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domenica 10 gennaio 2016

Meteo. Domenica di tregua ma in serata nuove piogge e neve sulle Alpi


E' una domenica di attesa quella odierna; dopo il passaggio della perturbazione del weekend correnti più secche determinano una relativa e breve tregua. Ancora oggi qualche fenomeno potrà verificarsi sul basso versante tirrenico, dalla Campania alla Calabria, sulla Puglia, sulla dorsale centro settentrionale e sul Levante ligure. Per il resto molte nube ma prevalgono le schiarite. In serata però arriva una nuova perturbazione e porterà un nuovo peggioramento al Nord a partire da Alpi e Triveneto con nevicate in montagna.
Sarà un'altra giornata mite per molte regioni d'Italia. La massa d'aria in arrivo dall'oceano sotto forma di venti di Libeccio e Ponente determina ancora temperature sopra le medie del periodo special modo al Centro Sud con punte fino a 20°C. I venti saranno anche tesi con mari molto mossi o agitati. La ventilazione tenderà ad intensificarsi nella notte e lunedì ci sarà una vera e propria burrasca di Libeccio.
La scena meteo in Europa è dominata da un'ampia circolazione di bassa pressione sull'Europa occidentale alimentata da aria fredda polare. Ondate di maltempo interessano anche Francia, Spagna e Mitteleuropa a causa del passaggio di intensi minimi di bassa pressione.

mercoledì 16 settembre 2015

Navi durante la tempesta - Video pazzesco!

Un video da non perdere ci mostra tutta la forza del mare in tempesta.....ed i terribili momenti che si possono vivere su una nave che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato!



fonte: youtube - STORM FORCE

lunedì 27 aprile 2015

Allerta Meteo, domani violenta burrasca di maestrale: forti mareggiate e temperature in picchiata

Forti venti di maestrale e ponente stanno per sferzare le Isole Maggiori causando un sensibile aumento del moto ondoso e conseguenti mareggiate sulle coste esposte.

Nelle prossime ore l’avvettare dell’aria fredda oceanica lungo il margine più occidentale del sistema frontale che in queste ore sta transitando sul bacino centrale del Mediterraneo, fra la Sardegna e il Tirreno, si tradurrà nell’irrompere di forti venti di ponente e maestrale che già dalla serata spazzeranno il mare a nord delle Baleari e la Sardegna, dove si manifesteranno delle burrasche. Come viene evidenziato dall’attuale situazione sinottica la saccatura nord oceanica, giunta in queste ore sul Mediterraneo centrale, tenderà ad entrare in fase di “Stretching”, favorendo lungo il suo bordo più meridionale l’isolamento di un minimo depressionario a mesoscala, stimato attorno i 999 hpa, che dal Tirreno centrale evolverà in direzione del medio-basso Adriatico.
Le mappe di Mari e Venti
wind10m_H_web_37L’isolamento di questo minimo depressionario a mesoscala sul Tirreno centrale produrrà un significativo inspessimento del “gradiente barico orizzontale” lungo il bordo occidentale di questa circolazione depressionaria. La contemporanea spinta del promontorio anticiclonico azzorriano, con un cuneo in direzione delle coste del Portogallo e della Francia, contribuirà ulteriormente a inasprire il presente “gradiente barico orizzontale”, con un conseguente forte infittimento delle isobare fra la Spagna e l’Italia. Questa netta contrapposizione barica, ulteriormente acuita dalla spinta del promontorio anticiclonico azzorriano in direzione delle coste del Portogallo e della Spagna, già dalla prossima serata genererà la rapida attivazione di forti e rafficosi venti da O-NO che dopo aver attraversato la Francia sud-occidentale e la Guascogna s’incanaleranno con forza dalla porta di Carcassonne e dalla valle del Rodano, uscendo sul Golfo del Leone per propagarsi molto velocemente al mar delle Baleari, mar di Corsica e mar di Sardegna, con burrasche da NO che raggiungeranno forza 7-8 della scalaBeaufort.
wind10m_H_web_49Visto l’approfondimento del minimo alla mesoscala sul Tirreno centrale, la conseguente compressione del “gradiente barico orizzontale” tra il mar di Sardegna e le Baleari e l’arrivo di aria decisamente più fredda dall’Atlantico francese e britannico, le burrasche da NO potranno risultare anche piuttosto intense sul mar di Corsica e mar di Sardegna, con raffiche che in nottata toccheranno i 80-90 km/h sul mar di Corsica e mar di Sardegna, e lungo le coste occidentali e meridionali dell’omonima isola. Durante la nottata gli intensi venti di maestrale, in uscita dal Rodano, raggiungeranno il mare e Canale di Sardegna, fino alle coste occidentali e meridionali della Sardegna, che verranno spazzate da forti raffiche da O-NO e NO, capaci di raggiungere picchi di oltre i 70-80 km/h, localmente anche più fra cagliaritano e oristanese.
wind10m_C_web_37Nel corso della nottata e della prima mattinata di domani i forti venti da NO, dopo aver sferzato la Sardegna, si propagheranno al Canale di Sicilia, al basso Tirreno e alla Sicilia, attraverso una componente più da Ovest e O-NO che investirà la Sicilia e il basso Tirreno, tramite raffiche anche intense, che potranno lambire o superare la soglia dei60 km/h fra trapanese, palermitano, messinese e agrigentino, mentre picchi di oltre 70 km/h, localmente anche più, si registreranno nei punti più aperti del trapanese, dell’agrigentino e del messinese tirrenico, oltre che sulle Eolie. Durante la mattinata di domani i forti venti da Ovest e O-NO, dopo aver sferzato la Sicilia, la bassa Calabria e il basso Tirreno, si sposteranno rapidamente sullo Ionio e lungo il mar Libico, dove si alzeranno delle burrasche che daranno molto fastidio alla navigazione marittima, rendendo agitati a largo questi bacini.
Attese mareggiate sulle coste occidentali della Sardegna e su quelle della Sicilia (credit Lamma)
Attese mareggiate sulle coste occidentali della Sardegna e su quelle della Sicilia (credit Lamma)
L’intensa ventilazione di maestrale e ponente andrà progressivamente ad attenuarsi non prima della nottata fra domani e mercoledì, a partire dal mar di Corsica, mar di Sardegna e Tirreno meridionale, scemando rapidamente dalla mattinata di mercoledì. L’attivazione dei forti venti di maestrale, fra mar di Corsica, mar di Sardegna, Canale di Sardegna e Canale di Sicilia, già dalla serata di oggi causerà un rapido aumento del moto ondoso su tutti questi bacini, che in poche ore passeranno da molto mossi (forza 4) ad agitati (forza 5), fino a localmente molto agitati (forza 6) il mar di Sardegna, con lo sviluppo di onde di “mare vivo” alte anche più di 3.0-4.0 metri, e “Run-Up” possibili sui 5.0 metri. Su questi due bacini, data il soffio di venti davvero impetuosi dal quadrante nord-occidentale in mare aperto, nel corso della giornata di martedì si svilupperanno onde di “mare vivo” alte più di3.0-4.0 metri che si dirigeranno verso le coste della Sardegna occidentale e dell’ovest della Sicilia.
mareggiate (16)Su questi tratti di costa, in particolare dell’oristanese e del trapanese, l’impeto dei marosi sarà tale da produrre persino dei danni nelle aree esposte al fenomeno dell’erosione costiera. Sul Canale di Sardegna e sul basso Tirreno si svilupperanno onde di “mare vivo” alte anche più di 2.5-3.0 metri, che muovendosi verso le coste occidentali della Sicilia e della Calabria tirrenica, innescheranno su queste mareggiate, anche di debole e media intensità. Soprattutto sui litorali del trapanese, dove si andranno a rompersi onde alte anche più di 3.0-4.0 metri. Il moto ondoso fra mar di Corsica e mar di Sardegna andrà a scadere già dalla serata di domani, mentre il basso Tirreno e il Canale di Sicilia continueranno a presentarsi agitati (forza 5) fino alla nottata fra domani e mercoledì, con mareggiate sulle coste della Calabria tirrenica e della Sicilia occidentale e settentrionale, oltre che sui litorali occidentali di Malta e Gozo. L’intenso moto ondoso provocherà l’interruzione dei collegamenti marittimi fra Trapani e Pantelleria e Porto Empedocle e le Pelagie. Possibili disagi anche nei collegamenti marittimi fra Palermo e Ustica e tra Milazzo e le isole Eolie.
Fonte: meteoweb

venerdì 28 novembre 2014

Allerta Meteo: forte e caldo scirocco in tutt’Italia, forti burrasche di levante tra mar Ligure e Golfo del Leone

Il profondo ciclone extratropicale che nelle prossime ore andrà a posizionarsi sull’Atlantico portoghese, con un minimo davvero profondo, sui 975 hpa, avrà come primo effetto quello di rafforzare, in modo significativo, il flusso sciroccale, nei bassi strati, che proprio in queste ore comincia ad attivarsi sul bacino centro-occidentale del mar Mediterraneo. Questa profonda depressione extratropicale, difatti, riuscirà a convogliare parte dell’aria fredda e instabile, polare marittima, in scivolamento sulle coste del Marocco, fin verso i deserti della regione del Maghreb, tramite l’inserimento di sostenuti, a tratti anche intensi, venti al suolo da Ovest, O-SO e SO che dal Marocco si spingeranno fino all’entroterra desertico algerino e all’area dei grandi “Erg” (dune di sabbia), determinando su questi delle tempeste di polvere e di sabbia che si espanderanno, da SO a NE, su buona parte del Sahara algerino. Una volta insinuata in pieno deserto l’aria fredda e umida oceanica, in sfondamento da Ovest e O-SO, andrà da subito ad interagire con le masse d’aria più calde e molto secche che preesistono nei bassi strati sopra il Sahara algerino, determinando più ad est il conseguente richiamo di sostenute correnti dai quadranti meridionali che trasporteranno aria più calda, di origine sub-tropicale continentale, che dai deserti dell’Algeria meridionale e dalla regione del Fezzan (Libia meridionale) si muoverà verso le regioni meridionali italiane e le Isole Maggiori, originando un drastico aumento termico nelle suddette aree, in particolare sulla Sicilia, per l’avvettare di aria sub-tropicale continentale fino al Mediterraneo centrale.
PPVE89L’elemento saliente del weekend sarà rappresentato proprio da questo brusco quanto repentino rialzo dei valori termici, un po’ su tutte le regioni centro-meridionali e le due Isole Maggiori. Le temperature più elevate, fra domani e domenica, come capita sempre in questi casi, si registreranno lungo le coste della Sicilia tirrenica. Questo perchè i già caldi venti di scirocco, che risaliranno dai deserti della Libia occidentale e dell’Algeria orientale, giunti sull’isola, tenderanno a scaldarsi ulteriormente durante la caduta (che determina la “compressione adiabatica” della massa d’aria) dai rilievi del vicino retroterra (i colli alle spalle di Palermo, Madonie, Nebrodi, Peloritani) , raggiungendo le aree costiere del palermitano e messinese tirrenico con folate turbolenti e abbastanza calde, capaci di far impennare i termometri oltre i +27°C +28°C, fra il messinese tirrenico e il palermitano. Inoltre, bisogna aggiungere, che il continuo avvettare di masse d’aria calde, sub-tropicali continentali, sul bacino centrale del Mediterraneo, contribuirà a creare una moderata“avvezione di spessore” sul Mediterraneo centro-orientale, che determinerà l’ulteriore intensificazione del promontorio anticiclonico mobile che dall’entroterra libico si estenderà verso l’Europa centro-orientale, andandosi a legare con il robusto promontorio anticiclonico in azione fra la Russia europea e la Scandinavia.
Recm722Il flusso di aria piuttosto calda e secca, ben strutturato nei medi e bassi strati, cominciando a crescere di quota, interesserà gli strati medi e superiori della troposfera. Questi flussi caldi, d’origine sub-tropicale continentale (provenienti dalla regione sahariana, dai 25°-30° latitudine nord), crescendo di quota tendono ad investire una maggior fetta di troposfera, comportando importanti aumenti dei valori di geopotenziale (a 500 hpa). I venti meridionali, già piuttosto sostenuti, soprattutto fra il mar di Sardegna, mar di Corsica, Canale di Sardegna, Tirreno occidentale e Canale di Sicilia, tenderanno ulteriormente a rafforzarsi dalla prossima notte, arrivando addirittura a lambire, o anche a superare di poco, la soglia d’attenzione tra Canale di Sardegna, Tirreno occidentale e Canale di Sicilia, dove si potranno registrare raffiche ad oltre i60 km/h, localmente anche i 70 km/h, fra l’Arcipelago Toscano e le coste meridionali della Sardegna, e da domenica anche fra le coste del Lazio e quelle della Sicilia occidentale.
24Altrove la ventilazione, prevalentemente da S-SE e SE, risulterà tesa, a tratti anche piuttosto sostenuta, come sul Salento, ma non dovrebbe oltrepassare la soglia d’attenzione. Nella giornata di domenica, con la lenta traslazione verso levante della profonda depressione, la quale dalle coste dell’Algarve si sposterà sull’Andalucia per andarsi poi a posizionare sul mar di Alboran, con un minimo barico al suolo sui 983 hpa. L’ingresso sul Mediterraneo occidentale di questa profonda depressione extratropicale, ad est contrapposta ad un anticiclone di carattere mobile, agevolerà un notevole inspessimento del“gradiente barico orizzontale”, che presenterà i propri massimi fra le Baleari, la Sardegna e le coste della Francia meridionale. Il sensibile inasprimento del “gradiente barico orizzontale”, tra le Baleari, la Sardegna e le coste della Francia meridionale, genererà forti burrasche di vento, in genere da E-NE e NE, che dal settore più occidentale del mar Ligure si dipaneranno, velocemente, in direzione del golfo del Leone e delle coste della Catalogna, dove la forza del vento potrà superare forza 7-8 della scala Beaufort, con raffiche sino a 70-80 km/hnei punti meglio esposti. Questi forti venti orientali, che dal mar Ligure occidentale si spingeranno fino alle coste settentrionali della Catalogna, renderanno il mare da agitato a molto agitato (forza 6), con onde di “mare vivo” alte sino a 3.0-4.0 metri che andranno a rompersi lungo la costa brava. Notevoli le ripercussioni sul traffico marittimo, con probabili interruzioni e ritardi nei collegamenti marittimi con le Baleari e i porti della Spagna orientale e del sud della Francia.
Fonte: meteoweb

giovedì 10 luglio 2014

Allerta Meteo, inizia la burrasca: 6 giorni di forte maltempo in tutt’Italia, FOCUS sulle zone più colpite

Dopo il forte maltempo dei giorni scorsi, oggi l’Italia ha vissuto una giornata di momentanea tregua – seppur parziale – con qualche pioggia e temporale al nord, localmente intensa ma localizzata, e forti venti nell’alto Tirreno dove si sono verificate mareggiate e trombe d’aria sul litorale tra Liguria e Toscana. Stasera, però, le condizioni meteorologiche stanno nuovamente peggiorando su tutto il settentrione, e inizia un lungo periodo di forte maltempo che durerà almeno per sei giorni, fino a martedì 15 luglio.
09Il nucleo più intenso della perturbazione che ha già raggiunto il nord Italia nei giorni scorsi, sta per scivolare sul medio/alto Adriatico da dove lascerà partire la vera e propria burrasca che arriverà fino all’estremo sud. Ed è un’ondata di maltempo molto pericolosa perché si sta verificando in piena estate, dopo un periodo molto caldo al centro/sud: in gioco c’è tantissima energia ed è elevato il rischio che si possano verificare molti fenomeni distruttivi come trombe d’aria, grandinate, bombe d’acqua e altri eventi meteo estremi. Non a caso, il servizio meteorologico dell’aeronautica militare e il centro funzionale della protezione civile hanno lanciato un’allerta meteo eloquente proprio per i prossimi giorni. Ecco il FOCUS di MeteoWeb con tutti i dettagli sulla tempistica del peggioramento con le zone più colpite dal maltempo.
previsioni02previsioni02previsioni02previsioni02Nelle prossime ore, tra la notte e la mattinata di giovedì 10 luglio, si formeranno violenti temporali tra Toscana, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia con possibili nubifragi, grandinate e trombe d’aria specie tra le Venezie e il litorale romagnolo. Nel corso della giornata il maltempo si estenderà a tutto il centro Italia, dapprima su Marche, Umbria e Toscana ma poi già dalla tarda mattinata e più intensamente nel pomeriggio anche ad Abruzzo, Lazio, Campania, Molise e Puglia, con forti temporali e nubifragi da Roma a Napoli. In serata il maltempo arriverà anche al Sud con le prime piogge e qualche temporale nelle zone tirreniche di Calabria e Sicilia, ma i temporali più forti insisteranno nell’Adriatico tra Marche (forti piogge su Ancona), Abruzzo, Molise e Puglia (nubifragi sul Gargano).
34Intanto inizierà la burrasca di maestrale con forti venti in modo particolare sulla Sardegna, dove il vento da nord/ovest arriverà a superare i120km/h, ma in tutto il centro/sud e anche al nord/est avremo venti intensi con raffiche vicine ai 100km/h e mareggiate sulle coste esposte, specie nel basso Tirreno dove già oggi le onde hanno reso off-limits il mare in molte località, e nelle prossime ore rischiano di provocare danni a molti stabilimenti balneari. Il fattore eolico sarà uno dei più significativi di questo peggioramento: il vento sarà molto forte anche venerdì 11 luglio, quando in modo particolare tra Sardegna e Sicilia il maestrale arriverà ad oltre 110km/hcon una violenta burrasca da nord/ovest. Il Canale di Sicilia e le sue isole (Malta compresa) verranno spazzate da questa tempesta, che interesserà anche tutto il basso Tirreno proprio nel momento “clou” del maltempo.
16Venerdì 11, infatti, il forte maltempo si concentrerà all’estremo Sud, anche se non mancheranno altri fenomeni temporaleschi nelle ore pomeridiane al centro/nord e in modo particolare al nord/est e nelle zone interne del centro. Ma, come dicevamo, quella di venerdìsarà la giornata del forte maltempo al Sud. I fenomeni più intensi si concentreranno tra Calabria e Sicilia, dove sarà una giornata tipicamente autunnale a causa del forte maestrale accompagnato da piogge e temporali con forti scrosci d’acqua, locali nubifragi, qualche grandinata e forse addirittura delle trombe d’aria. A Palermo, Trapani, Messina, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Catanzaro, Cosenza e altre località calabro/sicule la colonnina di mercurio farà fatica a superare i +25°C nei momenti più caldi della giornata, piombando sotto i +20°C anche su coste e pianure durante le precipitazioni più intense.
10547476_260951457429014_7093546767411193916_nAnche sabato 12 luglio il maltempo insisterà al Sud e in modo particolare nel basso Tirreno tra Calabria e Sicilia, dove soprattutto in mattinata continueranno a verificarsi piogge e temporali. Sarà il momento più freddo del peggioramento per il Sud, con temperature minime molto fredde per il periodo, fino a +17/+18°C su coste e pianure sotto la pioggia. Ma quella di sabato sarà la giornata della recrudescenza del maltempo al nord e in modo particolare al nord/ovest e nelle zone interne tra Toscana, Emilia Romagna, Marche e Umbria dove nel pomeriggio/sera si verificheranno nubifragi e grandinate, con possibili fenomeni estremi determinati da autentiche super-celle temporalesche. Fenomeni di maltempo che insisteranno poi nelle stesse zone anchedomenica 13, quando sarà la Toscana la Regione più colpita da piogge abbondanti che interesseranno in modo particolare il capoluogo Firenze, ma anche altre importanti città in altre Regioni del centro come Roma e Perugia.
MS_1641_ensAll’inizio della prossima settimana, tra lunedì 14 e martedì 15, continuerà a fare freddo pur senza i picchi autunnali dei giorni precedenti. Le temperature, però, si manterranno inferiori rispetto alle medie del periodo, e insisterà il maltempo che oltre alle zone interne del centro/nord interesserà anche il centro/sud con forti temporali tra Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Calabria, specie nelle zone interne dell’Appennino e durante le ore pomeridiane, ma con sconfinamenti fin su coste e pianure.
Dopo metà mese le temperature dovrebbero tornare in linea con le medie del periodo, ma il tempo molto probabilmente continuerà a fare le bizze con tanta instabilità soprattutto al centro/nord ma in qualche circostanza anche al Sud. L’estate farà fatica a risollevarsi da questa vera e propria crisi stagionale.
Fonte: meteoweb

venerdì 14 febbraio 2014

Quando il mare è in burrasca!...

Quando il mare è in burrasca bisogna avere nervi saldi ed un'imbarcazione all'altezza! Guardate quanto possono essere alte le onde!



lunedì 10 febbraio 2014

Sicilia, nuova allerta meteo: previsti venti di burrasca

Una nuova perturbazione di origine  atlantica porterà nelle prossime ore nuove piogge e nevicate  sulle regioni settentrionali e su quelle centrali tirreniche.  Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una  allerta meteo che che prevede, a partire dalla mattinata di  domani, precipitazioni diffuse e temporali su Liguria,  Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna, in estensione  a Veneto e Friuli-Venezia Giulia, con quantitativi fino a molto  elevati su Liguria di levante, Toscana ed Emilia Romagna  occidentale. Sono previste inoltre nevicate diffuse, al di sopra  dei 500-700 metri, su Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria,  Lombardia, fino a 200-400 metri sul Piemonte meridionale e  sull’entroterra ligure, in estensione a Veneto e Friuli-Venezia  Giulia al di sopra dei 700-900 metri, con apporti al suolo da  moderati ad abbondanti. Sempre da domani mattina gli esperti  prevedono venti di burrasca su Emilia-Romagna, Toscana, Lazio,  Sardegna e Sicilia.     Sulla base dei fenomeni previsti, il Dipartimento ha valutato  per la giornata di domani criticità rossa per rischio  idrogeologico e idraulico sulle zone vallive e pianeggianti dei  bacini del Veneto e su gran parte della Toscana.

(fonte: canicattiweb.com)

sabato 8 febbraio 2014

Guardate cosa COVA per la seconda parte di febbraio...

Le possibilità di un movimento antizonale nell'ultima parte del febbraio con retrogressione di aria fredda da nord-est o da est sono statisticamente abbastanza probabili e tale discreta probabilità solitamente persiste anche per tutta la prima decade di marzo. 

C'è da notare fra l'altro che, mentre sino a qualche giorno fa nessuno scenario, anche estremo, prevedeva una simile modifica fredda dell'assetto barico, le ultime corse hanno disegnato invece situazioni fredde anche spettacolari estese non solo al centro Europa ma anche al nostro Paese per l'inizio dell'ultima decade del mese. 

E' dunque doveroso porre queste mappe all'attenzione del lettore e chiedersi quanto sia credibili concretamente. Due le osservazioni: è evidente che la pressione delle westerlies, ovvero delle forti correnti occidentali che hanno governato il tempo da Natale, portandoci tanta pioggia, tanta neve sulle Alpi ma anche tanta mitezza, si va affievolendo. 

In questo contesto la circolazione sull'Europa ha bisogno di un riassetto e diviene caotica; con tanto freddo accumulato al Polo durante tutto il periodo invernale, le chances per vivere almeno un episodio di freddo moderato sono in aumento, anche in virtù dello spappolamento fisiologico del vortice polare. 

E' appena il caso di ricordare che una delle ondate di freddo più severe anche se brevi che hanno colpito l'Italia, segnatamente il nord, si sono verificate proprio sul finire del febbraio del 2005, culminando poi nel nevone del 3 marzo, senza scomodare il marzo del 2010 con bora pazzesca a Trieste e tonnellate di nevein Emilia, e che dire del marzo del 1971 con la neve persino in Sardegna e a Roma?

Insomma qualche zampata fredda a fine inverno si è spesso manifestata.

Qui a fianco ecco almeno 3 soluzioni "estreme" che le corse alternative scaturite dal modello GEFS hanno ipotizzato per il periodo 20-25 febbraio.

Nei prossimi giorni cercheremo di capire cosa nascerà dalle ceneri del flusso zonale sparato che ha dominato l'inverno europeo. 


(Fonte: meteo Live)

sabato 1 febbraio 2014

Poderosa DEPRESSIONE ISLANDESE alla riconquista dell'Europa

Osservando le varie immagini offerte dal satellite MeteoSat relative alle ultime 24 ore, sembra di rivivere lo stesso scenario dei mesi precedenti. Il Vortice Canadese, non visibile in figura, ha ripreso a pigiare sull'acceleratore fornendo inesauribili apporti ciclonici alla Depressione Islandese. Il Regno Unito, bersaglio principale del Ciclone Oceanico, dovrà sopportare condizioni di severo maltempo con venti di burrasca che investiranno anche le coste settentrionali francesi, del BeNeLux, della Germania e della Scandinavia sudoccidentale.
L'ampio fronte perturbato, opportunamente indicato in figura, sta guadagnando terreno verso levante e presto cercherà di scalzare l'Anticiclone Russo. Impresa ardua, giusto dirlo, ma possiamo già notare un lieve arretramento della struttura altopressoria.
Il Mediterraneo, infine, è ancora preda di una complessa Bassa Pressione che affonda le radici sul nord Africa. Sull'Italia permangono condizioni di brutto tempo, a tratti pessimo. Lo Scirocco continuerà ad imperversare sulle regioni ioniche, con intensità di burrasca e convogliando in loco piogge alluvionali. Nel frattempo una nuova perturbazione sta raggiungendo le Alpi occidentale e nel corso della giornata arrecherà un lieve peggioramento anche al Settentrione.
Fonte immagine EumetSat 2014, rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale.
(Fonte: Meteo Giornale)
immagine articolo 31077

venerdì 31 gennaio 2014

EDIZIONE STRAORDINARIA: piogge alluvionali interessano varie regioni d'Italia. A rischio esondazione Tevere ed Arno. Valanga di neve sulle Alpi

La situazione meteorologica è divenuta inquietante in varie regioni italiane, per l'effetto di intense piogge. Ormai piove sul bagnato, in questo Inverno che ha le caratteristiche di un Autunno inoltrato, siamo piombati per l'ennesima volta sotto una scarica di pioggia.
immagine 2 articolo 31066L'area metropolitana di Roma ed il suo hinterland stanno patendo per la pioggia torrenziale che si sta rovesciando da ieri, e che stanotte e questa mattina ha assunto intensità di flash food.
Nel Lazio, strade di paesi e città sono divenute fiumi con auto sommerse dall'acqua. Apprendiamo anche di gente che si è rifugiata sui tetti per gli allagamenti. Il traffico da e per Roma è in tilt, con pendolari bloccati, mentre i più fortunati sono tornati a casa. Il Tevere è sorvegliato speciale.
Ma la situazione è criticissima anche in Toscana, tanto che a Pisa sono chiuse le scuole e molti ponti nella piana toscana sono stati chiusi al traffico.
In Veneto ed in Friuli Venezia Giulia le piogge intense e lo scioglimento della neve alle quote basse ha fatto gonfiare tutti i corsi d'acqua. La situazione è critica a Vicenza, dove il fiume Bacchiglione è sorvegliato speciale e rischia di abbattersi in città.
Sempre in Veneto (zona dolomitica) segnaliamo l'autentica valanga di neve che è caduta dal cielo alla quota oltre i 1000 metri. Nelle ultime 24 ore è venuto circa un metro di neve che si somma a quella caduta in precedenza. Ancora una volta ci sono black out elettrico e telefonico sulla montagna bellunese.
immagine 1 articolo 31066
La neve raggiunge altezze di vari metri in tutta la regione alpina: in Trentino le località sciistiche sono sotto circa 3 metri di neve. I 3 metri di neve si misurano anche in Lombardia, e persino nel sud del Piemonte. A Madesimo e Foppolo la neve raggiunge i 4 metri alla quota dei centri abitati.
E' innevatissima tutta la Valle d'Aosta, così come l'entroterra ligure.
Stanotte è nevicato su tutto il Trentino Alto Adige, fondovalle compreso. Bolzano e Trento sono ammantate di neve.
Una fortissima burrasca di vento sciroccale imperversa nel Sud Italia e nell'Adriatico. Il vento ha raggiunto oltre i 100 km/h in Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia, dove la temperatura notturna è rimasta prossima ai 15 gradi nelle coste.
Fa ancora freddo nelle pianure del Nord Italia: a Milano e Torino è segnalata pioggia con 1°C, a Bologna con 4°C. Fa freddo anche nella Riviera Ligure, dove sui rilievi ci sono state ingenti nevicate.

La situazione meteo, come da previsioni meteo, tenderà a migliorare parzialmente da ovest. Per i dettagli, consigliamo la visione dei nostri bollettini meteorologici.
(Fonte: Meteo Giornale)