ilMeteo.it

Entrate e scoprite le ultime news del "ilMeteo.it"

Meteo Giornale

Entrate e scoprite le ultime news di "meteogiornale.it"

Meteo.it

Entrate e scoprite le ultime news del "meteo.it"

Meteoareonautica

Entrate e scoprite le ultime news di "meteoareonautica"

3BMeteo

Entrate e scoprite le ultime news di "3bmeteo"

Meteociel

Entrate e scoprite le ultime news di "Meteociel"

Visualizzazione post con etichetta atlantico inarrestabile. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta atlantico inarrestabile. Mostra tutti i post

giovedì 1 giugno 2017

Previsioni meteo, ancora sole e caldo da Nord a Sud: a seguire violenti temporali sferzeranno la nostra Penisola determinando un forte calo termico

Previsioni meteo, ancora sole e caldo sull'Italia: attenzione ad un possibile guasto temporalesco intorno al 5 Giugno per via di un intenso affondo atlantico

L’anticiclone africano che staziona ormai da giorni sulla nostra Penisola determinando un forte rialzo termico al Nord e sulle regioni tirreniche con picchi di 32/34°C sta per raggiungere il clou per effetto dello spostamento del baricentro dell’anticiclone che andrà a collocarsi proprio sulla nostra Penisola. Si accentuerà il caldo al Centro-Nord, con punte di 31/35 gradi specie nelle valli e pianure interne, ma i valori saliranno anche su Adriatiche e Sud. Al caldo si aggiungerà sempre più l’afa, soprattutto in Val Padana, a seguito della persistenza dell’anticiclone Dal 2 Giugno l’anticiclone inizierà lentamente ad indebolirsi, l’aria fresca infatti riuscirà a far breccia in quota determinando i primi temporali sulla catena alpina. I contrasti termici scaturiranno la formazione di intensi sistemi temporaleschi anche violenti, in propagazione verso le zone pianeggianti. Successivamente seguirà un coinvolgimento anche della dorsale appenninica centro/meridionale, laddove i fenomeni potranno risultare anche intensi e stazionari soprattutto tra Toscana interna, Umbria, Abruzzo, Puglia centrale e Basilicata associato ad un primo calo delle temperature. Dando lo sguardo ai modelli matematici per il 5 giugno possiamo confermare l’irruzione del getto dall’atlantico verso il Mediterraneo che fin ora era rimasto in modalità zonale ovvero con correnti da Ovest verso Est, passando per l’Europa centrale ed orientale escludendo l’Italia dalle perturbazioni. L’abbassamento del cavo d’onda previsto nei prossimi giorni verso l’Italia farà abbassare i geopotenziali alla quota di 500hPa ponendo fine all’ondata estiva che interessa l’Italia da giorni. Dal 5 Giugno in poi infatti, il tempo ritornerà instabile per via di una forte perturbazione atlantica che dispenserà accumuli pluviometrici davvero notevoli in molte zone settentrionali e centro/meridionali, con un clima che si presenterà decisamente autunnale. Avremo modo di aggiornarci nei prossimi giorni fornendo ulteriori dettagli, per ora non resta che augurare una buona giornata a tutti i lettori.

Fonte: meteoweb

domenica 23 febbraio 2014

ALLERTA METEO - Il peggioramento di fine mese: ecco tutte le ultimissime novità

I giorni che ci separano dall'evento in questione sono ancora molti, tuttavia la modellistica a nostra disposizione è concorde (già da qualche giorno) riguardo la sinottica di maltempo prevista intorno al prossimo fine settimana. Le ultimissime elaborazioni iniziano a pulire gli scenari dalle grandi imperfezioni e ci permettono di notare i primi particolari della linea evolutiva più probabile.
Anzitutto potrebbero essere due le perturbazioni che investiranno l'Italia tra venerdì 28 febbraio e domenica 2 marzo. Una prima interesserà venerdìnord-ovest, Sardegna e parte delle centrali tirreniche, con le prime piogge, anche intense all'estremo nord-ovest. Il minimo di pressione associato alla ciclogenesi affonderà poi sui nostri mari di ponente andando in fase con un secondo minimo, in risalita dal nord Africa.
Ecco che sabato la perturbazione descritta sopra si intensificherà nuovamente e darà luogo ad una nuova passata di precipitazioni al nord, con estensione dei fenomeni anche a Toscana, Umbria e Marche. Nel frattempo una seconda perturbazione, quella legata al minimo nord-africano, si organizzerà andando a investire la Sardegna e il nostro meridione, ad iniziare dalle regioni estreme nella giornata di sabato 1.
Domenica 2 sotto la pioggia gran parte dell'Italia per l'azione congiunta delle due perturbazioni, con tempo piovoso soprattutto su nord-est e centro-sud. Le prime schiarite si potranno invece affacciare su nord-ovest e Sardegna.
Da segnalare che potremo avere rovesci di neve a tratti sino a quote basse su Piemonte e Valle d'Aosta, comunque al di sotto dei 1000 metri anche sul resto dell'arco alpino, su livelli prossimi a tale quota sull'Appennino centrale, probabilmente intorno o sopra i 1500 metri su quello meridionale.
Il quadro descritto, per quanto probabilisticamente piuttosto attendibile (65% di probabilità), potrà comunque subire alcune modifiche strada facendo, soprattutto per quanto riguarda le quote neve. Sarà opportuno dunque tornare sul discorso nei prossimi aggiornamenti. Vi aspettiamo! 
Fonte: meteolive

sabato 22 febbraio 2014

ATLANTICO ringalluzzito, si prepara all'assalto dell'Italia

Stiamo procedendo a vista, il mirino è puntato alla prossima settimana allorquando avremo un severo peggioramento che porterà tra l'altro anche un po' d'Inverno. Ma prima che ciò accada dobbiamo prestare attenzione a quel che sta accadendo ad ovest dell'Italia. Anzitutto continuiamo a registrare l'estrema vigoria Atlantica, che ora ci presenta una Depressione d'Islanda composta da due minimi di pressione.
Se le perturbazioni stanno avendo qualche difficoltà a raggiungerci con decisione è perchél'Alta delle Azzorre ha spinto una propaggine - molto debole - poco al di là delle Alpi. Si spiegano così i venti di Bora che hanno raggiunto il Nordest arrecando un peggioramento meteo e una diminuzione delle temperature.
Nelle altre regioni il tempo è variabile, evidenziamo le grosse celle temporalesche sviluppatesi sulle coste toscane dove nelle ultime ore si sono verificati intensi rovesci ed anche delle grandinate. Altri temporali sono riscontrabili sul Nord Africa e in Adriatico, cenno inequivocabile dei forti contrasti termici in atto. Infine vi invitiamo a prestare attenzione a quel piccolo fronte nuvoloso sulla Francia perché stasera raggiungerà le Alpi occidentali determinando un peggioramento.
Fonte  Meteo Giornale.

venerdì 21 febbraio 2014

ATTENZIONE!!! Falsa partenza della primavera: inizierà con un'irruzione nord-atlantica venata di artico!Scopri i dettagli

Tutto confermato. Questa mattina i due principali modelli matematici di previsione, l'americano GFS e l'europeo ECMWF confermano l'impianto barico che già vi abbiamo indicato ieri: l'inizio della primavera astronomica (1° marzo) potrebbe avere connotati più invernali che primaverili. Ma andiamo con ordine.
Il "pattern" atlantico non ha alcuna intenzione di mollare la presa sull'Europa, sebbene l'avanzare della stagione cominci a farsi sentire e si noti un innalzamento di latitudine del fronte polare. Le perturbazioni non riescono più ad entrare con decisione sul Mediterraneo occidentale per una maggiore opposizione della fascia di alta pressione subtropicale, ma permangono le classiche ondulazioni, più o meno marcate, in seno al flusso atlantico, che oggi e domani instabilizzeranno il meteo italiano.
A metà della prossima settimana è atteso il primo peggioramento intenso sul Nord Italia, che potrebbe però essere solo il preludio di un altro ancora più intenso ed a carattere più freddo atteso per il prossimo week-end, proprio all'inizio della primavera astronomica.
Le dinamiche non sono molto diverse da quelle viste a fine gennaio: la rediviva alta pressione orientale opporrà un blocco allo scorrere delle perturbazioni sul Nord Europa, perturbazioni che tenderanno quindi a scivolare a sud, verso il Mediterraneo. Nel contempo reagirà anche l'onda azzorriana che tenderà ad ergersi verso nord, richiamando masse d'aria fredda da nord verso il Mediterraneo. La perturbazione, in origine nord-atlantica, verrà quindi parzialmente alimentata anche da aria artica. Non avremo a che fare con un'ondata di gelo, ma solo con una fase perturbata dalle caratteristiche ancora invernali, ma comunque di normale entità a cavallo tra inverno e primavera.
Nei prossimi giorni verificheremo se verrà ulteriormente confermata questa linea di tendenza.
Fonte: meteogiornale

martedì 18 febbraio 2014

Verso un indebolimento dell’Alta Africana, torna un po’ di fresco nel fine settimana.

Il nostro paese è sotto il dominio dell’Alta Pressione Africana, una figura barica tipica dei mesi estivi e primaverili, non certo di quelli invernali. D’altra parte questo non-Inverno ormai ci ha abituato alle anomalie, sia termometriche che configurative. L’arrivo dell’aria calda da Sud ha messo in moto un progressivo riscaldamento al Sud e nel Centro Italia. In Sicilia sono stati raggiunti i +25.6°C  a Palermo, città abituata a “sobbalzi” Estivi anche in pieno inverno, mentre sul Centro sono stati raggiunti diffusamente i 19-20 gradi. Il Nord Italia rimane ancora protetto dall’influenza dell’aria Africana, grazie all’infiltrazione di alcune piccole perturbazioni Atlantiche da Nord-Ovest.

La situazione attuale è ben evidenziata dalla mappa dei geopotenziali, che mostra le due Alte pressioni Azzorriana ed Africana estese sul Mediterraneo e sull’Atlantico, ben oltre il loro dominio usuale per il mese di Febbraio. Sembra essersi esaurito il Ciclone Atlantico “Ulla” che ha seminato paura e distruzione in Inghilterra ed Irlanda. Il flusso medio, indicato dalle frecce rosse  e viola, rimane sempre zonale, ovvero diretto prevalentemente da Ovest verso Est. Questo significa, in poche parole, che il vento traghetterà nuovamente verso il nostro paese eventuali depressioni che si formeranno in Atlantico. Solo la repentina salita di Aria Calda potrebbe evitare il ritorno di una nuova fase perturbata sul nostro paese.
EVOLUZIONE
Nei prossimi giorni l’Alta pressione Africana allenterà la presa sul Mediterraneo, spostandosi verso EST. Questo parziale allontanamento dall’Italia consentirà la discesa di aria relativamente più fredda da Nord-Est. Nonostante l’intensità di questa “mini”-incursione sia decisamente debole, bisogna sottolineare che, per la prima volta da fine Gennaio, la direttrice di discesa sarà orientata verso Nord-Est, e non verso Ovest.
Come mostrato nella mappa sovrastante, la discesa dovrebbe concretizzarsi nella giornata di 22 Febbraio, raggiungendo l’apice in serata. Si tratterà, come abbiamo già sottolineato, di un episodio breve e di intensità molto bassa. Il passaggio perturbato interesserà maggiormente le regioni del Centro Nord e le possibilità di vedere neve a quote basse sono minime, dato che le temperature saranno troppo alte.
Come abbiamo già sottolineato più volte, tale incursione va letta come un nuovo tentativo di restaurazione di condizioni mediamente Invernali sul nostro paese, niente di più.
Fonte: meteoindiretta

domenica 16 febbraio 2014

Previsioni Meteo: allerta per forti piogge al nord/est, ancora 2 giorni di sole e caldo al sud ma poi tornano freddo e maltempo

Ancora due giorni di sole e caldo al centro/sud, lunedì 17 e martedì 18 febbraio, con temperature stazionarie rispetto ai valori eccezionali misurati nel weekend mentre al nord piove con più fresco ed è allerta per le forti precipitazioni attese tra stasera e domani al nord/est e in modo particolare sul Friuli Venezia Giulia dove avremo piogge torrenziali e abbondanti nevicate sui rilievi oltre i 1.000 metri di quota. Nei prossimi due giorni la situazione meteorologica rimarrà in prevalenza invariata, anche se martedì aumenteranno le nubi un po’ ovunque, ma la colonnina di mercurio non si discosterà dai valori di caldo eccezionale raggiunti ieri e oggi al centro/sud, con picchi di +27°C in Sicilia, di +25°C in Puglia e Sardegna di oltre +20°C in tutte le altre Regioni centro/meridionali.
18Il giorno in cui la situazione cambierà sarà mercoledì 19, con temperature in calo e piogge un po’ ovunque sull’Italia, con qualche temporale al sud. Non dovrebbe trattarsi, almeno alla luce degli ultimi aggiornamenti, di un peggioramento brusco o violento: sarà un lento e graduale ritorno alla normalità del periodo, con temperature in calo fino a tornare sulle medie del periodo entro il prossimo weekend. Attenzione, quindi, che “una rondine non fa primavera”: l’inverno non è ancora finito, e anche se non si intravedono a lungo termine vere e proprie ondate di freddo, e probabilmente il gelo più intenso resterà alla larga dell’Italia e dell’Europa fino alla fine della stagione, torneremo ad avere il normale freddo del periodo con maltempo esteso e diffuso a tutto il territorio nazionale.

Fonte: meteoweb

L'anno senza Inverno...

Correva l'anno 1816 e d'estate neppure l'ombra. Passò alla storia come"l'anno senza estate", un trimestre segnato da pesanti anomalie climatiche che causarono ingentissimi danni in molte zone dell'Emisfero Boreale. Negli Stati Uniti vi furono nevicate a giugno, in Canada il ghiaccio rimase sino ad agosto. In Europa strariparono i fiumi, nel nord l'agricoltura fu messa in ginocchio dal gelo e in alcune zone cadde la neve "rossa". Autorevoli studi concordano nell'attribuire quella "gelida" estate a precedenti eruzioni, la più imponente delle quali coinvolse il vulcano indonesiano Tambora.
Prendetela come una premessa "provocatoria", ben lungi da noi paragonare quegli accadimenti agli attuali. Tuttavia, dovendo raffrontare il clima di quegli anni col XXI° Secolo, potremmo affermare senza alcun dubbio che la facilità con cui si manifestano talune anomalie è più frequente. Che sia colpa del riscaldamento globale, non ci piove. Che la colpa del riscaldamento sia dell'uomo è un fatto assodato. Ci vediamo costretti ad affrontare certi argomenti perché quest'anno sembra proprio che l'inverno non ne voglia sapere. Siamo stati catapultati all'interno di un autunno infinito ed anche se sulle Alpi sono caduti metri di neve, non si può certo affermare che sia stato per mano dell'inverno.
Anni or sono ci lamentavamo dell'assenza dell'Atlantico. La Depressione d'Islanda era sparita senza apparente motivo. Ci si lamentava dell'assenza di piogge e in tanti gridavano alla progressiva desertificazione del Mediterraneo. Quel termine fu usato e abusato, perché i profani tendevano ad associarlo idealmente con l'ambiente desertico. Ma così non è. Magari un giorno capiterà di scrivere un approfondimento in merito, in questa sede ci preme rimarcare come anche il disperso Atlantico sia tornato in auge più vispo che mai.
I "freddofili", ed anche i meteo-appassionati, guardano con impazienza ai prossimi giorni. Si spera che l'anticipo primaverile che ci sta investendo, assolutamente inadeguato, possa condurci verso un salvagente invernale in extremis. Forse una piccola speranza c'è ancora, ma perché possa definirsi tale dovrebbe necessariamente realizzarsi entro le prossime 2 settimane. Dovesse accadere più in là, saremo costretti ad annoverare eventuali sfuriate fredde tra i più "classici colpi di coda" marzolini. Sarà lecito parlare di avvio primaverile "freddo", questo senz'altro, ma a qual punto il 2013-2014 verrà ricordato come l'anno "senza inverno".
Fonte:meteogiornale

Anticiclone Africano via via più debole, si riaprirà la porta Atlantica

L'Alta Pressione ha scelto il momento meno opportuno se si valutano gli effetti termici in molte delle nostre regioni, ma se consideriamo l'abbondanza di pioggia nei mesi scorsi è un bene che abbia deciso d'imporsi almeno su di una parte del nostro Paese. Tra ieri, oggi e domani dovremo sopportare, si fa per dire, temperature tardo primaverili in varie città del Centro Sud e insulari. Il Nord, invece, rimarrà esposto ad una discreta circolazione d'aria umida proveniente da ovest e non mancherà occasione per altre precipitazioni.
Sul medio termine registreremo un indebolimento dell'Alta Pressione anzitutto per quell'ampia struttura perturbata proveniente dalla Penisola Iberica e dal nord Africa, dopodiché si riaffacceranno le Depressioni Atlantiche e il maltempo dovrebbe ripresentarsi più diffusamente e con maggior frequenza.
Il tempo lunedì 17 febbraio
In apertura di giornata persisteranno precipitazioni di una certa consistenza sul Nord Italia, che gradualmente tenderanno a focalizzarsi sul Triveneto comprese fitte nevicate generalmente al di sopra dei 1200 metri. Qualche residuo fenomeno coinvolgerà anche la Lombardia orientale e l'Emilia Romagna, ma su tutte queste regioni subentrerà un rapido miglioramento già nel corso della tarda mattinata. Altrove prevalenza di tempo stabile, anche se localmente il cielo verrà offuscato da velature o stratificazioni. Nubi a tratti più compatte potrebbero raggiungere le coste ioniche portate da venti di Scirocco, tant'è che non escludiamo qualche debole piovasco. Come detto ci aspettiamo temperature ben superiori alla norma, specie al Centro Sud e Isole.
Martedì 18 febbraio
Aumenteranno le velature e le stratificazioni, che offuscheranno il cielo un po' su tutte le regioni. Nubi medio alte portate dallo Scirocco, che si intensificherà rapidamente un po' ovunque. Soltanto al Nord avremo venti deboli orientali in Val Padana e sostenuti di Tramontana in Liguria. E proprio sul Nordovest, in serata, affluiranno nubi più consistenti che produrranno precipitazioni a carattere sparso.
Mercoledì 19 febbraio
Una nuova perturbazione raggiungerà le regioni del Nord provocando un peggioramento più consistente sui rilievi e zone limitrofe. La quota neve sarà ubicata oltre i 1200/1400 metri sui settori di ponente e oltre i 1600 metri sulle aree centro orientali. In serata qualche pioggia riuscirà a raggiungere anche la Toscana e il settore nord delle Marche.
Nelle giornate successive il tempo sarà variabile, i venti torneranno a disporsi da ovest, le temperature caleranno riportandosi verso valori più consoni al periodo e gradualmente si rivedranno le perturbazioni atlantiche.

Fonte: meteogiornale

sabato 15 febbraio 2014

Dalla Primavera all'Autunno. Finirà così il "non-Inverno"?

Dall'autunno alla primavera: quel primo accenno di cambio circolatorio si stra tramutando non nell'arrivo dell'inverno, così come molti avrebbero desiderato e sperato, bensì in un rimonta anticiclonica africana che sta confinando le perturbazioni atlantiche per più a nord rispetto ai giorni scorsi. L'Alta Pressione è stata sospinta verso di noi dallo sprofondamento di una saccatura atlantica prima sull'Atlantico Portoghese, poi sulla Penisola Iberica.
Impennata termica imponente: ciò che impressiona, ma non ci stupisce più, è la facilità con la quale si vanno a realizzare anomalie termiche positive. Colpa dei cambiamenti climatici, o se preferite del riscaldamento globale? Probabile. Quel che è certo è che nei prossimi 2-3 giorni, in molte città si raggiungeranno temperature massime da primavera avanzata. Parliamo di 24-25°C, il ché vi fa capire l'entità della rimonta anticiclonica.
Ma l'Atlantico non ci sta: anzitutto dobbiamo dirvi che nelle regioni settentrionali l'influenza anticiclonica sarà marginale. Anzi, domani avremo un nuovo assalto perturbato che provocherà condizioni di maltempo. Un barlume di miglioramento si vedrà tra lunedì e martedì, ma è bene non farsi illusioni perché il Vortice Canadese - e di riflesso la Depressione d'Islanda - non intendono mollare la presa.
L'autunno infinito: beh, da quanto detto ne avrete dedotto che si passerà dall'anticipo primaverile al ritorno in autunno. Le perturbazioni atlantiche, sospinte ad est da quelle due strutture cicloniche succitate, riprenderanno a scorrere verso l'Italia e già da metà della prossima settimana torneranno a manifesarsi piogge e nevicate sui rilievi alpini.
Inverno terminato? Purtroppo quelle dinamiche ampiamente descritte nei precedenti editoriali, riguardanti l'ipotesi di una sfuriata fredda proveniente dalla Russia, sembrerebbero di difficile realizzazione. Lo strapotere atlantico è tale che sembrerebbe in grado di inibire eventuali velleità meridiane dell'Alta delle Azzorre. Forse, ma dato l'andazzo il condizionale è d'obbligo, potrebbero innescarsi manovre meridiane più incisive verso fine mese o i primi di marzo. Ma a quel punto, che ci piaccia o no, saremo prossimi alla primavera e diverrà opportuno parlare di colpi di coda piuttosto che dell'arrivo dell'inverno.
(Fonte: meteogionale)

domenica 9 febbraio 2014

Allerta Meteo, lunedì e martedì da incubo: altra “bomba” di maltempo, si rischia una grande alluvione

Sta arrivando sull’Italia l’atteso ciclone Stephanie che dall’oceano Atlantico si muove in queste ore verso Portogallo e Spagna per poi raggiungere domattina il nostro Paese: sarà un inizio settimana da incubo con piogge alluvionali su gran parte del centro/nord, ed è alto il rischio che si possa verificare un altro disastro idrogeologico, stavolta anche peggiore rispetto a quello della settimana scorsa a causa del susseguirsi di fenomeni meteorologici sempre più eccezionali. In questo 2014, infatti, sono già stati battuti tutti i record nivometrici sulle Alpi e pluviometrici al centro/nord, record che verranno però ulteriormente ritoccati nei prossimi giorni a causa di questo ciclone che sta arrivando inesorabile.
Per l’Italia avremo due giorni di maltempo impetuoso: lunedì 10 e martedì 11 febbraio. I fenomeni perturbati colpiranno dapprima il nord/ovest, per poi estendersi a tutto il nord, alle Regioni centrali tirreniche e infine martedì in modo più blando al sud. Nelle Regioni meridionali, dopotutto, questo ciclone arriverà soltanto marginalmente, senza fenomeni particolarmente estremi. Anzi, domani avremo un forte vento di scirocco che farà impennare le temperature su valori straordinariamente miti, ben oltre i +20°C in Calabria e Sicilia dove già oggi alcune località stanno sfiorando questo valore climatico decisamente anomalo per il periodo e più caratteristico della primavera. Al nord, invece, farà molto più freddo, soprattutto al nord/ovest dove la neve cadrà fino a bassa quota, con accumuli significativi dai 300 metri in sù tra Piemonte e Liguria. Localmente potrebbe nevicare anche più in basso, al punto che a Torino ci attendiamo un’imbiancata. Quota neve più alta sulle Alpi centro/orientali, ma comunque nevicherà oltre i 600-700 metri di quota, mentre sull’Appennino tosco/emiliano la “dama bianca” cadrà solo dai 1.400 metri in sù, e sull’Appennino centrale solo oltre i 1.700 metri. Situazione particolarmente preoccupante per le Alpi già seppellite da una coltre nevosa eccezionale, che avranno un altro incredibile carico nevoso.
Ma a preoccupare più di ogni altra cosa è la situazione idrogeologica in 6 RegioniLiguria,ToscanaEmilia RomagnaVenetoFriuli Venezia Giulia e Lazio. A causa delle piogge torrenziali con picchi di oltre 200mm in 24h, si verificheranno nuove frane e smottamenti che potranno provocare danni e disagi ma, soprattutto, andranno nuovamente in piena tutti i corsi d’acqua (già gonfi), che martedì 11potrebbero esondare in più punti soprattutto alnord/est, in Emilia Romagna e Toscana, e nel Lazio. Le mappe che pubblichiamo a corredo dell’articolo sono eloquenti: si rischia una grande alluvione a causa di quest’ennesima “bomba” di maltempo, che sta arrivando prima della possibile “svolta” che dopo metà mese potrebbe portare gelo e neve a bassa quota in tutt’Italia

(Fonte: meteoweb)

Previsioni domani Lunedì 10 Febbraio: AGGIORNAMENTI

Severo peggioramento dalla nottata di Lunedì con piogge anche intense al nord. Settimana ancora piuttosto instabile almeno fino a Giovedì!
(Fonte: meteoindiretta)

sabato 8 febbraio 2014

Lunedì confermato nuovo pericoloso carico di pioggia

 In questo articolo vorremmo invece soffermarci sul peggioramento previsto per Lunedì prossimo, 10 Febbraio. In mattinata, i principali modelli meteorologici che vengono utilizzati per fare le previsioni, hanno rincarato la dose, aumentando il numero e la quantità di precipitazioni previste.
La mappa delle precipitazioni previste tra la mezzanotte e le sei di Lunedì mattina mostra l’avanzamento della perturbazione da Ovest. Come spesso succede in questi casi, l’arrivo di aria Atlantica da Nord formerà una depressione sul Golfo Ligure, che rimarrà in posizione per molte ore, prima di esaurirsi. Questo aiuterà la diffusione delle piogge soprattutto su Nord Ovest, Liguria e sul Nord della Toscana. Inizialmente le precipitazioni risulteranno nevose su Alpi, Appennini e anche sulla pianura del Nord Ovest.Ancora da valutare l’ipotesi di neve fino a Torino. 
Nel corso della mattinata il peggioramento si sposta verso Est, continuando ad interessare Toscana ed Appennini. La quota neve sarà in risalita a causa di un repentino aumento della temperatura, che culminerà nella giornata di Martedì. Dato che la pioggia cadrà a quote localmente anche molto alte la situazione richiede estrema attenzione. Crescerà il rischio valanghe e i corsi d’acqua subiranno notevoli ingrossamenti a causa dello scioglimento del manto nevoso. Altra situazione pericolosa in Friuli, dove le piogge arriveranno in mattinata ed insisteranno fino alla sera, come si vede bene nella prossima mappa.
Sul Centro e Nord Ovest rimangono precipitazioni forti solo in prossimità dei rilievi, altrove i fenomeni vanno scemando. Continuano le piogge sul Friuli, soprattutto al confine con la Slovenia. Le precipitazioni rimarranno intense lungo tutto l’arco Nord della regione, fino a sera.
La diminuzione dei fenomeni su tutto il Centro e Nord Italia sarà molto graduale: per un vero miglioramento delle condizioni bisognerà aspettare almeno il primo pomeriggio di Martedì.
(Fonte: meteoindiretta.it)

Via una perturbazione, ne segue subito un'altra

Si è aperta un'altra crisi perturbata che ci accompagnerà presumibilmente anche per buona parte della prossima settimana. Le ampie schiarite osservabili attualmente su molte regioni d'Italia sono riconducibili all'intervallo che intercorre tra due perturbazioni successive. Una prima, quella di ieri, sta ancora arrecando delle precipitazioni nelle regioni del Sud Italia - a carattere temporalesco in Sicilia - la seconda ha già raggiunto i settori alpini più occidentali e presto determinerà un aumento della nuvolosità su tutto il Nordovest.
Le regioni Settentrionali, dopo gli abbondanti fenomeni di ieri, stanno tirando un po' il fiato ma il sole fa enorme fatica a mostrarsi. In pianura, salvo in alcune zone, si sono formati densi banchi di nebbia. Le temperature si mantengono basse, spesso vicine o addirittura inferiori allo zero. Ma dicevamo del nuovo peggioramento. Comincerà ad accelerare nel corso del pomeriggio, con piogge localmente intense sulla Liguria di Levante in graduale espansione verso le provincie settentrionali toscane.
In Val Padana i fenomeni saranno meno convincenti, spesso a carattere intermittente o persino assenti sul Piemonte mentre risulteranno insistenti a ridosso di Alpi e Prealpi centro orientali a partire dal tardo pomeriggio. Qui, ancora una volta, prevediamo fitte nevicate al di sopra degli 800-1000 metri. Non sono da escludere degli sconfinamenti a quote inferiori, localmente fin verso i fondivalle.
Nelle altre regioni il tempo sarà buono, con più sole sulle Adriatiche e ampie schiarite che prenderanno il sopravvento anche al Sud. Sulla Sardegna, così come tra Umbria e Lazio, dopo un mattinata sostanzialmente soleggiata si osserverà un progressivo aumento della nuvolosità ma che comunque non dovrebbe dar luogo a fenomeni di rilievo. Soltanto sull'Isola, settore nordoccidentale in particolare, potrebbero affacciarsi le prime deboli piogge nelle prime ore della prossima notte.
In conclusione segnaliamo venti in accelerazione da Libeccio o Ponente e risulteranno di maggiore intensità tanto sui mari di ponente quanto sui crinali della dorsale appenninica. Questo farà sì che sui litorali adriatici si manifestino correnti secche favoniche e un conseguente rialzo delle temperature.

(Fonte: Meteo Giornale)

Allerta Meteo – Furia ciclonica dall’Atlantico all’Italia, lunedì 10 si rischia il disastro

Evoluzione meteo particolarmente preoccupante per i prossimi giorni sull’Italia: nel weekend avremo altre due rapide perturbazioni atlantiche che porteranno grossi sbalzi termici, forti piogge e nubifragi in tutte le Regioni tirreniche, al nord/est e anche al sud, ma soprattutto tra Liguria e Toscana.  Come possiamo osservare dalle immagini a corredo dell’articolo, è impressionante la furia ciclonica che dall’Atlantico si muove verso l’Italia: l’oceano continua a sfornare di giorno in giorno profonde perturbazioni che vanno a colpire prima di tutto Portogallo, Spagna, Francia e isole Britanniche, che stanno vivendo un inverno mite ma eccezionalmente piovoso e ventoso 
Questa situazione è un “leitmotiv” di questa stagione invernale, lo stesso copione che si ripete in continuazione da fine novembre fino ad oggi e così si ripeterà ancora almeno fino a metà febbraio. Nelle ultime ore le immagini satellitari (ne pubblichiamo alcune a corredo dell’articolo) ci regalano l’ennesimo ciclone atlantico che va ad impattare proprio sulle coste dell’Europa occidentale: da lì nelle prossime ore verrà pompata in continuazione aria umida e perturbata verso il Mediterraneo centrale e quindi sull’Italia, al punto da alimentare forte maltempo e precipitazioni abbondanti. Le temperature si manterranno superiori alle medie del periodo, decisamente miti. Solo sulle Alpi e al nord/ovest la neve cadrà a quote medio/basse, ma già sull’Appennino tosco/emiliano la “dama bianca” riuscirà a destarsi soltanto oltre i 1.400 metri (ancora più in alto, invece, al centro/sud).
Particolarmente preoccupante la situazione per lunedì 10 febbraio, quando – dopo le forti piogge del weekend – un nuovo fronte perturbato proveniente da ovest porterà nuove bombe d’acqua su tutto il centro/nord. La situazione è davvero molto seria e decisamente preoccupante: cadrà tantissima pioggia nelle zone già duramente provate dal maltempo degli ultimi giorni e delle ultime settimane. Tutti i corsi d’acqua andranno per l’ennesima volta in piena, ed è alto il rischio di esondazioni che potrebbero provocare nuove inondazioni in modo particolare su VenetoFriuli Venezia GiuliaLiguriaToscana Lazio.
Sono queste, infatti, le Regioni a più alto rischio, dove il pericolo è quello di un vero e proprio disastro. Il territorio, infatti, è già provato dal maltempo estremo dei giorni scorsi che ha provocato danni gravissimi, e i corsi d’acqua sono già tutti gonfi. Inoltre il terreno non riesce più ad assorbire acqua, di quanto ne è zuppo, e l’arrivo di altre piogge torrenziali con accumuli ingenti in poco tempo non potrà che compromettere ulteriormente una situazione già delicata. Massima attenzione, quindi, a partire dai provvedimenti di auto-protezione. Ad esempio, a meno che non sia strettamente necessario, è consigliabile non mettersi in viaggio nelle zone a rischio ed evitare azzardi di incoscienza. L’allerta meteo è già chiara, ed è di livello massimo.

(Fonte: Meteo Web)

venerdì 7 febbraio 2014

Previsioni per domani Sabato 8 Febbraio

PIOGGE a tratti per tutto il week-end, specie al Nord e Tirreniche. Altra neve sulle Alpi. Forte maltempo in vista ad inizio settimana. 
L'ennesima perturbazione atlantica determinerà instabilità persistente per tutto il week-end più marcata al Settentrione e sui versanti di ponente, con nuove nevicate sulle Alpi. Il trend non sembra destinato a mutare nemmeno per la prossima settimana e per lunedì ci attendiamo anzi una fase fortemente perturbata al Centro-Nord.
(Fonte: Tempo Italia)

Perturbazioni in processione fino a mercoledì 12, poi forse tireremo un po' il fiato

E' davvero difficile trovare ogni giorno parole diverse per descrivere scenari così uguali. Si, perchè anche la prossima settimana non smentirà la veste anomala di questa prima metà di febbraio e di tutta questa stagione che è molto improbabile si possa etichettare come "inverno". 
L'asse delle miti ma perturbate correnti perturbate rimarrà infatti basso di latitudine, tanto da attraversare in pieno l'incrocio con l'Italia, generandovi reiterate condizioni di maltempo. Un susseguirsi di perturbazioni in nascita lungo l'asse della "storm track" (così si dice in gergo tecnico) che potremmo immaginare come la corrente di un fiume con i suoi mulinelli.
Un elemento positivo è la scansione cronologica degli eventi, che riesce bene alla modellistica, tanto da permetterci fin d'ora di individuare i momenti migliori e peggiori della settimana. Piogge attese in due mandate successive tra sabato e domenica mattina, poi soprattutto lunedì, qualcosa anche tra martedì e mercoledì, seppur con fenomeni in graduale spegnimento. La neve (ancora una volta abbondante) attesa soprattutto sulle Alpi e a ridosso della dorsale appenninica.
Segnaliamo senz'altro anche le possibili finestre di sole fugace che non dovrebbero mancare domenica pomeriggio e mercoledì, specie in mattinata. Giovedì 13 poi qualcosa cambia, non tanto nella sostanza, quanto nell particolare: è previsto infatti un aumento temporaneo della pressione sul bacino del Mediterraneo, sufficiente a interrompere il treno nelle nuvole e a favorire invece qualche giornata più tranquilla sul finire della prossima settimana.
Tanto basterà comunque per fare in modo che il quadro termico, già superiore alla media di suo, si porti verso un contesto quasi primaverile, in modo particolare al centro e al sud. Si tratterà solo di un piccolo break anticiclonico, cui seguirà con tutta probabilità una ripresa del flusso umido atlantico, il cui gettito pare avere sufficiente motivazione per portarci sin quasi alla fine del mese. La nostra rubrica Fantameteo saprà in ogni caso essere più precisa in proposito.
Questa la LINEA DI TENDENZA PEREVISIONALE FINO A VENERDI 14 FEBBRAIO 2014
SABATO 8 al mattino qualche pioggia al sud, in attenuazione. Altrove nuvolosità irregolare, tendente a intensificarsi al nord e al centro, dove da metà giornata sono attese nuove precipitazioni. Neve sulle Alpi tra 800 e 1200 metri, in Appennino tra 1300 e 1500 metri. Non farà freddo per la stagione.
DOMENICA 9 al mattino maltempo su nord-est, centro e meridione tirrenico, ma con fenomeni e nuvolosità in generale attenuazione. Miglioramento generale dal pomeriggio con schiarite anche ampie e soleggiate a partire da centro-nord e Sardegna. Temperature massime in rialzo al nord e sull'Isola.
LUNEDI 10 nuovo peggioramento su nord, centro, Sardegna e Campania, con precipitazioni estese, anche forti su Liguria, alta Toscana e Friuli Venezia Giulia. Nevicate copiose sulle Alpi a partire da 600-800 metri, ma inizialmente anche fino a 300-500 sul Piemonte, in successivo rialzo ovunque intorno a 1000-1200 metri. Un po' freddo al mattino al nord.
MARTEDI 11 residue condizioni di maltempo su nord-est, Emilia Romagna, centro e meridione tirrenico con ulteriori precipitazioni. Qualche pioggia anche su ovest Sardegna. Quote neve in calo su est Alpi fino a 800 metri, stazionarie intorno a 1400-1600 metri in Appennino. A seguire tendenza a variabilità partendo dal nord-ovest.
MERCOLEDI 12 al primo mattino qualche pioggia residua all'estremo sud, seguita da miglioramento. Altrove ampie schiarite, cui seguirà dal pomeriggio un nuovo aumento della nuvolosità al nord, al centro e sulla Sardegna, con precipitazioni dalla sera. Lieve rialzo generale delle temperature massime.
GIOVEDI 13 generale miglioramento, con nuvolosità sparsa che concederà diversi e ampi spazi di sole, in un contesto finalmente asciutto e climaticamente gradevole.
VENERDI 14 nuvolosità medio alta in transito al nord, senza conseguenze. Altrove tempo per buona parte soleggiato e decisamente mite per la stagione.
(Fonte: Meteo Live)

DOMINIO ATLANTICO senza fine, guardate che Depressioni!


Oramai non ci stupiamo neanche più. Abbiamo perso il conto delle giornate, e conseguentemente delle immagini del MeteoSat, messe sotto torchio dall'Atlantico. Anche stamane, benché qualche piccolo elemento di novità ci sia, l'analisi è impietosa: le Depressioni spadroneggiano. Scorgiamo due Basse Pressioni facilmente identificabili e opportunamente indicate. Il fronte nuvoloso che sta impegnando il Nordovest è ascrivibile al Vortice collocato tra il Regno Unito e il BeNeLux.
Ancor più ad ovest c'è già un altro ciclone, che ovviamente avrà strada libera verso l'Europa occidentale e nel fine settimana condizionerà il tempo anche sul nostro Paese. Le due strutture altopressorie visibili a sud - Azzorre ad ovest, Africano in Italia - non hanno quello spazio necessario ad elevarsi ulteriormente e impedire alle perturbazioni atlantiche di avere vita facile. Tant'è che proprio il promontorio africano verrà smantellato rapidamente entro le prossime 24 ore.

(Fonte:  Meteo Giornale)

Tregua effimera, nel weekend altre intense perturbazioni: PREVISIONI:

Il tempo venerdì 7 Febbraio
Come detto arriverà un'altra perturbazione i cui effetti si esplicheranno quasi esclusivamente sul Nord Italia e sulle Centrali tirreniche. Avremo piogge localmente intense sul Levante Ligure e sull'alta Toscana, così come non mancheranno fenomeni di una certa consistenza lungo l'arco alpino con quota neve ubicata mediamente sui 1000 metri. Non mancheranno sconfinamenti a quote inferiori, specie in serata. Il transito sarà rapido e in serata avremo le prime schiarite al Nordovest. I venti si disporranno dai quadranti occidentali, intensificandosi sui mari di ponente.
Sabato nuovo impulso perturbato
Le schiarite succitate avranno vita breve. Anzitutto ad inizio giornata avremo qualche scroscio di pioggia nelle regioni del Sud, soprattutto sui settori tirrenici. Ma come detto una nuova perturbazione si affaccerà da ovest coinvolgendo anzitutto il Nordovest ed espandendosi rapidamente in direzione del Triveneto e delle Centrali tirreniche. Si rinnoveranno piogge consistenti su Levante Ligure e alta Toscana, così come fitte nevicate sull'arco alpino. La ventilazione sarà ancora sostenuta occidentale.
Domenica 9 Febbraio
Interverrà un miglioramento su tutto il Nord Italia, seppur temporaneo, mentre le piogge si trasferiranno al Sud penalizzando maggiormente i settori tirrenici. Precipitazioni che si attenueranno nella seconda parte del giorno, momento in cui avremo nuove precipitazioni sparse sulla Valle d'Aosta e sui settori alpini occidentali, causa avvicinamento dell'ennesima perturbazione atlantica. Perturbazione che entrerà in scena ad inizio settimana e potrebbe risultare più forte delle precedenti.
(Fonte: Meteo Giornale)

giovedì 6 febbraio 2014

Previsioni per domani 7 Febbraio e pillole per il weekend


La situazione è in fase di miglioramento. Le ultime piogge stanno interessando le regioni Meridionali, dopodiché le schiarite avranno preso piede un po' in tutta Italia. Schiarite che si sono riaffacciate anche sul Nordovest, specie in pianura, dove il sole mancava da tempo. Purtroppo sarà una tregua effimera, destinata a naufragare già nella giornata di venerdì.

Il nostro Paese offrirà il fianco ad un'altra serie di perturbazioni atlantiche, col maltempo che investirà a più riprese un po' tutte le nostre regioni. Inizialmente si focalizzerà maggiormente al Centro Nord, mentre nei primi giorni della prossima settimana dovrebbe estendersi anche al Sud. Ci aspettiamo piogge localmente abbondanti ed altre copiose nevicate lungo l'arco alpino.

Il tempo venerdì 7 Febbraio
Come detto arriverà un'altra perturbazione i cui effetti si esplicheranno quasi esclusivamente sul Nord Italia e sulle Centrali tirreniche. Avremo piogge localmente intense sul Levante Ligure e sull'alta Toscana, così come non mancheranno fenomeni di una certa consistenza lungo l'arco alpino con quota neve ubicata mediamente sui 1000 metri. Non mancheranno sconfinamenti a quote inferiori, specie in serata. Il transito sarà rapido e in serata avremo le prime schiarite al Nordovest. I venti si disporranno dai quadranti occidentali, intensificandosi sui mari di ponente. 


Sabato nuovo impulso perturbato
Le schiarite succitate avranno vita breve. Anzitutto ad inizio giornata avremo qualche scroscio di pioggia nelle regioni del Sud, soprattutto sui settori tirrenici. Ma come detto una nuova perturbazione si affaccerà da ovest coinvolgendo anzitutto il Nordovest ed espandendosi rapidamente in direzione del Triveneto e delle Centrali tirreniche. Si rinnoveranno piogge consistenti su Levante Ligure e alta Toscana, così come fitte nevicate sull'arco alpino. La ventilazione sarà ancora sostenuta occidentale.

Domenica 9 Febbraio
Interverrà un miglioramento su tutto il Nord Italia, seppur temporaneo, mentre le piogge si trasferiranno al Sud penalizzando maggiormente i settori tirrenici. Precipitazioni che si attenueranno nella seconda parte del giorno, momento in cui avremo nuove precipitazioni sparse sulla Valle d'Aosta e sui settori alpini occidentali, causa avvicinamento dell'ennesima perturbazione atlantica. Perturbazione che entrerà in scena ad inizio settimana e potrebbe risultare più forte delle precedenti. 

(Fonte: Tempo Italia)
Mappa Giornaliera per la giornata di mercoledì 16 marzoMappa Giornaliera per la giornata di mercoledì 16 marzo

Tendenze meteo Febbraio 2014: piovoso ed ancora mite

Il mese di Febbraio 2014 sarà dominato ancora dall'azione della circolazione di bassa pressione sul Nord Atlantico che piloterà vari sistemi nuvolosi l mese di Febbraio 2014 sarà dominato ancora dall'azione della circolazione di bassa pressione sul Nord Atlantico che piloterà vari sistemi nuvolosi verso l'Europa centro occidentale e mediterranea. L'Italia dunque sarà investita in pieno dalle umide correnti atlantiche in cui si inseriscono le perturbazioni (in movimento da ONO verso ESE), tali da apportare ancora buoni apporti piovosi ma anche nevosi soprattutto sulle Alpi, a tratti fino a quote medio basse. Il tutto poi avverrà in un contesto piuttosto mite per il periodo. Infatti a livello termico le temperature, complice i venti sud occidentali saranno superiori alle medie anche di 2/3°C mentre per quanto riguarda le piogge saranno superiori in particolare al Nord e sul medio alto Tirreno.

Analisi emisferica. Continua  il trend contrassegnato da una importante anomalia negativa di pressione a ridosso dell'Europa Nord Occidentale a cui si contrappone quella positiva sul Est Europa. Verso la seconda decade del mese l'asse della circolazione di bassa pressione sul Nord Atlantico ruoterà in senso orario e andrà a pescare anche apporti d'aria artica. Questa situazione determinerà una ripresa della pressione sul Mediterraneo centro orientale, conseguenza della discesa di masse d'aria più fresca verso il comparto occidentale. Il Sud andrà incontro verso una maggiore stabilità con temperature in ripresa mentre il Nord ed il Centro sarebbero sottoposte all'azione di passaggi instabili da OSO. Non si escludono verso la fine del mese segnali di un cambio di circolazione
 a livello emisferico stante l'allentamento della corda zonale.

(Fonte: 3BMeteo)