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lunedì 21 settembre 2015

Previsioni Meteo, mercoledì 23 arriva da Nord la perturbazione dell’equinozio: maltempo e neve

Una nuova perturbazione arriverà sull’Italia nei prossimi giorni, proprio in concomitanza con l’equinozio d’autunno che scatterà alle 10:21 di mercoledì 23 settembre: sarà una perturbazione abbastanza simile a quella che è transitata sull’Italia nei giorni scorsi, una goccia fredda proveniente da Nord che però stavolta sarà più occidentale nella traiettoria e quindi determinerà maltempo intenso non solo al centro/sud, ma anche al nord e in modo particolare al nord/est. Le Regioni più colpite, infatti, saranno proprio Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
Rtavn544Rispetto al peggioramento precedente, inoltre, stavolta arriverà aria ancora più fredda. La giornata “clou” del maltempo sarà proprio mercoledì 23 sulle Regioni del Centro/Nord, mentre il Sud vivrà una breve tregua con schiarite e temperature in lieve aumento (ma assolutamente senza picchi di calore significativi, soltanto Catania e Siracusa nell’estrema Sicilia sud/orientale arriveranno a sfiorare i +30°C). Il maltempo sarà intenso sin dalle prime ore del mattino su tutto l’arco alpino, a partire dalla Lombardia, concentrandosi poi al nord/est nel corso della giornata.
giovedì mattinaI forti temporali faranno crollare le temperature e sulle Alpi si verificheranno le prime nevicate della stagione, con quota neve in calo fino ai 1.300/1.400 metri nel pomeriggio/sera di mercoledì, soprattutto in Trentino Alto Adige e sulle Dolomiti. La neve cadrà abbondante oltre i 1.500 metri di quota. In località come Sondrio, Belluno, Udine e Gorizia potranno cadere fino a 100mm di pioggia; Pordenone, Trento, Trieste, Bolzano, Bergamo e Brescia oscilleranno tra 50 70mm.
Rtavn844Giovedì 24 il maltempo si sposterà al centro/sud, ma sarà un risveglio molto freddo al centro/nord con temperature minime fino a+6/+7°C nelle zone interne, anche in pianura. Come dicevamo, infine, il maltempo si sposterà al centro/sud con piogge e temporali nuovamente intensi su un po’ tutte le Regioni mentre al nord tornerà a splendere il sole. 
Fonte: meteoweb

martedì 21 luglio 2015

Allerta Meteo, da domani violenti temporali pomeridiani: ecco tutte le MAPPE con le zone a rischio

Continua a splendere il sole anche oggi sull’Italia e fa molto caldo: alle ore 12:20 del mattino le temperature sono già molto elevate, con +38°C a Cosenza e Taranto, +37°C a Chieti e Foggia,  +35°C a Roma, Milano, Catania, Padova, Verona, Mantova, Udine, Benevento e Cesena. Per l’ennesima volta oggi pomeriggio le temperature diventeranno asfissianti in tutto il Paese. Ma l’anticiclone che sta provocando questa mostruosa anomalia di calore sull’Italia inizierà a perdere colpi dalla prossima notte, e lascerà spazio prima a deboli infiltrazioni in quota che provocheranno instabilità con forti temporali pomeridiani, poi un vero e proprio crollo termico che determinerà una diffusa rinfrescata sull’Italia tra domenica 26 luglio (al centro/nord) e lunedì 27 (anche al centro/sud).
z12t_002La prima fase del peggioramento sarà caratterizzata da forti temporali pomeridiani: come possiamo osservare nella mappa a destra, già domani – mercoledì 22 luglio – i fenomeni temporaleschi saranno intensi e diffusi a molte Regioni, dal nord/ovest alle isole e anche nelle Regioni del centro. I temporali però inizieranno a fare davvero sul serio da mercoledì 23 in poi, con fenomeni estremi nell’area alpina ma soprattutto sull’Appennino centro/meridionale. Gli aggiornamenti odierni dei centri di calcolo confermano le previsioni meteo pubblicate ieri: attenzione soprattutto alla Campania, alla Basilicata e alla Sicilia orientale, dove si verificheranno i temporali più forti con possibili grandinate, tornado ed episodi di maltempo distruttivo. Fenomeni che si ripeteranno giovedì e venerdì prima del weekend in cui i fenomeni estremi si concentreranno al centro/nord.
temporale versilia 3 luglio 2015 (8)Nel pomeriggio pubblicheremo ulteriori focus previsionali con tutti i dettagli sulle aree a rischio, la situazione è estremamente pericolosa e non solo per i temporali pomeridiani di questa settimana. Tradomenica 26 (al centro/nord) e lunedì 27(anche al centro/sud) le temperature crolleranno di oltre 10°C in tutt’Italia, e il maltempo diventerà più intenso, diffuso ed esteso a tutte le Regioni, con fenomeni che si potranno accentuare per i contrasti termici e per il contatto tra l’aria fredda proveniente da nord sui mari caldissimi (fino ad oltre +30°C) tutt’intorno all’Italia. In piena estate, quindi, è in arrivo un’ondata di maltempo estremamente pericolosa. Massima attenzione perchè l’energia in gioco è tale da provocare fenomeni particolarmente violenti.
Fonte: meteoweb

mercoledì 8 luglio 2015

Previsioni Meteo, l’Italia esce dall’inferno africano ed entra nel tunnel del forte maltempo

L’Italia si appresta ad uscire dall’inferno africano che la attanaglia da giorni soprattutto nelle Regioni del centro/nord: dalla serata di oggi, mercoledì 8 luglio, le temperature crolleranno al nord/est. Il calo termico si estenderà domani, giovedì 9, a gran parte del centro/nord, e dopodomani, venerdì 10, a tutto il Paese. Non sarà un calo termico indolore: passeremo infatti da un estremo all’altro, dal caldo eccezionale al maltempo più violento già da stasera con temporali molto forti al nord/est, dove potranno verificarsi violenti nubifragi, grandinate e persino trombe d’aria.
Tornado-VeneziaNel pomeriggio di ieri i primi fenomeni intensi al Centro, nelle zone interne di Lazio e Abruzzo. Poi in serata un primo transito temporalesco molto veloce ma significativo con picchi di oltre 50mm di pioggia in Alto Adige. Soltanto un antipasto rispetto al maltempo estremo delle prossime ore, non solo stasera al nord/est ma anche nei prossimi giorni su gran parte dell’Appennino, dove si formeranno violenti temporali pomeridiani che potranno sconfinare fin su coste e pianure. A medio/lungo termine possibile una vera e propria svolta con un break estivo che dopo fine mese potrebbe determinare una fase di fresco e maltempo abbastanza intensa e prolungata. Ma di questo parleremo meglio nei prossimi aggiornamenti.
Fonte: meteoweb

lunedì 6 luglio 2015

Previsioni Meteo: il grande caldo insiste anche questa settimana, ma attenzione ai forti temporali pomeridiani

Le Previsioni Meteo per i prossimi giorni non danno speranze di rinfrescate a chi sta già soffrendo troppo il caldo di quest’inizio di luglio. Eppure l’Italia è stata, fin qui, soltanto sfiorata dalle masse d’aria più calde che hanno provocato picchi di oltre +40°C in molti Paesi europei, non solo Portogallo, Spagna e Francia, ma anche in Germania, dove sono stati stravolti i record storici assoluti di calore, e Svizzera, Austria, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca. Sull’Italia le temperature più elevate, al centro/nord, hanno raggiunto i +36/+37°C mentre al Sud il clima s’è mantenuto decisamente più gradevole, certamente caldo ma nella normalità di un periodo come l’inizio di luglio, ormai “clou” dell’estate.
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La sabbia del Sahara stazionerà sul Mediterraneo
In questa settimana le temperature si manterranno stazionarie, su valori decisamente elevati, in tutto il centro/nord dove addirittura tra oggi e domani potremo avere picchi estremi di +38/+39°C. Ma da domani il gran caldo si estenderà anche al sud, con temperature in netto aumento, anche qui con picchi che arriveranno a ridosso dei +40°C. L’anomalia calda così significativa si sposta quindi al centro/sud e sui Balcani per quest’altra settimana, mentre l’anticiclone da giovedì 9 sembrerà allentare la sua morsa lasciando spazio ad infiltrazioni fresche da nord/est.
maltempo temporali pomeridiani 6 giugno 2015 (2)Proprio questo calo di geopotenziali e anche di temperature (ma solo alle alte quote), determinerà le condizioni per la formazione di forti temporali pomeridiani che già oggi e domani interesseranno il centro/nord, ma poi gradualmente da mercoledì e soprattutto da giovedì in poi si verificheranno anche al sud a partire dalle zone interne dell’Appennino, ma con sconfinamenti fin su coste e pianure. Nelle zone interessate dai nubifragi, sarà un modo per mettere fine all’opprimente calura estiva, ma altrove c’è il rischio che il cielo si copra con qualche tuono, aumento dell’umidità dell’aria ma temperature roventi senza piogge (se non poche gocce), e quindi una sensazione di afa ancor più fastidiosa per il corpo umano. Invece nelle zone più colpite, soprattutto nell’area alpina, si potranno verificare eventi disastrosi con trombe d’aria e grandinate, a causa di contrasti termici davvero pazzeschi. In Austria, Slovenia e al confine nord/orientale dell’Italia già tra martedì e mercoledì ci attendiamo vere e proprie “supercelle” temporalesche.
Fonte: meteoweb

martedì 17 giugno 2014

Lo spettacolo offerto dai temporali di calore, dinamiche e cause che determinano la nascita di queste “torri di vapore” sui rilievi

A differenza dei tradizionali temporali frontali o d’instabilità convettiva indotta da forti discontinuità termiche e igrometriche, i temporali di calore si formano frequentemente nella stagione calda, fra la primavera (a cominciare dal mese di Aprile), l’estate e la prima parte della stagione autunnale, nelle regioni dove l’innesco dei moti convettivi (correnti ascendenti) è agevolato da estese calme orizzontali delle masse d’aria e dall‘intensa e prolungata insolazione diurna. Quando un’area piuttosto umida è stata esposta al lungo ad un forte riscaldamento, indotto dalla forte insolazione, l’aria umida preesistente presso il suolo tende ad ascendere verso l’alto, formando dei Cumuli piuttosto elevati, dall’aspetto torreggiante. In pratica l’intenso riscaldamento del suolo può formare delle grosse bolle d’aria più calda, rispetto a quella circostante, che tendono a salire verso l’alto andandosi a raffreddare negli strati superiori, condensando gran parte del vapore acqueo in esse contenuto. Si vengono cosi a creare le cosiddette “termiche“, intense correnti ascensionali che si espandono verso gli strati più alti della troposfera, anche sopra i 10-12 km alle nostre latitudini (a quote più alte sui tropici e all’equatore).  Durante la giornata, il movimento ascendente delle masse d’aria, legato alle “termiche“, e l’instabilità atmosferica aumentano in modo sensibile. Tale situazione favorisce l’addensamento di masse cumuliformi, le parti superiori si innalzano sempre più, mentre le basi si anneriscono.
16In questa fase la nube comincia ad assumere la forma di un grosso Congesto che si evolve successivamente in Cumulonembo, con la classica incudine lungo la sommità dell’imponente nube verticale. Dalla parte superiore sfuggono dei filamenti fibrosi che vengono chiamati “falsi cirri”. Qualche volta, in presenza di Cumulonembi molto intensi, i“falsi cirri” possono formare un velo di cirrostrati attorno l’incudine del Cumulonembo. Si viene ad originare il Cumulonembo, una imponente nube a sviluppo verticale che assume la forma di una vera e propria “torre di vapore acqueo”, la cui sommita può raggiungere i 10-12 km di altezza, vicino al confine con la stratosfera (in questo caso si verificavo fenomeni davvero intensi con grandinate e colpi di vento). Proprio in questo momento ha inizio il temporale, il quale avanza lungo la direzione media dei venti prevalenti nella media atmosfera, attorno i 5000-6000 metri di quota. Dopo circa 30-60 minuti, ma alle volte possono trascorrere anche un paio di ore, la nube diminuisce progressivamente di volume e le precipitazioni cessano assieme all’attività elettrica.
06Quando la corrente ascendente che ha formato il Cumulonembo si arresta, per la compensazione dello squilibrio termico che ha alimentato i moti ascensionali (tale compensazione può essere determinate dalle stesse precipitazioni), la parte superiore di quest’ultimo si sfalda in più pezzi formando dei banchi di altocumuli e nubi cirriformi in quota che vengono disperse dai venti regnanti nella media e alta troposfera. Nella nube, all’inizio del temporale, si contrappongono ben due correnti adiacenti, una ascendente e l’altra discendente, denominate rispettivamente “updraft” e “downburst”. Al suolo, attorno alla zona dove si concentrano le precipitazioni, regnano correnti aeree divergenti, che con l’andar del tempo, nella fase finale, estinguono ad ogni livello i moti ascendenti e così si stabilisce un generale moto discendente che dai medi livelli si butta verso la base, perdurando fino al cessare della precipitazione.
998176_10201078947929449_1328275398_nDal punto di vista barometrico il passaggio di un temporale di calore è rappresentato da una sorta di punta, più o meno regolare, che si presenta nella curva barometrica. Tale punta è detta “naso del temporale” coincide con lo sfondamento dell’aria fredda discendente, tanto che il termometro può registrare un calo termico dell’ordine dei -5°C -6°C. Dopo il passaggio del temporale la pressione riprende il suo valore normale, mentre la temperature riprende a salire. I temporali“termoconvettivi” (o di calore) sono molto più frequenti nelle regioni equatoriali e tropicali, dove caratterizzano l’intera stagione delle piogge, diminuendo in genere con la latitudine. Nelle regioni continentali la massima frequenza dei temporali di calore si verifica nelle prime ore del pomeriggio, mentre sui mari e lungo le coste il momento migliore è la notte e la prima mattinata. Il periodo annuo mostra un massimo proprio nei mesi più caldi. Nelle regioni tropicali i temporali di calore sono molto più frequenti che alle nostre latitudini, specie durante la stagione delle piogge, rappresentando l’essenza di questa. Le piogge “zenitali” della fascia tropicale sono in larga parte attribuite a fenomeni di“termoconvenzione” che esplodono al termine del periodo più caldo dell’anno. I temporali di calore di solito sono per lo più semi/stazionari, con velocità di propagazione molto basse, a differenza dei temporali frontali che possono muoversi a velocità considerevoli, anche di 30-40 km/h.
Fonte: meteoweb