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lunedì 1 febbraio 2016

Previsioni Meteo Febbraio: inizio-shock con caldo super, poi veloce sfuriata fredda giovedì 4

Febbraio inizia con una notte caldissima in tutt’Italia: clima tipico di fine maggio, primavera inoltrata, quasi estate. L’anticiclone sta per raggiungere il suo momento di massimo vigore sul Mediterraneo centro-occidentale: tra lunedì 1 e martedì 2 febbraio avremo i picchi di calore più intensi, con punte di +25°C in varie località e valori diffusamente superiori ai +20°C non solo su coste e pianure, ma anche su monti e colline persino sulle Alpi occidentali. A metà settimana avremo una veloce sfuriata fredda: mercoledì 3 farà ancora caldo al centro/sud, le temperature inizieranno a diminuire al nord in serata per l’inizio di questa rapida sfuriata che porterà qualche pioggia al nord/est e poi giovedì 4 maltempo al centro/sud.
giovedì 4Parlare di perturbazione è azzardato. Irruzione fredda scorretto. Si tratterà di una rapidissima “sfuriata” fredda che durerà soltanto qualche ore.Giovedì 4 sarà una giornata fredda, tipicamente invernale, soprattutto al centro/sud con piogge, qualche temporale e nevicate sui rilievi fino a quote collinari. I fenomeni non saranno particolarmente violenti, ma ovunque molto veloci. Già venerdì 5tornerà subito a splendere il sole in tutt’Italia con temperature in netto aumento. Insomma, soltanto qualche ora di normalità invernale in un contesto di follia calda e siccitosa che continua e continuerà ancora. Anche sabato 6 bel tempo in tutt’Italia, soltanto domenica 7 torneranno le piogge, localmente intense ma ancora una volta brevi. Una perturbazione più consistente attraverserà tutta l’Italia da nord/ovest verso sud/est, forti piogge e temporali in Liguria, al nord/est, nelle prealpi centro/orientali e in tutte le Regioni tirreniche. Ma ancora una volta molto veloce: poche ore di pioggia, e poi tornerà di nuovo a splendere il sole.

L'anticiclone di questo lunedì 1 febbraio sul Mediterraneo e sull'Italia
L’anticiclone di questo lunedì 1 febbraio sul Mediterraneo e sull’Italia

A lungo termine la situazione è poco chiara. Chi inizia ad annunciare le solite “grandi ondate di gelo” non ha alcuna base scientifica che possa supportare tale previsione. L’inverno certamente non è ancora finito (anzi … forse dovremmo dire che dovrebbe ancora iniziare!), ma almeno nei primi 10 giorni di febbraio non avremo particolari situazioni di freddo e neve se non appunto la breve e timida sfuriata invernale di giovedì 4 e le piogge di domenica 7 che comunque si verificheranno senza freddo ma con neve soltanto in montagna ad alta quota.
Fonte: meteoweb

venerdì 29 gennaio 2016

ANTICICLONE all'apice, ci attendono altre MITI giornate primaverili. SVOLTA METEO ai primi di febbraio

Prosegue, in tutta Italia, il dominio incontrastato dell'Alta Pressione africana. Le condizioni di stabilità si protrarranno anche nei giorni della merla, regalando scampoli di primavera anticipata su tutto il territorio.
Avremo anche tantissima umidità, con nebbie e nubi basse, senza scordarsi dello smog che continuerà ad attanagliare i grandi centri urbani. Una graduale svolta meteo interverrà i primi di febbraio, quando torneranno in scena le perturbazioni atlantiche.
VENERDI' 29 GENNAIO
Nebbie e nubi basse in Val Padana, alto Adriatico, Liguria e localmente coste tirreniche, a tratti persistenti con possibilità di qualche isolato piovasco. Sole prevalente nelle altre regioni, clima mite con temperature massime che localmente potranno raggiungere punte prossime a 20°C - soprattutto in Sardegna, Sicilia e regioni meridionali.
ANTICICLONE ANCHE NEL WEEKEND
La presenza dell'Alta Pressione garantirà condizioni di tempo stabile da Nord a Sud. Il clima sarà piacevolmente primaverile di giorno, più mite in montagna e sulle alture, mentre in pianura e lungo le coste insisterà tanta umidità e il ristagno al suolo determinerà la persistenza di nebbie e nubi basse. Continueranno a mancare piogge e neve, eccezion fatta per occasionali blandi piovaschi nelle aree coinvolte dagli annuvolamenti, la ventilazione sarà spesso assente o al più debole di brezza sui litorali. I mari risulteranno calmi o poco mossi.
Lo smog, vista la mancanza di un adeguato ricambio d'aria, continuerà ad accumularsi nelle grandi aree urbane. Si potrebbero superare nuovamente i livelli di guardia, il che non è certo un bene per la nostra salute.
MITE ANCHE LA PROSSIMA SETTIMANA, MA IL TEMPO CAMBIA
Il quadro meteorologico resterà immutato sino al 2 febbraio, momento in cui inizieremo ad osservare i primi cambiamenti. L'avvicinamento di una perturbazione atlantica provocherà un aumento delle nubi e una rotazione dei venti dai quadranti occidentali. Sarà il preludio a un peggioramento del tempo tra il 3 e il 4 febbraio.
ULTERIORI TENDENZE
Il maltempo potrebbe riprendere costanza, favorito dal transito sull'Italia di varie perturbazioni atlantiche. A più lungo termine rimangono immutate le chance di un'irruzione artica fin nel cuore del Mediterraneo.
Fonte: meteogiornale

mercoledì 11 marzo 2015

Previsioni Meteo: nuova irruzione fredda al centro/sud, giovedì 12 neve a bassa quota sull’Appennino

Splende il sole in tutto il centro/nord, nelle Regioni tirreniche e in Sardegna con temperature in aumento su valori tiepidi grazie al soleggiamento soprattutto nelle ore diurne, insistono ancora freddo e instabilità al Sud senza particolari precipitazioni nelle ultime ore dopo il forte maltempo dei giorni scorsi, ma ancora con molte nubi e temperature di gran lunga inferiori rispetto alle medie del periodo.
Queste le massime di oggi in Italia: +18°C a Grosseto,+17°C a Bolzano, Latina e Brindisi, +16°C a Roma e Genova, +15°C a Cagliari, Pisa, Trapani e Treviso, +14°C a Napoli, Milano, Verona, Padova, Lecce, Salerno, Taranto e Alghero, +13°C a Catania, Venezia, Parma, Cuneo, Trieste, Bari, Brescia, Firenze e Frosinone, +12°C a Reggio Calabria, Torino, Viterbo, Termoli, Olbia, Palermo, Bergamo, Bologna, Messina e Pescara, +11°C a Perugia, Ancona, Foggia, Forlì, Piacenza, Cervia e Arezzo, +10°C a Crotone e Rimini.
0E_bo10ar_Temp@500_GH_Europe_2015031209Domani, mercoledì 11 marzo, le condizioni meteo si manterranno stabili e soleggiate in tutto il centro/nord e anche su parte del Sud, con nubi in Puglia, Calabria e Sicilia e deboli precipitazioni tra Calabria meridionale e Sicilia nord/orientale. Nelle immagini satellitari continuerà ad essere possibile osservare l’eccezionale innevamento dell’Appennino dalle Marche in giù, come si può notare nella gallery che pubblichiamo a corredo dell’articolo, dopo le straordinarie nevicate dei giorni scorsi.
E nevicherà ancora, soprattutto giovedì 12 marzoquando un nuovo impulso freddo proveniente da nord/est attraverserà il centro/sud provocando piogge e temporali e facendo diminuire nuovamente le temperature. La neve cadrà sugli Appennini a partire dai 700 metri su Abruzzo, Molise, Puglia e zone interne di Campania e Basilicata, oltre gli 800-900 metri in Calabria e oltre i 1.000 metri in Sicilia. Tornerà anche a soffiare un vento teso settentrionale che insisterà anche venerdì 13 con temperature basse, decisamente invernali, e residua instabilità.
Fonte: meteoweb

lunedì 9 febbraio 2015

Meteo a 15 giorni: molto dinamico, confermata la possibilità di irruzioni fredde

Non sembrerebbe proprio tempo d'alta pressione, nonostante qualche pausa di riflessione dei modelli, ma più che altro di stanca, in attesa probabilmente di rispolverare il "grande botto" finale della stagione.

Eh si, perchè ormai siamo ai colpi di coda: il cambiamento del tempo previsto per metà mese, potrebbe influenzare tutta la circolazione anche per tutta l'ultima parte di febbraio, con un'evoluzione molto dinamica che potrebbe anche prevedere affondi depressionari accompagnati da irruzioni di aria fredda, con ritorno della neve a bassa quota su molte regioni.

A confermarlo c'è anche la media degli scenari del modello americano GEFS, che pur tra qualche tentennamento, prevede davvero che l'Italia possa diventare bersaglio di strette saccature in discesa dal nord Atlantico.

Difficile invece immaginare in una "media", scenari più complessi e rari, come una retrogressione di aria fredda da est, quella al momento sembra meno probabile (25%). 

Gli affondi da nord o da nord-ovest sono comunque in grado di arrecare ancora episodi di chiaro stampo invernale, coinvolgendo il Tirreno qualora l'aria fredda prendesse la direzione della Valle del Rodano, l'Adriatico in caso di irruzione da nord, che è quella più classica e che compare in più clusters rispetto a quella che prevederebbe il coinvolgimento del Tirreno.

In ogni caso, secondo queste emissioni, che seguono poi quasi a ruota quanto vi avevamo indicato per la terza decade del mese anche la scorsa settimana, non ci sarebbe da annoiarsi e la stagione potrebbe continuare sino all'ultimo a far parlare di sè. 
Insomma ribadiamo che nel complesso questa stagione ha fatto sicuramente meglio di quella dello scorso anno, dove la neve era caduta abbondante quasi esclusivamente lungo l'arco alpino e non aveva fatto per nulla freddo.

Non ci stupiremmo dunque che anche tra la fine di febbraio e la prima decade di marzo, con il vortice polare atteso in ulteriore indebolimento, potessero scapparci altre gelide e bianche sorprese.
SINTESI PREVISIONALE TRA MARTEDI 17 e MARTEDI 24 FEBBRAIO:
martedì 17, mercoledì 18
: la fase instabile cominciata da venerdì 13 potrebbe proseguire coinvolgendo un po' tutta la Penisola con annesse precipitazioni, nevose in montagna anche a quote basse, freddo moderato.

giovedì 19 e venerdì 20: temporanea tregua in un contesto variabile, freddo moderato con correnti da nord-ovest.

sabato 21: dapprima bel tempo ma con tendenza a peggioramento a partire dal nord con precipitazioni anche nevose di breve durata, nubi in aumento sul Tirreno, bello altrove.

domenica 22: maltempo al centro-sud con neve sino a quote collinari, migliora al nord e poi sulle centrali tirreniche.

lunedì 23 e martedì 24: aria fredda sull'Italia, neve sul medio Adriatico e al sud a quote molto basse, vento forte ovunque. 

Attendibilità: media 55-65%
Fonte: meteolive

venerdì 30 gennaio 2015

Prolungata fase fredda artica, almeno una settimana

Iniziata la lunga fase invernale
Le emissioni mattutine dei modelli fisico-matematici confermano la lunga fase fredda di matrice artica iniziata già stanotte con le nevicate sino al piano al Nord. La causa principale di questa fase fredda va individuata nel coriaceo e persistente blocco altopressorio nord-atlantico che permetterà alle masse artiche di scivolare verso l'Europa mediterranea.
Flusso artico sull'Italia per 7/10 giorni
Sebbene non si prevedano isoterme alla quota di 850 hPa particolarmente basse, il prolungato flusso freddo favorirà nevicate sino a quote collinari sul Centro-Sud, con apporti nevosi notevoli in Appennino alle quote medie. Non mancheranno neppure occasioni per nevicate a quote pianeggianti al Nord, per la probabile formazione di minimi anche su Ligure e Alto Tirreno. Sembra infatti che verso il 4 febbraio una goccia fredda nord-atlantica riesca a intrufolarsi nel flusso artico (vedi GFS MTG).
Più freddo dopo il 4 febbraio
In definitiva ci attende una lunga fase fredda, almeno una settimana ma probabilmente anche di più, senza punte di gelo, con aumento del freddo a partire dal 4/5 febbraio a causa della deviazione del flusso artico che tenderà a provenire più dalla Russia che dalla Scandinavia. Seguite i bollettini previsionali del Meteogiornale per restare aggiornati su questa fase invernale.
Fonte: meteogiornale

venerdì 23 gennaio 2015

NEVE a quote basse in arrivo da domenica sera al centro-sud


L'ingresso di aria più fredda risulterà graduale, ma comporterà conseguenze nevose in Adriatico e sul meridione.


In seno a correnti da nord che correranno proprio lungo il bordo orientale dell'anticiclone, sul Mediterraneo centrale andrà approfondendosi ancora una volta una circolazione depressionaria, che peraltro non smetterà mai completamente di essere attiva anche durante questo fine settimana.

Sarà però da lunedì 26 che l'azione dell'aria freddacomincerà a produrre conseguenze nevose importanti lungo il medio Adriatico, con la neve che potrebbe presentarsi sin verso i 200m, sfiorando la costa marchigiana ed in parte abruzzese nelle ore più fredde. 

Procedendo verso sud l'influsso dell'aria fredda risulterà meno efficace nell'abbassare la quota neve, che comunque si attesterà a quote collinari sul Molise e appena un po' più su sulla Basilicata, mentre si posizionerà mediamente oltre gli 800m sulla Calabria ed oltre i 900-1000m sulla Sicilia, l'area più perturbata ma anche quella raggiunta con più difficoltà dall'isoterma di zero gradi a 1500m.

Freddo invece importante si riscontrerà in quota tra nord e centro, dove specie sul medio Adriatico potranno raggiungersi termiche di -6°C a 1500m, valori in grado di far scendere la neve sino alle quote pianeggianti in caso di rovesci, anche laddove la temperatura nei bassi strati non fosse propriamente da neve.

Da notare anche la possibilità di qualche rovescio nevoso sui monti sardi sino a 600-700m.

Le nevicate potrebbero continuare, sia pure attenuate, nella giornata di martedì 27 con temperature in quota un po' altalenanti, ma comunque sempre piuttosto basse.

Ultima segnalazione per i settori alpini di confine dove insisteranno da domenica deboli nevicate intermittenti: ci riferiamo all'alta valle d'Aosta, alla Formazza, all'alta Valtellina, alle valli del Brennero sino all'Aurina in Alto Adige.
 
Fonte: meteolive

lunedì 12 gennaio 2015

Modello europeo: Italia sotto depressione fredda entro il 20?

Vortice depressionario visto dalla media degli scenari.


Strizza l'occhio all'inverno la media degli scenari del modello europeo, che prevede condizioni di freddo moderato, con il Mediterraneo centrale sede di saccature e depressioni, nevicate in Appennino e talvolta anche sulle Alpi, anche a quote basse.

Rispetto insomma alle forti correnti nord-occidentali che potevano evidenziarsi nelle emissioni precedenti, da ieri sera la linea prevalente è quella di una corrente a getto meno ossessiva, meno tesa, più votata a concedere rallentamenti ed inserimenti di importanti saccature in sede mediterranea.

Insomma l'inverno potrebbe decollare gradualmente, proprio a partire dalla metà del mese, ma con saccature in ingresso più convinto da lunedì 19 in poi.

L'attendibilità della media degli scenari va però sempre riletta alla luce delle emissioni principali del modello, pertanto per l'inverno non è certo ancora ora di cantare vittoria.

Altri aggiornamenti nel corso della giornata...
Fonte: meteolive

giovedì 27 novembre 2014

Sciroccata e nuova impennata termica in vista, a precedere i primi freddi


Sembra sempre più probabile che scenari invernali possano finalmente concretizzarsi con l'inizio di dicembre, almeno su parte dell'Italia (leggi qui ultime tendenze). Prima però dovremo ancora mettere in conto clima molto mite e temperature di nuovo in risalita, a causa dell'avvezione calda scatenata per gli ultimi giorni della settimana dall'avvicinamento di una profonda area di bassa pressione centrata tra la Penisola Iberica ed il Marocco (e che sarà causa del maltempo da domenica, vedi qui).
La mappa in basso evidenzia nel dettaglio le variazioni termiche al suolo previste nelle ore centrali di sabato 29 novembre rispetto ad oggi: notiamo i diffusi rialzi lungo quasi tutta la Penisola anche di 4/5 gradi, che andranno ad accentuare ulteriormente il trend di temperature sopra media perdurante da svariate settimane. Solo in alcune zone, tra cui Sardegna ed Ovest Piemonte, non sono attesi rialzi di temperatura diurna, ma su queste zone saliranno comunque abbastanza i valori minimi notturni.
Fonte: meteogiornale

mercoledì 12 novembre 2014

METEO A 15 GIORNI: ipotesi fredde confermate, ma...

La voglia d’inverno scalpita in tutti gli appassionati di neve e freddo. La stagione autunnale è ormai matura e non se ne può più di umido, pioggia e temperature al di sopra della media.
La voglia di alzarsi al mattino e sentire l’aria pungente che ti accarezza il volto, magari con lo sfondo di una montagna innevata; la voglia di cambiare abbigliamento, mettendo da parte una volta per tutte gli abiti leggeri estivi; la voglia (diciamo la verità) di vedere un po di neve, non necessariamente in città dove crea disagi, ma in campagna o in montagna. 
La cartina che vedete non è un'ipotesi estrema, ma fa parte del run ufficiale partorito dal modello americano questo pomeriggio. E' valida per la giornata di domenica 23 novembre.
La distanza previsionale è considerevole, ma come vedete i tentativi di far progredire la stagione ci sono! L'alta pressione potrebbe salire di latitudine, posizionandosi in prossimità del Regno Unito. Le umide correnti atlantiche sarebbero costrette a bloccarsi e al loro posto entrerebbero in scena freddi venti di matrice nord-orientale, non solo in Italia, ma su tutto lo scacchiere centro-orientale del Continente.
Il problema principale che i modelli dovranno valutare nei prossimi giorni è quando sarà disposta a salire l'alta pressione verso le alte latitudini. Molte corse alternative del modello americano, tra cui il run di controllo, ci mostrano la salita della figura stabilizzante, ma che sarà seguita in tempi abbastanza brevi da un suo nuovo collassamento. Se così fosse, in Italia si avrebbe una piccola puntata di aria più fredda, ma seguita da un nuovo ritorno dell'Atlantico. Di conseguenza i progressi stagionali sarebbero scarsi.
Nei prossimi giorni seguiremo costantemente l'evoluzione e vedremo se confermare o smentire questa linea tendenziale, ovviamente alla luce delle ultime emissioni modellistiche.
Fonte: meteolive

mercoledì 15 ottobre 2014

Modello americano Live: anticiclone sino al 24, poi sorprese fredde?

Solo la presenza di una moderata inversione di temperatura nei bassi strati, grazie al rientro di correnti orientali, conterrà le temperature su valori accettabili per il periodo, senza nuovi picchi esagerati, che renderebbero davvero il mare un pericoloso "brodo", in vista degli inevitabili nuovi episodi di maltempo autunnale. 

La carta che vi postiamo per domenica 19 ottobre parla chiaro: l'anticiclone comanda le operazioni su gran parte del Mediterraneo, spingendo la sua bolla di aria molto mite e stabile sin sul centro Europa, la saccatura che affonda le sue radici sin verso le Canarie non può che far altro che contribuire ancora di più a gonfiarne la struttura.

Fino a mercoledì 22 la zona anticiclonica rimarrà ancora ben salda, solo lungo il suo bordo settentrionale, cioè sul centro Europa potranno scorrere deboli correnti occidentali, in grado di trasportare masse d'aria in parte umide, ma per l'Italia ben poco cambierà e il tempo rimarrà buono.

Anche sino a venerdì 24 gli eventuali disturbi saranno limitati al settentrione, specie sabato 25 quando ci sarà un tentativo di aggancio tra la depressione spagnola e un grande vortice depressionario presente sul nord del Continente. Ne deriverà un modesto passaggio perturbato al nord e marginalmente al centro entro domenica 26 ottobre, seguito dall'inserimento di aria progressivamente più fredda dal nord Europa, in discesa principalmente lungo l'Adriatico. 

Potrebbe essere l'inizio di un netto cambiamento stagionale, perchè non solo sull'Italia si andrebbe scavando un pozzo depressionario, favorito dalla presenza di aria fredda in quota, ma le temperature finirebbero per portarsi sotto la media.

Il finale del mese per il modello diventa governato da un possente scambio di calore tra i meridiani,con l'aria fredda pronta a tuffarsi proprio verso il sud del Continente. 
Sarà davvero così? 
E quali sono le conseguenze a cui andremmo incontro? 
Ne parliamo ovviamente nel dettaglio nella rubrica del "fantameteo"....
Fonte: meteolive

martedì 15 aprile 2014

Allerta Meteo, l’aria fredda piomba sull’Italia: crollo termico in atto, diluvio a Roma. La situazione LIVE

L’aria fredda sta piombando sull’Italia: le temperature stanno crollando, a Roma diluvia con +11°C dopo che nell’arco di 30 minuti la colonnina di mercurio s’è abbassata di circa 8-9°C (la massima, infatti, aveva sfiorato i+20°C). Forti temporali stanno interessando varie zone di Abruzzo, Molise, Puglia, Lazio e Campania. A Campobasso piove con appena +3°C. Nelle zone interne dell’Appennino nevica come se fossimo in pieno inverno. A Pescara la temperatura è ferma a +9°C in pieno giorno, e diminuirà ulteriormente nelle prossime ore. Fa ancora caldo, invece, su Salento, Calabria e Sicilia, dove il freddo arriverà nelle prossime ore, tra stasera e domattina. 
Fonte: meteoweb