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mercoledì 21 gennaio 2015

Fine mese, scenari invernali più decisi

Il flusso nord-atlantico freddo sta colpendo l'Italia, portando la neve sui monti che progressivamente scenderà di altitudine anche al Centro-Sud. Non sono da escludere nevicate a quote basse sino a fondovalle sulle Alpi e sulle colline appenniniche dell'area basso padana, dal Piemonte alla Liguria e sino all'Emilia. Poi la neve arriverà sull'Appenino centrale, anche qui sotto i 1000 metri. Altrove pioggia, con temperature basse ovvero normali per la stagione, e questa è già una notizia!
Verso la fine del mese, dopo l'isolamento del vortice freddo sull'Italia, aria più fredda giungerà da nord-est. Sarà anche più secca e manterrà il tempo instabile soprattutto al Centro-Sud. Le aree sciistiche del nostro paese finalmente potranno godere di temperature adeguate alla stagione.
Ma sarà solo alla fine di gennaio che qualcosa di interessante potrebbe proporsi a livello emisferico. Il vortice polare verrà attaccato su più fronti: alta pressione aleutinica, alta pressione atlantica e alta pressione termica siberiana. La conseguenza sarà la formazione di un 3 Wave Pattern, ovvero di una configurazione molto eccentrica con tre onde fredde a scendere verso le medie latitudini, come possiamo vedere nella nostra Multimodel a 500 hPa.
Una di queste, quella europea, potrebbe presentare geopotenziali (valori barici in quota) davvero molto bassi. Ancora è presto per capirne le conseguenze precise, ma potrebbe iniziare una fase molto perturbata e nevosa per le aree colpite da tale saccatura artica.
Fonte: meteogiornale

sabato 27 dicembre 2014

La prima neve è arrivata all’estremo nord, scenari da fiaba: le immagini in diretta [FOTO]

E’ arrivata stamattina dopo le 08:00 la prima vera neve della stagione, fin in pianura, all’estremo nord Italia, tra i fondovalle alpini e le zone di confine tra Svizzera, Piemonte e Valle d’Aosta. Sta nevicando copiosamente, sempre fin in pianura, anche nella Germania occidentale. Meravigliose le fotografie che riempiono i social network; alcune denotano accumuli considerevoli soprattutto in Valle d’Aosta. E’ solo l’inizio di una lunga fase di freddo e maltempo: come ampiamente previsto, durante la giornata odierna la neve arriverà anche in pianura Padana, dove in Lombardia vengono segnalate le prime deboli fioccate, dopo temperature minime molto basse.






Fonte: meteoweb


mercoledì 16 aprile 2014

Neve ben sotto i 1000 metri, scenari invernali lungo la dorsale appenninica

Lo avevamo predetto e puntualmente la frustata artica simil-invernale ha fatto sentire i suoi effetti soprattutto sulle alture appenniniche, dove il calo termico delle ultime 24 ore è risultato notevole, con la colonnina di mercurio scesa repentinamente di oltre 10-12 gradi. Quest'irruzione fredda tardiva appare rilevante dato il contesto molto mite che ci portiamo appresso da mesi, ma in realtà non si tratta di un evento eccezionale in questo periodo, quando non sono così rare nevicate fino in collina.
L'instabilità ed i rovesci a tratti intensi hanno consentito alle nevicate di raggiungere altitudini relativamente basse: la quote neve è infatti ulteriormente scesa nella notte, con imbiancate diffuse anche a quote inferiori ai 1000 metri soprattutto lungo i versanti adriatici dalle Marche fino alla Lucania. Nella foto in basso (fonte meteoappennino.it) notiamo il panorama decisamente invernale di Pretare, circa 900 metri sul versante marchigiano a ridosso del Monte Vettore.
Fonte: meteogiornale

martedì 25 febbraio 2014

Sciare a PLAN DE CORONES (BZ): panorama eccezionale e piste per tutti i gusti! (VIDEO mozzafiato sulle piste)

Sciare in Alto Adige significa sciare a Plan de Corones, raggiungibile da Brunico, Valdaora, San Vigilio di Marebbe. Sul Panettone del Kronplatz il panorama è fantastico, molte piste sembrano autentiche autostrade, adatte anche a chi proprio sugli sci è alle prime armi. 

E qualora ci fossero difficoltà con i bambini basta fare un po' di pratica sui tapis-roulant che servono una pistina baby per imparare e poi affinare lo stile nel Kids Safety Park, dove ci si diverte e si impara anche qualcosa sui rischi della montagna. Sono tantissime le piste panoramiche. Bellissima la Belvedere, ma anche la Sonne, la Ried che ti consente di attraversare scenari incantevoli da 2235 a 935m. 

Troppa gente presso gli impianti? Non è un problema, perchè quando si arriva su poi l'ambiente è talmente grande da disperdersi e si ritrova subito la voglia e il gusto di sciare in assoluta tranquillità. 

Una giornata a Plan de Corones vale sempre la pena, anche per chi non sa sciare e vuole farsi comunque una bella slittata, c'è infatti un'apposita pista. E chi vuole solo rilassarsi. Si trovi un posto al sole e se ne stia in pace. Nei video qui sotto alcune tra le piste più belle.


Fonte meteolive

sabato 22 febbraio 2014

Tornano a congelarsi le acque del lago Bajkal nonostante l’inverno mite, scenari davvero suggestivi dal cuore della Siberia

Il lago Bajkal è il principale lago della Siberia meridionale, diviso fra i territori dell’Oblast’ di Irkutsk e della Repubblica di Buriazia. È stato posto sotto la tutela dell’UNESCO come patrimonio dell’umanità nel 1996. Fa parte della lista delle Sette meraviglie della Russia. Il lago Bajkal si estende su una superficie di 31.722 km², che ne fa uno dei maggiori laghi al mondo per superficie, si allunga per circa 636 km da nord a sud ed è il secondo del mondo per lunghezza dopo il lago Tanganica. La profondità media del lago è di 744 metri, con una massima di 1.642 metri nella parte centrale. Questi valori ne fanno contemporaneamente il lago d’acqua dolce più profondo della Terra e quello con il volume maggiore (23.615 km3). Contiene un volume d’acqua pressoché equivalente a quello dei cinque grandi laghi americani messi assieme. Si stima che contenga circa il 20% delle riserve d’acqua dolce del pianeta, esclusi i ghiacciai e le calotte polari. Una delle principali caratteristiche del Bajkal è quella di essere caratterizzato da un ambiente atipico per un lago. Le sue acque sono molto ricche d’ossigeno, tanto che anche il punto più profondo è popolato da forme di vita, mentre negli altri laghi profondi del mondo le forme di vita macroscopica scompaiono sotto i 300 metri a causa dell’anossia.
Ice-on-Lake-Baikal-03Nelle ultime settimane le gelide masse d’aria preesistenti sopra le immense lande siberiane si sono spostate verso il sud della Siberia centro-orientale, dando luogo a significative ondate di gelo anche sulla regione attorno il lago Bajkal, dove i termometri sono sprofondati sotto il muro dei -25°C -30°C in svariate località, al confine fra Russia asiatica e Mongolia. Qui il gelo, complice il notevole rinforzo del tiepido flusso zonale oceanico sul comparto europeo, è riuscito a stagnare sopra le medesime aree per buona parte del mese di Febbraio, con temperature che sono rimaste inchiodate al di sotto dei -20°C -25°C.  Nella città di Irkutsk, una delle più importanti dell’intera area del Bajkal, la colonnina di mercurio, lo scorso 10 Febbraio, è scesa fino ai -31°C, il valore più basso toccato in questo inverno piuttosto mite per l’intera area siberiana. Nonostante le temperature non proprio gelidissime per gli standard climatici siberiani (da queste parti normalmente si sfondano i -40°C in questo periodo dell’anno),   le acque superficiali del grande bacino lacustre del Bajkal sono riuscite lo stesso a congelarsi, regalando uno scenario davvero suggestivi.
ice4Soprattutto il settore più settentrionale, in particolare la sponda rivolta verso i territori dell’ Oblast’ di Irkutsk, è totalmente ricoperta da una sottile coltre di ghiaccio, consolidata durante la fase di gelo d’inizio Febbraio, quando le temperature hanno lambito il -25°C -30°C(l’anno scorso si sfondarono i -40°C già in Dicembre) sotto il soffio dei gelidi venti da NO. Nella parte centrale e meridionale del lago, li dove si raggiungono le massime profondità, il ghiaccio è meno spesso e poco consolidato. In molti punti esistono ancora ampi spazi di acque libere dal ghiaccio. Il Bajkal quando si ghiaccia riesce a regalare degli scenari e dei panorami a dir poco unici e suggestivi, con un magnifico gioco di luci e colori fra le acque blu e profonde della parte centrale del lago e quelle meno profonde che ghiacciano più facilmente a ridosso della linea di costa. Intanto su tutta l’Asia centro-settentrionale, malgrado la presenza di notevoli anomalie termiche positive, specie sul bassopiano siberiano occidentale, l’innevamento dei terreni presenta un ottima forma. Pur in presenza di temperature a tratti nettamente sopra le medie stagionali, date le continue ingerenze miti delle correnti perturbate atlantiche che dal Baltico e dalla Scandinavia sfondano fino in direzione degli Urali e del bassopiano siberiano occidentale, l’intera fascia siberiana, li dove si estendono le più grandi boschi di conifere della Terra, è totalmente ricoperta da una spessa coltre di neve ghiacciata e farinosa che sta producendo un consistente effetto “Albedo”, responsabile del processo di raffreddamento“pellicolare” (notevole raffreddamento dello strato d’aria in prossimità del suolo innevato) che negli ultimi due mesi ha interessato la gran parte del territorio siberiano, dagli Urali fino alle coste dell’estremo oriente siberiano. I terreni innevati si estendono fino al sud della Mongolia (unica area a non essere innevata) e al nord-est della Cina.
Fonte:meteoweb

mercoledì 12 febbraio 2014

Le Alpi sono sommerse da metri di neve: scenari incantevoli, ma il pericolo valanghe è altissimo

Le Alpi sono sommerse da metri di neve, ed è altissimo il rischio valanghe soprattutto nelle zone orientali dell’arco alpino.  Le eccezionali nevicate sdi questo inverno così bizzarro hanno prodotto un manto di neve davvero straordinario, ma le temperature mediamente alte per la stagione lo hanno reso instabile stanno creando gravi pericoli legati alle valanghe. L’arrivo del caldo nei prossimi giorni contribuirà ulteriormente ad alimentare nuove slavine.
alpiNeve02Oggi una slavina sulla Tofana è scesa per 300 metri nel canale di una pista da sci. Le verifiche del Soccorso alpino di Cortina lungo la valanga che ha investito la pista di Forcella Rossa hanno escluso definitivamente la presenza di persone travolte. L’allarme era scattato attorno a mezzogiorno, quando la valanga staccatasi dalla Tofana e’ scesa per circa trecento metri nel canale attraversato dalla pista, accumulandosi poi sul bordo esterno con uno spessore di oltre quattro metri. Al momento del distacco in pista di sicuro c’erano quattro sciatori, due italiani, solo avvolti dal nevischio sollevato dalla slavina, e due stranieri, rimasti invece parzialmente sepolti, ma riusciti a uscire autonomamente dalla neve e subito raggiunti dal personale del servizio piste della polizia.
Poiche’ i quattro sciatori erano in grado di garantire che davanti a loro non ci fosse nessuno, senza poter pero’ dire cosa avvenisse alle loro spalle, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, sbarcati tecnico del Soccorso alpino e unita’ cinofila di turno per una prima ricerca, ha effettuato subito una ricognizione, mentre sopraggiungevano altri soccorritori, con tre unita’ cinofile, e la Guardia di finanza. E’ stato quindi effettuato un sondaggio dove uno dei cani aveva marcato la neve (sulla pista alta oltre un metro). Una squadra e’ stata trasportata in quota dall’elicottero dell’Air Service Center, convenzionato con il Soccorso alpino, e anche qui i soccorritori hanno sondato la superficie in un punto indicato da un’unita’ cinofila. Al termine della bonifica e’ stato escluso il coinvolgimento di altri sciatori.
(Fonte: meteoweb)

giovedì 6 febbraio 2014

Un timido sole “bacia” le Alpi sommerse di neve: scenari da favola

Finalmente è tornato a splendere il sole stamattina sulle Alpi, che si mostrano in tutta la loro magnifica bellezza, candidamente sommerse da metri di neve fresca: dopo 7 giorni di bufere continue, il cielo torna azzurro ed evidenzia uno scenario davvero eccezionale. Purtroppo non mancano i danni e i disagi: una possente valanga abbia danneggiato gravemente gli impianti sciistici e il rifugio del monte Zoncolan.
Attenzione, però, ai prossimi giorni: già da domani, venerdì 7 febbraio, tornerà il maltempo con tanta altra neve in arrivo su tutti i rilievi alpini

(Fonte: meteoweb).