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martedì 20 giugno 2017

Previsioni Meteo: il Solstizio d’Estate porta un’altra grande vampata Africana, l’inferno caldo continua

Previsioni Meteo, con il Solstizio d'Estate arriva un'altra grande ondata di calore: temperature di fuoco nei prossimi giorni, stavolta i +40°C verranno superati anche al Centro/Nord e il Sud rischia di raggiungere i +45°C

Previsioni Meteo – Sempre più caldo sull’Italia e su gran parte d’Europa nella settimana del Solstizio d’Estate: mancano poche ore allo scoccare astronomico della “bella stagione”, che però è già rovente da molte settimane. Dopo un mese di Maggio caldissimo, Giugno rischia di superare persino il 2003 nell’Europa centro/occidentale e meridionale. Il caldo aumenterà ancora nei prossimi giorni, in cui raggiungeremo temperature roventi.
In Italia il caldo diventerà asfissiante a partire da Mercoledì 21 al Nord, e poi da Venerdì 23 anche al Centro/Sud. Saranno giornate terribili: c’è il rischio concreto di raggiungere i +40°C in alcune località del settentrione, con punte diffuse di +38/+39°C in pianura Padana e nei fondovalle alpini. Poi tra Domenica 25, Lunedì 26 e Martedì 27, il gran caldo raggiungerà il Sud dove avremo temperature abbondantemente oltre il muro dei quaranta gradi, con picchi di +42/+43°C e punte addirittura di +45°C nelle zone interne di Puglia e Calabria.
Saranno giorni terribili: il caldo potrà innescare incendi disastrosi in molte zone dell’Italia in cui i terreni sono completamente secchi e aridi a causa della gravissima siccità che da mesi lascia a secco gran parte del territorio italiano.
Fonte: meteoweb

mercoledì 29 aprile 2015

Analisi meteo: nonostante le incertezze primaverili l’irrompere delle prime “vampate calde” dal Sahara è inevitabile

Il riposizionamento dell’ITCZ e un indebolimento del “getto sub-tropicale” all’origine della prima intensa ondata di calore attesa all’inizio della prossima settimana.

Come abbiamo ripetuto più volte i passaggi zenitali del sole hanno delle importanti ripercussioni sul clima planetario, influenzando gli spostamenti del famoso “fronte di convergenza intertropicale“, noto con l’acronimo di ITCZ. Una estesa cintura di bassa pressione di natura termica, nei bassi strati, che circonda la terra attorno l’equatore. Questo regime di bassa pressione termica (valori che possono scendere sotto i 1005 hpa), che predomina lunga la fascia equatoriale, è originato dal costante riscaldamento e dalla convergenza degli Alisei di NE e SE che convogliano masse d’aria molto umide e calde proprio attorno l’equatore le quali scontrandosi sono costrette ad innalzarsi verso l‘alto, generando forti moti convettivi (correnti ascensionali particolarmente intense) che alimentano l’insorgenza di imponenti nubi cumuliformi (cumulonembi temporaleschi che possono raggiungere anche i 16-17 km di altezza), capaci di dare luogo a forti temporali e rovesci di pioggia (alle volte accompagnate da impetuose raffiche di “downbursts”) anche violenti, solitamente concentrati durante le ore pomeridiane e serali.
1Y2P0IJ32E4CK1_2_2_ITCZ_v1_20090424_draft_500_-1_-497456832Il “fronte di convergenza intertropicale”non resta stabile presso l’equatore, ma subisce delle periodiche fluttuazioni a sud e a nord della linea equatoriale, seguendo i passaggi zenitale del sole. In questo periodo, con l’avvento della primavera boreale, il sole comincia ad avvicinarsi allo Zenit nella fascia a nord dell’equatore, con massimi di insolazione concentrati tra i mesi di Maggio e Giugno a ridosso del tropico del Cancro. Ciò comporta un conseguente innalzamento dell’ITCZverso la zona climatica a nord dell’equatore, iniziando quel cammino che lo spingerà verso la fascia tropicale settentrionale, dove l’arrivo dell’estate boreale coincide con l’inizio della stagione delle piogge (le piogge zenitali sull’Africa sub-sahariana e i Monsoni sull’Asia meridionale).
p10_itcz_julIn questi giorni il graduale riscaldamento dei territori desertici dell’Africa sub-sahariana e del Sahara, generato dall’avvicinamento del sole allo Zenit (sempre più alto sull’orizzonte) e alla presenza di un regime anticiclonico, con aria calda e molto secca nei bassi strati, sta favorendo una fluttuazione dell’ITCZverso nord lungo il fronte africano. Nonostante i tradizionali “disturbi” primaverili di questi giorni, con qualche rovescio e temporale di troppo soprattutto sulle aree più interne, la bella stagione è destinata ad avere la meglio, anticipando il suo ingresso rispetto alla tradizionale tabella di marcia. In questo periodo dell’anno il sole tende sempre più ad avvicinarsi allo Zenit (quando i raggi solari cadono perpendicolarmente sul terreno nelle ore centrali del giorno) lungo la fascia tropicale dell’emisfero boreale, tra l’equatore e il tropico del Cancro, determinando l’inizio della stagione più calda, specie nei territori con clima prettamente continentale, fra i deserti della penisola Arabica, l’India, il Pakistan e tutto il comprensorio dell’Africa sub-sahariana.
700pw_africa_57Il “fronte intertropicale” ha già raggiunto l’area del Golfo di Guinea e i paesi che si affacciano su di esso, causando una notevole intensificazione dell’attività convettiva nelle suddette zone, ulteriormente enfatizzata dall’intensificazione dall’umido “Monsone di Guinea”, che è un vento molto umido che spira da Sud o Sud-ovest e porta piogge e forti temporali lungo le coste dell’Africa occidentale, specie lungo l’area del Golfo di Guinea. Questo vento, semi/permanente lungo la fascia sub-equatoriale dell‘Africa occidentale, corrisponde all’Aliseo di SE che viene fatto deviare verso destra dalla profonda bassa pressione equatoriale (depressione termica equatoriale) dell’Africa centrale, questo spiega perchè nei bassi strati lungo il Golfo di Guinea quasi tutto l’anno abbiamo venti permanenti al suolo da Sud, S-SO e SO. Con la risalita verso nord del“fronte intertropicale” il flusso umido del “Monsone di Guinea” si intensifica notevolmente lungo l’area del Golfo per l’incremento del “gradiente termico” e del“gradiente barico” fra il Golfo di Guinea e la fascia saheliana (confini meridionali del Sahara), che come detto proprio in questo periodo comincia a scaldarsi notevolmente, favorendo lo sviluppo di una depressione termica nei bassi strati, con valori sotto i 1005-1000 hpa.
Rt850m6In questo modo il “Monsone di Guinea”comincia a risalire verso nord, trasportando le prime infiltrazioni umide verso i settori più meridionali della fascia saheliana, dove l’aria umida scalza l’aria secca preesistente, favorendo lo scoppio dei primi forti temporali“termoconvettivi” durante le ore pomeridiane e serali. Proprio quello che sta accadendo in questi giorni sui paesi che si affacciano al golfo di Guinea, dove la risalita dell’ITCZ e l’insorgenza di aria ricca di umidità dai quadranti meridionali sta alimentando le prime grosse “Cellule temporalesche” e la formazione dei primi “Clusters multicellulari” che segnano l’inizio della stagione piovosa fra il nord del Camerun, la Nigeria, il Ghana, la Costa d’Avorio, il Benin, il Togo e gli altri stati che sporgono sull’area guieana.
Rt850m7Prime espansioni dell’anticiclone nord-africano verso il Mediterraneo ?
Lo spostamento verso nord del “fronte intertropicale”, con l’attivazione di una intensa attività convettiva a nord dell’equatore, sta favorendo a sua volta una variazione verso nord del baricentro del grande anticiclone sub-tropicale sahariano (Cella di Hadley sull’Africa settentrionale), con una contemporanea estensione a settentrione dell’area interessata dai fenomeni di“Subsidenza atmosferica” (correnti discendenti associate a un regime di alta pressione). Attualmente il baricentro del potente anticiclone sub-tropicale si trova posizionato nel cuore della regione sahariana, dove il clima si presenta secco e molto caldo, con il continuo soffio dei polverosi venti di “Harmattan”.
25Entro fine mese, un ulteriore fluttuazione verso nord dell’ITCZ, potrebbe spingere i margini settentrionali del promontorio anticiclonico nord-africano, influenzo le condizioni meteorologiche anche sul nostro paese. Ma come abbiamo avuto modo di spiegare più volte un posizionamento avanzato dell’ITCZ non sempre agevola la risalita dell’opprimente anticiclone sahariano, o del più famoso “Ibrido” (azzorriano nei bassi strati e africano in quota), verso il mar Mediterraneo. Difatti, a fronte di un posizionamento avanzato, ben oltre la media climatologica, l’insistenza delle umide correnti atlantiche e di un impetuoso “getto sub-tropicale” lungo il nord-africa e l’area mediterranea dovrebbe mantenere basso di latitudine il baricentro delle robuste cellule anticicloniche africane, sfavorendo a suo modo una loro diretta proliferazione sul “mare Nostrum”.
32Solo un venir meno di queste condizioni o l’indebolimento del flusso perturbato oceanico, con una maggiore ondulazione del“getto sub-tropicale”, potrà agevolare la risalita della cupola anticiclonica sahariana tra Mediterraneo ed Europa meridionale, con le prime associate ondate di calore (rimonte sub-tropicali). Condizioni che ritroveremo proprio all’inizio della prossima settimana, allorquando la prima intensa ondata di calore della stagione risalirà verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo, interessando più direttamente le nostre regioni meridionali e le Isole Maggiori, dove fra lunedì 4 e martedì 5 si potranno registrare i primi +35°C +36°C di stagione.
Fonte: meteoweb

giovedì 16 aprile 2015

Previsioni Meteo: “vampata” calda sempre più intensa, poi tornano fresco e maltempo

Le temperature continuano ad aumentare in tutt’Italia, e con la prima vera ondata di caldo Sub-Tropicale nelle ultime ore si sono formate le prime “nebbie di mare” della stagione 2015 proprio per lo scorrimento di masse d’aria caldo-umide sulla superficie ancora fredda del mar Mediterraneo. Nei prossimi giorni questi fenomeni potranno amplificarsi ed intensificarsi al Sud, soprattutto tra venerdì 17 e sabato 18 quando l’ondata di calore raggiungerà il suo picco massimo soprattutto in Calabria e Sicilia, le Regioni più colpite con possibili picchi vicini ai+30°C nelle zone interne (Cosenza e Ragusa potranno essere le città più calde).
MS_1244_ensAl centro/nord, invece, la situazione inizierà a cambiare proprio da venerdì 17 con le prime piogge e temporali, che si intensificheranno sabato 18 quando sono confermati fenomeni estremi come forti grandinate e possibili trombe d’aria. Le temperature inizieranno a diminuire e tra domenica e l’inizio della prossima settimana si abbasseranno in tutt’Italia a causa di un fresco flusso proveniente da est. Il clima tornerà instabile in tutto il Paese con temperature di qualche grado inferiori alle medie del periodo.
Fonte: meteoweb

martedì 19 agosto 2014

Meteo 15 giorni: la vampata calda di fine agosto probabile al 70%!

Che l'estate sia capace di stupire proprio sul finirenon deve impressionare più di tanto. Le fiammate estive di fine agosto ed anche di inizio settembre nel recente passato sono state decisamente frequenti. 

In una stagione come questa però quasi tutte le previsioni che tentavano di spingere l'africano a proteggere tutto lo Stivale sono spesso state disattese, in particolare al nord, che non ha mai praticamente visto un vero decollo dell'estate.

Invece ora sembra delinearsi una certa convergenza tra i due principali modelli di riferimento, che marciano almeno per 3-4 giorni sullo stesso binario indicando sole e caldo, poi l'americano è nuovamente convinto che il nord sia destinato a ricevere una scarica di temporali, dalla serata di giovedì 28 sino alle prime ore di sabato 30, consegnando poi a tutta Italia una sferzata di fresco Maestrale, pur senza precipitazioni, sino a lunedì 1° settembre.

In pratica l'agosto, così com'era facile da prevedere e come del resto MeteoLive ha spesso sostenuto, è riuscito a fare meglio di luglio al centro-sud, al nord invece sono rimasti gli "inciampi", anche piuttosto frequenti.

La stagione però non è crollata e probabilmente, sia pure con un nord ancora spesso penalizzato, potrà anche regalarci un po' d'estate anche durante la prima decade del settembre (PES, la cosiddetta piccola estate settembrina), ma questa è più una speranza che una vera linea di tendenza credibile.

Dunque torniamo alla fiammata calda: da domenica 24 o lunedì 25 sarebbe dunque probabile al 70% questa decisa rimonta anticiclonica con l'isoterma dei +20°C a 1500m pronto ad abbracciare non solo il centro-sud, ma anche il settentrione, specie su Alpi e settore di nord-ovest. Pochi giorni ma tosti insomma...A domani per avere ulteriori conferme o per eventuali ridimensionamenti.

SINTESI PREVISIONALE DA MARTEDI 26 a MARTEDI 2 SETTEMBRE 2014:
martedi 26 agosto: bel sole ovunque e caldo, anche intenso su isole, centro-sud e per la prima volta anche sul settore alpino, afoso in Valpadana. Punte anche over 35°C localmente.

mercoledì 27 agosto: altra giornata calda sull'Italia dalle Alpi alla Sicilia, senza temporali, afoso nelle zone interne.

giovedì 28 agosto: dapprima ancora bello e caldo, dal tardo pomeriggio peggiora su Alpi e nord-ovest con temporali anche intensi, in movimento da ovest verso est. Altrove ancora soleggiato, molto caldo al centro-sud.

venerdì 29 agosto: forti temporali e crollo termico al nord con parziale coinvolgimento di Toscana, Umbria e nord Marche, sul resto del centro passaggi nuvolosi ma asciutto con lieve calo termico, al sud ancora bello e caldo. 

sabato 30 agosto: migliora al nord-ovest, ancora temporali sul nord-est, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Maestrale in arrivo sul Tirreno con calo termico. Ancora sole comunque sul resto d'Italia salvo passaggi nuvolosi irregolari.

domenica 31 agosto: residui addensamenti in Adriatico, forse anche con qualche temporale tra Abruzzo, Molise, Puglia, per il resto miglioramento con clima gradevole e ventilato.

lunedì 1 settembre: ancora un po' di vento da nord in attenuazione. Bel tempo ovunque, clima gradevole.

martedì 2 settembre: soleggiato con caldo moderato ed ampiamente sopportabile.
Fonte: meteoweb

giovedì 17 luglio 2014

Previsioni Meteo: ancora instabilità al Sud con temporali pomeridiani, vampata calda nel weekend ma poi l’estate torna in crisi

Ancora instabilità al Sud Italia, dove insiste il respiro fresco e perturbato del ciclone posizionato sui Balcani: già stamattina si sono formati dei forti temporali convettivi nelle zone interne di Basilicata, Calabria e Sicilia, dove si intensificheranno ulteriormente. Fenomeni che si ripeteranno anche domani, venerdì 18 luglio, mentre al centro/nord avremo ampie schiarite e temperature in aumento. La vera “vampata” di caldo, però, sarà quella che nel weekend interesserà tutta l’Italia e soprattutto il centro/sud, con punte diffuse di oltre +35°C. Nulla d’eccezionale, anche perchè durerà solo poche ore. Già sabato e domenica, infatti, al nord avremo i primi temporali della nuova perturbazione che da lunedì si estenderà al resto d’Italia, e da martedì 22anche al centro/sud, mandando nuovamente in crisi l’estate in tutto il nostro Paese.
Fonte: meteoweb