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venerdì 11 aprile 2014

Rissa per la Pasqua: modelli nel kaos!

Un computer in panne con duecento cavi aggrovigliati da sbrogliare e da ricollegare tutti una alla volta: questo il panorama modellistico attuale per il periodo di Pasqua. 

C'è un solo modello ad avere il pc con i cavi perfettamente collegati e a risultare regolarmente funzionante: quello americano, ancora una volta con le idee più chiare degli altri; da giorni insiste per una deriva perturbata nei giorni immediamente precedenti la Pasqua (Venerdì Santo e Sabato Santo) con coinvolgimento più netto del nord e delle regioni centrali tirreniche. 

A sposare stamane la tesi del modello americano c'è quello giapponese, che vede un affondo abbastanza simile per il Venerdì Santo, volta invece le spalle all'americano quello canadese, che diventa la fotocopia dei modelli inglesi (Reading ed Ukmo). 
In pratica costoro danno risalto all'irruzione fredda tra martedì 15 e mercoledì 16 sui Balcani. 

Da quell'affondo ne deriverebbe poi un vortice chiuso in grado di muoversi con moto retrogrado nell'area mediterranea fino a rovinare soprattutto la Pasquetta. 

Un'ipotesi che il modello americano scarta completamente, non solo nella corsa ufficiale, ma anche in tutte le 20 corse del modello gemello GEFS. 

OItretutto una retrogressione da est non sembra proprio di grande attualità quest'anno, dunque per il team di MeteoLive è molto più affidabile al momento la linea proposta dal modello americano, che fra l'altro andrebbe poi a prevedere un miglioramento su gran parte del Paese proprio per Pasqua e la Pasquetta, isolando il vortice solo a ridosso delle isole maggiori, che diverrebbero le uniche a ricevere ancora del moderato maltempo. 

La situazione come intuirete è però fortemente evolutiva. Per questo MeteoLive seguirà anche oggi la nuova emissione del modello americano in diretta a partire dalle ore 12.

domenica 16 marzo 2014

Freddo e neve di ritorno sull' IItalia? Tendenza per l’ultima decade di Marzo, molta discordanza fra i modelli.

A breve entreremo nell’ultima decade di Marzo e dopo un periodo di lunga stabilità come quello che stiamo vivendo, potremmo assistere all’arrivo di più dinamicità a livello meteorologico. Attualmente buona parte del comparto Europeo si trova sotto una vasta campana Anticiclonica che proseguirà almeno attorno al 20-22 Marzo,successivamente i due principali modelli di previsione, Gfs ed Ecmwf, proseguono con scenari piuttosto divisi fra loro. Il modello Europeo Ecmwf, vede un deciso affondo gelido piombare sui Balcani e sull’Europa Orientaleproprio all’inizio della terza decade di Marzo.L’Italia potrebbe essere solamente ai margini di questa irruzione fredda che dovrebbe traslare appena ad Est della nostra Penisola. Se l’ipotesi si rivelasse corretta, saremmo investiti parzialmente da correntipiù fresche, mentre sui Balcani si piomberebbe (proprio all’inizio della primavera) in pienoinverno. Totale disaccordo da parte dell’Americano Gfs, che dopo il periodo Anticiclonico, vede una rottura del bel tempo grazie a delle infiltrazioni di aria fresca ed umida di matrice Nord-Atlantica, con l’instabilità che si impadronirebbe dell’Italia. Ribadiamo che è solo una tendenza con necessità di ulteriori conferme ed analisi.
Fonte: centrometeoitaliano
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giovedì 13 marzo 2014

Chi la spunterà tra il GELO e il CALDO? Chi tra l'Alta delle Azzorre e l'Artico?


Via l'instabilità:
la configurazione ha registrato imponenti modifiche a livello europeo, dove assistiamo al dominio dell'Alta Pressione estesa dalla Penisola Iberica fin sull'Europa orientale. L'unica area instabile, al di là del flusso atlantico relegato ad alte latitudini, era rappresentata dalla goccia fredda mediterranea che causava condizioni di tempo fortemente instabile su alcune delle nostre regioni.
Attenzione alle gocce fredde:
abbiamo menzionato le gocce fredde non a caso perché ora dovremo prestare attenzione ad un'altra area d'instabilità, ma stavolta focalizzata principalmente sul nord Africa. Chiariamoci subito, non avrà alcuna ripercussione significativa sulla gran parte delle nostre regioni. Solo tra le due Isole Maggiori potrebbero verificarsi delle precipitazioni, in particolare sulla Sicilia.
E' primavera:
l'Alta Pressione sta apportando, oltre alle ben note condizioni di stabilità, anche un generale rialzo termico. Rialzo che si estenderà verso sud e regalerà all'Italia tutta valori termici tipicamente primaverili. Localmente si potrebbero raggiungere punte di 20°C, o addirittura oltre.
Gli scambi meridiani:
torniamo a parlarne perché quel che si evince dall'osservazione dei modelli è una netta contrapposizione tra la circolazione primaverile e il freddo che andrà ad accumularsi tra l'Europa orientale e la Russia Europea. Lo spostamento di queste masse d'aria potrebbe avvenire qualora l'Alta delle Azzorre riuscisse a spingersi nuovamente verso nord e coi massimi collocati tra la Gran Bretagna e la Francia.
In bilico tra Artico e Azzorre:
un filo sottile separerà la Primavera incipiente dal colpo di coda invernale. A nostro avviso l'Italia potrebbe comunque risentire di qualche influenza d'aria fredda, anche se non in modo così netto e corposo come lasciato intravedere da qualche uscita modellistica pregressa.
Focus: evoluzione sino al 25 marzo 2014
Prevalenza di bel tempo anche nei prossimi giorni, salvo come detto qualche insidia tra le due Isole Maggiori. Nel fine settimana una perturbazione da nord lambirà le Alpi, dandoci dei cenni di cambiamento che inizialmente riguarderanno principalmente l'Europa orientale.
Da valutare l'eventuale ingerenza Artica anche sul nostro Paese, che come detto potrebbe comunque manifestarsi a partire dal 20 con un calo delle temperature e con venti provenienti da nord.
Evoluzione sino al 30 marzo 2014
Difficile ipotizzare quel che accadrà negli ultimi giorni di marzo, tuttavia non possiamo escludere che il colpo di coda invernale - pur con dinamiche ed effetti tutti da valutare - riesca ad andare in porto.
In conclusione.
Marzo che pare voglia riservarci ancora qualche sorpresa, anche se la Primavera incombe e i segnali in tal senso sono inequivocabili.
Fonte: meteogiornale