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mercoledì 7 ottobre 2015

Accelerazione autunnale: Italia nel mirino delle perturbazioni

Correnti nordiche favoriranno un calo diffuso delle temperature
L'attacco delle onde emisferiche subtropicali al vortice polare, più volte descritto nei precedenti articoli, attiverà correnti antizonali di origine artica, molto fredde per la stagione, in grado di colpire anche l'Europa, dapprima orientale e poi centrale. Il nostro paese risentirà indirettamente di tale afflusso freddo, e le temperature scenderanno progressivamente verso valori inferiori alla norma del periodo.
Ciclone mediterraneo nel fine settimana
Ma l'aria fredda determinerà anche un'altra conseguenza, ovvero l'aumento dell'instabilità. In particolare lo scontro tra le masse di aria fredda settentrionale e le acque molto calde del Mediterraneo provocherà la formazione di un nuovo e pericoloso ciclone mediterraneo in grado di colpire il nostro paese nel fine settimana. Tale evoluzione meteo, ben rappresentata nella prima GFS MTG a 500 hPa, va seguita con grande attenzione, visti i recenti disastri in area mediterranea!
Profonda depressione nord-atlantica a metà mese
Viene poi confermata la possibilità che, verso la metà di ottobre, una profonda saccatura nord-atlantica possa fare irruzione in Italia, ricevendo alimentazione dalle fredde correnti artiche. Tale scenario barico, ben rappresentato nella seconda GFS MTG a 500 hPa, decreterebbe una fase di intenso maltempo, ancora impossibile da definire nei particolari.
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Fonte: meteogiornale

mercoledì 19 agosto 2015

Allerta Meteo, forte maltempo al centro/nord: clima autunnale, fresco e forti temporali

Il maltempo sta colpendo dalla scorsa notte gran parte dell’Italia centro/settentrionale, con forti temporali che stanno provocando piogge intense e abbondanti. Tra le zone più colpite sicuramente Roma e il Lazio, ma anche in altre località sono da segnalare piogge intense soprattutto in Emilia Romagna e in Toscana, ma anche in Veneto: 59mm a Grosseto, 50mm a Fidenza, 43mm ad Anzio, 28mm a Poviglio, 23mm a Parma, 20mm a Carpi e Mirandola,19mm a Bassano del Grappa, 17mm a Ferrara, 16mm a Terni, 15mm a Pordenone,14mm a Verona, Terni e Livorno, 13mm a Mantova e Belluno, 12mm a Bergamo e Viareggio, 10mm a Modena e Reggio Emilia.
VMILe temperature sono tipicamente autunnali tra+18 e +22°C su coste e pianure del centro/nord. Altri forti temporali stanno interessando il nord/est, in Veneto, e il Centro, tra Lazio, Abruzzo e Molise. Il maltempo continuerà anche nelle prossime ore, poi tra domani e venerdì 21 agosto le temperature diminuiranno di diversi gradi in tutto il Paese, Sud compreso. 
Fonte: meteoweb

martedì 7 luglio 2015

Storica ondata di caldo sull’Europa, nuovo record assoluto in Germania e clima rovente in mezzo continente

Come previsto la scorsa settimana fra Francia, Germania, Belgio e Olanda sono caduti decine di record di caldo, molti dei quali pure assoluti. Pur rimanendo dietro il tremendo 2003 l’estate del 2015 è riuscita a scrivere una nuova pagina della storia climatica europea. Dopo i vari record di caldo stracciati tra Spagna, Francia e persino su diverse località alpine (in questo caso parliamo di record mensili), ieri è caduto anche il primo record assoluto di caldo nazionale in Europa. Difatti, i +40.3°C di temperatura massima stabiliti ieri, domenica 5 Luglio 2015, nella stazione meteorologica di Kitzingen, in Baviera vicino a Würzburg, stabiliscono il nuovo record assoluto nazionale di temperatura massima più elevata mai registrata in Germania, seppur per un solo decimale di scarto. Fino a ieri il muro dei+40°C all’ombra (per quel che concerne le stazioni meteorologiche ufficiali) all’interno del territorio tedesco era stato superato solo in due occasioni, durante le forti ondate di calore che interessarono l’Europa centrale nel Luglio 1983 e nell’ Agosto del 2003.
8La massima di Kitzingen è davvero notevole. Oltre agli storici +40.3°C archiviati dalla cittadina bavarese di Kitzingen, sempre nel “rovente” pomeriggio di ieri vanno riportate pure le massime di +39.8°C e +39.7°Cregistrate in altrettante due stazioni meteorologiche vicine a Francoforte. Ma il caldo, davvero eccezionale per il clima della Germania, si è avvertito parecchio anche in molte città della Germania meridionale e centrale. Su tutti spiccano i +38.8°C all’ombra toccati a Francoforte, risultata ieri una delle città più bollenti d’Europa, i +38.7°C di Offenbach-Wetterpark, i +38.6°C di Wuerzburg, i +38.5°C di Oehringen e i +38.4°C di Rheinstetten. Sempre in Germania non sono da meno i +38.0°C di Lahr, i +37.8°C di Nuernberg, i +37.5°C e i +37.0°C registrati a Lipsia.
32Il caldo “torrido” si è avvertito parecchio anche nella capitale Berlino, dove la colonnina di mercurio si è impennata oltre il muro dei +37°C in diversi quartieri. Per i tedeschi quella di ieri verrà ricordata come una delle giornate più calde di sempre. Secondo lo stesso servizio meteorologico della Germania poche giornate nella storia della climatologia del paese sono paragonabili con quanto avvenuto ieri, domenica 5 Luglio 2015. Probabilmente un caldo così forte in Germania non lo si ricorda dal terribile Agosto 2003 (fu molto più prolungato per diverse settimane) e dall’intensa ondata di calore del Luglio del 1983, che fece impennare i termometri su valori di oltre i +39°C +40°Call’ombra.
Il blocco anticiclonico ad "Omega" responsabile di questa eccezionale ondata di calore sull'Europa centrale
Il blocco anticiclonico ad “Omega” responsabile di questa eccezionale ondata di calore sull’Europa centrale
Del resto l’intensa onda mobile di calore, proveniente dall’entroterra desertico algerino, che la scorsa settimana ha letteralmente “arroventato” la Spagna, la Francia, il Belgio, l’Olanda e parte della Germania occidentale e della Svizzera, si è spostata gradualmente verso est, iniziando a coinvolgere un po’ tutti i paesi della MittelEuropa, dalla Francia alla Germania, passando per il Belgio, Lussemburgo, Olanda, Danimarca meridionale, Repubblica Ceca, inclusa persino la Polonia occidentale, l’Austria, l’Ungheria, la Slovenia e la Slovacchia. Con la graduale rotazione verso levante dell’imponente promontorio anticiclonico di blocco ad “Omega” eretto oltre i 60° di latitudine nord, buona parte dell’aria molto calda e rovente che negli ultimi giorni si è accumulata sopra i bassopiani e le pianure della Francia centro-settentrionale, del Belgio e della Germania, grazie all’azione dell’intenso soleggiamento diurno, si è mossa gradualmente verso est, interessando l’area alpina, la Germania, la Danimarca meridionale e la Polonia occidentale, nel corso del weekend.
0_500In questa vasta area l’afflusso di questa enorme bolla di aria calda, caratterizzata da isoterme di oltre i +22°C +23°C alla quota isobarica di 850 hpa (valori davvero eccezionali), ha determinato un significativo incremento delle temperature massime che si sono portate sopra i +35°C +36°C, con picchi possibili di oltre +37°C +38°C sulla Germania centrale, e localmente, nei punti più infossati e maggiormente “schermati” dalla ventilazione, come nel caso della Baviera o nell’area intorno Francoforte, pure punte isolate di +39°C +40°C. All’intensa avvezione di aria molto calda, di lontane origini sub-tropicali continentali, si sono sommati gli effetti dell’intensa insolazione diurna, che proprio nel mese di Luglio raggiunge la massima intensità.
Il caldo eccezionale avvertito fra Germania e Polonia occidentale
Il caldo eccezionale avvertito fra Germania e Polonia occidentale
Le condizioni meteo/climatiche e ambientali locali erano più che favorevoli per l’abbattimento di diversi record assoluti di caldo, specialmente sulla Germania, dato lo scorrimento in quota di una massa d’aria molto calda d’estrazione sub-tropicale continentale, le intense “Subsidenza atmosferica” (lenti moti discendenti in seno alla colonna d’aria) che hanno schiacciato l’aria nei bassi strati, surriscaldandola ulteriormente, e il prolungato soleggiamento diurno che ha trasformato i bassopiani e le pianure germaniche in autentici forni a cielo aperto. Fortunatamente dopo il picco di ieri la situazione dovrebbe cominciare lentamente a migliorare, anche se il campo termico nei bassi strati si manterrà abbondantemente sopra le tradizionali medie del periodo. Inoltre, durante la settimana, l’irrompere di impulsi di aria più temperata e molto umida, provenienti dal nord Atlantico, cominceranno ad affluire dalle Isole Britanniche verso la Francia, l’Olanda, il Belgio, la Danimarca, la Germania e la Repubblica Ceca.
Rtavn4814Quest’aria più temperata, ma molto umida, penetrerà sui bassopiani della Francia, Belgio, Germania e Polonia, scalzando bruscamente verso l’alto le masse d’aria molto calde accumulate nei bassi strati, sopra i bassopiani dell’Europa centro-occidentale, attraverso violenti moti convettivi. L’interazione fra le differenti masse d’aria (quella oceanica contro quella molto calda sub-tropicale) originerà forti contrasti termici che favoriranno lo sviluppo di forti temporali (dato l’enorme carburante a disposizione anche possibili “supercelle” tra Francia settentrionale e Germania centro-settentrionale) non appena il primo sistema frontale o fronte freddo atlantico scivolerà di latitudine verso il vecchio continente. Al contempo, un abbassamento di latitudine del ramo principale del“getto polare” che scorre sull’Atlantico settentrionale, tenterà di tagliare il promontorio anticiclonico di blocco che si è venuto a creare tra il Mediterraneo centro-occidentale e l’Europa centrale, spianando la strada per un temporaneo calo di latitudine dell’umido flusso zonale oceanico fino in direzione dell’arco alpino.
Fonte: meteoweb

mercoledì 8 aprile 2015

Meteo settimana: alta pressione e bel tempo da giovedì. Clima mite!

Venti freddi di Grecale e Tramontana continueranno ad interessare le regioni meridionali ed il medio Adriatico anche nella giornata di mercoledì. Il vortice di bassa pressione posizionato sulla Grecia continuerà ad inviarci una massa d'aria artica verso le nostre regioni. Fenomeni sparsi sono ancora attesi su Abruzzo, Molise, Gargano, rilievi campani, Calabria e Nord Sicilia ma saranno meno intensi e frequenti rispetto ai giorni precedenti. Fiocchi di neve interesseranno la dorsale sopra gli 800/1000m. La tendenza sarà verso un miglioramento entro sera. 

venti freddi al Sud anche mercoledì


Sul resto della Penisola ci sarà una prevalenza di bel tempo. La ventilazione da NNE sarà ancora tesa al Sud e sulle Adriatiche ma tenderà ad attenuarsi. Le temperature subiranno un aumento e risulteranno relativamente più miti al Nord e sulle Tirreniche; punte fino a 20°C previsti su Valpadana e fondovalle alpini.
Fonte:3B meteo

giovedì 26 marzo 2015

Clima BOLLENTE: troppe sentenze definitive!

Il clima si scalda. Ok, ma per quanto? Non certo all'infinito. Credo che gli scienziati conoscano il concetto di feedback, cioè di retroazione. Ogni azione gradualmente dà origine ad un'azione uguale e contraria. Un modo come un altro per dire che glaciazioni e fasi miti continueranno a caratterizzare il clima della Terra anche se questa dovesse riempirsi di altri 5 miliardi di persone.

Solo sbalzi termici medi superiori ai 3°C porterebbero al momento condizioni di vita peggiori di quelle in cui stiamo vivendo. Si tratta di valori che difficilmente si raggiungeranno nei prossimi 20-30 anni. Dunque angosciare la popolazione è assolutamente inutile. Abbiamo già tanti problemi con cui doverci confrontare ogni giorno. La nostra priorità rispetto all'ambiente resta quella di tutelare la nostra salute attraverso un'attenta politica energetica e di intelligente pianificazione urbana a favore del verde, per respirare meglio e combattere il cancro, che miete molte più vittime del riscaldamento globale in tutto il mondo.

C'è anche un meccanismo naturale che regola la presenza di anidride carbonica in atmosfera. La tettonica a placche è il meccanismo di smaltimento dell'anidride carbonina in eccesso: è così da sempre, solo che si parla pochissimo dei metodi naturali con cui il Sistema Terra si sbarazza di ciò che considera nocivo.

Partiamo dalla pioggia, in cui è disciolta dell'anidride disciolta. Questa entra in contatto con le rocce superficiali: si forma carbonato di calcio e silice. Con il processo erosivo, i minerali finiscono nel fiume e poi al mare, dove finiscono sul fondo. Lungo le fosse oceaniche la crosta terrestre viene sepolta per tornare nelle profondità del mantello allo stato fuso.

E’ un meccanismo per svuotare l’oceano dai sedimenti, il carbonato torna ai suoi componenti principali tra cui l’anidride che viene riemessa dai vulcani. C’è troppa anidride? Si innalza la temperatura? Aumenta l’evaporazione, aumentano le piogge, si concretizza un processo di erosione, riecco l'oceano, l'anidride diminuisce.

Molti scienziati vorrebbero arrestarsi ad una concentrazione di 420ppm ma per farlo dovrebbero accadere cose straordinarie. Nel 2030 sarebbe un'utopia pensare di tornare ad immettere sei miliardi di tonnellate di C02 l'anno.

Per raggiungere questo obiettivo gli States dovrebbero tagliare le proprie emissioni del 70 per cento entro la fine del secolo; per carità è vero che grazie all'impegno della Cina, si è raggiunta per la prima volta una certa stazionarietà nella salita delle concentrazioni, ma chi ci dice che un ulteriore rialzo naturale delle temperature non vanifichi a breve questo sforzo? La CO2 è sempre salita quando il clima ha deciso di alzare l'asticella della temperatura. Inquinare meno è sempre una grande notizia, ma lo è soprattutto per l'uomo, in questo caso per i cinesi, non tanto per il clima.

Fare qualcosa per inquinare meno è certamente doveroso ed è  bello sapere ad esempio che in Toscana dai campi geotermici di Larderello, Travale e Amiata si ottiene attorno al 30% del fabbisogno elettrico regionale, con significative e positive ricadute energetiche ai fini del riscaldamento di abitazioni e di impianti industriali e fa altrettanto piacere sapere che all'Elba il comune di Marciana sta mettendo in opera il cavo necessario per l’immissione nella rete nazionale dell’elettricità prodotta da un impianto sommerso che genera energia dal moto ondoso.
Però non bisogna illudersi di poter controllare il clima e di avere un impatto così importante sulle dinamiche atmosferiche. Inquiniamo meno per NOI. Quanto al clima ricordiamoci che il sole dovrebbe entrare a breve in una fase di relativo "torpore", caratterizzato da uno scarsissima presenza di macchie: questo si potrebbe avere una grande rilevanza sull'atmosfera nell'arco di 10 o 20 anni, ma questo sembra non interessare quasi nessuno.
Fonte: meteolive

martedì 10 febbraio 2015

Maltempo: ancora freddo, forti venti e nevicate al Sud. Clima invernale tutta la settimana, le previsioni

E’ ancora una giornata di freddo e maltempo nelle Regioni del Sud, pur senza gli eccessi estremi della giornata di ieri. I cieli si presentano molto nuvolosi o coperti soprattutto tra Molise, Puglia, Basilicata occidentale, Campania meridionale, ampie aree della Calabria e nella Sicilia tirrenica, con venti ancora impetuosi da nord (raffiche fino a 80km/h) e deboli precipitazioni nevose fino a bassa quota. Il ciclone che ieri era posizionato sul mar Jonio adesso si trova nell’Egeo, è profondo 992hPa e sta alimentando forte maltempo tra Grecia e Turchia (nevica ad Atene e Istanbul), e dai Balcani continuerà ad influenzare il tempo dell’Italia meridionale per tutta la settimana.
10Le temperature, dopotutto, sono già aumentate rispetto al grande gelo di ieri, e aumenteranno ulteriormente nel corso della giornata pur rimanendo basse e tipicamente invernali. Da stasera si attenueranno anche i forti venti e la situazione tornerà alla normalità. Per tutta la settimana, però, il clima resterà freddo in tutto il Sud e soprattutto in Puglia, Basilicata e Calabria, con temperature inferiori alle medie del periodo. Il clima sarà variabile, con schiarite che si alterneranno ad annuvolamenti con sporadiche precipitazioni soprattutto nelle zone interne dell’Appennino tra Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, precipitazioni che si riveleranno nevose in quota oltre i 600-700 metri tra Puglia e Basilicata, oltre gli 800-900 metri altrove. Nel weekend nuovo peggioramento da ovest con piogge sparse in tutt’Italia ma, stavolta, fortunatamente, senza fenomeni meteo estremi. L’inverno continua senza altri particolari scossoni nei prossimi giorni; tutto quello che è successo nell’ultima settimana con la “bomba” di neve e maltempo al centro/nord e poi la poderosa irruzione polare di ieri al Sud basta e avanza per quanto riguarda le avversità atmosferiche di questo periodo dell’anno.
Fonte: meteoweb

mercoledì 19 novembre 2014

Previsioni Meteo: clima sempre più folle, adesso torna il super-caldo!

Temperature in forte aumento in tutt’Italia nei prossimi giorni: sarà un weekend di caldo quasi primaverile, con temperature fino a dieci gradi superiori alle medie nei valori massimi


E’ sempre più “pazzo” il clima che in quest’autunno 2014 sta interessando l’Italia: dopo le piogge eccezionali e i tanti fenomeni estremi che hanno fin qui caratterizzato i mesi di ottobre e novembre, adesso finalmente l’Italia si appresta a vivere una lunga tregua che durerà per una settimana intera, almeno fino a martedì 25 novembre, grazie al ritorno dell’anticiclone Sub-Tropicale che garantirà sole pieno su tutte le Regioni, con qualche nube sparsa da nord a sud e fitte nebbie in pianura Padana.
weatherL’anomalia più grande, però, sarà termica: la colonnina di mercurio avrà una notevole impennata e le temperature saliranno fino a 10°C sopra le medie del periodo soprattutto in Sardegna e nelle Regioni occidentali, con temperature massime ben superiori ai +20°C in tutto il centro/sud. Di notte, grazie all’inversione termica, le minime si abbasseranno sempre su valori freschi più consoni alla terza decade di ottobre, ma nelle ore diurne – complice il forte soleggiamento – sembrerà quasi di essere in primavera. Continua, così, il caldo eccezionale che sta caratterizzando tutta questa stagione autunnale, dopo un’estate fresca e gradevole.
La prossima settimana, a partire da martedì 25 o più probabilmente da mercoledì 26, avremo un nuovo peggioramento che potrebbe interessare tutta l’Italia e le temperature potranno abbassarsi tornando così nell’ultima settimana di novembre, in linea con le medie del periodo.
La persistenza di un caldo così anomalo e fuori stagione, provocherà ancora fenomeni estremi a causa dei contrasti termici: l’energia in gioco rimane elevatissima, e anche durante le prossime perturbazioni si verificheranno quindi eventi violenti come trombe d’aria, tornado, grandinate e temporali molto forti.
MS_939_ensSecondo le previsioni meteo stagionali per il prossimo inverno, dicembre sarà un mese abbastanza normale: l’anomalia positiva termica di settembre, ottobre e novembre dovrebbe esaurirsi riportando così le temperature nella normalità del periodo, mentre le precipitazioni dovrebbero rimanere superiori alle medie. A gennaio possibile inversione di tendenza, con un bimestre d’inizio 2015 (gennaio-febbraio) caratterizzato da freddo intenso e nevicate fino a bassa quota, con precipitazioni in linea con le medie o leggermente inferiori. Ovviamente questa è solo una tendenza stagionale, i cui sviluppi saranno meglio analizzati nelle previsioni a breve termine molto più affidabili. Intanto l’Italia, dopo il clima fresco di queste ultime ore (che continuerà fino a domani), da venerdì 21 vivrà un’ondata di caldo che caratterizzerà il fine settimana (sarà un weekend all’insegna delle attività all’aperto, mite e dal clima gradevole) e anche l’inizio della prossima.
Fonte: meteoweb

venerdì 29 agosto 2014

Bruxelles! Una nuova Pillola del Portale Meteo. Da non perdere!

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lunedì 25 agosto 2014

Guerre e crisi nel mondo mai così a meteo e clima: l’Europa rischia grosso in vista dell’inverno

Mai come in questo periodo le tante crisi geopolitiche internazionali si intrecciano con le condizioni meteorologiche e climatiche. In questi mesi, con l’ulteriore inasprimento delle aree di crisi alle porte del vecchio continente, analisti e strateghi di geopolitica stanno cominciando a porre la loro massima attenzione alle previsioni meteorologiche nell’emisfero boreale. Particolare riguardo va proprio alle previsioni stagionali, in quanto le condizioni meteo della prossima stagione autunnale e invernale potranno avere un impatto geopolitico importante per la vita dell’intera Europa. Difatti il nostro continente, con l’acuirsi del conflitto nell’est dell’Ucraina, rischia di dover fare i conti con una grave crisi geopolitica che potrebbe produrre conseguenze serie anche per il nostro paese, già dilaniato dalla crisi economica, finora mai affrontata come si deve dalla politica. Ma andiamo subito ai fatti.
econ_ukraine06__01__630x420Dopo la rivolta di piazza Maidan, dello scorso Febbraio, che sancì la definitiva uscita di almeno 2/3 dell’Ucraina dalla sfera d’influenza della Russia (2/3 poiché nel Donbass, nel sud-est del paese, si combatte aspramente fra milizie filorusse, ben equipaggiate e armate da Mosca con artiglieria pesante e missili terra/aria, e le truppe regolari dell’esercito ucraino che vengono in parte accompagnate da volontari appartenenti ai gruppi di estrema destra nazionalisti “russofobi”), i rapporti diplomatici fra la Russia e i paesi dell’Unione Europea si sono fortemente deteriorati, a seguito delle tanto discusse sanzioni economiche varate dai paesi europei, facenti capo alla NATO. Questo raffreddamento dei rapporti diplomatici fra la Russia e l’Europa, oltre a dare inizio ad una stupida guerra commerciale che alla fine andrà a penalizzare i consumatori e commercianti russi ed europei, con danni non indifferenti (l’Italia subirà le perdite più pesanti nell’agroalimentare), rischia di rimettere in discussione la stabilità degli approvvigionamenti energetici verso l’Europa.
10418943_628008150618243_5190739186901077215_nLa crescente instabilità politica in atto nell’est dell’Ucraina (che ricordiamo essere in Europa, a sole 3 ore di aereo da Roma), sfociata in questa“guerra asimmetrica” che sta insanguinando le principali città del Donbass, potrebbe causare delle interruzioni nelle forniture di gas al vecchio continente. In caso di un inverno particolarmente freddo e gelido molti paesi europei, soprattutto quelli dell’est, ma anche la stessa Germania su cui si basa buona parte della propria produzione industriale, potrebbero rischiare davvero grosso, rimanendo a secco di forniture, con le sole riserve strategiche che non sempre riescono a soddisfare le esigenze delle nazioni più grandi e popolose. Sempre nel caso di una stagione invernale molto rigida e nevosa, con temperature largamente sotto il congelamento, i russi potrebbero usare l’arma delle risorse energetiche, principale fonte di sostentamento dell’economia della Russia moderna, come ricatto, alzando i prezzi e minacciando delle interruzioni nelle forniture nel caso in cui il governo di Kiev non onori tutti i debiti accumulati in questi anni (gli sconti sono venuti meno dopo la rivolta di Maidan).
checkpoints-donbas-ukraine-militaryE se l’erogazione di gas verso l’Ucraina subirà delle interruzioni, o peggio dei sabotaggi in territorio di guerra, l’intera Europa si troverebbe in gravissime difficoltà. Se la stagione invernale 2014/2015 si rivelerà decisamente più mite, e meno ostile del previsto, tali scenari dovrebbero perlomeno ridimensionarsi. Anche nel caso di un acuirsi del conflitto nell’est dell’Ucraina i paesi europei potrebbero reggere, con disagi limitati per il venir meno dei consumi, in condizioni climatiche più accettabili. Ma è anche vero che un inverno clemente, in termini di freddo e neve, potrebbe favorire un proseguimento dei combattimenti nelle aree strategiche del Donbass, incoraggiando i russi a lasciare sempre una porta aperta per un intervento diretto. Come vediamo le condizioni meteo/climatiche della ventura stagione invernale potranno risultare decisive per la situazione politica ed economica del continente. Per questo, nei prossimi mesi, urge seguire con attenzione l’evoluzione dei pattern atmosferici dominanti per capire un po’ il carattere dell’inverno 2014/2015, stagione che si aprirà con decine di incognite tutte da decifrare.
Fonte: meteoweb

martedì 5 agosto 2014

Previsioni Meteo: Italia “terra di nessuno”, clima gradevole e instabilità fino a metà agosto

Dopo l’ennesima violenta sfuriata di maltempo che nel weekend ha colpito l’Italia provocando purtroppo anche delle vittime in Veneto a causa della bomba d’acqua di sabato sera nel trevigiano, la prima settimana di agosto sarà caratterizzata dal transito di una goccia fredda tra i Balcani e il mare Adriatico che continuerà a compromettere le condizioni del tempo in molte zone del nostro Paese: l’estate, quindi, continua a fare le bizze nonostante i tentativi dell’anticiclone di riappropriarsi del Mediterraneo. Ma anche stavolta non ce la farà: almeno fino a metà mese, non si intravede la possibilità che una compatta figura di alta pressione possa inglobare l’Italia.
GZ_PN_048_0000L’Italia non dovrebbe essere neanche attraversata da altre intense perturbazioni. Rimarrà quindi per una settimana abbondante in una sorte di “terra di nessuno“, con temperature inferiori alle medie del periodo (specie al centro/sud) e instabilità pomeridiana in modo particolare nelle zone interne, sui rilievi. Un tempo che si caratterizzerà per una continua alternanza tra schiarite e annuvolamenti da cui potranno scaturire delle precipitazioni localmente intense. Le temperature saranno a tratti tipicamente estive, specie al centro/nord, ma senza alcun eccesso di calore: arriveremo così a metà agosto senza alcuna vera ondata di calore, eccezion fatta per quella che nella prima parte di giugno ha interessato il nord e per le brevissime vampate di caldo che a luglio hanno infuocato il Sud per poche ore prima di ogni affondo freddo e perturbato, ma comunque senza picchi termici degni di nota.
11Anche lo scorso anno, nel 2013, l’estate aveva fatto le bizze tra giugno e luglio, con temperature inferiori alle medie del periodo e nessuna ondata di calore (ma non c’era stato il maltempo di quest’anno!), poi però tra agosto e settembre ci fu la “rivincita” del caldo Africano con tante forti ondate di caldo. Quest’anno, probabilmente, andrà diversamente. Anche perchè il fresco di questo periodo è da considerarsi, a livello climatico, una compensazione dopo il super-caldo dell’inverno e della primavera. Impossibile fare previsioni a lungo termine, ma non ci sono elementi che ci facciano pensare a un ritorno del gran caldo nelle ultime settimane dell’estate o nei primi mesi dell’autunno. Dopo Ferragosto ci sono solo incognite, ma climaticamente nella seconda metà di questo mese l’estate è già ai titoli di coda almeno al centro/nord. E quest’anno la “fine” arriva come se non ci fosse mai stato un “inizio”. A meno di clamorose sorprese, il 2014 sarà il vero “anno senza estate” che alcuni esperti internazionali avevano previsto senza successo nello scorso 2013.
Fonte: meteoweb

lunedì 23 giugno 2014

Previsioni Meteo, ultima settimana di giugno dal clima estremo: forti temporali al nord, intensa vampata di calore al Sud

E’ iniziata l’ultima settimana di questo giugno 2014 che sarà caratterizzata dal clima estremo che ha già contraddistinto questo mese, prima con il super-caldo al centro/nord e poi con i tanti giorni di forte maltempo della scorsa settimana. Oggi, lunedì 23, splende il sole quasi ovunque con piogge e temporali (inattesi) solo su Corsica e Sardegna. Le temperature sono in netto aumento al Sud: stamattina Lecce ha già raggiunto i +33°C seguita da Foggia e Reggio Calabria a +32°C, Bari e Catania a +31°C, Trapani e Taranto a +30°C, Crotone, Cosenza, Cervia e Guidonia a +29°C, Napoli, Firenze, Perugia, Forlì, Frosinone, Pescara, Catanzaro, Ravenna, Bolzano, Bologna, Brindisi e Grosseto a+28°C.
11Tutte temperature che aumenteranno ulteriormente nel pomeriggio. In Sicilia alcune località interne dell’agrigentino sono già schizzate a +35°C, proprio lì dove il caldo arriva prima rispetto al resto d’Italia. Quella odierna è la prima di tre giornate bollenti all’estremo Sud: tra domani, martedì 24, e dopodomani,mercoledì 25, nelle Regioni meridionali arriverà aria molto calda proveniente dal vicino nord Africa. In Sicilia le temperature supereranno abbondantemente i +40°C in molte località interne lontane dal mare, e forse localmente tra domani e mercoledì anche sulle coste. L’ondata di caldo si concluderà mercoledì sera: già dalla mattinata di giovedì 26 le temperature saranno in netto calo, e tra giovedì e venerdì scenderanno addirittura sotto le medie del periodo, per poi aumentare nuovamente nel weekend.
grandeAl nord, invece, situazione completamente differente: le temperature si manterranno stazionarie, in linea con le medie del periodo o qualche grado al di sotto, e ogni giorno si susseguiranno forti temporali specie nelle ore pomeridiane, con qualche fenomeno estremo specie in Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Le temperature, tra mercoledì e venerdì in modo particolare, si abbasseranno notevolmente al nord/est e nelle zone più colpite dai fenomeni di maltempo, con massime che a stento raggiungeranno i +20°C. Attenzione a possibili grandinate e trombe d’aria.
Fonte: meteoweb

mercoledì 4 giugno 2014

Il clima di Giugno in Italia

Dal punto di vista climatico, la stagione estiva, in Italia, inizia proprio con il mese di Giugno, caratterizzato mediamente da un clima piuttosto mite ma con temperature sostanzialmente gradevoli. Nella prima parte del mese le temperature sono in graduale ma costante aumento, tuttavia le giornate possono essere ancora piovose e un po’ ventose, mostrando ancora evidenti i segni della primavera. È anche possibile che si verifichino delle ondate di calore ma è ben difficile che si possano avere dei fastidiosi episodi di afa, come invece accade spesso in piena estate, soprattutto nelle città, dove la ventilazione è molto bassa.
Campi coltivatiIn genere le temperature sono sostanzialmente gradevoli, con valori massimi mediamente oscillano tra +22°C e +27°C, ma con punte fino a +35/+40°C sulla Sicilia, nel corso della terza decade. In occasione di venti da sud possono verificarsi delle ondate di calore, come è avvenuto nel 1982, quando a Catania si sono raggiunti i 45°C. Il regime delle piogge risente ancora dell’intrusione d’aria oceanica, in particolare al Nord dove la media pluviometrica risulta piuttosto elevata, variando dai 60 mm dei settori costieri fino ai 100 mm dei settori pedemontani. Diversa la situazione al Centro-Sud, dove le precipitazioni cominciano a di minuire, risentendo l’influenza dell’anticiclone delle Azzorre che determina un clima secco su tutta l’area del Mediterraneo. Qualche rovescio lo troviamo invece nelle zone interne e sugli Appennini,  a causa della elevata instabilità diurna. Il tempo è più asciutto lungo le coste soprattutto sull’estreme Regioni Meridionali, dove localmente non si superano i 10 mm mensili, a causa della maggiore stabilità dell’aria. Nella seconda parte del mese il tempo diventa ancora più stabile e le temperature sono in costante aumento fino a raggiungere quei valori tipicamente estivi, con frequenti episodi di afa nelle città. In questo periodo si passeggia tranquillamente con vestiti leggeri e a maniche corte anche nelle ore serali, mentre di giorno si sta volentieri al mare dove l’acqua è abbastanza calda da permettere la balneazione. Il tempo tende a stabilizzarsi sempre di più grazie all’aumentare della pressione che risente dell’espandersi sulle nostre regioni dell’anticiclone delle Azzorre. Le precipitazioni diminuiscono notevolmente al sud, dando spazio a delle giornate di cielo costantemente sereno o poco nuvoloso. mare-giugno-italia-660x320Al nord si è invece nel pieno periodo dei temporali termoconvettivi che si manifestano nelle ore pomeridiane e serali. Iventi nella prima metà del mese sono ancora moderati e tendono a provenire dai quadranti settentrionali; nella seconda parte, di mattina si ha una netta diminuzione dell’intensità, mentre nelle ore pomeridiane predominano i venti di brezza. I mari sono generalmente poco mossi, ma possono essere temporaneamente mossi in occasione del passaggio delle perturbazioni che avvengono nella prima metà del mese; nella seconda parte del periodo si ha invece un aumento del moto ondoso nelle ore pomeridiane, a causa diventi di brezza. 
Fonte: meteoweb