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mercoledì 11 gennaio 2017

Meteo orientato a nuovo freddo e neve: da sabato irruzione artica, durerà una settimana

Le ultime 24 ore sono state caratterizzate da un mix d'aria gelida e umida che hanno rinnovato precipitazioni capaci di assumere carattere nevoso a quote pianeggianti e lungo le coste. Ha nevicato al Nord, anche se poco, nuovamente sulle adriatiche. Ora andiamo incontro a una breve pausa che durerà 2 giorni, in attesa che l'inverno ricarichi le pile.
A partire da venerdì una nuova irruzione fredda, artica, approccerà l'Italia e spalancherà le porte all'arrivo di un nocciolo ancor più freddo che esprimerà il suo potenziale soprattutto a inizio della prossima settimana. Avremo nuove nevicate a bassa o bassissima quota, anche nelle regioni tirreniche.
MERCOLEDI' 11 GENNAIO: generale miglioramento, salvo qualche residua debole nevicata su medio-basso versante adriatico e inizialmente non mancheranno delle piogge sparse tra Sicilia e Calabria meridionale. Piovaschi pure in Liguria e alta Toscana, segnaliamo nevicate lungo i confini alpini causa una perturbazione che lambirà i rilievi del Nord.
GIOVEDI' TEMPORANEO MIGLIORAMENTO: prevalenza di sole, temperature in generale rialzo in entrambi i valori. Dal pomeriggio nubi in progressivo aumento in Sardegna e sulle tirreniche, con associate deboli piogge sparse. Insistenti nevicate investiranno il confine delle Alpi.
VENERDI' PEGGIORA: aria più umida da ovest-sudovest porterà condizioni di brutto tempo sulle regioni tirreniche e in Sardegna. Avremo piogge e nevicate oltre i 1600 metri, almeno inizialmente. In serata comincerà ad affluire aria fredda, con nevicate diffuse sui confini alpini mentre al Sud - dove insisteranno precipitazioni - la neve scenderà sino agli 800-1000 metri. Sarà il preludio al peggioramento successivo.
METEO WEEKEND: sabato meteo variabile con tendenza a peggioramento in Sardegna. Quota neve attorno ai 500-600 metri. Peggioramento che domenica si propagherà alle regioni centro meridionali con quota neve in collina. Nord ai margini, eccezion fatta per delle nevicate sui confini alpini e in Romagna. Potrebbe seguire un peggioramento a inizio della prossima settimana, con nevicate diffuse.
Fonte: meteogiornale

martedì 10 gennaio 2017

Super inverno: meteo con freddo e neve. Irruzione artica da sabato

L'Italia è nel bel mezzo di una complessa circolazione di masse d'aria diverse: a est il gelo, che torna sulle Adriatiche, mentre da ovest è subentrata aria più umida atlantica. Un mix che darà luogo a un peggioramento, con ancora delle nevicate a bassissima quota.
La notizia del giorno è un'altra: a partire da sabato un'altra irruzione fredda, molto fredda, colpirà le nostre regioni provocando un nuovo peggioramento nevoso. E stavolta, almeno inizialmente, dovrebbe coinvolgere anche le regioni centro settentrionali. Dopodiché potrebbe concentrarsi, di nuovo, tra adriatiche Sud e Isole Maggiori.
MARTEDI' 10 GENNAIO: ci aspettiamo un peggioramento sul Nordovest e Emilia Romagna con possibili nevicate in pianura. Neve anche in Liguria, probabilmente in sconfinamento sulle coste. Peggiora in Sardegna con neve oltre i 700-800 metri, poi in Sicilia ma qui la quota è attesa in rialzo oltre 1000 metri. Lungo le adriatiche persisteranno deboli nevicate fin sulle coste.
MERCOLEDI' 11 GENNAIO: generale miglioramento, salvo qualche residua debole nevicata su medio-basso versante adriatico e inizialmente non mancheranno delle piogge sparse tra Sicilia e Calabria meridionale. Piovaschi pure in Liguria e alta Toscana, segnaliamo nevicate lungo i confini alpini causa una perturbazione che lambirà i rilievi del Nord.
GIOVEDI' TEMPORANEO MIGLIORAMENTO: prevalenza di sole, temperature in generale rialzo in entrambi i valori. Dal pomeriggio nubi in progressivo aumento in Sardegna e sulle tirreniche, con associate deboli piogge sparse. Insistenti nevicate investiranno il confine delle Alpi.
PROSPETTIVE DI FREDDO PERSISTENTE: come detto a suo tempo, sul finire di settimana dovrebbero spalancarsi le porte a un'irruzione artica piuttosto intensa con altre nevicate a bassissima quota stavolta anche nelle regioni del Centro Nord. Ma ne riparleremo nei prossimi giorni.
Fonte: meteogiornale

martedì 17 novembre 2015

Fine settimana: irruzione artica spazza via anticiclone monstre

Ancora pochi giorni di Alta Pressione
L'alta pressione anomala ci terrà compagnia sino a venerdì, ovvero alla fine per circa tre settimane. Nel mese più piovoso per eccellenza, ha dominato un Anticiclone mostruoso. Le conseguenze sono la mancanza totale di neve in montagna, il deficit precipitativo, i cieli sporchi e nebbiosi delle pianure e soprattutto l'elevato inquinamento nei centri urbani.
Irruzione artica: 21-24 novembre
Anche stamattina, per fortuna, giungono conferme riguardo il netto cambio di marcia barico che interverrà nel prossimo fine settimana. Un potente anticiclone nord-atlantico bloccherà il flusso occidentale lasciando fluire verso sud masse di aria di origine artica. La saccatura entrerà dal Golfo del Leone nel Mediterraneo, favorendo una circolazione ciclonica sul nostro paese. Non vi sono però, a tuttora, segni di depressioni al suolo profonde e stabili, in grado di provocare un vasto e organizzato episodio di maltempo.
Ma arriverà davvero la neve in Italia?
Da un punto di vista strettamente scientifico, possiamo dire che si potrebbero imbiancare le Alpi sino ai fondovalle, ma per ora non sono disegnate depressioni favorevoli ad accumuli importanti. Gli Appennini, soprattutto centro-settentrionali, potrebbero essere più a rischio nevicate copiose, dalle quote collinari.
Scarse se non assenti le possibilità di neve in pianura per ora, sempre che non vogliamo parlare di qualche fiocco tra la pioggia. Ribadisco infatti che non viene disegnato un centro depressionario al suolo in grado di assicurare precipitazioni intense.
In attesa dell'uscita del modello europeo ECMWF, Vi aspetto all'Editoriale modelli per maggiori particolari.
Fonte: meteogiornale

mercoledì 11 marzo 2015

Previsioni Meteo: nuova irruzione fredda al centro/sud, giovedì 12 neve a bassa quota sull’Appennino

Splende il sole in tutto il centro/nord, nelle Regioni tirreniche e in Sardegna con temperature in aumento su valori tiepidi grazie al soleggiamento soprattutto nelle ore diurne, insistono ancora freddo e instabilità al Sud senza particolari precipitazioni nelle ultime ore dopo il forte maltempo dei giorni scorsi, ma ancora con molte nubi e temperature di gran lunga inferiori rispetto alle medie del periodo.
Queste le massime di oggi in Italia: +18°C a Grosseto,+17°C a Bolzano, Latina e Brindisi, +16°C a Roma e Genova, +15°C a Cagliari, Pisa, Trapani e Treviso, +14°C a Napoli, Milano, Verona, Padova, Lecce, Salerno, Taranto e Alghero, +13°C a Catania, Venezia, Parma, Cuneo, Trieste, Bari, Brescia, Firenze e Frosinone, +12°C a Reggio Calabria, Torino, Viterbo, Termoli, Olbia, Palermo, Bergamo, Bologna, Messina e Pescara, +11°C a Perugia, Ancona, Foggia, Forlì, Piacenza, Cervia e Arezzo, +10°C a Crotone e Rimini.
0E_bo10ar_Temp@500_GH_Europe_2015031209Domani, mercoledì 11 marzo, le condizioni meteo si manterranno stabili e soleggiate in tutto il centro/nord e anche su parte del Sud, con nubi in Puglia, Calabria e Sicilia e deboli precipitazioni tra Calabria meridionale e Sicilia nord/orientale. Nelle immagini satellitari continuerà ad essere possibile osservare l’eccezionale innevamento dell’Appennino dalle Marche in giù, come si può notare nella gallery che pubblichiamo a corredo dell’articolo, dopo le straordinarie nevicate dei giorni scorsi.
E nevicherà ancora, soprattutto giovedì 12 marzoquando un nuovo impulso freddo proveniente da nord/est attraverserà il centro/sud provocando piogge e temporali e facendo diminuire nuovamente le temperature. La neve cadrà sugli Appennini a partire dai 700 metri su Abruzzo, Molise, Puglia e zone interne di Campania e Basilicata, oltre gli 800-900 metri in Calabria e oltre i 1.000 metri in Sicilia. Tornerà anche a soffiare un vento teso settentrionale che insisterà anche venerdì 13 con temperature basse, decisamente invernali, e residua instabilità.
Fonte: meteoweb

lunedì 2 marzo 2015

Previsioni Meteo Marzo, non solo l’irruzione fredda di giovedì 5 e venerdì 6: freddo e neve almeno fino a metà mese!

Inizia oggi in Italia il mese di marzo 2015, inizia oggi la primavera meteorologica 2015 che per convenzione in tutto il mondo comincia ogni anno il primo giorno di marzo. In realtà, però, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane di primaverile in Italia ci sarà ben poco: soltanto un’illusione mite e soleggiata al sud tramartedì 3 e mercoledì 4, con temperature massime fino a +22/+23°C, ma subito dopo inizierà l’irruzione fredda che proprio la sera del mercoledì 4 inizierà a far diminuire le temperature al nord, e poi si estenderà a tutt’Italia nella giornata di giovedì 5.
24Gli ultimi aggiornamenti dei principali centri di calcolo hanno ulteriormente intensificato l’entità del freddo in arrivo tra giovedì e venerdì, con nevicate che potranno imbiancare il territorio fino ai 200-300 metri al centro/sud e fino ai300-400 metri all’estremo sud (Sicilia compresa). Ma non solo. Il maltempo insisterebbe in modo molto veemente nel weekend, tra sabato 7 e domenica 8 marzo, e si prolungherebbe anche nella settimana successiva con un continuo alito freddo da nord/est che continuerebbe a mantenere sull’Italia condizioni meteorologiche tipicamente invernali almeno fino a metà marzo, con maltempo diffuso soprattutto al centro/sud, localmente intenso in Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia, e con nevicate fino a quote collinari.
Fonte: meteoweb

venerdì 27 febbraio 2015

Quanto sono le possibilità che l'Italia sia colpita dall'irruzione artica a marzo?

In questa flash modelli mattutina, vogliamo vagliare con attenzione le probabilità che la prevista irruzione artica che colpirà l'Europa intorno al 4/6 marzo possa riuscire a raggiungere anche l'Italia.
Il modello americano, GFS, nell'emissione mattutina ha molto attenuato l'intensità dell'irruzione fredda. Infatti il ponte altopressorio non riuscirebbe ad estendersi verso l'area russo-scandinava, permettendo alle masse artiche di colpire velocemente il nostro paese e poi di scivolare verso l'area balcanica.
Il modello canadese, GEM, ha una visione ancora propensa ad una irruzione più corposa, con fase finale di natura continentale. Infatti il ponte di Woeikoff si formerebbe permettendo all'aria gelida di scivolare verso ovest (vedi il pannello).
Il modello inglese UKMO arriva solo a 144h, ma vede chiaramente l'irruzione di aria artico-marittima sull'Italia per il 4/5 marzo.
Infine il modello europeo, ECMWF, sembra confermare la possibilità di una irruzione corposa su tutta l'Europa centro-orientale, compresa anche l'Italia.


Ovviamente di tratta di una linea di tendenza ancora lungi dall'aver trovato una risposta definitiva.
Fonte: meteogiornale

Previsioni Meteo: conferme sull’irruzione di gelo e neve del 4-5 marzo, potrebbe durare a lungo!

L’inverno continua a ruggire: ultimi due giorni di febbraio all’insegna del forte maltempo al centro/sud, poi marzo inizia subito con una nuova irruzione di gelo e neve che arriverà sull’Italia tra mercoledì 4 e giovedì 5 marzo, e secondo gli ultimi aggiornamenti potrebbe durare a lungo condizionando il tempo dell’Italia con freddo e nevicate fino a metà mese.
winter-isolation-wallpapers_17613_1366x768In base ai principali centri di calcolo, le precipitazioni più intense tra venerdì 27 e sabato 28 febbraio interesseranno ancora in modo particolare Puglia, Molise, Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia, Regioni già funestate dal maltempo più intenso degli ultimi giorni. Poi breve tregua tra domenica 1 e martedì 3 marzo, con correnti occidentali e temperature in lieve aumento (non mancheranno nubi, nebbie, foschie e precipitazioni nel versante tirrenico), prima dell’irruzione fredda che inizierà tra mercoledì 4 e giovedì 5 e nei giorni successivi si concentrerà soprattutto al centro/sud, con forte maltempo e abbondanti nevicate sui rilievi appenninici fino a bassa quota. La neve non arriverà su coste e pianure al Sud, ma potrebbe spingersi fino a quota zero al centro/nord. Ovviamente per tutti i dettagli sulla tempistica del nuovo peggioramento, l’entità dell’irruzione di freddo e le zone più colpite, bisogna ancora aspettare. La tendenza, però, è ormai chiara. Ed è quella di un inverno che continuerà a ruggire ancora. Anche a marzo.
Fonte: meteoweb

lunedì 16 febbraio 2015

Anticipo primaverile? No grazie: dietro front dei modelli

Sul finire della scorsa settimana analizzammo le prospettive modellistiche inerenti il lungo termine. Dopo aver più volte espresso la nostra opinione in merito alle dinamiche bariche di fine mese, registrammo proiezioni votate all'arrivo anticipato della primavera. Qualcuno ricorderà l'analisi del modello europeo ECMWF, che per l'ultima settimana di febbraio virò improvvisamente in direzione di una rimonta anticiclonica africana rilevante. Or bene, le nostre perplessità in tal senso trovano riscontro delle varie emissioni del fine settimana.
La mappa ECMWF che vi mostriamo, elaborata dal nostro Centro di Calcolo, mostra per domenica 22 febbraio addirittura un'irruzione artica diretta verso il nostro Paese. Ipotesi tra l'altro percorsa anche dal collega americano GFS e che quindi assume maggior rilevanza proprio alla luce della sostanziale concordanza modellistica. Dovesse realizzarsi la dinamica in oggetto, si avrebbe un ritorno a condizioni meteorologiche invernali in varie zone d'Italia. Le temperature calerebbero, si avrebbero piogge e temporali, ma persino delle nevicate a quote interessanti sulle nostre montagne.
Crediamo che la percentuale di realizzazione sia elevata in ragione del posizionamento dell'Alta delle Azzorre - ancorata tenacemente all'Europa occidentale - e del fisiologico indebolimento del Vortice Polare. L'incedere stagionale (si va incontro alla primavera meteorologica) porterà un maggiore irraggiamento (quindi riscaldamento) sul Circolo Polare Artico e conseguentemente un indebolimento della trottola ciclonica. Ed ecco quindi che gli scambi meridiani, tipici dei cambi di stagione, dovrebbero mostrarsi più facili e ficcanti.
Fonte: meteogiornale

lunedì 9 febbraio 2015

Meteo a 15 giorni: molto dinamico, confermata la possibilità di irruzioni fredde

Non sembrerebbe proprio tempo d'alta pressione, nonostante qualche pausa di riflessione dei modelli, ma più che altro di stanca, in attesa probabilmente di rispolverare il "grande botto" finale della stagione.

Eh si, perchè ormai siamo ai colpi di coda: il cambiamento del tempo previsto per metà mese, potrebbe influenzare tutta la circolazione anche per tutta l'ultima parte di febbraio, con un'evoluzione molto dinamica che potrebbe anche prevedere affondi depressionari accompagnati da irruzioni di aria fredda, con ritorno della neve a bassa quota su molte regioni.

A confermarlo c'è anche la media degli scenari del modello americano GEFS, che pur tra qualche tentennamento, prevede davvero che l'Italia possa diventare bersaglio di strette saccature in discesa dal nord Atlantico.

Difficile invece immaginare in una "media", scenari più complessi e rari, come una retrogressione di aria fredda da est, quella al momento sembra meno probabile (25%). 

Gli affondi da nord o da nord-ovest sono comunque in grado di arrecare ancora episodi di chiaro stampo invernale, coinvolgendo il Tirreno qualora l'aria fredda prendesse la direzione della Valle del Rodano, l'Adriatico in caso di irruzione da nord, che è quella più classica e che compare in più clusters rispetto a quella che prevederebbe il coinvolgimento del Tirreno.

In ogni caso, secondo queste emissioni, che seguono poi quasi a ruota quanto vi avevamo indicato per la terza decade del mese anche la scorsa settimana, non ci sarebbe da annoiarsi e la stagione potrebbe continuare sino all'ultimo a far parlare di sè. 
Insomma ribadiamo che nel complesso questa stagione ha fatto sicuramente meglio di quella dello scorso anno, dove la neve era caduta abbondante quasi esclusivamente lungo l'arco alpino e non aveva fatto per nulla freddo.

Non ci stupiremmo dunque che anche tra la fine di febbraio e la prima decade di marzo, con il vortice polare atteso in ulteriore indebolimento, potessero scapparci altre gelide e bianche sorprese.
SINTESI PREVISIONALE TRA MARTEDI 17 e MARTEDI 24 FEBBRAIO:
martedì 17, mercoledì 18
: la fase instabile cominciata da venerdì 13 potrebbe proseguire coinvolgendo un po' tutta la Penisola con annesse precipitazioni, nevose in montagna anche a quote basse, freddo moderato.

giovedì 19 e venerdì 20: temporanea tregua in un contesto variabile, freddo moderato con correnti da nord-ovest.

sabato 21: dapprima bel tempo ma con tendenza a peggioramento a partire dal nord con precipitazioni anche nevose di breve durata, nubi in aumento sul Tirreno, bello altrove.

domenica 22: maltempo al centro-sud con neve sino a quote collinari, migliora al nord e poi sulle centrali tirreniche.

lunedì 23 e martedì 24: aria fredda sull'Italia, neve sul medio Adriatico e al sud a quote molto basse, vento forte ovunque. 

Attendibilità: media 55-65%
Fonte: meteolive

giovedì 5 febbraio 2015

Tempesta, irruzione artica e poi... l'alta pressione

Inizia oggi una fase molto acuta di maltempo tipicamente invernale. Fino a tutto domani l'Italia sarà sotto gli influssi ciclonici del vortice tirrenico, con neve copiosa in Appennino e Alpi, neve più bagnata sino alle pianure del Nord a sud del Po, tanta pioggia lungo la penisola soprattutto sulle coste tirreniche.
Poi sarà la volta di una veloce irruzione artica. Venti secchi colpiranno soprattutto il Centro-Sud, portando un calo termico diffuso. A rischio neve le regioni appenniniche adriatiche e il Meridione: dipenderà da dove si formerà il minimo sul Mediterraneo, ma il vero target saranno i Balcani. Il Nord e le regioni tirreniche saranno sotto il sole.
Infine prevarrà l'anticiclone europeo. Va detto che già nel fine settimana sarà il sole o comunque il tempo variabile a dominare lo scenario meteo italiano, con l'eccezione delle regioni meridionali di cui sopra. Non va neppure esclusa una nuova irruzione artica nel lungo termine, ma su questo torneremo nell'Editoriale Modelli di metà giornata.
Fonte: meteogiornale

mercoledì 4 febbraio 2015

METEO A 15 GIORNI: nuova IRRUZIONE FREDDA all'inizio della prossima settimana

L'inverno non si accontenta di sfornare depressioni e conseguente pesante maltempo su gran parte della nostra Penisola.
All'inizio della settimana prossima la stagione fredda preparerà una forte (anche se breve) irruzione fredda che colpirà gran parte d'Italia, con neve fin sulle coste del medio Adriatico e parte del meridione.
La prima cartina ci mostra il quadro termico previsto in Europa e in Italia per la giornata di lunedì 9 febbraio. E' evidente la lingua gelida che dall'Europa nord-orientale si protenderà verso la nostra Penisola, con isoterme a 1500 metri circa comprese tra -8 e -10°.
Le regioni del medio e basso Adriatico saranno investite frontalmente dalla colata fredda e avranno nevicate quasi certamente fin sulle coste tra lunedì 9 e martedì 10 febbraio.La neve potrebbe imbiancare anche le zone del meridione, sempre a bassa quota, mentre lungo il Tirreno e al nord farà molto freddo, con vento forte, ma senza fenomeni.
Successivamente, tra mercoledì 11 e domenica 15 febbraio, il tempo si prenderà un po' di riposo sotto l'egida di un blando anticiclone. Esso determinerà cieli in prevalenza sereni, ma temperature piuttosto basse (per inversione termica) sulle pianure e nelle valli incassate, dove saranno possibili anche banchi di nebbia prima dell'alba.
Le temperature massime invece tenderanno ad alzarsi, sia per la presenza di  un maggiore soleggiamento, sia per l'attenuazione della ventilazione settentrionale.
Si tratterà probabilmente solo di una parentesi più stabile, che lascerà il posto ad altri eventi freddi provenienti dalle alte latitudini.
La situazione prevista per lunedì 16 febbraio ci mostra lo spostamento dell'alta pressione in Atlantico e la discesa di un nucleo freddo da nord con obiettivo il Mediterraneo centrale.
Tra martedì 17 e mercoledì 18, di conseguenza, il freddo potrebbe tornare sull'Italia, accompagnato da neve a anche a bassa quota.
Fonte: meteolive

domenica 19 ottobre 2014

Veloce Irruzione Artica e poi di nuovo INCREDIBILE ancora Anticiclone Subtropicale

Primo step: omega blocking
Stamattina non possiamo fare altro che confermare l'evoluzione meteo delineata ieri. Siamo nel primo step, ovvero sotto la cupola altopressoria innescata dalla lacuna barica atlantica (omega blocking). Vero e proprio scorcio estivo, con anomalie termiche eclatanti in tutto il paese, che si protrarrà sino a lunedì.
Secondo step: irruzione artica
Già da martedì lo scenario barico andrà mutando radicalmente in Europa. Infatti, l'elevazione in area atlantica di un blocco altopressorio favorirà lo scivolamento verso sud-est di una saccatura mista, ovvero in parte nord-atlantica e in parte artica. Ormai è chiaro che il target di tale onda fredda sarà la penisola balcanica, ma nella sua corsa verso sud investirà l'Italia con venti freddi. Probabile episodio di föhn al Nord-Ovest, mentre le regioni adriatiche saranno colpite da venti di nord-est. Comunque il calo termico sarà sensibile e incisivo su tutto il paese, fino a punte di 10°C in meno rispetto a questi giorni.
Arriva la prima neve sulle Alpi transalpine e in Appennino centro-meridionale
L'effetto stau colpirà dapprima le Alpi transalpine, dove nevicherà già a quote medio-basse e in modo copioso. Il versante italiano sarà invece sotto il föhn. Ancora stau sui versanti orientali della catena appenninica, dove la neve potrà cadere a quote medio-alte. Tutto dipenderà dalla collocazione del minimo al suolo. Il peggioramento più acuto lo si avrà al Meridione.
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Terzo step: nuova onda sub-tropicale
A seguire, verso il 25 ottobre, una nuova onda anticiclonica subtropicale arriverà a proteggere l'Italia, come possiamo vedere nella seconda Multimodel a 500 hPa. Ancora una lacuna barica atlantica e quindi ennesima rimonta altopressoria associata a sopra-media termico. Probabile, a questo punto, che ottobre possa risultare record per le anomalie termiche positive.
Atlantico, dove sei?
Si ribadisce ancora l'assenza quasi totale del flusso nord-atlantico alle latitudini mediterranee, sostituito dagli scambi meridiani, la maggioranza dei quali è stata però di origine meridionale. Un ottobre post-estivo, in definitiva. Vedremo se a novembre l'Atlantico saprà ritrovare la strada perduta.
Fonte: meteogiornale

lunedì 14 aprile 2014

Si prepara un'irruzione FREDDA sulle regioni adriatiche

COMMENTO: risulta netta l'affermazione del modello inglese su quello americano, non solo rispetto all'irruzione fredda in arrivo tra martedì e mercoledì, ma anche relativamente al tempo di Pasqua. Infatti sino a qualche giorno fa il modello americano prevedeva l'affondo significativo di una saccatura in grado di provocare intenso maltempo al nord e al centro, ora c'è convergenza sull'ipotesi inglese, che parla di una situazione certamente instabile, ma non così compromessa. 

IRRUZIONE FREDDA: per martedì siamo in attesa di un impulso di aria fredda diretto sui Balcani ma che coinvolgerà anche le nostre regioni adriatiche e più in generale quasi tutto il centro-sud. Esso sarà seguito da aria ulteriormente fredda, che raggiungerà soprattutto il medio e basso Adriatico ed insisterà sino alle prime ore di giovedì.

TEMPORALI: martedì non mancheranno forti temporali in viaggio dalla Romagna verso Marche, Abruzzo, Molise, Puglia ma con coinvolgimento progressivo anche di gran parte del meridione, del Lazio e dell'Umbria. Saranno associati a locali grandinate, colpi di vento e anche rovesci di neve sull'Appennino centrale oltre i 1000-1200m.
Da notare anche le nevicate da stau orografico sulle Alpi altoatesine di confine oltre i 1000m.

AREE MENO COINVOLTE: nord-ovest, Sardegna ed alta Toscana le zone che rimarranno ai margini all'afflusso freddo, anche se osserveranno un sensibile rinforzo della ventilazione.

FREDDO: le regioni che sperimenteranno temperature quasi invernali all'alba di mercoledì saranno quelle adriatiche, soprattutto Marche, Abruzzo e Molise, ma farà freddo un po' ovunque anche sulle Alpi centro-orientali e le zone interne del centro-sud. 

EVOLUZIONE SUCCESSIVA: da giovedì il vortice freddo si allontanerà verso sud-est, favorendo un graduale miglioramento ovunque. Tali condizioni si manterranno sino a sabato, mentre tra Pasqua e Pasquetta un nuovo vortice depressionario in quota potrebbe attivare dell'instabilità al nord e al centro, favorendo rovesci, ma la previsione non è ancora del tutto definita e MeteoLive oggi cercherà di affinarla comparando le emissioni di più modelli.

OGGI: bel tempo quasi ovunque, salvo addensamenti residui tra Calabria e Sicilia. Dalla sera nubi in aumento sul Triveneto e sui settori alpini di confine arrivo di qualche nevicata nella notte sino a 1500m. Temperature senza grandi variazioni, in calo sulle Alpi orientali dalla sera. 

DOMANI: in mattinata al nord-ovest poco nuvoloso, al nord-est nubi irregolari con neve sui settori alpini di confine altoatesini e del Tarvisiano oltre i 1000m, rovesci su Friuli Venezia Giulia, basso Veneto, Romagna, in rapido movimento verso le regioni centrali, specie del versante adriatico, asciutto su nord Toscana e poco nuvoloso in Sardegna. Al sud mattinata abbastanza soleggiata, ma con tendenza a rapido aumento della nuvolosità a partire da nord con pomeriggio temporalesco quasi ovunque, tranne sulla Sicilia. Sempre nel pomeriggio ancora temporali su Marche, Abruzzo, est Umbria, Lazio interno e meridionale con limite della neve in calo sino a 1000m, colpi di vento, grandine e calo termico. La fenomenologia diverrà intensa anche al sud prima di sera.  Temperature in generale calo.
Fonte: meteolive

mercoledì 12 marzo 2014

Colpo di coda invernale del 20 marzo: spifferi freddi probabili (65%), irruzione più seria meno (35%)

Non convince l'ipotesi di un affondo deciso dell'aria fredda nel cuore del Mediterraneo dal 20 marzo: ci sono ancora troppe corse che vanno nella direzione di una resistenza del muro anticiclonico azzorriano, che in pratica relegherebbe tutta la massa d'aria fredda in discesa da nord sull'est europeo.

Oggi ne abbiamo parlato a lungo di questo possibile cambiamento per l'ultima decade del mese di marzo e le emissioni del modello americano seguitano a non convincere. Viene infatti dato un rilievo non da poco alla resistenza dell'alta pressione, con almeno una dozzina di corsa su 20 del modello GEFS, rivisitato con il metodo ensemble, che vedono l'aria fredda non sfondare oltralpe e altre 6 che ci consegnano spifferi freddi tra giovedì 20 e sabato 22, in grado di ridimensionare solo moderatamente le temperature e di apportare qualche modesto fenomeno passeggero. 

Solo un paio ed in particolare una, la più coraggiosa delle corse disponibili, vede un affondo perturbato più netto sull'Italia con tanto di minimo depressionario sul nord, in successivo movimento verso il centro-sud e ritorno di freddo e neve in montagna.

In ogni caso è difficile dire se poi il muro anticiclonico reggerà sino alla fine del mese, perchè gli scenari da sabato 22 divergono enormemente. Ne restano certamente alcuni che strizzano l'occhio all'alta pressione, ma altri optano per soluzioni più fresche ed instabili, accompagnate anche da momenti perturbati. 

Dunque al momento si può dire che rispetto all'ipotesi di un colpo di coda invernale tra il 20 ed il 22 una spifferata fredda appare abbastanza probabile (65%), mentre unirruzione più seria non gode di un'attendibilità superiore al (35%).

Rispetto invece al periodo successivo, cioè da domenica 23 a domenica 30, la possibilità di una resistenza anticiclonica è stimata al 55%, mentre le sorprese fredde ed instabili godono di un rispettabile 45% di credibilità.

Fonte: meteolive