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giovedì 4 febbraio 2016

METEO febbraio sarà svolta, MALTEMPO dal WEEKEND: viavai di perturbazioni sull'Italia

METEO CHE CAMBIA, FINE CALDO ANOMALO - Sono stati primi giorni di febbraio dal sapore davvero primaverile: le temperature hanno infatti oltrepassato localmente la soglia dei 20 gradi ed il caldo è risultato anche eccezionale in montagna. La svolta imminente ci traghetterà in un clima più invernale ovunque in questa parte centrale della settimana, per il passaggio di un primo veloce impulso freddo. Temperature all'ingiù anche di oltre 10 gradi, ma questa irruzione fredda avrà solo il merito di riportare un po' di normalità. L'anticiclone tenterà poi di ricucire lo strappo riconquistando l'Italia, ma la pressante azione del vortice nord-atlantico sarà causa del peggioramento del week-end, forse solo il primo di una lunga serie. Le perturbazioni inizieranno a transitare a latitudini più basse e l'anticiclone sarà pertanto costretto a battere finalmente in totale ritirata dal Mediterraneo.
METEO WEEK-END CARNEVALE, ARRIVA LA PIOGGIA - Arriviamo all'atteso cambiamento meteo del fine settimana, che metterà definitivamente fine al prolungato dominio anticiclonico in area mediterranea. Una perturbazione più organizzata raggiungerà infatti l'Italia, sebbene non darà luogo a maltempo troppo marcato per l'assenza di una ciclogenesi profonda sui mari italiani. Le piogge avranno modo di colpire il Settentrione, soprattutto le zone alpine, prealpine e la Liguria: in montagna finalmente tornerà a cadere in modo diffuso e copioso la neve, a partire dai 1000 metri. Precipitazioni colpiranno anche i versanti tirrenici, più al riparo le restanti zone ed il Sud. La fase perturbata è stata ridimensionata: sarà quindi un peggioramento tutto sommato ancora modesto, ma che comunque dovrebbe aver il merito di fare da apripista a successivi assalti di perturbazioni più corpose.
METEO DAL 10 FEBBRAIO IN POI, DINAMICITA' - Indicazioni meteo incoraggianti per la prossima settimana: dopo una brevissima pausa, una nuova perturbazione colpirà l'Italia tra il 9 ed il 10 febbraio. Stavolta sarà accompagnata da una ciclogenesi più strutturata e quindi capace di elargire maggiori precipitazioni, in particolare al Centro-Sud. La perturbazione sarà peraltro sospinta da una più ficcante incursione d'aria fredda, che regalerà sprazzi d'inverno. E non si finirà certo qui: nell'ambito di vicende meteo molto rapide e dinamiche, prospettive di maltempo si preannunciano anche attorno al 12-15 febbraio, precedute da un rialzo termico. In questa fase osserveremo gli assalti perturbati nord-atlantici avere sempre più la capacità di sprofondare sul Mediterraneo, un mare che peraltro incentiva le ciclogenesi. Si preannuncia quindi una vera svolta, l'anticiclone starà più lontano.
CONCLUSIONI - L'inverno tenterà di tornare alla ribalta durante la seconda parte di febbraio. Non sarà così facile a causa di un Vortice Polare ancora troppo potente e che si oppone alle massicce discese d'artica fin sul Mediterraneo. Tuttavia, la dinamicità meteo e i passaggi di perturbazioni risulteranno un'assoluta novità in una stagione invernale nella quale finora l'anticiclone ha predominato in modo schiacciante ed anomalo.
Fonte: meteogiornale

mercoledì 7 ottobre 2015

Accelerazione autunnale: Italia nel mirino delle perturbazioni

Correnti nordiche favoriranno un calo diffuso delle temperature
L'attacco delle onde emisferiche subtropicali al vortice polare, più volte descritto nei precedenti articoli, attiverà correnti antizonali di origine artica, molto fredde per la stagione, in grado di colpire anche l'Europa, dapprima orientale e poi centrale. Il nostro paese risentirà indirettamente di tale afflusso freddo, e le temperature scenderanno progressivamente verso valori inferiori alla norma del periodo.
Ciclone mediterraneo nel fine settimana
Ma l'aria fredda determinerà anche un'altra conseguenza, ovvero l'aumento dell'instabilità. In particolare lo scontro tra le masse di aria fredda settentrionale e le acque molto calde del Mediterraneo provocherà la formazione di un nuovo e pericoloso ciclone mediterraneo in grado di colpire il nostro paese nel fine settimana. Tale evoluzione meteo, ben rappresentata nella prima GFS MTG a 500 hPa, va seguita con grande attenzione, visti i recenti disastri in area mediterranea!
Profonda depressione nord-atlantica a metà mese
Viene poi confermata la possibilità che, verso la metà di ottobre, una profonda saccatura nord-atlantica possa fare irruzione in Italia, ricevendo alimentazione dalle fredde correnti artiche. Tale scenario barico, ben rappresentato nella seconda GFS MTG a 500 hPa, decreterebbe una fase di intenso maltempo, ancora impossibile da definire nei particolari.
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Fonte: meteogiornale

venerdì 14 agosto 2015

Previsioni Meteo: nuova perturbazione in arrivo dalla Francia, verso Ferragosto con piogge e temporali specie al nord

Incombe un nuovo peggioramento dalla Francia, piogge e temporali verso il nord Italia nel weekend di Ferragosto.

Mentre l’instabilità convettiva sul settore ionico, legata all’ormai vecchio “CUT-OFF”responsabile dei forti temporali e dei nubifragi avvenuti nei giorni scorsi sulle regioni meridionali, comincia ad attenuarsi, sulle regioni settentrionali si sta assistendo ad una nuova instabilizzazione della colonna d’aria per l’avvicinamento di un nuovo sistema depressionario, attualmente posizionato con un minimo barico a ridosso della Normandia.
imagesQuesta depressione, assieme all’annesso sistema frontale, nei prossimi giorni potrebbe raggiungere il bacino centrale del Mediterraneo, aprendo la strada ad un probabile nuovo peggioramento già dal weekend, col ritorno di piogge e temporali a carattere sparso, dapprima al nord e in seguito pure sul resto del paese. Già nel corso della giornata di domani il tempo andrà rapidamente a peggiorare sulle regioni di nord-ovest proprio per l’avvicinamento del sistema frontale collegato alla circolazione depressionaria posizionata sulla Francia nord-occidentale. Le correnti assumendo una curvatura maggiormente ciclonica favorirà una intensificazione dell’attività “termoconvettiva”, soprattutto su Alpi, Prealpi e Appennino.
CNMC_LAM_201508131215_ITALIA_IRLI@@@@_@@@@@@@@@@@@_@@@_000_@@@@L’avvicinamento del nocciolo di aria fredda nella media atmosfera associato alla depressione proveniente dalla Francia nord-occidentale, inasprendo notevolmente il“gradiente termico verticale”, nel corso della giornata determinerà lo sviluppo di nubi cumuliformi piuttosto imponenti che daranno la stura a rovesci e fenomeni di stampo temporalesco che interesseranno soprattutto la Valle d’Aosta, il Piemonte centro-settentrionale, l’alta Lombardia e il Trentino Alto Adige. I rovesci più intensi nel pomeriggio dovrebbero bagnare la Valle d’Aosta e il Piemonte centro-settentrionale, dove localmente si potrebbero verificare dei temporali di forte intensità, accompagnati da una notevole attività elettrica, colpi di vento e grandinate.
PPVE89Sempre dal pomeriggio con l’arrivo dell’umido flusso meridionale pre-frontale nei medi strati la nuvolosità aumenterà anche sul resto delle regioni settentrionali e sulla Liguria, anche se il rischio di precipitazioni sarà molto basso e relegato ai rilievi e zone pedemontane. Sul resto del paese insisteranno i cieli sereni o poco nuvolosi, salvo modesti annuvolamenti cumuliformi che nelle ore pomeridiane potranno nascere lungo l’Appennino e sulla Sicilia. Il giorno di Ferragosto pero, con l’abbassamento del geopotenziale e l’approssimarsi al bacino centrale del Mediterraneo del sistema frontale annesso alla depressione francese, il tempo peggiorerà ulteriormente sulle regioni settentrionali, con piogge e temporali soprattutto al nord-ovest, mentre marcate condizioni di variabilità prevarranno sul resto del paese, con annuvolamenti sparsi alternati ad ampi spazi soleggiati. Dal pomeriggio il tempo potrebbe peggiorare sul settore tirrenico dove potrebbero arrivare nuove piogge e locali fenomeni temporaleschi che potrebbero compromettere il giorno di Ferragosto.
Fonte: meteoweb

venerdì 24 aprile 2015

Previsioni Meteo, due intense perturbazioni in arrivo: fine aprile e inizio maggio con forte maltempo

Sull’Italia torna il maltempo in grande stile: le previsioni meteo per i prossimi giorni non promettono nulla di buono, proprio in vista dei due lunghi weekend festivi di 25 aprile e 1° maggio. Dopo un lungo periodo prevalentemente stabile e anche mite, le condizioni meteorologiche torneranno a fare le bizze provocando piogge estese e forti temporali in tutto il Paese. Inoltre le temperature diminuiranno in modo significativo scendendo ben al di sotto rispetto alle medie del periodo, su valori quasi invernali.
Rtavn962Tutto dipenderà dal flusso atlantico, che tornerà a condizionare in modo diretto il clima europeo: tra domenica e lunedì un intenso colpo di coda invernale riporterà la neve fin in pianura sulle isole Britanniche, dove potrebbero imbiancarsi persino Londra e Dublino come mai accaduto prima nella storia, negli ultimi giorni del mese di aprile. Nei giorni successivi il fronte freddo raggiungerà anche l’Italia, ovviamente meno intenso ma comunque tale da alimentare violenti fenomeni temporaleschi nel Mediterraneo centrale. Sarà un lunedì 27 aprile di forte maltempo in tutto il nostro Paese, con piogge torrenziali al centro/nord.
07Il maltempo potrebbe poi addirittura intensificarsi nella seconda metà della prossima settimana, proprio nei primi due giorni di maggio, tra venerdì 1 e sabato 2, con un’ondata di maltempo molto intensa che però al momento è soltanto un’ipotesi designata in modo estremo dal modello britannico ECMWF (vedi mappe sinottiche a corredo dell’articolo), al contrario di GFS che invece per lo stesso periodo prevede uno scenario molto più gradevole e stabile. Nei prossimi aggiornamenti potremo capire meglio chi avrà ragione, intanto la prima perturbazione è assicurata ed ormai è anche molto vicina. 
Fonte: meteoweb

lunedì 25 agosto 2014

Estate “pazza”, l’esperto: “sull’Italia 24 perturbazioni da inizio stagione”. E ancora non è finita…

Dopo il maltempo autunnale di sabato, oggi un rapido miglioramento, anche se le temperature restano ancora sotto la media al nord. L’inizio di settimana si preannuncia con tempo più stabile. Tuttavia questa resta l’estate anomala: dall’inizio della stagione sono 24 le perturbazioni transitate sull’Italia. “La perturbazione atlantica di stampo autunnale si allontanerà rapidamente verso l’Europa orientale consentendo un miglioramento che, tuttavia, sarà più lento sulle zone adriatiche. Seguirà un inizio settimana discreto, ma – afferma il meteorologo Flavio Galbiati – con tendenza a nuovi passaggi nuvolosi soprattutto al Nord a causa delle correnti occidentali che per buona parte della settimana lambiranno le regioni settentrionali della Penisola, mentre il Sud continuerà a non subire notevoli ripercussioni”.
jesoloOggi prevalenza di bel tempo soprattutto al Nordovest, lungo il settore tirrenico, al Sud e sulle isole maggiori. Nelle altre regioni insisteranno ancora un po’ di nuvole, ma accompagnate da poche precipitazioni perlopiù a ridosso delle Prealpi orientali e lungo il versante adriatico dell’Appennino centro-settentrionale. Non si esclude un fugace sconfinamento di brevi fenomeni verso il nord della Toscana. Venti di Maestrale in rinforzo un Sardegna e Canale di Sicilia. Temperature massime in rialzo, anche sensibile, al Nord e in Toscana e Umbria, ma ancora ben al di sotto della norma; valori ancora tipicamente estivi al Sud nonostante una lieve flessione. Previsti nel pomeriggio 25°C a Bologna, Verona e Ancona, 27°C a Milano, 26°C a Torino, 29°C a Roma e Brindisi, 30°C a Cagliari, 31°C a Lecce e Taranto, 34°C a Catania. Al Nord avanti di un mese a livello termico: le temperature massime sono tipiche della seconda decade di settembre. L’inizio della prossima settimana sarà piuttosto tranquillo. Lunedì giornata abbastanza soleggiata soprattutto su Sud e Isole. Nuvolosità irregolare sulla pianura padana centro-ccidentale e sui rilievi del Nord.
jesolo mareggiataSulle altre zone prevarranno condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso. Temperature: in lieve calo all’estremo Sud e sulla Sicilia e, nei valori massimi, anche al Nordovest. Caldo nella norma, al Nord rimarremo sempre al di sotto delle medie stagionali. Le temperature minime saranno in calo al Sud e in Sicilia, in lieve aumento invece al Nord. Venti deboli settentrionali al Sud e in Sicilia. Si conferma dunque una prima parte della settimana con tempo bello ed estate piena al Centrosud, dove le temperature saranno in aumento soprattutto dalla seconda parte della settimana. Al Nord giornate più nuvolose in un contesto climatico più caldo, con eventuali fenomeni confinati principalmente alle zone alpine. Le perturbazioni in transito sull’Europa centrale riusciranno, infatti, solo a lambire le regioni settentrionali portando però un aumento della nuvolosità.
lignanooooAl di là dei miglioramenti, questa resta l’estate anomala italiana. Dall’inizio dell’estate meteorologica, ossia dal 1° giugno scorso, fino ad oggi sul nostro Paese sono transitate ben 24 perturbazioni. L’anno scorso se ne registrarono “solo” 9 e l’estate 2013 venne definita come piuttosto piovosa. Le perturbazioni hanno colpito in modo particolare il Centronord generando moltissimi temporali con oltre 720.000 fulmini registrati. In buona parte dell’Italia peninsulare e in Sardegna nel mese di luglio è piovuto dal doppio al quadruplo in più rispetto alla norma e, in alcune zone del versante tirrenico, soprattutto tra Liguria di levante e Toscana, addirittura più del quadruplo (+400%). Le anomalie di questa estate 2014 sono state provocate anche dalla mancata presenza dell’Anticiclone nordafricano, che negli ultimi anni aveva invece fatto numerose incursioni nel nostro Paese, causando anche intense ondate di caldo da Nord a Sud. L’anticiclone si è esteso solo al Sud e sulle Isole, lasciando il Nord e parte del Centro esposti a un umido e instabile “corridoio atlantico”. L’Anticiclone delle Azzorre, l’area di alta pressione che ha sempre portato il caldo tipico dell’estate mediterranea, ha stazionato invece sull’oceano Atlantico.
Fonte: meteoweb

giovedì 29 maggio 2014

TEMPORALI anche nei prossimi giorni, poi giungerà un ciclone AFRICANO prima dell'assalto anticiclonico

Il mix ricorrente di quest'ultimo periodo è fresco e temporali. Fresco perchè stanno affluendo umide correnti oceaniche che hanno la caratteristica di presentarsi fresche, i temporali perchè l'atmosfera si presenta instabile e le formazioni temporalesche non tardano certo a comparire, specie a ridosso dei rilievi montuosi e localmente anche nelle aree di pianura.
E' uno scenario che sta oramai dominando da diversi giorni a questa parte; d'altronde la mancanza di una figura anticiclonica dominante favorisce queste incursioni instabili nord-atlantiche, anche in considerazione del fatto che praticamente mezza Europa è sotto un regime ciclonico, instabile.
L'alta pressione infatti si mantiene relegata molto ad ovest, in pieno Atlantico, mentre l'anticiclone sub-tropicale è costretto a presidiare le proprie aree di appartenenza, impedito nel traslare verso nord-est in direzione del Mediterraneo.
Nel corso dei prossimi giorni, quelli che di fatto ci traghetterranno verso la conclusione di Maggio, l'alta pressione delle Azzorre tenterà di estendersi verso levante e raggiungerà con un promontorio stabilizzante le Isole Britanniche. Qui andrà ad unirsi con un'altra, velleitaria figura altopressoria presente sulla Scandinavia occidentale, formando una sorta di "ponte".
Nel bordo meridionale ed orientale di questa struttura proseguiranno ad affluire fresche correnti settentrionali che stavolta però si avvarranno di una componente ancor più fresca di origine orientale, continentale. E' lecito quindi attendersi, anche in Italia, un ulteriore abbassamento delle temperature e, come di consueto, un prolungamento del periodo instabile.ipotesi GFS 8 giugno
Siamo così giunti ai primi giorni di Giugno; le depressioni nord-attlantiche torneranno a spingere con foga e tra il 3 e il 4 di Giugno una nuova bassa pressione raggiugerà la Gran Bretagna, scatenando un'intensa fase di maltempo. L'alta pressione delle Azzorre sarà nuovamente costretta a ritirarsi in pieno Atlantico, lasciando campo libero all'azione depressionariache intanto si impadronirà di quasi tutto l'ovest dell'Europa.
Sul Mediterraneo centrale la pressione atmosferica tornerà gradualmente ad aumentare e i geopotenziali saliranno, seppur la situazione proseguirà a mantenersi tutto sommato instabile per la risalita dal nord-Africa di una vasta goccia fredda.
Goccia fredda che sarà accompagnata da una dperessione al suolo che dalla Tunisia si estenderà verso la Sicilia e l'estremo Meridione, esaltando una fase di maltempo che al momento (al momento) potrebbe presentarsi anche particolarmente intensa (siamo tra il 2 e il 3 di Giugno).
ipotesi ECMWF 8 giugnoLa ferita barica lasciata in eredità dalla goccia africana dovrebbe tuttavia riassorbirsi in maniera molto rapida, tant'è che già venerdì 6 il tempo dovrebbe decisamente migliorare per un aumento corposo della pressione atmosferica.
In questa occasione poi interverrà anche la bassa pressione presente tra Francia e Spagna, perchè se nel caso dovesse spingere ulteriormente verso sud permetterebbe la risalita di calde masse d'aria sub-tropicali verso il cuore del Meiditerraneo, dando vita alla seconda fiammata estiva della stagione (l'ipotesi del modello europeo ECMWF).
Se invece dovesse traslare verso levante (ipotesi dell'americano GFS) andrebbe a generare una fase instabile particolarmente accentuata (dopo comunque un paio di giorni di cieli sereni quasi ovunque). Tutto insomma ruota attorno al movimento di questa depressione, intanto però è bene monitorare la goccia fredda che tra il 3 e il 4 di Giugno risalirà dalla Tunisia verso il Sud e la Sicilia, perchè potrebbe scatenare una fase di maltempo anche piuttosto importante. Seguiteci.
Fonte: meteoportaleitalia

mercoledì 30 aprile 2014

Quello che si dovrebbe sapere scrutando il CIELO...

Molte volte abbiamo osservato dal satellite grandi perturbazioni con la loro stupenda forma arcuata avvicinarsi all'Italia minacciosamente e poi sorvolarla senza determinare fenomeni di rilievo. Altre volte da un piccolo fronte freddo si sono scatenate piogge copiose e rovesci temporaleschi.
Dov'è il trucco? Vale anche per la meteorologia il detto: "nella botte piccola c'è il vino buono"?. Le cose non stanno precisamente in questi termini e il detto può valere solo su scala locale e non in tutte le circostanze.
Facciamo un po' di chiarezza:
-i fronti caldi, poco attivi in Italia nel periodo primaverile ed estivo, determinano annuvolamenti compatti e piogge diffuse di debole o moderata intensità  In inverno sono spesso forieri di abbondanti nevicate da addolcimento termico.

-i fronti freddi, più attivi in primavera, estate e nella prima parte dell'autunno, portano invece annuvolamenti meno organizzati, temporaneamente intensi che danno spesso origine a rovesci intermittenti anche temporaleschi della durata non superiore alle 3-6 ore.

-le occlusioni a carattere freddo o caldocostituiscono una sorta di fusione tra fronte caldo e fronte freddo e portano precipitazioni moderate alternate a piogge più deboli. Queste perturbazioni possono anche raggiungerci dopo aver perso molta della loro energia, possono invece riattivarsi sulla nostra zona per molti motivi, oppure cambiare improvvisamente direzione e non interessarci affatto. Insomma ogni perturbazione fa storia a sè.

Ci sono però osservazioni pratiche da seguire per conoscere come si comporterà una perturbazione. Sveliamo insieme qualche trucchetto.

CASO 1: un fronte freddo è annunciato in arrivo sulla vostra zona per la serata, ma già in mattinata si verifica un forte ed improvviso temporale, poi il cielo si rasserena parzialmente. Cosa significa? Il fronte è per caso già passato? Difficile. Più facile che si sia trattato di un temporale prefrontale. Davanti alla perturbazione si sono manifestate condizioni di instabilità che però non ci dicono molto sulla vera entità del fronte. E' un avvertimento circa la forza dell'impulso in arrivo? No, non necessariamente, il fronte può rivelarsi molto più debole del temporale che l'ha preceduto.

CASO 2: un vento molto forte meridionale o talora orientale o sud-orientale spira qualche ora prima dell'arrivo del fronte, mi devo preoccupare? Significa che c'è uno scarto barico significativo in poche centinaia di km, che il fronte è ben organizzato ma anche qui non avremo la sicurezza che colpisca in pieno la nostra zona. Anzi, talvolta un forte vento che accompagna il fronte allontana le precipitazioni dalla nostra zona concentrandole ad esempio lungo i rilievi adiacenti.

CASO 3: le nubi corrono velocemente nei bassi strati incrociando la nuvolosità in alta quota e spostandosi in senso contrario alla direzione del fronte. Qui ci troveremo di fronte ad una depressione e le piogge non dovrebbero tardare a manifestarsi, anche se nemmeno qui avremo la certezza matematica di assistere ad eventi importanti.

CASO 4: si annuncia un poderoso fronte caldo, ma io assisto solo ad una gran processione di cirri, cirrostrati, altostrati senza che la nuvolosità aumenti ulteriormente. Verso sera poi invece della pioggia appare uno splendido tramonto. Cosa è successo? Il fronte può aver cambiato direzione e aver interessato la vostra zona solo marginalmente, oppure vi trovate in ombra pluviometrica ed una corrente favonica ha seccato l'aria impedendo le precipitazioni.

Caso 5: è annunciato un debole fronte freddo in fase di attenuazione che secondo le previsioni è destinato a produrre solo deboli rovesci, in realtà i cumuli crescono a tal punto prima ancora del mezzogiorno che il temporale sembra imminente. In effetti scoppia e piove a dirotto per diverse ore. E' il tipico caso di rigenerazione frontale causata dall'aria fredda, dai contrasti tra masse d'aria, dal supporto offerto dall'aria caldo-umida preesistente e da un inopinato calo pressorio. La classica sopresa.

In questi 5 casi non siamo arrivati a capire con immediatezza che tipo di giornata avremmo vissuto e che impatto avrebbero avuto su di noi i fronti annunciati. In realtà solo un elemento ci potrà aiutare a capire come potrà evolversi la giornata e se il fronte sarà DEBOLE o FORTE.

DEBOLE
: prendiamo una perturbazione a carattere freddo standard in arrivo in primavera o nel primo autunno, non quelle invernali troppo influenzate da fattori locali e meno adatte ad essere studiate. Guardo fuori al mattino ed è appena cominciato a piovere. Piove debolmente con gocce di piccola o media dimensione, in 20 minuti di osservazione non c'è mai stato un accenno di rovescio, piove sempre nello stesso modo, a tratti smette. Nubi omogenee, non ci sono cumuli, nembostrati e basta. Nubi che procedono solo da SW verso NE alle quote medio-alte, poco vento al suolo. La prima fase delle precipitazioni spesso ci svela tutto il corredo genetico del fronte. Questa perturbazione ha prodotto piogge intermittenti per circa 6-8 ore proponendo qualche rovescio moderato nel pomeriggio della durata non superiore ai 10 minuti. Poi i fenomeni si sono attenuati ed è rimasta una nuvolosità residua.

FORTE: altra perturbazione fredda in arrivo. Mi alzo e piove, con rovesci anche intensi, alternati a pioggia moderata. Raffiche di vento contrarie al fronte, molta umidità con nubi che si incrociano. Nei venti minuti di osservazione non smette mai di piovere. Nel pomeriggio i fenomeni diverranno intensi, magari anche a carattere temporalesco, poi il vento girerà a nord determinando un netto miglioramento con schiarite assolate già prima di sera, ma il passaggio perturbato è stato importante. Più è rapido è lo spostamento del fronte freddo e di conseguenza più stretta la saccatura che lo ospita e più intensi saranno i fenomeni ad esso associati. Come per tutte le regole vi sono delle eccezioni, ma come il buon giorno si vede dal mattino, all'alba si può anche valutare la forza di un fronte.
Fonte: meteolive

mercoledì 23 aprile 2014

Vasta perturbazione AFRICANA al Centro-Sud porta intense piogge e rovesci. Andrà meglio al Nord

Il mese di Aprile sta oramai per giungere al giro di boa e la situazione meteorologica prosegue a mantenersi complessivamente instabile su gran parte dell'Italia. Dopo il Nord è ora di nuovo la volta delle regioni centro meridionali, oggi alle prese con il passaggio di una vasta perturbazione africana.
Perturbazione che fin dalle primissime ore della mattinata ha raggiunto gran parte del settore, dopo aver portatoforti piogge e rovesci, ieri, soprattutto in Sardegna.
L'immagine satellitare ci mostra infatti il minimo di bassa pressione spostarsi dalla Calabria verso il settore jonico, accompagnato da un vasto tappeto di nubi che occupa praticamente l'intero Centro Sud, dalle Marche in giù, ad eccezione della Toscana.
In quasi tutte le principali località sta piovendo in maniera a tratti anche moderata e così sarà per gran parte della giornata, con i fenomeni che si attenueranno gradualmente solo tra il tardo pomeriggio e la serata, ad iniziare dal Centro.
Sarà una giornata decisamente più tranquilla per quanto concerne invece il Nord e la Sardegna, in quest'ultima con qualche addensamento nuvoloso presente soprattutto sulla parte occidentale.
Fonte: meteoportaleitalia

domenica 30 marzo 2014

Previsioni Meteo: torna a splendere il sole, parentesi di bel tempo ma all’orizzonte c’è una nuova perturbazione

Splende il sole in tutt’Italia con temperature in rapido aumento. Già stamattina, infatti, sono stati raggiunti +21°C a Firenze e Taranto, +20°Ca Trieste, Treviso, Napoli e Padova, +19°C a Roma, Grosseto, Verona, Genova e Salerno,+18°C a Venezia, Bologna, Bergamo, Perugia, Milano, Pescara, Trapani, Brescia e Latina, +17°Ca Torino, Cagliari, Olbia, Messina, Reggio Calabria, Bari, Foggia, Parma, Crotone, Bolzano, Lecce e Brescia, +16°C a Viterbo, Brindisi, Arezzo, Catania, Piacenza, Palermo, Rimini e Frosinone. Tutte temperature che aumenteranno ulteriormente nelle prossime ore e in modo particolare nel primo pomeriggio.
EUMETSAT_MSG_RGB-12-12-9i-segment14I cieli sono sereni o poco nuvolosi in tutt’Italia, con qualche velatura soltanto sulla Sardegna. Tra stasera e domani le nubi si estenderanno su tutti i settori occidentali del Paese, ma senza precipitazioni. Si tratta di nuvole innocue, alte e stratificate, da cui non ci sarà alcun tipo di precipitazioni. Questa finestra di bel tempo durerà sull’Italia almeno 3-4 giorni, fino amercoledì 2 aprile (compreso), con annuvolamenti sparsi e diffusi da nord a sud ma anche con ampie schiarite e senza piogge. Un nuovo peggioramento, però, interesserà l’Italia a partire da giovedì 3: sarà l’ennesima perturbazione atlantica che arriverà da nord/ovest, interesserà dapprima il nord e poi venerdì 4 si estenderà a tutto il Paese. Questa nuova perturbazione sarà preceduta da un richiamo caldo prefrontale che farà impennare le temperature a ridosso dei +30°C tra Sardegna e Sicilia, ma poi seguirà un deciso calo delle temperature anche se non tornerà più il freddo dei giorni scorsi. Sarà, insomma, un tipico peggioramento di stampo primaverile come tanti che si susseguiranno nelle prossime settimane.
Fonte: meteoweb

mercoledì 26 marzo 2014

Al via un'altra crisi perturbata, maltempo in rampa di lancio

Le condizioni meteorologiche rispecchiano appieno la tipicità marzolina: dal caldo siamo passati al freddo e il meteo stabile ha lasciato strada ad un quadro decisamente instabile a tratti perturbato. Una serie di perturbazioni hanno trovato strada libera fin nel cuore del Mediterraneo, portandosi dietro dell'aria fredda proveniente dal nord Atlantico. Le temperature sono crollate e i prevedibili contrasti termici hanno innescato fenomeni talvolta intensi. Temporali e grandinate hanno coinvolto numerose città d'Italia, talvolta dando luogo a qualche danno.
Ora stiamo entrando nel clou del maltempo. L'ultima perturbazione, la più intensa, sta facendo il suo ingresso da ovest e si prepara ad isolare un'ampia zona depressa proprio sui nostri mari. Ciò significa che stazionerà più a lungo delle precedenti, intrattenendosi probabilmente tra le 48 e le 36 ore. Perturbazione che si è già portata a ridosso della Sardegna, dove nelle prossime ore si manifesterà un violento peggioramento con piogge localmente temporalesche o a carattere di nubifragio. Sui rilievi oltre i 1200 metri cadrà tantissima neve, ma non sono da escludere sconfinamenti verso i 1000 metri specie durante le ore serali.
Nel frattempo dobbiamo registrare dei fenomeni sparsi anche sull'Emilia Romagna e il Piemonte. Qui, per via della ventilazione orientale - i venti ruoteranno attorno al minimo di bassa pressione, disponendosi da meridione sul Sud Italia - permarranno precipitazioni per gran parte della giornata. Tra l'altro la quota neve è piuttosto bassa, soprattutto sul basso Piemonte, tant'è che sono segnalate delle nevicate sulle colline attorno al Capoluogo.
Nelle altre regioni prevediamo un peggioramento soprattutto nella seconda parte della giornata, con maggiore coinvolgimento del versante tirrenico e della Sicilia. Ancora una volta potranno esserci temporali e qualche nubifragio, specie nel settore ovest dell'isola maggiore. La quota neve si attesterà sui 1400 metri, tra i 1000/1200 metri nei settori appenninici settentrionali.
Fonte: meteogiornale

martedì 25 marzo 2014

Previsioni meteo mercoledì 26 Marzo: una nuova perturbazione giungerà sulla nostra Penisola

Una nuova perturbazione nella giornata di mercoledì colpirà la nostra Penisola portando nuove condizioni di diffuso maltempo ovunque. Le regioni maggiormente colpite da tale situazione saranno quelle del versante tirrenico.
 Nord Italia: Cielo in prevalenza nuvoloso sin dalla mattinata sulle regioni del nord ovest, ove si verranno a verificare delle piogge specie sulla Liguria e il Piemonte. La neve tornerà a cadere sulle Alpi attorno ai 1000 metri di altezza. Peggiora anche sull'Emilia e le restanti regioni del nord est ove nel corso della giornata si svilupperà qualche pioggia.
Centro Italia:Maltempo diffuso sin dalla mattinata su gran parte delle regioni tirreniche, anche se i fenomeni saranno di debole intensità. Piogge e temporali invece sin dalla mattinata si verranno a sviluppare sulla Sardegna. Nel pomeriggio peggiora su Lazio e Toscana ove verranno nella serata/notte a svilupparsi forti temporali. Migliore il tempo sul versante adriatico, anche se tornerà a nevicare sui 1400 metri di altezza in Appennino.
Sud Italia: Condizioni meteorologiche in rapido peggioramento già dalla mattinata, quando non si escludono delle piogge sparse specie sulla Calabria e la Puglia.
Dal pomeriggio peggiora forte sulla Campania, la Calabria e la Sicilia, ove in serata si svilupperanno delle piogge e dei temporali.
Temperature: Si manterranno stazionarie.
Fonte: meteoportaleitalia

lunedì 10 marzo 2014

Tempo instabile e perturbato per l'ultima settimana di Marzo?

Probabilmente si, aria fredda potrebbe scendere dalle alte latitudini ed arrivare fin sul Mediterraneo centrale, portando sulla nostra Penisola condizioni meteorologiche un pochino più fredde della norma.
 Almeno fino al 17/18 di marzo sulla nostra Penisola e su gran parte dell'Europa dominerà l'alta pressione, successivamente il tempo potrebbe gradualmente mutare.
Fonte: meteoportaleitalia

venerdì 28 febbraio 2014

Ecco la SUPER perturbazione che raggiungerà stanotte l'Italia

La giornata di oggi fungerà come una sorta di "spartiacque" prima dell'intenso peggioramento previsto tra la notte di oggi e la giornata di domani. Giungerà infatti la perturbazione numero 13 del mese di febbraio che entro domani pomeriggio avrà già raggiunto parte dell'estremo Sud.
Attraverso le immagini satellitari possiamo già osservare il sistema perturbato spingersi tra la Francia e le Isole Britanniche, accompagnato da aria fredda che sta puntando verso il Mediterraneo.
Peggioramento che prenderà corpo già a partire dalla tarda serata odierna, quando le prime piogge investiranno dapprima la Sardegna, poi le estreme regioni nord-occidentali e il medio-alto Tirreno.
Domani poi il sistema perturbato scivolerà verso il Centro-Sud e darà luogo a forti rovesci a carattere temporalesco soprattutto tra basso Lazio, Campania e Calabria tirrenica.
Insomma, ci attendono 12-24 ore di maltempo a tratti anche intenso.
Fonte: meteoportaleitalia

Instabilità temporalesca, nuova perturbazione alle porte: maltempo in vista

ASSALTO PERTURBATO IMMINENTE - Il primo sistema nuvoloso giunto ieri su parte dell'Italia è servito a preparare il terreno: gioco facile quindi ora per il nuovo impulso perturbato che, sulla scia del precedente, sta approssimandosi di gran carriera verso la nostra Penisola. Si tratta di un ammasso nuvoloso ben più organizzato, seguito peraltro da un nuovo pacchetto d'aria fredda che, una volta sfociato verso il Mediterraneo, acuirà non poco l'instabilità dando luogo ad una fase duratura di maltempo. In questo frangente infatti l'anticiclone delle Azzorre non riesce più a protendersi nemmeno parzialmente verso il Mediterraneo, ma resta relegato sul Vicino Atlantico. Tra l'altro stiamo assistendo ad una parziale espansione verso nord dell'anticiclone, dinamica per la quale l'aria più fredda nord-atlantica (con parziali contributi artici) verrà più facilmente dirottata verso l'Italia dando origine a quella fase di maltempo più tipicamente invernale per il week-end.
INSTABILITA' PRIMA DEL MALTEMPO - L'onda ciclonica, che ha sospinto il sistema frontale ormai sfilacciato fin sulle regioni meridionali, ha convogliato nel contempo masse d'aria più fredde ed instabili sul Centro-Nord, le stesse che hanno causato i sorprendenti temporali di ieri sera in Val Padana. Nelle ore centrali del giorno odierne si sono così originati alcuni nuclei temporaleschi piuttosto circoscritti soprattutto sulle zone interne, come accade generalmente nelle dinamiche instabili del semestre caldo. Tra le aree più interessate dagli acquazzoni le Prealpi del Triveneto e zone pedemontane ed appenniniche centro-settentrionali (tra l'altro rovesci che hanno causato anche cadute di neve fino attorno ai 1000 metri di quota, leggi qui), ma non sono mancati episodi temporaleschi fin sui litorali del medio versante adriatico. Locali temporali dal mare hanno raggiunto anche le coste della Toscana ed il nord-ovest della Sicilia.
Fonte: meteogiornale

martedì 25 febbraio 2014

Non è ancora tempo di MARE: altro maltempo in arrivo sull'Italia

E' PRESTO PER IL MARE: chi si era illuso che, dopo un inverno così mite, febbraio volesse già concederci la possibilità di vivere un periodo di piena primavera, si stava sbagliando di grosso perchè il tempo non perderà le caratteristiche instabili, spesso perturbate, espresse per tutto l'inverno. Farà anche progressivamente più freddo e tornerà la neve in montagna, probabilmente questa volta anche in Appennino. 

SITUAZIONE: l'alta pressione presente si indebolisce e consentirà tra mercoledì e le prime ore di venerdì il passaggio di una saccatura sul nostro Paese con annessa perturbazione, che interesserà dapprima il nord-ovest, poi parte del nord-est e le regioni centrali ed infine il meridione, riportando la neve sulle Alpi oltre gli 800m circa e in Appennino oltre i 1200m circa. 

EVOLUZIONE: la perturbazione apripista sarà seguita tra venerdì ed il fine settimana da altri passaggi frontali con effetti ancora tutti da valutare perchè ogni giorno i modelli spostano il baricentro della saccatura e soprattutto la posizione dei minimi depressionari al suolo annessi, il che determina non poche variazioni nella localizzazione dei fenomeni. Comunque sia dovrebbero rinnovarsi condizioni di maltempo soprattutto al centro-sud e a tratti anche al nord, magari sottoforma di rovesci nevosi sino a quote collinari.

FREDDO: geopotenziali più bassi, freddo che si rovescia al suolo con i rovesci e possibile neve a quote basse in Appennino tra domenica 2 e lunedì 3 marzo. Condizioni insomma praticamente invernali all'inizio della primavera meteorologica. 

PROSSIMA SETTIMANA: grande confusione tra i modelli che scartano oggi almeno parzialmente l'ipotesi di un anticiclone duraturo sul bacino centrale del Mediterraneo da mercoledì 5, anzi alcuni insistono nel vedere una ferita sull'Europa centrale e sul Mediterraneo con altri inserimenti perturbati prima del 10; più ottimista il modello americano ma i suoi anticicloni nel lungo termine, sempre evidenziati nel lungo termine, sono risultati evanescenti come fantasmi. Dunque tutto ancora possibile, seguite gli aggiornamenti.

OGGI: ultima giornata tranquilla, ad eccezione di addensamenti irregolari, specie al nord-ovest e sul Tirreno, ma anche sull'estremo sud. Clima diurno piuttosto mite, tendenza ad aumento più marcato della nuvolosità dalla sera sul nord-ovest e sulla Toscana.

DOMANI: moderato maltempo al nord-ovest con piogge e rovesci, a carattere nevoso oltre i 700-800m, piovaschi o rovesci anche sulla Toscana, poi peggiora anche sul resto del nord, specie le zone alpine e prealpine, anche qui con neve a 700-900m. Temperature in calo. Sul resto del centro irregolarmente nuvoloso con locali rovesci sulla costa laziale e la Sardegna nel corso della giornata, a tratti ancora schiarite. Temperature in lieve calo. Al sud parzialmente nuvoloso con alcune schiarite e in gran parte tempo asciutto e mite.

Fonte: meteolive

mercoledì 19 febbraio 2014

Previsioni oggi Mercoledì 19 Febbraio

Sui cieli d'Italia incombono nubi torve, cariche d'acqua o neve. Il maltempo non accenna ad allentare la presa e nelle regioni ioniche avremo nuovi nubifragi nel corso della giornata odierna. E le Alpi? Sommerse da metri di neve, continuerà a nevicare oggi e nei prossimi giorni. Mercoledì, ad esempio, un'altra vigorosa perturbazione atlantiche potrebbe ripristinare precipitazioni abbondantissime ed ovviamente la situazione di per sé già critica potrebbe aggravarsi ancora.
Le perturbazioni atlantiche, che per un breve periodo hanno modificato la traiettoria d'ingresso, riprenderanno ad affluire da ovest e penalizzeranno maggiormente le aree d'Italia esposte ai venti di Libeccio, Ponente e Maestrale. Il trend settimanale è segnato, l'unica giornata che potrebbe proporre un po' di sole sarà quella di giovedì, quando interverrà un intervallo più duraturo tra due impulsi perturbati successivi.
Il tempo martedì 4 Febbraio
Avremo probabilmente delle precipitazioni meno intense rispetto ad oggi, ancor meno se paragonate a quanto accaduto nel corso del weekend. Ma pioverà su molte regioni, su questo non v'è dubbio. Ad esempio sul Nord Italia, specie ad est, con ulteriori nevicate oltre i 1000 metri di altitudine, così come in Sardegna e al Sud. Nelle regioni Meridionali potrebbero manifestarsi rovesci piuttosto intensi nelle prime ore del mattino, con tendenza a successiva attenuazione. Insisteranno deboli piogge sparse anche sulle Centrali tirreniche, sulle Adriatiche il meteo sarà variabile. I venti si disporranno da ovest un po' ovunque, ciò significa che lo Scirocco abbandonerà anche i bacini meridionali e sudorientali peninsulari.
Mercoledì 5 Febbraio
Transiterà un'intensa perturbazione atlantica, che provocherà un severo peggioramento sul Nord Italia in successiva estensione verso le Centrali e sulla Sardegna. Le precipitazioni di maggiore intensità investiranno, ancora una volta, le aree alpine, prealpine e la fascia pedemontana centro orientale del settentrione, così come la Liguria e l'alta Toscana. La quota neve, sulle Alpi, sarà ubicata attorno agli 800 metri pur senza escludere sconfinamenti in collina e nei fondivalle.
Giovedì giornata di tregua
Avremo un netto miglioramento al Centro Nord, mentre al Sud ci sarà spazio per qualche pioggia mattutina ma subito in esaurimento. Dal pomeriggio, tuttavia, nuove nubi raggiungeranno il Nordovest e verso sera ecco riapparire le prime precipitazioni. Sarà il preludio al peggioramento del venerdì, che ancora una volta si estenderà parzialmente verso le regioni Centrali. Al Sud, invece, interverrà temporaneamente un blando promontorio anticiclonico che darà spazio ad un miglioramento più cospicuo e ad un rialzo delle temperature.
Fonte: meteogiornale