbe sui rilievi fino agli 800-900 metri di quota, al Sud Italia potremmo avere tra 2 e 3 marzo piogge torrenziali, venti impetuosi, mareggiate e neve solo sulla cima dell’Etna come ad inizio autunno.

Fonte: meteoweb

giovedì 20 febbraio 2014

C'è mai stata in Europa un'ondata di gelo simile a quella attesa nel Nord America?

L'Inverno che si vive negli USA potrebbe avere delle similitudini con quelli che si ebbero in Europa durante la Piccola Era Glaciale.
Nella Piccola Era Glaciale ci furono vari inverni rigidissimi, ma per quel periodo storico la qualità delle informazioni è molto scarsa. Sappiamo che gelarono molti grandi fiumi e diversi mari, mentre alcune notizie più precise sul freddo che fece ci sono dalla fine del 1700, con alcuni rilevamenti termometrici avvenuti in alcune località.
Pensate che nel dicembre 1796 e nel Gennaio 1795, a Londra si misurò la formidabile temperatura di -21°C. Sempre in tale Era si misurarono temperature ben oltre i -30°C in varie lande a nord di Londra, con punte di -36°C in Scozia.
In quel periodo storico in Valle Padana si raggiungevano minime non troppo dissimili da quelle avute quest'anno nella costa est degli USA, ovviamente ciò accadeva nelle fasi di maggior freddo. A Venezia, quindi sul mare, si misurò persino un valore di -18°C nel dicembre 1788. A Torino non erano rari gli inverni con temperature che scendevano sotto la soglia di -15°C.
Direi che sia sufficiente quanto appena descritto per confermare che un'ondata di gelo simile a quella attesa nel Nord America, in Europa c'è stata nel passato remoto della nostra storia.
Il rigido inverno del nord est degli USA non è di certo paragonabile ai rigori di vari inverni dello scorso secolo, così che il gelido gennaio europeo del 1985 ebbe un'ondata di freddo che per gli USA avviene ogni inverno, mentre quella che avvenne nel febbraio 1956 ha delle similitudini con il freddo accaduto appena in uno dei 3 mesi di questo inverno americano.
La causa di queste differenze tra Europa e Nord America sono molteplici, però un rigido Inverno come quello che si vive quest'anno per noi europei sarebbe un evento simile a quelli più rigidi della Piccola Era Glaciale. Ed affermo ciò con il beneficio del dubbio, perché i dati di temperatura della Piccola Era Glaciale son quel che sono.

mercoledì 19 febbraio 2014

Ennesima tempesta di NEVE negli Stati Uniti, New York si imbianca ancora.

L'inverno 2013-2014 passerà senz'altro alla storia come il più freddo e nevoso degli ultimi 40-50 anni su gran parte degli Stati Uniti centro-orientali e settentrionali. Una sequenza quasi impressionante di ondate di gelo ora intense, ora meno che hanno messo a dura prova gran parte del territorio.
E così, a partire dal mese di Dicembre, si è giunti con una velocità quasi paurosa alla 17esima ondata di freddo stagionale, anch'essa molto intensa e capace di riportare la neve fin sul piano in moltissime aree, dal Midwest all'area dei Grandi Laghi, fino alla costa orientale tra Washington e New York.
A partire dalla giornata di lunedì tutta la zona costiera è stata flagellata da intense nevicata che hanno accumulato al suolo svariati centimetri, in generale variabili tra i 5 e i 10. Nevicate peraltro accompagnate da forti venti settentrionali che superano a tratti i 50-60 km/h, generando tutte le difficoltà del caso, soprattutto alla circolazione aerea.
La tempesta Rex, ormai esauritasi dopo aver riportato per l'ennesima volta la neve anche a New York, sarà seguito da una nuova rasoiata gelida individuabile tra la giornata di domani e quella di sabato, pur se rapida e in grado di coinvolgere soprattutto la parte centro-settentrionale del Paese.
nova yo 2
Fonte: meteoportaleitalia
           

Allerta Meteo: sull’Italia stanno arrivando forte maltempo e tantissima sabbia del Sahara

Non solo forti piogge e temporali, oggi al nord e poi sul resto del Paese (come spiega il bollettino di allerta della protezione civile): il maltempo in arrivo sull’Italia sarà caratterizzato anche dall’abbondante presenza, nei prossimi giorni, di tantissima sabbia del Sahara. La perturbazione che sta per interessare la penisola italiana, infatti, arriva dal nord Africa e precisamente da sud/ovest, e già in queste ore sta trasportando sui cieli delle isole Baleari e della Sardegna ingenti quantità di pulviscolo desertico. Tra domani e venerdì, l’intero territorio nazionale sarà coperto da questa nube di sabbia giallastra che si depositerà al suolo in abbondanza a causa delle intense precipitazioni. 
Fonte: meteoweb

domenica 9 febbraio 2014

Allerta Meteo, bollettino pesantissimo della protezione civile: criticità rossa in 2 Regioni, arancione in 4

Un nuovo impulso perturbato di origine atlantica, nelle prossime ore porterà ancora precipitazioni diffuse sulle regioni settentrionali e centrali tirreniche del nostro Paese. Sulla base delle previsioni disponibili il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso, quindi, un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento.
L’avviso meteo prevede dalla mattinata di domani, lunedì 10 febbraio, precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna, in estensione a Veneto e Friuli Venezia Giulia, con quantitativi fino a molto elevati su Liguria di levante, Toscana ed Emilia Romagna occidentale. Sono previste, inoltre, nevicate diffuse, al di sopra dei 500-700 metri, su Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, fino a 200-400 metri sul Piemonte meridionale e sull’entroterra ligure, in estensione a Veneto e Friuli Venezia Giulia al di sopra dei 700-900 metri, con apporti al suolo da moderati ad abbondanti.
Sempre da domani mattina è atteso un rinforzo della ventilazione, con venti di burrasca sud-orientali – e rinforzi di burrasca forte – su Toscana, Lazio, Sardegna, Sicilia, in estensione all’Emilia-Romagna, con mareggiate lungo tutte le coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani criticità rossa per rischio idrogeologico e idraulico sulle zone vallive e pianeggianti dei bacini del Veneto e su gran parte della Toscana. Domani la criticità è arancione per le restanti aree del Veneto e della Toscana nord-occidentale, i bacini marittimi centrali e di levante della Liguria, la Sardegna occidentale compresi il Logudoro e l’intero campidano, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia-Romagna, mentre sono indicate in criticità gialla la Liguria di ponente, la Sardegna orientale, l’area alpina e prealpina della Lombardia e gran parte dell’Italia centrale, comprese Campania e Molise.

(Fonte: meteoweb)

venerdì 7 febbraio 2014

Allerta meteo in Emilia e Lazio, in arrivo piogge e rovesci

Allerta per piogge e rovesci sui settori tirrenici e Appennino settentrionale, in particolare l'ondata di maltempo è in arrivo su Emilia Romagna e Lazio, mentre nevicate abbondanti sono attese in Friuli Venezia Giulia, mentre il livello di criticità è al massimo, criticità rossa, per rischio idraulico su parte del Veneto: il dipartimento della Protezione civile ha emesso un nuovo avviso di avverse condizioni meteo.

Una nuova perturbazione di origine atlantica, in veloce transito sulla nostra penisola, porterà infatti - ha spiegato il Dipartimento - condizioni di instabilità più spiccate sui settori tirrenici centrali e sull'Appennino settentrionale, con un generale rinforzo della ventilazione sud-occidentale. Sulla base delle previsioni disponibili il Dipartimento della Protezione civile, d'intesa con le Regioni coinvolte - alle quali spetta l'attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati - ha emesso, quindi, un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

L'avviso meteo prevede, precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio, sull'Emilia-Romagna, in particolare sul settore appenninico occidentale, mentre dalla sera di oggi si prevedono precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sul Lazio. Inoltre si prevedono nevicate al di sopra degli 800-1000 m sul Friuli-Venezia Giulia, con apporti al suolo abbondanti. Infine, sempre dalla serata, sono previsti venti di burrasca di provenienza sud-occidentale, con rinforzi di burrasca forte, su Romagna e Marche.

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per oggi e domani criticità rossa per rischio idraulico sulle zone vallive e pianeggianti dei bacini del Veneto. Domani la criticità è arancione per rischio idrogeologico e idraulico per buona parte dell'Emilia Romagna, mentre sono indicate in criticità gialla le altre Regioni interessate dal maltempo.


(Fonte: tmnews.it)

domenica 2 febbraio 2014

Serie infinita di perturbazioni atlantiche, il meteo non migliora

Sull'Italia continua a piovere, sulle Alpi a nevicare. La criticità non riguarda solamente quelle regioni dove fiumi e torrenti hanno rotto gli argini, ma anche le località alpine sepolte sotto metri di neve fresca. La violenta ondata di maltempo, come da previsione, si è trasferita al Sud e purtroppo dobbiamo registrare anche delle vittime: in Sicilia lo straripamento di un corso d'acqua ha travolto l'auto sulla quale si trovavano due donne e una bimba di 7 anni.
Aspettarsi un miglioramento duraturo, di questi tempi, è impresa ardua. Fin tanto che la Depressione Islandese continuerà a sfornare perturbazioni, il meteo rimarrà compromesso anche sull'Italia. E infatti nei prossimi giorni transiteranno una serie di impulsi perturbati che provocheranno precipitazioni a tratti abbondanti. L'arco alpino verrà raggiunto da ulteriori abbondanti nevicate.
(Fonte:Meteo Giornale)

Maltempo: a Roma passa la piena del Tevere, ma resta l'allarme nel centro sud

Le precipitazioni continuano a interessare tutta la Penisola. La Protezione Civile prevede alto rischio per Sicilia, Basilicata e Calabria. In Veneto e in Emilia interviene l'Esercito per liberare le strade e aiutare la popolazione.
Nella Capitale nessun pericolo per la piena del fiume. Mentre a Roma passa la paura per la piena del Tevere che intorno alle 22 di sabato ha raggiunto il livello massimo di altezza, nel centro-sud della Penisola resta alta l'allerta per il maltempo. La Protezione civile, infatti, ha previsto una criticità rossa per rischio idraulico e idrogeologico per tutta la Sicilia, per buona parte della Basilicata e della Calabria e per la zona del Tarantino. Inoltre, allerta per il Friuli Venezia Giulia, buona parte del Veneto e per l' Emilia Romagna: in queste due regioni è intervenuto l'Esercito per rimuovere la neve e aiutare la popolazione. Il maltempo porterà ancora piogge al centro-sud e neve al nord con conseguente rischio di valanghe. Nel Lazio Tevere e Aniene sono straripati in più punti. Acqua alta a Venezia e tratti di linee ferroviarie bloccati nelle Marche e in Veneto.  
(Fonte Rai News)