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mercoledì 18 ottobre 2017

Previsioni Meteo Italia, importanti novità per la prossima settimana: tornano le grandi piogge e arriva il primo freddo?

Previsioni Meteo Italia: primo peggioramento in vista del weekend, ma sarà blando. Occhi puntati alla prossima settimana, quando potrebbe scatenarsi una tempesta Mediterranea foriera di venti impetuosi e violenti temporali soprattutto al Centro/Sud

Previsioni Meteo Italia – Continua l’anomalia di caldo e siccità che da settimane sta nuovamente interessando l’Italia, con la complicità dell’uragano Ophelia che transitando sull’Atlantico orientale ha fatto “slittare” l’Anticiclone delle Azzorre proprio nel cuore dell’Europa e del Mediterraneo: ancora oggi abbiamo avuto temperature di +27/+28°C su gran parte d’Italia, e la siccità che affligge i suoli del nostro Paese sta diventando sempre più seria.
Ma nei prossimi giorni potremo finalmente assistere ad un significativo cambiamento della situazione: già verso il weekend potremmo avere un primo peggioramento, che inizierà dalle isole e dalle Regioni del Sud a partire dalla giornata di Venerdì 20 per l’arrivo di una goccia fredda e instabile proveniente dall’Atlantico. Sarà, comunque, un peggioramento blando, che potrebbe estendersi nel weekend (e in modo particolare Domenica 22) anche al Nord, con temperature tuttavia ancora stabili e superiori rispetto alle medie del periodo.
Occhi puntati, invece, sull’evoluzione a medio termine: secondo gli ultimi aggiornamenti del modello britannico ECMWF, l’Italia potrebbe vivere la prima grande tempesta autunnale tra 24 e 26 Ottobre, con venti impetuosi e piogge torrenziali in modo particolare al Centro/Sud. Una tempesta che in un secondo momento, a fine mese, potrebbe richiamare masse d’aria fredde provenienti dalla Russia, dando vita alla prima irruzione fredda della stagione, portando la neve addirittura sotto i mille metri di altitudine su Alpi e Appennini.
Per adesso soltanto un’ipotesi, vedremo se si trasformerà in realtà.
Fonte: meteoweb

venerdì 14 aprile 2017

Previsioni meteo, Pasqua instabile: attenzione all’intensa ondata di freddo tardivo in arrivo sull’Italia tra il 18 e il 19 Aprile

Pasqua instabile al Sud, attenzione ad una possibile sfuriata fredda di matrice artica in arrivo sull'Italia tra il 18-19 Aprile

L’onda mobile anticiclonica in queste ore è in temporaneo rinforzo sulla nostra Penisola, ma gli ultimi strascichi instabili nelle prossime ore continueranno ad arrecare residui fenomeni d’instabilità tra Molise, Gargano (Foggiano compreso) e Basilicata. Da segnalare anche qualche scroscio di pioggia sull’estremo Nord-Est, tra Friuli ed Alto Veneto, che potrà sconfinare dalle Alpi verso le pianure. Venerdì l’alta pressione comincerà nuovamente ad indebolirsi favorendo altra instabilità pomeridiana sul Nord-Est ed Emilia Romagna. Sabato un nuovo impulso freddo ed instabile colpirà il Triveneto, la Lombardia orientale e l’Emilia Romagna, determinando temporali sparsi e grandinate, scivolando poi lungo il medio Adriatico e al Sud Italia nella giornata di Pasqua con un relativo calo delle temperature, ma per il lunedì di Pasquetta è atteso un miglioramento con un tempo più stabile e soleggiato ovunque. Attenzione tra il 18-19 Aprile, secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici potrebbe affluire una veloce ma intensa irruzione di aria fredda da Nord Est, in grado di determinare un brusco calo termico, instabilità temporalesca, grandine, brevi nevicate in collina con una forte ventilazione dai quadranti settentrionali associata a delle gelate nelle ore più fredde. Nei prossimi giorni faremo ovviamente il punto in merito a questa situazione.

Fonte: meteoweb

mercoledì 29 marzo 2017

Previsioni Meteo: il fronte freddo si allontana sullo Jonio, ultimi fenomeni di maltempo residuo all’estremo Sud

Previsioni Meteo, si sta concludendo il veloce colpo di coda dell'inverno: è tornato a splendere il sole su gran parte d'Italia, ultime ore d'instabilità soltanto all'estremo Sud

Previsioni Meteo – Il colpo di coda dell’inverno ha fatto crollare le temperature in tutt’Italia: stamattina le minime sono piombate fino ad appena +8°C a Napoli, Bari, Salerno, Caserta e Catanzaro, +7°C a Cagliari e Cosenza, +6°C a Roma, Pescara, Avellino e Vibo Valentia, +5°C a Foggia, +4°C a Milano, Bologna, Matera, Benevento, Viterbo, Ancona e Frosinone, +3°C a Firenze, Latina, Grosseto, Bolzano, Ferrara, Pisa, Verona, Guidonia e Tivoli, +2°C a Rimini, Cervia, Olbia, Piacenza, Potenza e Campobasso, +1°C a Novara e Arezzo, -1°C a L’Aquila e Avezzano, e domattina potrebbe fare ancora più freddo per l’inversione termica con cieli completamente sereni e venti assenti. Intanto il maltempo è concentrato all’estremo Sud: la Calabria è stata come ampiamente previsto la Regione più colpita dal maltempo, con picchi di 5060mm di pioggia tra ieri sera e stamattina nel reggino jonico. Maltempo anche in Sicilia con punte di 20mm lungo la costa siracusana, ma ormai il grosso dei fenomeni è in allontanamento con i forti temporali sul mar Jonio al largo. Avremo ancora in giornata delle precipitazioni, specie nel reggino in Calabria e ancora in Sicilia, ma saranno deboli fenomeni d’instabilità residua, estremamente isolati e localizzati in un contesto nazionale non solo di bel tempo diffuso ovunque dal Pollino in sù, ma anche di temperature in forte aumento (nel pomeriggio attese punte di +22°C in pianura Padana). Da domani, poi, sole e caldo in tutt’Italia con il ritorno dell’Anticiclone delle Azzorre che porterà punte tipicamente primaverili già nella giornata di Mercoledì 29 Marzo, fino a +25/+26°C in pianura Padana e nelle zone interne del Nord, dove avremo grandi escursioni termiche giornaliere dalla temperatura sottozero del mattino a quella quasi estiva del pomeriggio.

Fonte: meteoweb

martedì 28 marzo 2017

Allerta Meteo, colpo di coda dell’inverno: il fronte freddo arriva al Sud, temporali in “scivolamento” su Calabria e Sicilia

Allerta Meteo, il fronte freddo si sposta all'estremo Sud: forti temporali tra stasera e domattina in Calabria e Sicilia, temperature invernali

Allerta Meteo – Temperature attese in diminuzione, un po’ di instabilità, con rovesci e qualche temporale grandinigeno a carattere sparso, e l’irrompere di una più fredda ventilazione dai quadranti settentrionali che renderà il clima ancora più frizzante. Questo è il sunto del tempo che troveremo nelle prossime ore sulle nostre regioni meridionali, causa l’afflusso di uno sbuffo di aria un po’ più fredda, di tipo polare continentale, in discesa dalla regione carpatico-danubiana. L’ulteriore avanzata verso levante del promontorio anticiclonico, ora posizionato con i propri massimi di geopotenziale in quota sopra la Germania, andrà ad erodere, seppur solo parzialmente, l’ampia saccatura a carattere freddo che dal mare di Barents si prolunga sul bassopiano Sarmatico, “avvettando” masse d’aria particolarmente fredde che dalle latitudini artiche scivolano fino al cuore della Russia europea, raggiungendo l’area dei monti Urali.
La pressione esercitata da questo promontorio anticiclonico riuscirà a mandare in fase di “stretching” la parte più occidentale di tale saccatura, presente sulla Russia, con il successivo isolamento di un modesto minimo depressionario relativo in quota che dal Tirreno centrale tenderà, entro domani, a scivolare velocemente verso il mar Ionio, causando una fase di instabilità sulle nostre regioni più meridionali. Con particolare riferimento per la Calabria e la Sicilia orientale che nelle prossime ore potranno essere interessate anche da brevi rovesci o temporali, anche localmente a carattere grandinigeno. Sulle cime dell’Appennino meridionale, così come sul massiccio dell’Etna nella giornata di domani, saranno possibili anche delle spruzzate di neve.
La presenza in quota, nella media troposfera, di un nucleo di vorticità positiva, contribuirà ad esaltare l’instabilità, favorendo lo sviluppo di un discreto “forcing” convettivo fra il basso Tirreno e lo Ionio, dove si potranno creare delle “cellule temporalesche” anche ben strutturate che potranno dare la stura a brevi ma intensi rovesci, accompagnati da una significativa attività elettrica e da possibili ma molto localizzati fenomeni grandinigeni che dalla prossima notte interesseranno il sud-ovest della Basilicata, la Calabria e dalla mattinata di domani pure la Sicilia orientale, in modo particolare il messinese.
Già dal pomeriggio di domani, con il rapido allontanamento del minimo depressionario relativo in quota verso lo Ionio il tempo andrà rapidamente a migliorare, anche se sull’area ionica continuerà a persistere una leggera instabilità. Sul resto del territorio nazionale la rapida risalita dei geopotenziali in quota garantirà condizioni di stabilità, con cieli prevalentemente sereni o poco nuvolosi.
Fonte: meteoweb

mercoledì 15 marzo 2017

Previsioni Meteo, ultimo sbuffo freddo dai Balcani al Sud: FOCUS sulla neve di Mercoledì 15 Marzo

Previsioni Meteo: domani al Sud l'ultima giornata d'inverno con freddo e neve sugli Appennini, poi sboccia la primavera in vista del weekend della Festa del Papà e dell'Equinozio di Primavera

Previsioni Meteo – L’Italia sta vivendo un’altra giornata mite e soleggiata, ma per l’ennesima volta fa decisamente più caldo al Nord rispetto al Centro/Sud che resta sotto l’influenza di fresche correnti nord/orientali. Domani, Mercoledì 15 Marzo, avremo l’ultimo sbuffo freddo proveniente dai Balcani verso le Regioni meridionali: potrebbe essere l’ultimo colpo di coda dell’inverno italiano, seppur limitato esclusivamente al Centro/Sud. Le temperature crolleranno di diversi gradi, mentre al Nord sarà un’altra giornata mite e soleggiata con temperature fino a +20°C al Nord/Ovest. Invece sulle Regioni Adriatiche meridionali e al Sud in genere sarà ancora inverno, seppur solo per qualche ora: eloquenti le mappe nella gallery a corredo dell’articolo che illustrano sbalzi termici fino a 10°C tra Nord e Sud. Sui rilievi appenninici tornerà anche la neve fino a quote collinari, fino agli 800 metri tra Abruzzo meridionale, Molise e zone interne della Campania, fino ai 1.200 metri in Calabria e fino ai 1.400 metri in Sicilia. Proprio in Calabria e Sicilia, all’estremo Sud, avremo i fenomeni di maltempo più significativi nel pomeriggio/sera, specie tra Serre, Aspromonte e Sicilia orientale. Già da Giovedì 16 le condizioni meteo miglioreranno e nella seconda parte della settimana tornerà l’Anticiclone delle Azzorre con sole pieno, bel tempo e temperature in netto aumento in tutto il Paese per un weekend della Festa del Papà dal clima tipicamente primaverile. 
Fonte: meteoweb

venerdì 10 marzo 2017

Previsioni Meteo, clamoroso colpo di scena a breve termine: ondata di freddo dai Balcani tra Venerdì sera e Sabato al Centro/Sud!!!

Previsioni Meteo, l'inverno continua a ruggire: tra Venerdì sera e Sabato 11 Marzo intensa ondata di freddo al Centro/Sud con forti venti di tramontana e nevicate a bassa quota

Che l’inverno non fosse finito, lo diciamo da un pezzo e lo diciamo perché dimostrerà, anche durante questo fine settimana, di che pasta  ancora è fatto.
Chi abita al Meridione deve prestare molta attenzione a non farsi ingannare dalle due giornate  che precedono il fine settimana. E’ vero che da oggi la nostra Penisola risentirà di una tregua meteorologica, ma sarà assolutamente di breve durata, almeno al Sud.
Se osserviamo le mappe per le prossime ore notiamo, a partire da venerdì pomeriggio, che una ben estesa discesa di aria molto fredda si proietta sul Puglia per poi coinvolgere sabato Calabria e Sicilia. I valori termici in quota non scherzano affatto, mettendo in ben evidenza un’isoterma di -30°C sullo Jonio.
La dinamica che genera questo brusco ritorno a condizioni invernali è semplice: sulla sinistra la cupola anticiclonica di matrice azzoriana cerca di spingersi sul Mediterraneo centrale, ma l’unico effetto che genera e che si sposta solo un po’ verso ovest, salendo invece verso  nord. Il risultato è che, per effetto della spinta verso nord appunto, per contrasto aria fredda discende verso sud lungo i meridiani, investendo cosi il Meridione, per l’appunto.   Se immaginiamo  l’atmosfera come un fluido che, se spinto da un lato, reagisce dalla parte opposta, allora comprendiamo facilmente cosa avviene.
Gli effetti sulle condizioni meteo saranno marcati sottoforma di aumento, anche sensibile della ventilazione da Nord, di Tramontana quindi, che farà percepire per la giornata di sabato, molto freddo al Sud. Minime ovunque sotto i +10°C e massime che non supereranno i +12°C/+13°C un po’ ovunque. Vento che raggiungerà facilmente i 30 nodi sullo Jonio ma anche sul basso Tirreno, con raffiche fino a Forza 8, quindi 40 nodi.
Scarsa l’influenza in termini di precipitazioni, stante la componente molto secca del freddo. Nuvolosità estesa di tipo cumuliforme  in corrispondenza di rilievi  ed entroterra, aperture sulle coste. Ma di sarà comunque qualche temporale specie nel basso Tirreno con nevicate a bassa quota.
Domenica la situazione si attenuerà progressivamente, ma attenzione alla nuova settimana che si prospetta sicuramente  alquanto vivace dal punto di vista meteo.  Torneranno anche  le piogge.
Fonte: meteoweb

giovedì 23 febbraio 2017

Clima mite, siamo al clou: nel weekend più freddo e peggioramento meteo

Alta Pressione nel pieno della forma determina condizioni di stabilità atmosferica su tutto il Paese. Temperature in ulteriore aumento, su valori decisamente superiori alla norma, ma c'è da dire che le nebbie e le nubi basse provocano annuvolamenti talvolta persistenti in valli e pianure. La situazione muterà rapidamente nel fine settimana, allorquando arriverà una rapida perturbazione nord atlantica che arrecherà un peggioramento meteo e un deciso calo delle temperature.
Guardando più in là nel tempo possiamo dirvi che la perturbazione succitata potrebbe aprire una fase di dinamicità destinata a sfociare in un affondo d'aria fredda ai primi di marzo. Freddo che potrebbe riportare un po' d'inverno con anche delle nevicate a quote relativamente basse. Ipotesi tutt'ora in fase di strutturazione e che andrà suffragata da ulteriori conferme.
MERCOLEDI' E GIOVEDI' BEL TEMPO: l'Alta Pressione garantirà altri due giorni di stabilità atmosferica diffusa. Cieli generalmente sereni o poco nuvolosi, eccezion fatta per banchi di nebbia e di nubi basse in sviluppo durante le ore più fredde della notte e che localmente potrebbero persistere anche di giorno. Venti deboli, di direzione variabile. Da segnalare la possibilità di qualche sporadico piovasco tra Levante Ligure e alta Toscana.
METEO WEEKEND: sembra non esserci più alcun dubbio sul passaggio, celere, di una fredda perturbazione nordica. Perturbazione che porterà delle piogge, anche intense, tra Emilia Romagna e regioni Centrali. Il Nord risulterà protetto dalle Alpi, laddove avremo delle nevicate lungo i crinali, tant'è che in pianura si avranno venti di foehn. In Appennino neve dapprima a quote medio alte, poi in calo verso i 1000-1200 metri (in tarda serata).
Sabato la perturbazione proseguirà verso Sud, portando precipitazioni sparse molto meno vivaci. Piovaschi anche su est Sardegna e nord Sicilia. Migliora al Centro Nord, ma con venti di Grecale che porteranno un deciso abbassamento delle temperature. Temperature in calo, netto, in tutta Italia. Concludiamo con domenica dicendovi che sarà una bella giornata eccezion fatta per qualche residuo annuvolamento all'estremo Sud.
Fonte: meteogiornale

lunedì 23 gennaio 2017

Ultima settimana di gennaio dal meteo invernale: continuerà a far freddo

L'Italia continua a risentire di un'ampia circolazione depressionaria supportata da aria relativamente fredda preesistente. Si tratta di quel Vortice di Bassa Pressione che ha sballottato la Sardegna e che proprio in queste ore sta arrecando piogge a carattere di temporale o nubifragi lungo le coste ioniche.
Pur in attenuazione, l'area ciclonica riceverà un nuovo apporto destabilizzante e si avvarrà di nuovi contributi freddi associabili all'ondata di gelo che si abbatterà sull'Europa sudorientale. Dopodiché dovrebbe riaprirsi la porta alle perturbazioni atlantiche, o meglio, agli impulsi nord atlantici. Quest'ultimo step dovrebbe prendere piede proprio in occasione dei giorni più freddi dell'anno: quelli della "merla".
IL METEO DI OGGI: prevediamo condizioni di forte maltempo sulla Sicilia nordorientale ma in trasferimento verso Calabria, Lucania e Puglia. Attesi temporali e nubifragi, mentre la neve risulterà relegata a quota 1500-1600 metri (in calo verso sera attorno a 1300-1400 metri). Pioverà anche su gran parte del Centro Sud e sulla Sardegna nordorientale, con possibilità di nevicate - non copiose - lungo la dorsale appenninica. In genere nevicherà sino a 1000-1200 metri. Le precipitazioni riusciranno ad arrivare in Romagna, non nel resto del Nord dove il meteo sarà buono.
MARTEDI' 24 GENNAIO: bel tempo sul Nord Italia, anche in Romagna. Inizialmente brutto su gran parte del Centro Sud e Sicilia, ma le piogge più intense continueranno a verificarsi sui settori ionici. Tendenza a miglioramento, nel pomeriggio, su gran parte del Centro Italia mentre continuerà a piovere nel Mezzogiorno - seppur con minore intensità. Possibili piogge residue anche su Sardegna settentrionale.
LENTO MIGLIORAMENTO: la giornata di mercoledì dovrebbe proporci bel tempo abbastanza diffuse, salvo residue condizioni d'instabilità sul Mezzogiorno. Un nuovo peggioramento dovrebbe coinvolgere la Sardegna, laddove prevediamo piogge - non intense - e qualche nevicata oltre 1200 metri. Situazione analoga giovedì, mentre a partire da venerdì il tempo sembrerebbe poter migliorare ancora e in tutta Italia. Continuerà a far freddo e di notte non mancheranno diffuse gelate.
Fonte: meteogiornale

giovedì 19 gennaio 2017

Freddo e neve agli sgoccioli, ma nessuna tregua. Peggiora meteo nel weekend

PRESTO STOP AL METEO INVERNALE SULL'ITALIA - Buone notizie dall'evoluzione meteo, che vedrà presto attenuarsi il vortice sul Tirreno e, pertanto, anche le colossali nevicate sulle regioni adriatiche e zone terremotate concederanno l'attesa tregua. La fase molto fredda e a tratti rigida si protrae ormai da ben due settimane, se si considera anche la prima intensa ondata di gelo dell'Epifania. Bisognerà però ancora pazentare per veder finire piogge e nevicate al Centro-Sud, in quanto la circolazione depressionaria resta ancora presente sui mari meridiionali italiani. Inoltre non ci sarà nessuna tregua anticiclonica, in quanto sul finire della settimana prenderà corpo un nuovo peggioramento, stavolta veicolato da correnti più miti d'origine afromediterranea. L'inverno tornerà meno rigido, ma il maltempo diverrà protagonista. La neve salirà di quota, tranne al Nord-Ovest.
IL METEO DI GIOVEDI' 19 GENNAIO - L'emergenza neve per le regioni adriatiche, purtroppo gravemente amplificata dagli effetti della serie di scosse di terremoto delle ultime 24 ore, si protrarrà ancora nella giornata odierna. Nuove nevicate andranno infatti a bersagliare in particolare Marche ed Abruzzo, dove si attendono nuovi importanti apporti nevosi anche di 30/50 cm in 24 ore sui versanti montuosi esposti. La quota neve tende lievemente ad alzarsi e si attesterà oltre i 500/600 metri, grazie ad un lieve progressivo aumento delle temperature. Pioverà a bassa quota e sulle coste, ma in modo meno torrenziale rispetto ai giorni passati. L'instabilità coinvolgerà comunque gran parte del Centro-Sud, con piogge e rovesci in Puglia, Calabria e Campania. Sarà instabile anche in Sicilia e sull'est della Sardegna, dove persisteranno piogge e nevicate sui rilievi.
VERSO NUOVO PEGGIORAMENTO METEO, MA MENO FREDDO - Le regioni del Nord Italia godranno ancora di prevalente bel tempo, trovandosi sempre ai margini delle evoluzioni perturbate. La situazione cambierà poco a tal riguardo anche nel fine settimana, quando arriverà una nuova perturbazione destinata a colpire in modo più pesante prima le Isole Maggiori e poi il Centro-Sud Peninsulare. Le condizioni invernali, in questa fase, tenderanno completamente a ridimensionarsi, in quanto questa nuova perturbazione sarà accompagnata dal richiamo di correnti ben più miti di matrice afromediterranea. La giornata domenicale sarà la peggiore per il maltempo, che tenderà in parte a propagarsi anche verso le regioni di Nord-Ovest: qui potrà aversi neve a bassa quota specie su Basso Piemonte ed Emilia. Maggiori possibilità di nevicate in avvio di settimana.
ULTERIORI TENDENZE - L'area di bassa pressione potrebbe mantenersi attiva anche in avvio di settimana, quando non è escluso possa richiamare gradualmente masse d'aria più fredde da est. Nel frattempo il gelo tornerebbe protagonista sull'Europa dell'Est e l'inverno vero potrebbe quindi tornare alla ribalta, entro fine mese, anche sull'Italia.

lunedì 16 gennaio 2017

Meteo avvio settimana con più freddo. Maltempo e neve a quote molto basse

PICCO INVERNO ARTICO, METEO AVVERSO CON PIOGGIA E NEVE - Abbiamo tagliato metà gennaio e finora in questa prima parte del mese l'inverno ha davvero mostrato i muscoli. Prima la forte irruzione gelida dell'Epifania ed ora lo scenario resta da pieno inverno: l'Italia è interessata dall'afflusso d'aria sempre molto fredda artica, leggermente meno rigida nei bassi strati. Si tratta di una dinamica comunque super esplosiva, in quanto quest'aria fredda continuerà ad alimentare un vortice ciclonico sui mari centro-meridionali italiani, la cui collocazione sarà in grado di causare condizioni di diffuso maltempo in questa prima parte di settimana al Centro-sud. Saranno piogge e gran neve sui rilievi, ma anche localmente a bassa quota. La settimana vedrà un'evoluzione ancora improntata al maltempo verso il weekend, ma con clima in genere più mite.
PREVISIONI METEO PROSSIMI GIORNI
IL METEO DI LUNEDI' 16 GENNAIO 2017 - Scenari come detto improntati al maltempo su molte regioni, con il freddo destinato ad acuirsi per apporti d'aria più fredda artica in discesa dal Baltico e dalla Russia, lungo il bordo orientale dell'anticiclone in allungamento sulla Scandinavia a formare un ponte con l'anticiclone russo. Nel dettaglio, la giornata odierna sarà compromessa su regioni adriatiche e al Sud, dove instabilità e maltempo saranno protagonisti con frequenti precipitazioni. Nevicate fino ai 100-300 metri di quota interesseranno il medio versante adriatico dalle Marche al Molise, con importanti accumuli sull'entroterra montuoso. Neve anche su tutti i rilievi del Sud, dai 600/700 metri. A fine giornata neve anche in pianura risalirà verso la Romagna. Fioccate in collina a bassa quota anche in Sardegna, sui settori centro-settentrionali del lato est.
MALTEMPO, FREDDO E NEVICATE: METEO A LUNGO COMPROMESSO - La nuova irruzione fredda coinvolgerà più direttamente il Nord Italia, parte del Centro e Sardegna, con il grosso dell'aria artica che scorrerà verso le Alpi, la Francia per poi raggiungere Baleari e Penisola Iberica. Questo flusso freddo sarà in grado di alimentare il profondo vortice ciclonico atteso ancora sul Mar Tirreno e che sarà responsabile di una situazione di stallo per svariati giorni, fino a metà settimana. Maltempo anche acuto insisterà pertanto sulle regioni del versante adriatico con neve abbondante fino a quote collinari e piogge battenti sulla fascia costiera. Frequenti precipitazioni ancora al Sud ed Isole con neve sui rilievi. Al Nord solo in Emilia Romagna avremo nevicate fino in pianura. Più all'asciutto il resto del Nord, con qualche nevicata sporadica sul Basso Piemonte.
ULTERIORI TENDENZE - Questa fase fredda e perturbata, con le nevicate abbastanza diffuse fino a bassa quota, mollerà la presa da metà settimana, ma il meteo non appare destinato a migliorare. Il vortice ciclonico, inizialmente in allontanamento a sud/ovest, verrà agganciato da aria più mite e tornerà sui propri passi. Ciò significa che avremo una probabile nuova recrudescenza del maltempo sul finire della settimana, ma stavolta con temperature meno fredde. Solo al Nord potrebbero crearsi le condizioni ideali per nevicate anche fino in pianura o per il temuto gelicidio.
Fonte: meteogiornale

lunedì 12 dicembre 2016

Previsioni Meteo, non solo Anticiclone: freddo dai Balcani e maltempo dal Maghreb prima di Natale

Previsioni Meteo – L’ipotesi di una grande ondata di gelo sull’Italia a metà Dicembre paventata nei giorni scorsi dal modello statunitense GFS è naufragata negli ultimi aggiornamenti: per l’ennesima volta ha saputo leggere meglio la situazione a medio/lungo termine il modello europeo ECMWF, sempre più affidabile nella tendenza fino a 10 giorni. Sull’Italia, quindi, avremo un’altra settimana di transizione, con un forte anticiclone, tanta nebbia e temperature molto basse in pianura Padana, caldo anomalo sui rilievi alpini e appenninici ma con qualche sbalzo in più lungo le Regioni Adriatiche e al Sud dove già tra Lunedì 12 e Martedì 13 avremo un piccolo sbuffo freddo dai Balcani con piogge sparse e temperature in netto calo rispetto ai valori miti del weekend.

GFSPANELOPEU12_1A medio/lungo termine la situazione, seppur piano, si smuoverà. Prima di Natale saranno due elementi a caratterizzare l’evoluzione meteorologica sull’Italia: l’arrivo di aria sempre più fredda dai Balcani e l’avanzata di maltempo dal Maghreb. Vista la provenienza geografica di queste due circostanze, è facile immaginare che le Regioni più esposte al freddo saranno quelle orientali, mentre quelle più esposte al maltempo saranno quelle meridionali e occidentali, quindi in prevalenza le isole maggiori e la Calabria.


GFSPANELOPEU12_4Lo scenario è in continua evoluzione, e anche se l’anticiclone continuerà a dominare la scena, non sarà l’unico elemento a condizionare l’andamento climatico della seconda decade di Dicembre in Italia. Il calo delle temperature per il freddo proveniente dai Balcani sarà significativo a partire dal prossimo weekend; più incognite, invece, per il maltempo in risalita dal Maghreb che però potrebbe concretizzarsi proprio contestualmente, a partire da Sabato 17 e Domenica 18 Dicembre.


enspanel5Di certo c’è la contezza di una situazione tipicamente dicembrina per l’Italia: l’anticiclone è un elemento tipico di questo periodo dell’anno per il Nord Italia, e i fenomeni di nebbia e galaverna che stanno interessando da ormai una settimana intera la pianura Padana rendono le condizioni assolutamente invernali, con temperature gelide anche di giorno, in alcuni casi fino a 10°C inferiori rispetto alle medie del periodo. Al Centro/Sud il clima è ancora mite ma nella prima metà del mese di Dicembre è ovvio che sia così: molto raramente si verificano ondate di freddo tanto premature. Invece sta facendo molto freddo nell’Europa dell’est, dov’è normale che già nella prima parte di Dicembre l’inverno inizi a far battere i denti (infatti nei prossimi giorni basteranno correnti orientali per spingere il freddo sull’Italia senza una vera e propria irruzione), creando le condizioni per estendersi poi durante il “clou” della stagione (il bimestre Gennaio-Febbraio) anche nel Mediterraneo.

Fonte: meteoweb

mercoledì 30 novembre 2016

Meteo Italia, ultime ore di freddo ma torna a splendere il sole. Temperature in aumento

Meteo Italia – Stanno migliorando le condizioni meteorologiche in Italia: dopo il maltempo dei giorni scorsi, in quest’ultimo giorno di Novembre fa molto freddo ma splende il sole in gran parte del Paese. Persistono nubi sparse soltanto in alcune zone del Sud, sull’Appennino tra Molise, Campania e Basilicata, in Sila e nel crotonese, nel vibonese e nel reggino tirrenico, nello Stretto di Messina e nella Sicilia settentrionale. Altrove splende il sole, con la nuvolosità confinata al largo nel mar Jonio. Anche le temperature, dopo il gelo della notte, sono in aumento un po’ ovunque: abbiamo +11°C a Roma e Genova, +9°C a Trieste, +8°C a Torino e Udine. E nelle prossime ore la colonnina di mercurio continuerà a risalire verso l’alto.
Ancora freddo al Sud, ma il forte vento di tramontana è in attenuazione: nel pomeriggio continuerà a soffiare forte nella Calabria jonica e nello Stretto di Messina, calmandosi altrove dopo le raffiche impetuose della notte e di stamattina in tutte le Regioni meridionali. Anche al Sud il picco del freddo è ormai alle spalle: farà ancora fresco la prossima notte, ma non come in quella passata. E da domani le temperature rientreranno subito in linea con le medie del periodo.

Fonte: meteoweb

giovedì 10 novembre 2016

Previsioni Meteo, freddo e maltempo sull’Italia: assaggio d’inverno a San Martino. Nuovo peggioramento in arrivo

Previsioni Meteo Italia, il punto della situazione: freddo e maltempo su gran parte del Paese, nuovo peggioramento nelle prossime ore

Assaggio d’inverno sull’Italia in queste ore: dalla scorsa notte il freddo s’è esteso anche al Sud, dove fino a ieri il clima era caratterizzato da un caldo anomalo. Stamattina, invece, le temperature sono piombate fino a +11°C a Palermo, Catania e Reggio Calabria, +10°C a Cosenza e Catanzaro, +8°C a Vibo Valentia e Caltanissetta, con maltempo diffuso, forti piogge e temporali. In Sicilia, dalla mezzanotte sono caduti 46mm di pioggia a Capo d’Orlando, 32mm a Brolo, 28mm a Pace del Mela, 26mm a Barcellona Pozzo di Gotto: le precipitazioni più significative hanno colpito il messinese tirrenico, rispettando le previsioni dei giorni scorsi. Forti piogge anche in Calabria, specie nel versante tirrenico con 43mm di pioggia a Cenadi, 37mm a Cortale, 34mm a Lattarico, 33mm a Montalto Uffugo, Girifalco e Filadelfia, 26mm a Mongiana, 24mm a Serra San Bruno. Il freddo invernale persiste anche di giorno: Palermo non ha superato i +16°C come se fossimo a gennaio, Catania è arrivata a +17°C, Cosenza e Catanzaro hanno appena lambito i +15°C, le città più “calde” sono state Lecce e Reggio Calabria, le uniche ad aver toccato i +19°C. E’ la prima giornata di questa stagione autunnale in cui nessuna città italiana raggiunge i venti gradi centigradi.
Freddo anche al Centro/Nord, dove stamattina le temperature minime sono crollate fino a -3°C a Bolzano e Novara, -1°C a Torino e Verona, 0°C a Vicenza, +1°C a L’Aquila, +2°C ad Arezzo e Mantova, +5°C a Firenze, +7°C a Roma, e poi le massime si sono fermate a +4°C ad Alessandria, +6°C a Biella, +7°C a Torino, +8°C a Novara, Bergamo, Sondrio e Piacenza, +9°C a Milano e Parma, +10°C a Mantova, Modena, Udine e Reggio Emilia, +11°C a Venezia, Bologna, Trieste e Padova, +12°C a Firenze, Vicenza e Ancona, +13°C a Genova.
Nelle prossime ore un nuovo peggioramento colpirà l’Italia da ovest, già ben visibile nelle immagini satellitari in tempo reale. Avremo un nuovo impulso freddo, umido e instabile che tra oggi pomeriggio, domani, venerdì e sabato sarà seguito da altri fronti freddi provenienti sempre da nord/ovest. E’ la “Tempesta di San Martino” iniziata lo scorso weekend e destinata a durare ancora a lungo. Piogge e temporali continueranno ad interessare la Sardegna e tutte le Regioni tirreniche, dalla Toscana alla Sicilia, con fenomeni localmente intensi. Ulteriore rinforzo dei venti di maestrale tra stasera e domani.

Fonte: meteoweb

lunedì 31 ottobre 2016

Terremoto Centro Italia: notte di forti scosse e freddo, oltre 15mila sfollati

Proseguono senza sosta le scosse di terremoto nelle Marche e nell’Umbria: sono oltre un centinaio le scosse registrate dalla mezzanotte nelle aree tra Rieti, Macerata, Perugia e Ascoli Piceno. La piu forte, alle 04:27, in provincia di Perugia, di magnitudo 4.2 a 11 chilometri di profondita’ e a soli 3 chilometri da Norcia: vista la vicinanza con l’epicentro, anche scosse di magnitudo minore erano nettamente percepibili, soprattutto dalle auto, dove moltissimi residenti di Norcia hanno passato la notte. Temperature molto basse nella notte con punte anche di due gradi. In questi momenti sono molti in fila per una tazza di caffè caldo nella tensostruttura della protezione civile allestita vicino al palazzetto dello sport.

Una lunga notte per gli sfollati

Prima notte del dopo terremoto trascorsa in auto o nelle strutture di accoglienza per la popolazione colpita dal nuovo terremoto tra Umbria, Marche e Lazio. Diverse le scosse avvertite chiaramente anche nella zona di Norcia.
Sono oltre quindicimila le persone assistite dal Servizio Nazionale della Protezione Civile in seguito al forte terremoto che ieri mattina ha colpito il territorio dell’Italia centrale già interessato dalle scosse del 24 agosto e del 26 ottobre.
In particolare, oltre cinquecento sono accolte in strutture alberghiere nell’area del Trasimeno e oltre quattromila negli alberghi sulla costa adriatica. A queste si aggiungono circa tremila persone nella Regione Umbria e altre settemila nella regione Marche ospitate in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale.
I dati, riferiti alla tarda serata di ieri, sono da considerarsi in continua evoluzione e aggiornamento.
Rimangono, inoltre, tra gli assistiti a seguito del sisma del 24 agosto, oltre 1100 cittadini ospitati in alberghi e strutture ricettive – prevalentemente a San Benedetto del Tronto –, presso le abitazioni del progetto C.A.S.E. nel comune dell’Aquila o nei MAP localizzati in altri comuni d’Abruzzo nonché nelle residenze sanitarie assistenziali nelle quattro regioni colpite dal sisma.

Inagibili due chiese in centro a Roma

A scopo precauzionale sono state dichiarate inagibili dai vigili del fuoco due chiese del centro storico di Roma. Dopo accurati sopralluoghi a seguito della forte scossa di ieri mattina, sono state chiuse la chiesa di San Francesco nel rione Monti e di quella di piazza Sant’Eustachio. Sarebbe inagibile anche la chiesa di Santa Barnaba nel comune di Marino, nell’area dei Castelli romani.

Montegallo, la chiesa di Santa Maria Pantano distrutta

La chiesa di S.Maria in Pantano, lo storico edificio a 1200 metri sul monte Sibilla, e’ completamente crollata. Non ha resistito all’ultima scossa di ieri. Lo ha rivelato il sindaco di Montegallo, Sergio Fabiani, che ha anche spiegato che se il paese aveva resistito alle scosse, ieri ha subito il colpo di grazia: “Il 40% e’ distrutto, ho gia’ fatto ordinanze di sgombero, sono gia’ partiti 140 sfollati per Grottammare e altri se ne andranno oggi. Siamo affranti, schiantati”.

Torna l’elettricità in Umbria

Enel comunica di aver completato la rialimentazione di tutte le forniture elettriche nelle zone agibili, sia a Norcia sia a Cascia, dove erano rimaste le ultime utenze disalimentate. Per quanto riguarda le aree non accessibili a Norcia e a Castelluccio di Norcia, tutte evacuate, Enel procedera’ in collaborazione con Protezione Civile e Vigili del Fuoco in base alle azioni di ripristino dell’agibilita’.

Curcio: nessuna vittima perché eravamo già attivi

Dopo due mesi di terremoto infinito per tutti noi che lo stiamo vivendo da molto vicino forse è rimasta da spremere soltanto la buccia del limone. Ma il gioco di squadra è straordinario e se potessi ringrazierei una ad una tutte le persone che ho incontrato“. Lo afferma Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, in una intervista al Corriere della Sera. Sul fatto che questa volta non ci siano state vittime, benché la scossa sia stata molto più forte del 24 agosto, il capo della Protezione civile spiega: “Stavolta il sistema di protezione civile era già attivo perché stavamo gestendo il post sisma del 26 ottobre e prima ancora quello del 24 agosto. Gli interventi sul territorio sono stati immediati e così pure la risposta alle richieste di soccorso“. “Senza dubbio che questo è un Paese con due grandi ricchezze – aggiunge Curcio – La solidarietà e la dignità. Le ho viste entrambe manifestarsi durante le ore più tremende. Tutt’Italia si è mobilitata per aiutare i comuni colpiti. Che, da parte loro, hanno reagito con un coraggio e una compostezza incredibili. Malgrado la grande paura e la disperazione che pure ho visto negli occhi dei sindaci da quando questo dramma è iniziato“. Ora il lavoro della Protezione civile, sottolinea sarà quello di “dare un’accoglienza e un’assistenza dignitosa a tutte le persone che sono fuori casa, impostando subito, con i territori, la strategia per il medio-lungo periodo“.


Fonte: meteoweb

lunedì 10 ottobre 2016

Meteo settimanale con più freddo e poi forte maltempo: ultime novità meteo

METEO AUTUNNALE, FRA FREDDO E PIOGGE - E' appena iniziata una settimana che si preannuncia con meteo particolarmente scoppiettante. Continua infatti il dominio di una vasta circolazione ciclonica fredda sul cuore dell'Europa, alimentata da correnti dalla Russia pilotate dall'anticiclone scandinavo. Il fulcro del vortice freddo europeo tenderà a portarsi sull'Italia Settentrionale, con nuove masse d'aria scandinave che rinnoveranno condizioni a tratti di maltempo simil invernale. Si raggiungerà quindi la fase acuta di questo raffreddamento che finora aveva coinvolto l'Italia solo parzialmente. Attenzione però che a metà settimana cambierà tutto, in quanto la depressione fredda sul Centro Europa verrà agganciata da un vortice ciclonico in approfondimento tra Spagna e Mediterraneo Occidentale, che porterà un assalto perturbato verso l'Italia.
IL METEO DI LUNEDI' 10 OTTOBRE - Giornata che si presenterà con nubi inizialmente più compatte al Nord, dove ritroveremo precipitazioni sparse più probabili e significative in Emilia Romagna. Qualche isolata spruzzata di neve è attesa sulle Alpi Centro-Orientali, fin sotto i 1400/1500 metri. Nevicate più importanti cadranno lungo l'Alto Appennino sulle cime oltre i 1600/1800 metri. Nuvolaglia irregolare si avrà anche al Centro-Sud, con fenomenologia più organizzata in prevalenza organizzata al Meridione. I temporali più forti interesseranno il basso versante tirrenico, dalle coste campane centro-meridionali fino a tutto il nord della Sicilia, passando per ovest Lucania e Calabria. In serata è previsto un generale diffuso temporaneo miglioramento, tranne che su Calabria e Sicilia dove indugeranno ulteriori rovesci temporaleschi anche di forte intensità.

METEO PIU' FREDDO ED INSTABILE, POI FORTE MALTEMPO - Variabilità sempre protagonista con nuove precipitazioni in arrivo martedì principalmente al Centro-Sud. Si tratterà di fenomeni non troppo intensi ed a macchia di leopardo. Le temperature dovrebbero ulteriormente calare ben sotto le medie stagionali e avremo scenari persino dai connotati quasi invernali, con aria più fredda che andrebbe ad interessare il Nord Italia. Lo scenario andrà poi seriamente complicandosi giovedì: dopo un temporaneo miglioramento mercoledì, con precipitazioni limitate al Meridione, già da giovedì il meteo cambierà decisamente volto. Una perturbazione da ovest, legata ad una depressione iberica, determinerà un peggioramento a partire da Nord-Ovest, Sardegna e regioni centro-settentrionali tirreniche. Inizierà una fase più mite propizia al maltempo più autunnale.
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ULTERIORI TENDENZE - Dall'inverno si passerà seriamente ad un tipo di tempo marcatamente perturbato. Gli ultimi giorni della settimana, dal 14 al 16 ottobre, si preannunciano con il maltempo e a rischio nubifragi al Centro-Nord. Evoluzione meteo naturalmente da confermare.
Fonte: meteogiornale

mercoledì 5 ottobre 2016

Perturbazione da ovest approfitterà del freddo da est: meteo in peggioramento

Dati alla mano, i primi 4 giorni d'ottobre hanno proposto anomalie termiche positive importanti un po' in tutta Italia. Parlare di caldo anomalo non è utopistico, visto e considerato che in talune città non mancavano temperature massime prossime a 30°C. Ma nell'arco di 1 giorni è cambiato tutto. L'improvvisa irruzione artica dell'Europa orientale, ora sui Balcani, ha portato venti di Grecale e Tramontana e una conseguente discesa dei termometri.
Tutto qui? Assolutamente no. Da ovest si guarda con interessa all'avanzata di una perturbazione atlantica e all'azione di pressing che sta esercitando sul muro anticiclonico. In prima istanza verrà indebolita, ma riuscendo a penetrare sul Mediterraneo trarrà nuova energia e porterà un serio peggioramento delle condizioni meteo. Dove? Probabilmente al Centro Sud e tra le due Isole Maggiori, ma non sono da escludere precipitazioni anche in alcune zone del Nord.
MERCOLEDI' 05 OTTOBRE: non prevediamo sostanziali variazioni rispetto a ieri, se non qualche nube in più su Alpi centro orientali, in Liguria, medio versante Adriatico, tra basso Lazio e nord Campania, in Sicilia e sulla bassa Calabria. Zone, queste, dove non escludiamo qualche goccia di pioggia. La ventilazione settentrionale rimarrà attiva e le temperature perderanno qualche altro grado, specie le minime.
PEGGIORAMENTO: la giornata di giovedì dovrebbe segnare un deciso cambio di passo. La perturbazione proveniente da ovest, riagganciata dalla circolazione fredda, causerà condizioni di maltempo a partire dalla Sardegna, in successiva estensione alle regioni centro meridionali. Le precipitazioni potrebbero risultare intense, spesso a carattere di rovescio o temporale. Segnaliamo anche un'accentuazione della ventilazione settentrionale, il che farà calare ulteriormente le temperature nelle zone esposte.
Va detto che al Centro Sud il maltempo entrerà nel vivo nella giornata di venerdì, mentre giovedì prevediamo i primi forti acquazzoni serali a partire dalle tirreniche centro meridionali e un incremento dell'instabilità lungo i litorali del medio verante Adriatico. Da segnalare la possibilità delle prime nevicate sulle maggiori cime della dorsale appenninica.
Nel weekend, dopo un temporaneo effimero miglioramento, una seconda perturbazione potrebbe seguire la medesima traiettoria della precedente, causando ancora maltempo e anche stavolta dovrebbero risultare maggiormente penalizzate le regioni centro meridionali.
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Fonte: meteogiornale

martedì 4 ottobre 2016

Ribaltone meteo: freddo improvviso, anche maltempo. E' autunno altalenante

E' un autunno altalenante e com'è giusto che sia - non scordiamoci che siamo in un periodo di piena transizione stagionale - stiamo registrando sbalzi termici imponenti. Dopo il caldo anomalo, del quale è superfluo parlare, stiamo per addentrarci in una fase di segno opposto. L'aria fredda artica sta affluendo in modo massiccio sull'Europa orientale e la sua influenza ci coinvolgerà appieno. Le temperature crolleranno e per alcuni giorni avremo un quadro climatico tardo autunnale. Addirittura invernale in talune località.
Un occhio verrà rivolto anche a ovest, perché l'ingresso di un piccolo vortice depressionario tra Francia e Mediterraneo occidentale potrebbe complicare le cose. Vortice che, una volta agganciato dalla circolazione fredda principale, dovrebbe sfociare in un forte peggioramento temporalesco su parte d'Italia. Ma vediamo cosa attenderci nel dettaglio previsionale.
IL METEO MARTEDI' 04 OTTOBRE: cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi, eccezion fatta per le regioni del medio basso Adriatico e al Sud. Qui transiteranno locali annuvolamenti, specie nella prima parte del mattino, ma difficilmente si avranno fenomeni. Segnaliamo un'accentuazione della ventilazione settentrionale (Grecale e Tramontana) e un primo vivace abbassamento delle temperature. Specie lato Adriatico.
MERCOLEDI' POCHI CAMBIAMENTI: non prevediamo sostanziali variazioni, se non qualche nube in più su Alpi centro orientali, medio versante Adriatico e poi tra basso Lazio e nord Campania. Zone, queste, dove non escludiamo qualche goccia di pioggia. La ventilazione settentrionale rimarrà attiva e le temperature perderanno qualche altro grado, specie le minime.
PEGGIORAMENTO: la giornata di giovedì potrebbe segnare un deciso cambio di passo. La prima perturbazione proveniente da ovest, riagganciata dalla circolazione fredda, potrebbe determinare condizioni di maltempo a partire dalla Sardegna, in successiva estensione venerdì alle regioni centro meridionali. Le precipitazioni potrebbero risultare intense, spesso a carattere di rovescio o temporale. Segnaliamo anche un'accentuazione della ventilazione settentrionale, il che andrà ad acuire ulteriormente la sensazione di freddo.
Nel weekend una seconda perturbazione potrebbe seguire la medesima traiettoria della precedente, causando ancora maltempo. Ma stavolta potrebbe esserci un parziale coinvolgimento anche del Nord Italia. Staremo a vedere.
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Fonte: meteogiornale

martedì 23 agosto 2016

Allerta Meteo, il maltempo si sposta al Sud: freddo anomalo e forti temporali nei prossimi giorni

Allerta Meteo – Dopo i fenomeni estremi di ieri sera al Nord/Est, dove si sono verificati violenti temporali con bombe d’acqua e colpi di vento molto forte, adesso il maltempo si sta spostando verso Sud scivolando lungo l’Adriatico. Le temperature sono in netto calo, con molte località dell’Italia orientale che già oggi stanno vivendo una giornata di freddo anomalo con temperature fino a 7-8°C sotto le medie del periodo. Infatti la massima di oggi non ha superato i +22°C a Campobasso, +23°C a Potenza, +24°C ad Ancona e Chieti, +25°C a Pescara, Macerata, Fano, San Benedetto del Tronto, Martina Franca, San Giovanni Rotondo e Vasto, +26°C a Foggia e Terlizzi, +27°C a Bari.
Nelle prossime ore il maltempo si intensificherà con i primi forti temporali nel pomeriggio/sera tra Puglia, Basilicata, Calabria e anche nella Sicilia settentrionale. Il ciclone proveniente dai Balcani (dove si stanno già verificando piogge torrenziali) si estenderà sull’Italia meridionale a partire dalla prossima notte, attivando forti venti nord/orientali che faranno ulteriormente diminuire le temperature. Stasera dopo il tramonto la colonnina di mercurio crollerà su valori molto bassi per il periodo lungo tutta l’Italia Adriatica e nelle Regioni centro/meridionali, anche se il “clou” di freddo fuori stagione e maltempo sarà nei prossimi giorni.

Domani, martedì 23 agosto, le temperature si abbasseranno notevolmente in tutto il Centro/Sud, e il maltempo sarà ben più intenso su tutte le Regioni meridionali sin dalla mattinata. Avremo forti piogge e temporali su Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. I venti continueranno a soffiare forti da Nord/Est provocando intense mareggiate sulle coste esposte. Nubi e qualche piovasco anche nella Sardegna sud/orientale. Attenzione a possibili nubifragi, bombe d’acqua, grandinate e persino trombe d’aria soprattutto tra il basso Adriatico e il mar Jonio.

Proprio nel mar Jonio si verificheranno poi nel pomeriggio i fenomeni più estremi, con vere e proprie “bombe” temporalesche in mare aperto, ma anche nell’entroterra avremo episodi di maltempo significativo, soprattutto in Calabria ma non solo. Attenzione anche alla Sicilia centro/orientale. Il clima si trasformerà rapidamente, e dopo il caldo degli ultimi giorni il Sud verrà proiettato in pieno autunno, con due mesi di anticipo rispetto alla consuetudine locale. Lì dove le spiagge sono ancora gremite di bagnanti e vacanzieri, il mare sarà off-limits e non solo domani, ma anche nei giorni successivi. Per tutta la settimana al Sud avremo freddo anomalo, instabilità e nuovi fenomeni estremi con numerose trombe d’aria. E’ consigliabile il massimo livello di precauzione, soprattutto lungo le coste per possibili trombe d’aria e mareggiate.


Fonte: meteoweb