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venerdì 23 giugno 2017

Previsioni meteo oggi 23 Giugno

Fonte: meteolive


mercoledì 7 gennaio 2015

Clima, adesso è ufficiale: il 2014 è stato l’anno più caldo dal 1891: global warming sempre più asfissiante

E’ arrivata dal Giappone la conferma: il 2014 e’ stato l’anno piu’ caldo mai registrato da ben oltre un secolo. Secondo i dati di Jma, l’Agenzia meteorologica del Sol Levante, per riscontrare un livello simile a quello raggiunto nei passati 12 mesi si deve risalire al 1891. Il riscaldamento risulta essere costante e – dato preoccupante – senza l’effetto ‘El Nino’, la temperatura globale superficiale e’ stata di 0,63 gradi oltre la media del Ventesimo secolo, la piu’ alta in assoluto. Su un periodo piu’ lungo, il balzo e’ stato di circa 0,70 gradi per secolo. La Japan Meteorological Agency e’ la prima delle quattro principali agenzie del pianeta a rilasciare l’elaborazione dei dati sul riscaldamento globale relativo allo scorso anno.
global warmingDagli altri tre enti, le americane Nasa e National Oceanic and Atmospheric Administration e la britannica Hadley Center, ci si aspetta, pur se con leggere differenza quanto all’esame delle temperature, una conferma generale sul preoccupante trend verso l’alto delle temperature nel corso dell’ultimo secolo. Un fenomeno in aumento dal 1891 e il 2014 e’ solo l’ultima tappa: tutti i 10 anni piu’ caldi sono stati registrati dal 1998. Sempre secondo la Jma, il 2014 e’ risultato piu’ caldo di 0,27 gradi sui valori medi del periodo 1981-2010. Gli altri tre colossi del settore rilasceranno a breve le rispettive elaborazioni confermando, nelle piu’ che ragionevoli previsioni, che lo scorso anno e’ stato il piu’ caldo mai segnato. Alcuni scienziati temono un ulteriore aumento addirittura a breve, molto prima delle attese.
venti-alisei-alle-canarie-263x300I forti alisei nel Pacifico hanno probabilmente avuto l’effetto frenante sulle temperature medie globali, consentendo all’oceano di immagazzinare piu’ calore del previsto. Il loro indebolimento naturale, verosimile in un prossimo futuro, portera’ al rilascio del calore, a un passo piu’ rapido. Gia’ lo scorso mese l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm), agenzia specializzata delle Nazioni Unite, si era espressa negli stessi termini, presentando un choc a Lima in occasione della ventesima Conferenza Onu sul clima. “Il 2014 anno record assoluto di caldo – si poteva leggere nel rapporto – e’ dovuto fondamentalmente alle alte temperature mondiali, senza precedenti, sulla superficie del mare, che molto probabilmente si manterranno al di sopra della norma fino alla fine dell’anno”. Questi fattori hanno contribuito, insieme ad altri, all’esistenza di “precipitazioni ed inondazioni eccezionalmente intense in alcuni paesi, e siccita’ estrema”.
Fonte: meteoweb

martedì 18 marzo 2014

Caldo record per marzo: temperature previste ancora in crescita, ecco dove

La giornata di ieri (17 marzo) è passata alla storia per le temperature eccezionali raggiunte in alcune località soprattutto al Nord: spicca Bolzano, che con i suoi +28,4°C ha battuto il proprio record storico di +28,1°C risalente al 18 marzo del 2005. Un altro primato, ma solo per la seconda decade di marzo, è stato raggiunto anche sulla stazione meteorologica di Monte Argentario, dove la temperature massima ha raggiunto i +21,2°C (resta salvo il record mensile di +21,8°C stabilito appena due anni fa). Sono ormai sempre più frequenti le onde di calore marzoline e solo per questo non sono stati battuti altri record, anche se in genere episodi di caldo anticipato così intenso si verificano nella terza decade mensile.
Queste temperature così elevate si sono registrate per l'effetto combinato dell'aria calda in quota e correnti in caduta dai monti. Nella giornata odierna, per effetto della cessazione del foehn, non si dovrebbero raggiungere gli stessi picchi, anche se le temperature resteranno molto al di sopra della norma. Il caldo maggiore si dovrebbe concentrare invece sulle regioni adriatiche del Centro-Sud (non tanto le coste, ma l'immediato entroterra come si evince dalla cartina in basso), anche in questo a causa dell'attivazione di deboli correnti di caduta dagli Appennini (vento di Garbino): già si segnalavano attorno alle 12 punte diffusamente oltre i 20-22 gradi, ma nelle prossime ore si potranno localmente oltrepassare anche i 24-25 gradi.
Fonte: meteogiornale

sabato 22 febbraio 2014

Clima mondo: Gennaio 2014 tra i più caldi dal 1880

La temperatura globale del mese di Gennaio 2014rimane sempre molto alta rispetto alla media 1951-1980. Secono i dati rilevati dal GISS (Goddard Institute for Space Studies) il mese si colloca al terzo posto tra i Gennaio più caldi a partire dal 1980. L'anomalia globale mensile risulta pari a +0.70°C, a soli due centesemi dal record per il mese registrato nel 2002 e nel 2003.

Per quanto riguarda l'emisfero boreale l'anomalia risulta ancora più elevata e pari a 0.94°C. Si notano scarti superiori a 2°C su buona parte dell'Europa e del Nord America ad esclusione degli Stati Uniti, che invece hanno vissuto un Gennaio più freddo della media con frequenti ondate di gelo.  

Fonte: 3BMeteo

venerdì 21 febbraio 2014

Il 2015 sarà l’anno più caldo..leggete qua...

Il 2015 potrebbe diventare l’anno più caldo dell’era moderna, e battere quindi il record stabilito dal 2010 che, a livello planetario, dal 1880 a oggi è quello con le temperature medie più elevate. Ma da dove arriva questa proiezione a prima vista azzardata? Nasce da uno studio (“Very early warning of next El Niño”) pubblicato in questo mese di febbraio sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences: in base ai risultati dello studio infatti alla fine di quest’anno dovrebbe iniziare un nuovo intenso episodio di El Niño, fenomeno che grazie all’aumento delle temperature superficiali del Pacifico Tropicale è capace di riscaldare enormi settori dell’atmosfera.
Gli studiosi sono perciò convinti che il contributo di un intenso episodio di Niño, assieme al trend climatico di lungo periodo (che vede le temperature medie planetarie in crescita), porterà inevitabilmente a un nuovo record e quindi a un 2015 che a livello globale caldo come mai prima.
Per giungere a prevedere l’arrivo di un nuovo intenso episodio di Niño con circa un anno di anticipo (attualmente le proiezioni riguardanti questo fenomeno, e quindi anche gli avvisi relativi al suo sviluppo,  non si spingono oltre i 6 mesi) gli studiosi hanno proposto un approccio innovativo: oltre a considerare le condizioni dell’oceano e degli alisei hanno infatti esaminato le temperature dell’aria nelle aree in cui solitamente si sviluppa El Niño confrontandole con quelle dell’atmosfera nel resto dell’Oceano Pacifico.
Gli autori della ricerca infatti sostengono di aver individuato un chiaro legame tra particolari caratteristiche del campo termico atmosferico e l’insorgere, con circa un anno di ritardo, di eventi di El Niño. “Noi – ha affermato Armin Bunde, coautore della ricerca - non ci siamo limitati a considerare le temperature dell’acqua in uno specifico settore del Pacifico, ma abbiamo al contrario analizzato le temperature atmosferiche nell’intero bacino del Pacifico”. E in base alle indicazioni ottenute osservando le temperature atmosferiche nell’autunno del 2013 i ricercatori considerano appunto molto probabile (il loro metodo innovativo dà una probabilità del 76%) che alla fine di quest’anno arrivi El Niño, con inevitabili conseguenze sul clima dell’intero Pianeta nel 2015!
Fonte: meteogiuliacci