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venerdì 16 gennaio 2015

METEO A 7 GIORNI: gran TRAMBUSTO sui nostri cieli e sui nostri TERMOMETRI

Ci aspetta un tempo decisamente più turbolento e piu freddo, anche se per il momento non sembrano esserci punte fredde notevoli. Le occasioni per vedere la neve a bassa quota al centro-nord però non mancheranno.

Manca davvero poco ormai all'abbuffata di neve attesa sulle Alpi per i prossimi due giorni. Il sistema frontale atlantico, mosso da aria relativamente fredda di matrice polare, ha già raggiunto l'Europa centrale e nelle prossime ore mancerà lentamente verso levante interessando le nostre regioni ad iniziare dal settore di nord-ovest.
Il fronte freddo attraverserà le regioni centro-settentrionali nella giornata di sabato, mentre domenica dispenserà precipitazioni più o meno intense al meridione, in un contesto comunque abbastanza mite.
A partire dalla giornata di lunedì 19 si aprirà una fase molto instabile e anche abbastanza fredda sulla nostra Penisola, che persisterà per gran parte della settimana prossima. Come anticipato poco sopra, non avremo punte di freddo notevoli, ma l'entità dei fenomeni potrebbe essere rilevante. La vorticità e le precipitazioni saranno garantite dal contrasto termico tra le basse (anzi bassissime) temperature che avremo in quota e la superficie del Mare Nostrum ancora piuttosto tiepida.
La creazione di depressioni al centro del Mediterraneo in un contesto globale piuttosto freddo potrebbe essere l'arma vincente per avere rovesci nevosi anche a bassa quota, specie sulle regioni centro-settentrionali.
Interessante la situazione che si verrà a creare a metà settimana prossima, di cui vediamo uno stralcio nella cartina qui a sinistra.
Notate l'alta pressione delle Azzorre che farà da blocco alle tiepide correnti dall'Oceano, deviandole in direzione dell'Islanda. Su tutto lo scacchiere europeo e mediterraneo avremo invece un vasto controaltare depressionario con numerosi "minimi" al suolo, uno dei quali posizionato in prossimità dell'Italia.
Il rovesciamento del freddo dalla quota al suolo che si avrà in caso di precipitazioni intense potrebbe veicolare le nevicate fin sui 300-400 metri sulle regioni settentrionali e a quote di media collina al centro.
E la neve in pianura? Per il momento sembra poco probabile, ma stabilire adesso le termiche che avremo tra una settimana circa non è mai cosa facile. Di conseguenza, per i dettagli previsionali, vi rimandiamo agli articoli specifici che sicuramente tratteremo nel corso dei prossimi giorni.
Se volete, inoltre, allungare lo sguardo verso il lungo termine potete leggere la rubricaFantameteo qui di seguito riportata. Per il momento, ecco la linea di tendenza del tempo fino alla giornata di giovedì 22 gennaio.
Venerdì 16 gennaio: peggiora al nord con neve abbondante sulle Alpi, piogge in pianura e rovesci in Liguria. Qualche pioggia possibile anche sulla Toscana, per il resto tempo abbastanza buono.
Sabato 17 gennaio: tempo molto instabile al centro-nord con nevicate sulle Alpi sopra 800-1000 metri. Piogge anche sul Tirreno, ancora asciutto altrove. Nel pomeriggio migliora al nord-ovest con schiarite. Ventoso, ma abbastanza mite.
Domenica 18 gennaio: piogge sparse e rovesci al sud per gran parte della giornata. Migliora al centro-nord, ma clima più freddo.
Lunedì 19 gennaio: precipitazioni possibili tra Liguria e Toscana nevose a quote collinari. Qualche precipitazione anche in Sardegna, per il resto asciutto. Freddo.
Tra martedì 20 e giovedì 22 gennaio tempo molto instabile sull'Italia con rovesci nevosi al nord sopra i 200-300 metri, 500-700 metri al centro e oltre i 1000 metri al sud. Possibili temporali da contrasto termico lungo le coste associati a grandinate. Forte calo termico sotto i rovesci più forti.
Fonte: meteolive

martedì 3 giugno 2014

Teheran travolta da una tempesta di sabbia:Il cielo sopra Teheran si è "eclissato" per mezz'ora poi è arrivata la pioggia.

Una tempesta di sabbia ha travolto la città di Teheran uccidendo almeno quattro persone e ferendone altre 30. 
Il vento soffiava alla velocità di circa 120 km/h e parte della città è rimasta senza elettricità. La tempesta ha provocato un incidente stradale a causa della scarsa visibilità dove sono rimasti coinvolti oltre  20 veicoli sul tratto meridionale della strada metropolitana. Cancellati diversi voli internazionali all'aeroporto della città. Decine di alberi spazzati via e ingenti danni agli edifici. La tempesta è stata accompagnata da potentissimi venti, piogge e un repentino abbassamento della temperatura da 33°C a 18°C.
Fonte: meteoportaleitalia

mercoledì 30 aprile 2014

Quello che si dovrebbe sapere scrutando il CIELO...

Molte volte abbiamo osservato dal satellite grandi perturbazioni con la loro stupenda forma arcuata avvicinarsi all'Italia minacciosamente e poi sorvolarla senza determinare fenomeni di rilievo. Altre volte da un piccolo fronte freddo si sono scatenate piogge copiose e rovesci temporaleschi.
Dov'è il trucco? Vale anche per la meteorologia il detto: "nella botte piccola c'è il vino buono"?. Le cose non stanno precisamente in questi termini e il detto può valere solo su scala locale e non in tutte le circostanze.
Facciamo un po' di chiarezza:
-i fronti caldi, poco attivi in Italia nel periodo primaverile ed estivo, determinano annuvolamenti compatti e piogge diffuse di debole o moderata intensità  In inverno sono spesso forieri di abbondanti nevicate da addolcimento termico.

-i fronti freddi, più attivi in primavera, estate e nella prima parte dell'autunno, portano invece annuvolamenti meno organizzati, temporaneamente intensi che danno spesso origine a rovesci intermittenti anche temporaleschi della durata non superiore alle 3-6 ore.

-le occlusioni a carattere freddo o caldocostituiscono una sorta di fusione tra fronte caldo e fronte freddo e portano precipitazioni moderate alternate a piogge più deboli. Queste perturbazioni possono anche raggiungerci dopo aver perso molta della loro energia, possono invece riattivarsi sulla nostra zona per molti motivi, oppure cambiare improvvisamente direzione e non interessarci affatto. Insomma ogni perturbazione fa storia a sè.

Ci sono però osservazioni pratiche da seguire per conoscere come si comporterà una perturbazione. Sveliamo insieme qualche trucchetto.

CASO 1: un fronte freddo è annunciato in arrivo sulla vostra zona per la serata, ma già in mattinata si verifica un forte ed improvviso temporale, poi il cielo si rasserena parzialmente. Cosa significa? Il fronte è per caso già passato? Difficile. Più facile che si sia trattato di un temporale prefrontale. Davanti alla perturbazione si sono manifestate condizioni di instabilità che però non ci dicono molto sulla vera entità del fronte. E' un avvertimento circa la forza dell'impulso in arrivo? No, non necessariamente, il fronte può rivelarsi molto più debole del temporale che l'ha preceduto.

CASO 2: un vento molto forte meridionale o talora orientale o sud-orientale spira qualche ora prima dell'arrivo del fronte, mi devo preoccupare? Significa che c'è uno scarto barico significativo in poche centinaia di km, che il fronte è ben organizzato ma anche qui non avremo la sicurezza che colpisca in pieno la nostra zona. Anzi, talvolta un forte vento che accompagna il fronte allontana le precipitazioni dalla nostra zona concentrandole ad esempio lungo i rilievi adiacenti.

CASO 3: le nubi corrono velocemente nei bassi strati incrociando la nuvolosità in alta quota e spostandosi in senso contrario alla direzione del fronte. Qui ci troveremo di fronte ad una depressione e le piogge non dovrebbero tardare a manifestarsi, anche se nemmeno qui avremo la certezza matematica di assistere ad eventi importanti.

CASO 4: si annuncia un poderoso fronte caldo, ma io assisto solo ad una gran processione di cirri, cirrostrati, altostrati senza che la nuvolosità aumenti ulteriormente. Verso sera poi invece della pioggia appare uno splendido tramonto. Cosa è successo? Il fronte può aver cambiato direzione e aver interessato la vostra zona solo marginalmente, oppure vi trovate in ombra pluviometrica ed una corrente favonica ha seccato l'aria impedendo le precipitazioni.

Caso 5: è annunciato un debole fronte freddo in fase di attenuazione che secondo le previsioni è destinato a produrre solo deboli rovesci, in realtà i cumuli crescono a tal punto prima ancora del mezzogiorno che il temporale sembra imminente. In effetti scoppia e piove a dirotto per diverse ore. E' il tipico caso di rigenerazione frontale causata dall'aria fredda, dai contrasti tra masse d'aria, dal supporto offerto dall'aria caldo-umida preesistente e da un inopinato calo pressorio. La classica sopresa.

In questi 5 casi non siamo arrivati a capire con immediatezza che tipo di giornata avremmo vissuto e che impatto avrebbero avuto su di noi i fronti annunciati. In realtà solo un elemento ci potrà aiutare a capire come potrà evolversi la giornata e se il fronte sarà DEBOLE o FORTE.

DEBOLE
: prendiamo una perturbazione a carattere freddo standard in arrivo in primavera o nel primo autunno, non quelle invernali troppo influenzate da fattori locali e meno adatte ad essere studiate. Guardo fuori al mattino ed è appena cominciato a piovere. Piove debolmente con gocce di piccola o media dimensione, in 20 minuti di osservazione non c'è mai stato un accenno di rovescio, piove sempre nello stesso modo, a tratti smette. Nubi omogenee, non ci sono cumuli, nembostrati e basta. Nubi che procedono solo da SW verso NE alle quote medio-alte, poco vento al suolo. La prima fase delle precipitazioni spesso ci svela tutto il corredo genetico del fronte. Questa perturbazione ha prodotto piogge intermittenti per circa 6-8 ore proponendo qualche rovescio moderato nel pomeriggio della durata non superiore ai 10 minuti. Poi i fenomeni si sono attenuati ed è rimasta una nuvolosità residua.

FORTE: altra perturbazione fredda in arrivo. Mi alzo e piove, con rovesci anche intensi, alternati a pioggia moderata. Raffiche di vento contrarie al fronte, molta umidità con nubi che si incrociano. Nei venti minuti di osservazione non smette mai di piovere. Nel pomeriggio i fenomeni diverranno intensi, magari anche a carattere temporalesco, poi il vento girerà a nord determinando un netto miglioramento con schiarite assolate già prima di sera, ma il passaggio perturbato è stato importante. Più è rapido è lo spostamento del fronte freddo e di conseguenza più stretta la saccatura che lo ospita e più intensi saranno i fenomeni ad esso associati. Come per tutte le regole vi sono delle eccezioni, ma come il buon giorno si vede dal mattino, all'alba si può anche valutare la forza di un fronte.
Fonte: meteolive

giovedì 3 aprile 2014

Allerta Meteo, il ciclone Atlantico porta la sabbia del Sahara in tutt’Europa: i cieli si tingono di rosso

Il profondo ciclone Atlantico che sta irrompendo proprio in queste ore nel Mar Mediterraneo e stasera arriverà in Italia, come abbiamo già anticipato nei giorni scorsi è responsabile di una vera e propria “tempesta di sabbia” che in queste ore sta risalendo l’Europa e che rende rossastri i cieli su gran parte del continente. Ingenti quantità di polvere desertica, infatti, viaggiano insieme alle nubi della Warm Conveyor Belt, il flusso che sta convogliando aria calda dal nord Africa verso le zone centrali del continente.
CNMC_MET_201404031015_EUROPA_CP030201_@@@@@@@@@@@@_@@@_000_@@@@Proprio lungo il bordo sud/orientale del ciclone si stanno infatti muovendo masse d’aria calda che interessano anche l’Italia, prefrontali rispetto all’arrivo della perturbazione che invece sta determinando un affondo freddo dall’Atlantico verso Portogallo e Spagna occidentale. Nelle prossime ore la sabbia arriverà persino nella penisola Scandinava!
Fonte: meteoweb

sabato 22 febbraio 2014

Non solo meteo: palla di fuoco nel cielo di Puerto Rico: IL VIDEO da non perdere!



Il cielo di Puerto Rico è stato attraversato da una palla di fuoco ripresa dalle telecamere, a differenza di quanto accaduto a Santa Fe, una provincia dell'Argentina, dove è stato sentito solo un enorme boato.
Secondo quanto spiegato, dalla Società Astronomica dei Caraibi (SAC) le telecamere che guardano il cielo usano un obiettivo grandangolare, il che rende gli oggetti più piccoli quindi si presume che chi ha visto il fenomeno dal vivo ha guardato un meteorite di grandi dimensioni. Il meteorite è stato ripreso intorno alle 19:02 ed è stato visto a San Juan, Isabela, Ponce, Arecibo, Barceloneta e  altre città.
Fonte: meteoportaleitalia