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venerdì 5 maggio 2017

Previsioni Meteo, le MAPPE diventano spaventose per il caldo in arrivo: storica ondata Africana, il Sud si prepara a “bruciare”

Previsioni Meteo, ondata di caldo senza precedenti al Centro/Sud la prossima settimana: temperature da record su tutte le Regioni. Intanto il Sud vivrà un primo "assaggio" di caldo estivo nelle prossime 48 ore, mentre al Nord fa fresco e persiste l'instabilità

Previsioni Meteo – L’Italia è letteralmente divisa in due, con condizioni meteo fresche e perturbate al Nord, miti e sempre più calde al Sud. Nella giornata di Giovedì 4 Maggio, infatti, la colonnina di mercurio ha raggiunto picchi di oltre +30°C nelle zone interne della piana di Catania, in Sicilia, e precisamente tra Catenanuova e Sigonella. Nelle altre località del Mezzogiorno abbiamo avuto temperature di +27°C a Siracusa e Iglesias, +26°C a Lecce, Oristano e Trapani, +25°C a Palermo e Foggia, +24°C a Reggio Calabria, Taranto, Sassari, Cosenza, Sulmona e Olbia. Oltre dieci gradi in meno, invece, al Nord con temperature massime inferiori ai +15°C, cieli plumbei, piogge e temporali anche intensi. L’instabilità proseguirà anche nei prossimi giorni al Nord, mentre al Sud tra Venerdì 5 e Sabato 6 Maggio le temperaure aumenteranno ulteriormente, raggiungendo soprattutto Sabato (il giorno più caldo) picchi di +35°C in Sicilia e di oltre +30°C anche in molte località calabresi.
Ma a preoccupare molto di più, in termini di caldo, è la seconda ondata africana che inizierà a metà della prossima settimana, Giovedì 11 Maggio, e durerà almeno fino a metà mese, provocando 3-4 giorni davvero roventi al Centro/Sud, dove avremo temperature tipicamente estive, senza precedenti per il periodo e anzi con pochi eguali anche in mesi come Giugno o Settembre. Il giorno più caldo sembra Sabato 13 Maggio, con punte che in Sicilia potranno superare i +40°C, ma arriveranno a +37/+38°C anche in molte località di Puglia e Calabria, e supereranno abbondantemente i +30°C su tutto il Centro/Sud. Mai nella storia a Maggio è successo qualcosa di simile, neanche negli ultimi giorni del mese. Figuriamoci nella prima metà…
Inoltre queste vampate di caldo africano non saranno intervallate da periodi freschi, ma quando le temperature caleranno, certamente saranno inferiori rispetto a picchi così estremi, ma rimarranno comunque superiori rispetto alle medie del periodo.

Fonte: meteoweb

mercoledì 15 giugno 2016

Ondata di caldo al Sud, aggiornamenti spaventosi: su Malta arriva addirittura l’isoterma di +30°C ad 850hPa!!!



Eccezionale ondata di caldo in arrivo al Sud, scatta l'emergenza: attenzione ai record ad 850hPa


“Mostruosi”: non c’è altro aggettivo adatto a definire gli ultimi aggiornamenti dei principali centri di calcolo per l’ondata di caldo ormai imminente al Sud Italia. Sono carte letteralmente mostruose. Mancano ormai poche ore all’inizio della terribile “vampata” di calore, che sarà breve ma molto intensa e che coinvolgerà tutte le Regioni meridionali. Come possiamo osservare nelle mappe a corredo dell’articolo, il “clou” sarà tra Giovedì 16 e Venerdì 17 Giugno. Le temperature più alte si registreranno Giovedì 16 nel primo pomeriggio, con picchi di oltre +45°C nelle zone interne della Sicilia e vicino a questo stesso valore anche in altre zone di Puglia, Molise, Campania, Basilicata e Calabria (con temperature percepite ben oltre i +50°C).
17Fanno decisamente impressione le isoterme previste alla quota di 850hPa, che corrisponde a circa 1.500 metri di altitudine sul livello del mare: una lingua calda incredibile, con +30°C ad 850hPa appunto, ingloberà dapprima gran parte della Tunisia raggiungendo il Mediterraneo come molto raramente accade, e poi nella giornata di Venerdì 17 Giugno si proietterà addirittura su Malta, a pochissimi chilometri dalla Sicilia. Una situazione che potrebbe avere pesanti ripercussioni anche al suolo, con temperature pazzesche e un’aria pesantissima sulle isole del Canale di Sicilia (e soprattutto Malta), dove l’umidità relativa rimarrà alle stelle e l’indice di calore si impennerà su valori eccezionali, ben oltre i +50°C.
giovedì 16 giugno
Tornando in Italia per la Sicilia, è a rischio il più grande record di caldo storico ad 850hPa misurato dal radiosondaggio di Trapani Birgi, che due volte (il 4 luglio 1993 e il 10 agosto 1999) ha raggiunto i +29,4°C, un valore che potrebbe essere superato nella giornata di Venerdì 16. Ma stavolta siamo a metà Giugno, non certo nel cuore dell’estate…

Fonte: meteoweb

giovedì 30 aprile 2015

Previsioni Meteo, mappe spaventose: caldo assurdo fino a +40°C, poi bombe di maltempo

Le Previsioni Meteo per i prossimi giorni sono impressionanti:caldo record tra lunedì 4 e mercoledì 6 maggio, poi maltempo estremo per contrasti termici spaventosi.

Inizio maggio 2015 come inizio maggio 1988, o quasi. Sono passati 27 anni dall’ultima volta che un’ondata di caldo così intensa non raggiungeva l’Italia nella prima metà del mese di maggio, a cui risalgono tutti i record storici del periodo. Che stavolta, però, rischiano di essere stravolti: al contrario del maggio 1988, quando il caldo più asfissiante si limitò all’estremo Sud, Calabria e soprattutto Sicilia, stavolta ne sarà interessata quasi tutta l’Italia, dall’Emilia Romagna in giù.
MS_939_ensIl caldo inizierà a fare sul serio dal pomeriggio di domenica 3 sulle due isole maggiori. Il primo vero giorno rovente saràlunedì 4, con temperature elevatissime. Poi, tra martedì 5 e mercoledì 6, l’ondata di calore proveniente dal cuore del Sahara raggiungerà il suo picco più estremo, con temperature di oltre +43°C in Sardegna, fino a +40°C in Sicilia, e fino a +38°C su gran parte del centro/sud. Persino Firenze, Roma e Perugia potranno raggiungere i +37°C. Sarà un caldo eccezionale, tipico dei giorni più opprimenti dell’estate, ma stavolta arriva a inizio maggio e non durerà neanche poco,saranno tre giorni davvero di fuoco con temperature minime che si manterranno superiori ai +25°C.
grandine06Altrettanto rapido, poi, sarà il crollo termico che si concretizzerà tra giovedì 7venerdì 8 e sabato 9 maggio. Tre giorni con temperature in picchiata e soprattutto con forte maltempo: a causa di contrasti termici pazzeschi, infatti, si formeranno violenti temporali che provocheranno nubifragi e grandinate. Le temperature diminuiranno di oltre 20°C in poche ore, con tutti i fenomeni che ne conseguono (non solo grandine, ma anche tornado). Dopo questa prima decade di maggio dal meteo-shock, l’agricoltura italiana sarà in ginocchio tra il caldo opprimente e i fenomeni più distruttivi.
Fonte: meteoweb

martedì 3 febbraio 2015

Previsioni Meteo, carte spaventose: si prospetta un febbraio “horribilis” con gelo e neve da era glaciale!

Le previsioni meteo per il mese di febbraio, appena iniziato all’insegna del freddo e del maltempo su gran parte d’Italia, sono davvero impressionanti. Gli ultimi aggiornamenti dei principali modelli meteorologici prospettano scenari di maltempo estremo, gelo intenso e copiose nevicate fin sulle coste italiane a breve, medio e lungo termine, nonostante l’inverno abbia già fatto sul serio nei giorni scorsi e anche a inizio stagione, con l’eccezionale ondata di gelo di fine 2014 con temperature e nevicate da record storici al centro/sud tra 30 dicembre 2014 e 1° gennaio 2015, quando si sono imbiancate le spiagge più miti del nostro Paese nell’estremo sud e nell’estrema Sicilia meridionale.
allerta meteo bussola mappa venti antica tempesta storm alert previsioni meteoweb (2)Gennaio è passato con un’alternanza di periodi miti e anticiclonici e poi una terza decade più fredda e nevosa con lo sfondamento nel Mediterraneo centrale del “Vortice Polare”, adesso però febbraio è iniziato con il “turbo” per l’inverno con l’ondata di freddo e neve delle scorse ore al centro/sud e adesso l’arrivo di un violento ciclone che provocherà un’autentica “bomba” di neve in settimana al centro/nord, e ancora tanto maltempo anche al sud. Così siamo arrivati alle prospettive di maltempo, freddo e neve nel breve periodo: proprio nelle prossime ore, infatti, sta arrivando da nord/ovest il nuovo ciclone che porterà abbondanti nevicate al centro/nord, fin in pianura Padana, tra mercoledì 4 e venerdì 6 febbraio, anche se già nel pomeriggio/sera di martedì 3 ci saranno le prime nevicate al centro/nord con forti temporali tra Sardegna, Liguria, Toscana e Lazio.
Rtavn542Al centro/sud tra mercoledì e giovedì ci sarà un richiamo sciroccale con tanta sabbia del Sahara e temperature in forte aumento; poi tra giovedì sera e venerdì da ovest avanzerà nuovamente il freddo con forti temporali per contrasti termici, molti fenomeni estremi e poi altre nevicate fino a bassa quota tra venerdì e sabato. Ma potrebbe essere solo l’antipasto di un’eccezionale irruzione gelida prospettata da tutti i principali centri di calcolo sull’Italia per lunedì 9 e domenica 10 febbraio, che potrebbero essere i due giorni più freddi dell’anno e dell’inverno nel nostro Paese.
Rtavn1682Gli ultimi aggiornamenti dei principali modelli, infatti, prospettano l’arrivo di masse d’aria gelide che dalla Penisola Scandinava si dirigerebbero molto rapidamente sull’Italia, facendo crollare le temperature in tutto il Paese proprio all’inizio della prossima settimana, con annesso un profondo vortice ciclonico sul mar Jonio che alimenterebbe eccezionali nevicate fin su coste e pianure di Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, analogamente a quanto accaduto a fine dicembre e nel giorno di Capodanno, ma in modo ancor più intenso per la configurazione barica e per il calendario stagionale con un’irruzione così straordinaria che si verifica però nel “clou” della stagione, con i mari già freddi, e non invece – come accaduto a inizio dicembre – quando l’inverno era soltanto appena iniziato.
E non è tutto: anche a lungo termine, per metà mese, i modelli continuano a disegnare prospettive polari. Per un febbraio da era glaciale.
Fonte: meteoweb

mercoledì 22 ottobre 2014

Uragano Gonzalo, onde spaventose in Sardegna: 16,8 metri ad Alghero: i dati ufficiali

L’arrivo dell’uragano Gonzalo sull’Italia sta provocando venti impetuosi in molte località del Paese: nella notte Torino ha raggiunto i 131km/hma i venti più intensi si registrano tra Toscana ed Emilia Romagna dove nelle zone appenniniche sono state misurate raffiche vicinissime ai 180km/h. Stamattina i venti, come ampiamente previsto, si stanno ulteriormente intensificando: i dati che arrivano dalla Rete Ondametrica Nazionale dell’ISPRA sono davvero spaventosi. Alle 09:30 di stamattina la boa al largo di Alghero ha registrato un’altezza massima d’onda di 16,8 metri, un dato davvero eccezionale. Il mare è “grosso”, da “Uragano” secondo la scala Beaufort, infatti sull’Italia infuria proprio la tempesta Gonzalo che ieri ha provocato morte e distruzione sulle isole Britanniche dopo aver colpito la scorsa settimana l’arcipelago delle Bermuda nel cuore dell’oceano Atlantico.
Significativi anche i 5,3 metri di Ponza e i 4,7 metri di Mazara del Vallo. Da oggi pomeriggio fino a domani sera, le onde saranno altissime anche in molte altre località del centro/sud. Gonzalo è soltanto appena arrivato!
Fonte: meteoweb

giovedì 10 luglio 2014

Spaventoso dust devil semina il panico sulla spiaggia di Montesilvano

Ieri mattina alle 11:30 un fenomeno meteorologico davvero spaventoso ha colpito improvvisamente la spiaggia di Montesilvano, uno dei centri più importanti del litorale abruzzese in provincia di Pescara. Nonostante il cielo sereno, s’è formato questo impressionante “dust devil” che ha sradicato decine di ombrelloni dalla spiaggia sollevandoli per diverse decine di metri, provocando gravi danni agli stabilimenti balneari.
COS’E’ UN DUST DEVIL - I “Diavoli di polvere”, meglio noti come “Dust Devil”, sono dei fenomeni meteorologici molto affascinanti, tipici dei territori desertici e molto secchi. Si possono sviluppare in tutte le aree desertiche del nostro pianeta, ma a volte interessano anche spiagge e campagne. La loro forma richiama molto quella delle comuni trombe d’aria, tuttavia le dimensioni sono molto più piccole e l’altezza del cono di sabbia e polvere non si eleva oltre i 300-500 metri di altezza. La pecularietà di questo strano e bizzarro fenomeno atmosferico sta nel fatto che la sua formazione di solito avviene in condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso, non essendo collegato ad alcuna nube o temporale di passaggio. La sua formazione è causata da un forte surriscaldamento della superficie di un suolo secco, caldo e pieno di polvere che, in presenza di una piccolissima depressione sovrastante, genera un mulinello di aria che può crescere in dimensioni e in potenza, sollevandosi verso l’alto.
"Dust Devil" sulla savana africana, a poca distanza da un branco di Elefanti
“Dust Devil” sulla savana africana, a poca distanza da un branco di Elefanti
L’aria surriscaldata, essendo meno densa, tende ad ascendere verso l’alto aspirando al contempo altre masse d’aria dall’ambiente circostante che vanno ad ampliare il vortice. L’afflusso di aria relativamente calda dalle aree circostanti mantiene in equilibrio il vortice e lo amplia ulteriormente, tanto che durante la sua corsa il “Dust Devil” è in grado di raccogliere e aspirare sabbia, polvere, pulviscolo e altri piccoli oggetti. Quando il vortice arriva su una superficie relativamente fredda, come un prato o un’area in grado di schermarlo, non ha più l’energia e il tempo per riscaldare la nuova aria e quindi. L’equilibrio si rompe, ciò comporta la morte e il definitivo dissipamento del piccolo vortice. I “Dust Devil” sono molto frequenti durante la stagione calda in tutte le grandi aree desertiche del pianeta, dal Sahara, ai deserti della Giordania, Siria, Iraq, Arabia Saudita e Kuwait, fino al deserto del Gobi o in quelli dell’entroterra australiano. “Dust Devil” molto imponenti sono comuni, durante il periodo estivo, lungo i grandi deserti interni del sud-ovest degli USA, fra gli stati del Nevada, California, Arizona e ovest del Texas, dove molto spesso questi vortici di polvere e detriti possono raggiungere i 550-600 metri di altezza nei casi “clou“, causando non pochi disagi per persone e cose. 
Un grosso "Dust Devil" sul deserto statunitense
Un grosso “Dust Devil” sul deserto statunitense
Ad esempio, il 14 Settembre del 2000, un possente “Dust Devil” colpi l’area fieristica della contea di Cocconino a Flagstaff, in Arizona, cagionando molti danni sia alle strutture delle tende, stand e bancarelle montate per la fiera, che agli impianti fissi.Alcune persone furono contuse anche se non in modo grave. In base ai danni provocati si stima che i venti abbiano raggiunto la velocità di 110-120 km/h, equivalente a quella di un tornado di categoria 0. Anche in Italia questi fenomeni possono colpire le spiagge e le aree di campagna spoglie di vegetazioni, specie durante il periodo estivo. Le cronache parlano di un sospetto caso di “Dust Devil” avvenuto sulla costa trapanese nel Settembre del 2006, con ingenti danni in alcuni stabilimenti balneari. Altri episodi sospetti (ma non del tutto confermati come “Dust Devil”)negli ultimi anni sarebbero avvenuti lungo i litorali di Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia, ma non tutti sono identificabili come “Diavoli di polvere“.
"Dust Devil" a spasso sul suolo di Marte (fonte NASA)
“Dust Devil” a spasso sul suolo di Marte (fonte NASA)
I “Dust Devil” sono molto comuni anche su Marte dove raggiungono grosse dimensioni rispetto a quelli terrestri.
Ma i “Diavoli di polvere” di enormi dimensioni sono comuni e frequenti anche sulle superfici desertiche di Marte. La loro formazione è analoga a quella dei loro cugini terrestri. Nel corso degli ultimi due decenni varie sonde e rover sono riuscite a filmare il passaggio di questi vortici sopra le desolate lande marziane, fra lo stupore dei ricercatori. Le prime foto di un “Dust Devil marziano”risalgono al 1970 ad opera della sonda Viking in missione sul pianeta rosso. Nel 1997 toccò alMars Pathfinder rilevare il passaggio di diavoli di sabbia nelle sue vicinanze, a poca distanza dalla sua postazione. Secondo queste rilevazioni le dimensioni dei Diavoli di sabbia marziani possono essere fino a 50 (o anche più) volte maggiori in ampiezza e 10 volte maggiori in altezza, rispetto a quelli terrestri. Insomma quelli di Marte sono dei veri e propri giganti a confronto con quelli del nostro pianeta. Alcuni di questi possono precedere la formazione di grandi tempeste di sabbia che spesso su Marte riescono ad offuscare un intero emisfero per settimane. Sovente, sul pianeta rosso, le tempeste di sabbia si sollevano dalle regioni polari e spazzano l’intero emisfero marziano offuscandolo quasi completamente. Le notevoli differenze di temperatura che si verificano durante l’estate generano spesso dei venti che si muovono con velocità superiore ai300-400 km/h. Queste immense tempeste coprono per alcuni mesi l’intero pianeta sino a sommergerlo sotto uno velo di polvere.
Fonte: meteoweb