ilMeteo.it

Entrate e scoprite le ultime news del "ilMeteo.it"

Meteo Giornale

Entrate e scoprite le ultime news di "meteogiornale.it"

Meteo.it

Entrate e scoprite le ultime news del "meteo.it"

Meteoareonautica

Entrate e scoprite le ultime news di "meteoareonautica"

3BMeteo

Entrate e scoprite le ultime news di "3bmeteo"

Meteociel

Entrate e scoprite le ultime news di "Meteociel"

Visualizzazione post con etichetta arrivo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta arrivo. Mostra tutti i post

domenica 12 aprile 2015

Previsioni Meteo, caldo in arrivo: ecco perché l’anticiclone africano può tornare sul Mediterraneo

Malgrado gli alti e bassi, che caratterizzano i tanti volti di questa stagione di transizione, la primavera continua a marciare spedita, accompagnandoci gradualmente verso l’arrivo della bella stagione. Del resto siamo da poco entrati nella seconda decade del mese di Aprile. In questo periodo dell’anno il sole tende sempre più ad avvicinarsi allo “Zenit” (quando i raggi solari cadono perpendicolarmente sul terreno nelle ore centrali del giorno) lungo la fascia tropicale dell’emisfero boreale, tra l’equatore e il tropico del Cancro, determinando l’inizio della stagione più calda, specie nei territori con clima prettamente continentale.
p10_itcz_julI passaggi zenitali del sole hanno delle importanti ripercussioni sul clima planetario, influenzando gli spostamenti del famoso“fronte di convergenza intertropicale“, noto anche con l’acronimo di ITCZ, una estesa cintura di bassa pressione di natura termica, nei bassi strati, che circonda la terra attorno l’equatore. Il regime di bassa pressione termica (valori che possono scendere sotto i 1005-1004 hpa), che predomina lunga la fascia equatoriale, è originato dal costante riscaldamento e dalla convergenza degli Alisei di NE e SE che convogliano masse d’aria molto umide e calde proprio attorno l’equatore. Quest’ultime scontrandosi sono costrette ad innalzarsi verso l‘alto, agevolando la formazione di forti moti convettivi (correnti ascensionali particolarmente intense) che alimentano l’insorgenza di imponenti nubi cumuliformi (cumulonembi temporaleschi che possono raggiungere anche i 16-17 km di altezza), capaci di dare luogo a forti temporali e rovesci di pioggia (alle volte accompagnate da impetuose raffiche di “downbursts”) anche violenti, solitamente concentrati durante le ore pomeridiane e serali. Il “fronte di convergenza intertropicale”, un indice climatico spesso molto importane ma spesso sottovalutato, non resta stabile presso l’equatore, ma subisce delle periodiche fluttuazioni a sud e a nord della linea equatoriale, seguendo i passaggi zenitale del sole. In questo periodo, con l’avvento della primavera boreale, il sole comincia ad avvicinarsi allo “Zenit” nella fascia a nord dell’equatore, con massimi di insolazione concentrati tra i mesi di Maggio e Giugno a ridosso del tropico del Cancro.
figure1Ciò comporta un conseguente innalzamento dell’ITCZ verso la zona climatica a nord dell’equatore, iniziando quel cammino che lo spingerà verso la fascia tropicale settentrionale, dove l’arrivo dell’estate boreale coincide con l’inizio della stagione delle piogge (le piogge zenitali sull’Africa sub-sahariana e i Monsoni sull’Asia meridionale). In questi giorni il graduale riscaldamento dei territori semi-desertici dell’Africa sub-sahariana, generato dall’avvicinamento del sole allo “Zenit” (sempre più alto sull’orizzonte) e alla presenza di un regime anticiclonico, con aria calda e molto secca nei bassi strati, sta favorendo una fluttuazione dell’ITCZ verso nord lungo il fronte africano. Difatti il “fronte intertropicale” ha già raggiunto l’area del Golfo di Guinea e i paesi che si affacciano su di esso, causando una notevole intensificazione dell’attività convettiva nelle suddette zone, ulteriormente enfatizzata dall’intensificazione dall’umido “Monsone di Guinea”, che è un vento molto umido che spira da Sud o Sud-ovest e porta piogge e forti temporali lungo le coste dell’Africa occidentale, specie lungo l’area del golfo di Guinea, ecco perché prende tale nome.
h-imageQuesto vento, semi/permanente lungo la fascia sub-equatoriale dell‘Africa occidentale, corrisponde all’Aliseo di SE che viene fatto deviare verso destra dalla profonda depressione termica equatoriale (regime di bassa pressione termico attivo nei bassi strati della troposfera) dell’Africa centrale, questo spiega perché nei bassi strati, lungo il Golfo di Guinea, quasi tutto l’anno abbiamo venti permanenti al suolo da Sud, S-SO e SO. Con la risalita verso nord del “fronte di convergenza intertropicale” il “Monsone di Guinea” si intensifica notevolmente lungo l’area del Golfo di Guinea, cominciando a risalire verso nord, trasportando le prime infiltrazioni umide verso i settori più meridionali della fascia saheliana, dove l’aria umida scalza l’aria molto secca e calda preesistente, favorendo lo scoppio dei primi forti temporalitermoconvettivi (temporali di calore) durante le ore pomeridiane e serali. Proprio quello che sta accadendo in questi giorni sui paesi che si affacciano al Golfo di Guinea, dove la risalita dell’ITCZ e l’insorgenza di aria ricca di umidità dai quadranti meridionali sta alimentando le prime grosse “Cellule temporalesche” e la formazione dei primi“Clusters di multicella” che segnano l’inizio della stagione piovosa fra il nord del Camerun, la Nigeria, il Ghana, la Costa d’Avorio, il Benin, il Togo e gli altri stati che sporgono sull’area guieana.
Il ramo principale del "getto sub-tropicale" (attorno i 250 hpa) che scorre sopra la regione sahariana
Il ramo principale del “getto sub-tropicale” (attorno i 250 hpa) che scorre sopra la regione sahariana
Questo spostamento verso nord del “fronte di convergenza intertropicale”, con l’innesco di una intensa attività convettiva a nord dell’equatore, sta favorendo a sua volta uno spostamento verso nord della“Cella di Hadley” sul continente africano, con una contemporanea estensione a settentrione dell’area interessata dai fenomeni di “Subsidenza atmosferica” (correnti discendenti associate a un regime di alta pressione). Attualmente il baricentro del potente anticiclone sub-tropicale si trova posizionato nel cuore della regione sahariana, dove il clima si presenta secco e molto caldo, con il continuo soffio dei polverosi venti di “Harmattan”. Un ulteriore fluttuazione verso nord dell’ITCZ, potrebbe spingere i margini settentrionali del promontorio anticiclonico sub-tropicale nord-africano, figura barica latitante ormai da molti mesi, fino al bacino del Mediterraneo, influenzo più direttamente le condizioni meteorologiche anche sul nostro paese. Un’altra nota da segnalare, a favore dell’avvento dei periodi maggiormente stabili e soleggiati della stagione primaverile, riguarda una lieve quanto fisiologica (visto il periodo) attenuazione del fortissimo “getto sub-tropicale” sulla fascia tropicale, ed in particolare sopra l’Atlantico tropicale e l’area del Sahara centro-occidentale, fra il Marocco e l’Algeria.
oggiQuesto rallentamento del “getto sub-tropicale”, e il suo graduale innalzamento verso nord, potrebbe agevolare lo sviluppo, in sede tropicale (visto l’indebolimento dei forti venti occidentale in quota per il venire meno del “gradiente di geopotenziale” e la creazione di maggiori aree con scarsa ventilazione), di promontori anticiclonici abbastanza robusti e ben strutturati nell’alta troposfera, liberi di espandersi fin verso le medie latitudini, interessando più da vicino il Mediterraneo e l’Europa meridionale. Parliamo di strutture anticicloniche mobili che muovendosi in seno alle ondulazioni del “getto sub-tropicale” (onde tropicali) condizioneranno l’andamento meteo/climatico nella fascia temperata, con prolungati periodi di stabilità e avvezioni calde sempre più pronunciate, pronte a generare le classiche scaldate tipiche della stagione primaverile.
africa_sahelProprio quello che si verificherà entro metà mese sull’area mediterranea, dove molti modelli, a causa dell’indebolimento del“getto sub-tropicale” sopra il Sahara centro-occidentale, prefigurano la formazione di una onda risonante troposferica che dal cuore del Sahara si allungherà verso l’Algeria e il nord della Libia, lambendo con la propria cresta il Mediterraneo e avvettando su questo aria sempre più calda d’estrazione sub-tropicale continentale. Segno inequivocabile che i tepori della bella stagione e i periodi di maggiore stabilità e tempo anticiclonico cominciano ad avanzare, seppur con molta gradualità.
Fonte: meteoweb

venerdì 30 gennaio 2015

Previsioni Meteo, prospettive clamorose per febbraio: arriva il grande gelo da nord/est, tanta neve la prossima settimana

Le Previsioni Meteo per febbraio diventano clamorose alla luce degli ultimi aggiornamenti delle mappe: temperature in picchiata la prossima settimana, in arrivo il grande gelo da nord/est


L’Italia sta vivendo i “Giorni della Merla” dentro una furiosa tempesta provocata dall’arrivo del Vortice Polare che ha alimentato una ciclogenesi la scorsa notte in pianura Padana, con una bassa pressione che stamattina al nord/est ha raggiunto i 974hPa. Nel weekend si formerà un altro ciclone che attraverserà il Paese provocando altri fenomeni di maltempo, da domenica 1 febbraio le temperature crolleranno sotto le medie del periodo e rimarranno molto basse per almeno una decina di giorni, all’inizio del nuovo mese. Lunedì 2 febbraio la neve potrà già cadere fino a quote molto basse soprattutto al centro e al sud, ma le prospettive più significative sono quelle per i giorni successivi (vedi mappe a corredo dell’articolo), e soprattutto dal 4 febbraio in poi, sempre la prossima settimana, quando l’Italia potrebbe essere raggiunta dal grande gelo proveniente da nord/est, dalla Scandinavia, facendo crollare ulteriormente le temperature e apportando nevicate fin su coste e pianure del nostro Paese, anche se è ovviamente ancora presto per definire i dettagli di cui parleremo nei prossimi aggiornamenti.
Fonte: meteoweb

mercoledì 24 dicembre 2014

INVERNO quasi pronto ad entrare in scena sull'Italia...


Sino a Natale nuvolosità irregolare con qualche piovasco lungo il Tirreno, nubi orografiche al nord e ancora nebbie sulle pianure, schiarite altrove, ma nel pomeriggio di Natale arrivo di un fronte freddo sui crinali alpini di confine con un po' di neve. A Santo Stefano sfondamento del fronte al centro-sud accompagnato da aria fredda, con neve a quote sempre più basse su medio Adriatico e meridione. Vortice depressionario in inserimento dalla serata di sabato 27 con risvolti perturbati.


INVERNO! "Se infuria la Tramontana metto la sciarpa ed il colbacco di lana"; è il consiglio che diamo agli italiani per gli ultimi giorni del 2014, insieme ai nostri più cari auguri di buon Natale!

SITUAZIONE: l'alta pressione tende ad implodere; sono già evidenti i segnali di indebolimento, testimoniati dalla presenza di onde orografiche sul settentrione. Per il giorno di Natale si prevede l'arrivo di un fronte freddo da nord con nevicate sui crinali di confine, in sfondamento il giorno di Santo Stefano al centro-sud con nevicate a quote basse su Marche, Abruzzo ed Appennino meridionale.

FREDDO: coinvolgerà soprattutto le regioni adriatiche e risulterà moderato, ma sarà probabilmente un primo assaggio rispetto a quanto potrà capitare negli ultimi giorni dell'anno. 

EVOLUZIONE: tra sabato 27 e domenica 28 peggioramento tutto da decifrare al nord con possibilità di nevicate; maltempo in estensione e poi trasferimento al centro-sud con depressione persistente e costante richiamo di aria molto fredda da nord-est e di nuovo tanta neve in Appennino sino a mercoledì 31.

INIZIO 2015: il disegno barico che ha proposto MeteoLive nei giorni scorsi con lo zonale sconfitto almeno temporaneamente e la persistenza di un flusso antizonale, cioè da est verso ovest, freddo, e contrario alla normale circolazione, sta trovando conferma nei fatti. Infatti le correnti orientali tenderanno a persistere sino ai primi di gennaio con termiche in media tra -5 e -8°C a 1500m su molte regioni. 
NEVICATE: potrebbero arrivare soprattutto dal 2 gennaio in poi per l'ìnterazione tra l'aria fredda in arrivo da est e le ingerenze delle miti correnti atlantiche. Seguite tutti gli aggiornamenti.

OGGI: al nord nuvolaglia su più livelli con anche schiarite nelle Alpi, strati bassi o nebbie sulle pianure in graduale sollevamento, nuvolaglia in arrivo dalla Liguria, sporadici i fenomeni. Al centro nuvolaglia sul Tirreno ma con fenomeni solo sporadici, più sole in Adriatico, anche al sud nubi sul Tirreno, bel tempo sulle restanti zone. Temperature fredde solo sotto la nebbia.

DOMANI: al nord fronte freddo in discesa dal nord delle Alpi con neve sui crinali di confine, specie centro-orientali, nuvolaglia sul resto del Paese, specie sui versanti tirrenici con locali piovaschi. In serata sfondamento del fronte a sud delle Alpi ma senza fenomeni di rilievo. Temperature in calo in montagna, specie al nord, in temporaneo rialzo altrove. 

giovedì 18 dicembre 2014

METEO a 15 giorni: dopo Natale l'ingresso dell'inverno?

Arriva l'inverno? Forse si, subito dopo Natale, complice un'ondulazione più marcata della corrente a getto e il supporto di un anticiclone in pieno Atlantico.

Lo ribadisco però anche in questo testo, nel senso che molti sono i segnali che ci parlano di un anticiclone molto debole in sede mediterranea, che dunque potrebbe abbandonarci molto rapidamente già per il Santo Stefano.

Lì i modelli convergono in maniera importante verso un affondo meridiano di un vortice artico e fanno intuire che almeno una parte del freddo che lo accompagnerà potrebbe sfondare in sede mediterranea.

Ricorderete che nei giorni scorsi mostrammo la carta della corrente a getto che frenava e si inseriva con una curvatura ciclonica in sede mediterranea? (La trovate qui a fianco) Bene, quella carta sembrerebbe aver trovato la chiave di lettura della situazione, perchè sono molte le opzioni fredde che ci mostrano in queste ore sia le carte d'ensemble del modello europeo, sia quelle del modello americano, che infine le ancora più freddofile carte canadesi.

L'inverno potrebbe colpire con una serie rapida di impulsi freddi o di piccoli vortici inseriti in una corrente settentrionale, in grado di portare la neve anche sulle zone pianeggianti, specie al nord, ma senza disdegnare anche le basse quote delle restanti zone del Paese.

Al momento ci sono tre possibili opzioni:
1
che l'Atlantico faccia naufragare con la sua spinta il disegno invernale di quella saccatura artica (al momento la meno probabile)

2 che l'aria fredda ci raggiunga solo con gradualità ma che finisca per innescare altre configurazioni bariche (ponti di Wejkoff con rientri freddi da nord-est o addirittura un anticiclone in sede scandinava come si paventava ad inizio dicembre) e questa ipotesi non è affatto da scartare. E' l'opzione rappresentata nella carta qui a sinistra.

3 oppure che ci arrivi direttamente entro domenica 28 e duri almeno sino ai primi giorni del nuovo anno, prima che l'Atlantico torni a comandare la scena: ipotesi che ha quasi le stesse probabilità di realizzarsi che quella appena sopra.

Inutile allora qui adesso sbizzarrirci in chissà quali dettagliate previsioni, seguite costantemente i nostri aggiornamenti, che non sono solo un esercizio di lettura modellistica, voglio ribadirlo in questa sede, ma attraverso l'attenta analisi delle configurazioni e dei moti passionali del vortice polare, cercano sempre di fornirvi il quadro barico più attendibile, senza mai calcare troppo la mano.

Fonte: meteolive

venerdì 28 novembre 2014

Quando ci sarà il primo affondo dell'inverno?

Che dicembre possa essere caratterizzato da almeno un episodio freddo e da alcune nevicate a bassa quota, stando a quanto evidenziato ieri in sede di proiezioni mensili, pare abbastanza probabile, ma come si arriverà a tutto questo resta piuttosto confuso.

Il modello americano quando c'è un problema da risolvere mette la testa sotto la sabbia come gli struzzi e ci regala nella corsa ufficiale un anticiclone da sabato 6 alla metà del mese, così leva le castagne dal fuoco e si siede a gustarsele davanti al caminetto.

In realtà lascia ai suoi scudieri (i run perturbatori) il compito di cercare di risolvere la questione: e infatti osservando quelli si nota tutta l'incertezza della situazione. 

Solo in un paio di run su 20 però i perturbatori sposano l'ipotesi di un affondo anticipato delle saccature artiche nel cuore del Mediterraneo durante il Ponte dell'Immacolata, gli altri, più coerentemente con quanto si affermava ieri, propongono affondi da nord nel periodo immediatamente successivo.

Insomma paradossalmente l'inverno per il modello americano è più vicino rispetto agli altri modelli, che vedono si un affondo artico verso l'Europa meridionale anticipato all'Immacolata ma troppo ad ovest e con risvolti ancora autunnali e piovosi per la nostra Penisola.

L'impressione è che tutti debbano aggiustare un po' il tiro, anche se noi il rischio che la prima irruzione artica andasse troppo ad ovest o troppo ad est l'abbiamo contemplato.

L'impianto di un potenziale cambiamento è decisamente visibile, resta da capire quale ne sarà la modalità.

Addirittura il modello americano, in un pannello (che vi mostriamo qui a fianco) disegna lo scenario barico che, stante gli indici teleconnettivi e le conseguenti valutazioni, si poteva ipotizzare per la seconda parte o l'ultima decade di dicembre. 

Che fascino e che sfida riuscire a scoprire quale sarà la soluzione vincente!

Se metti "Mi piace" sulla nostra pagina Facebookriceverai i nostri aggiornamenti meteo 
Fonte: meteolive

mercoledì 19 novembre 2014

Anticiclone in arrivo sul Mediterraneo, freddo in discesa sull'est europeo: quali prospettive sull'Italia?

Tende gradualmente ad affievolirsi la circolazione ciclonica responsabile dell'ultima ondata di maltempo sull'Italia. Dall'Europa e dal Mediterraneo occidentale prende piede una rimonta anticiclonicache sarà garanzia di alcune giornate atmosfericamente stabili non solo sull'Italia ma anche sul bacino del Mediterraneo. Tenderà quindi a chiudersi,almeno temporaneamente la falla depressionaria responsabile di tanto maltempo in sede mediterranea nelle ultime settimane. 

Volgendo lo sguardo più ad est, il sensibile raffreddamento accorso sul comparto Euroasiatico le scorse settimane, troverà parziale sfogo verso l'Europa, spingendosi così sino alle propaggini più occidentali della Russia. L'aria fredda di origine continentale, seppur in modo meno intenso, avrà modo di espandersi anche sull'est Europa, interessando principalmente i Paesi Baltici, la penisola Scandinava orientale, la Bielorussia, la Polonia ed Ucraina, spingendo la sua influenza anche ai settori balcanici, sino a lambire l'Italia. Sul nostro Paese l'influenza portata dall'aria fredda si limiterà alle regioni settentrionali nonchè le aree del versante adriatico, soprattutto tra lunedì 24 e martedì 25 novembre

Come abbiamo già ribadito negli aggiornamenti serali relativi alla giornata di ieri, lunedì 17 novembre, questo raffreddamento dell'est europeo potrebbe rappresentare un buon punto di partenza per la stagione invernale futura ventura, con probabilità sicuramente maggiori quest'anno rispetto alla scorsa stagione, d'avere dei risvolti invernali decisamente interessanti in un momento successivo. 

Spingendo il nostro sguardo agli ultimi giorni di novembre, pare ripresentarsi sull'Italia lo spettro di nuove complicazioni depressionarie sull'ovest dell'Europa, una condizione che potrebbe riportare le piogge sui versanti occidentali del nostro Paese a cavallo tra la fine di novembre e l'esordio dicembrino
Fonte: meteolive

lunedì 3 novembre 2014

In arrivo severo MALTEMPO su estremo nord-ovest

SITUAZIONE: una saccatura avanza da ovest e favorisce un richiamo di correnti umide dai quadranti meridionali, che oggi coinvolgerà soprattutto il nord-ovest del Paese. L'intensificazione di tali correnti, la difficoltà di penetrazione della saccatura verso levante, unitamente all'orografia del territorio, favorirà piogge anche abbondanti a partire dalla prossima notte su alcune zone del nord, ma anche all'estremo sud. 

ZONE a RISCHIO di fenomeni molto abbondanti dalla mezzanotte di martedì alle 12 di mercoledì: estremo ponente ligure, bassa Valle d'Aosta, alto Torinese, alto Vercellese, Biellese, Verbano, Ossola.

ZONE a RISCHIO di fenomeni abbondanti dallamezzanotte di martedì alle 12 di mercoledì: alta Lombardia, Prealpi venete, Prealpi friulane, sud ed est Sicilia, Calabria Jonica. 

ZONE a RISCHIO di temporali da martedì mattina a mercoledì: coste della Toscana e del Lazio, coste della Sardegna. 

EVOLUZIONE: martedì ancora precipitazioni intense strozzate sull'estremo nord-ovest dalla lentezza della figura depressionaria, ma entro le prime ore di mercoledì la saccatura sfonderà gradualmente verso levante, coinvolgendo maggiormente tutta la Penisola, specie il nord e le regioni tirreniche, con precipitazioni spesso abbondanti, specie a ridosso dei rilievi.

CONTESTO MITE: il richiamo di aria mite determinerà un limite della neve decisamente alto sull'arco alpino, spesso posizionato anche oltre i 2500m, questo potrebbe aggravare il deflusso delle acque in fiumi e torrenti, ingrossandoli pericolosamente. Le temperature si manterranno al di sopra della media durante gran parte dell'episodio perturbato.

EVOLUZIONE SUCCESSIVA: da giovedì il maltempo andrà concentrandosi su centro-sud e nord, il canale depressionario sarà sostenuto da un'insidiosa depressione che andrà posizionandosi all'estremo sud tra venerdì e sabato, rinnovando condizioni di forte instabilità. 

PROSSIMA SETTIMANA: è probabile l'arrivo di una nuova figura depressionaria da ovest con altre piogge autunnali importanti su molte regioni.

OGGI: nord-ovest sotto una nuvolaglia irregolare, in intensificazione con locali piovaschi o rovesci, specie dal pomeriggio-sera, locali piogge anche a ridosso dei rilievi delle restanti zone del nord, mentre sulle pianure del nord-est e dell'Emilia-Romagna non mancheranno schiarite. Nubi sparse anche sulle regioni centrali tirreniche e sulla Sardegna ma con basso rischio di fenomeni, un po' di nubi in arrivo tra Sicilia e Calabria jonica ma asciutto. Temperature stazionarie su valori miti, rinforzi dei venti meridionali a tutte le quote, un po' di vento da est in Valpadana.

DOMANI: maltempo su estremo ponente ligure, alto PIemonte, bassa Valle d'Aosta, molto nuvoloso con rovesci anche sul resto del nord e sulla Toscana, specie a ridosso dei rilievi, possibili temporali anche su Sicilia orientale e meridionale e la Calabria jonica, tempo più clemente altrove, temperature in lieve calo al nord. Sempre forte sciroccata, da notare un foehn praticamente caldo a nord delle Alpi. 

fonte: meteolive

lunedì 20 ottobre 2014

L’uragano Gonzalo è sempre più vicino: oggi arriva in Europa, mercoledì sull’Italia

L’uragano Gonzalo è sempre più vicino all’Europa: stasera arriverà, come da previsioni, sulle isole Britanniche che per tutta la giornata di domani, martedì 21 ottobre, saranno sferzate dal maltempo più estremo. La tempesta è molto tenace, infatti sta ancora mantenendo adesso lo “status” di uragano di 1^ categoria sulla scala Saffir-Simpon, con raffiche di 130km/h intorno all’occhio del ciclone. La tempesta si sta muovendo in modo molto veloce verso est – nord/est, con una velocità di oltre 80km/h, molto rara per una tempesta atlantica che negli ultimi giorni ha iniziato a muoversi rapidamente verso l’Europa.
Gonzalo00Il centro di bassa pressione è profondo 972hPa, e il suo arrivo in Europa provocherà un deciso calo delle temperature in tutto il continente. In modo particolare domani sulle isole Britanniche arriverà l’inverno, con oltre 10°C in meno rispetto ad oggi e nevicate fino a bassa quota in Scozia e Irlanda. Anche in Inghilterra arriverà il freddo invernale, Londra piomberà fino a+5/6°C tra martedì sera e mercoledì mattina, con vento impetuoso di maestrale e wind-chill sottozero. Mercoledì la tempesta si estenderà a gran parte d’Europa, dividendosi in due lobi: una parte si dirigerà verso nord, un’altra verso Sud e arriverà nel Mediterraneo tra l’Italia e i Balcani. E non mancherà il forte maltempo anche nel nostro Paese, soprattutto al centro/sud, con forti venti, piogge, temporali, mareggiate e temperature in picchiata.
Fonte: meteoweb

giovedì 9 ottobre 2014

Ultimissime: maggiore instabilità nella seconda metà del mese?

Situazione attuale: una figura di bassa pressione collocata sul bacino occidentale del Mediterraneo, ha determinato ulteriori episodi di instabilità sulle regioni settentrionali. Rovesci e temporali forti si sono verificati soprattutto sulla Liguria, precipitazioni anche sul resto del nord ma generalmente deboli e non molto organizzate. Nuova parentesi d'estate al centro ed al sud, con temperature in aumento e tempo più simile alla tarda estate che all'autunno. 

Ancora diverse giornate di instabilità attese al nord, parentesi d'estate al centro-sud. 

La vasta figura di bassa pressione attualmente presente sull'Europa e sul Mediterraneo occidentale farà molto fatica ad avanzare verso est. Tutto questo troverà risposta nella mancanza di un sostenuto ramo della corrente a getto in grado di far evolvere in modo efficare le figure di bassa pressione verso oriente. Ne consegue una situazione atmosferica che comporta l'inasprimento di quelle che in meteorologia vengono dette "Onde di Rossby", alla base degli scambi meridiani più intensi e vigorosi. 

In conseguenza di questo prevediamo ancora per qualche giornata, uno scarso o nullo avanzamento verso est della depressione arroccata all'Europa occidentale. Soltanto le nostre regioni settentrionali saranno direttamente investite dalla fenomenologia che a trattipotrebbe risultare molto intensa, soprattutto sullaLiguria e forse l'alta Toscana. 

A tal proposito la fase di massima criticità potrebbe essere raggiunta a cavallo tra domenica 12 lunedì 13 ottobre, momento in cui la fenomenologia potrebbe risultare particolarmente organizzata.

In seguito cosa potrebbe succedere? 


Pare confermato anche oggi un trend circolatorio che lascerebbe poco spazio all'ingerenza fresca ed instabile di natura atlantica. Una linea di tendenza che contemplerebbe il proseguimento di una fase atmosferica con precipitazioni generalmente inferiori alla media. Questo trend stagionale orientato al tempo secco, troverebbe risposta nella scarsa attività depressionaria dalla sede atlantica verso il cuore del Mediterraneo. 

La risoluzione proposta questa sera dal centro di calcolo europeo pare tuttavia poco credibile. Stando a questa corsa previsionale, una nuova vigorosa figura di alta pressione sarebbe pronta ad entrare sul bacino del Mediterraneo a partire da mercoledì 15 ottobre. Il nuovo anticiclone prolungherebbe la fase di tempo stabile al centro-sud anche per il resto della seconda decade ma in questo caso il bel tempo riguarderebbe anche le regioni settentrionali.
Fonte: meteolive

lunedì 4 agosto 2014

Previsioni Meteo: prove di “risveglio” per l’Estate 2014, arriva l’Anticiclone!

Dopo un fine settimana all’insegna di tempo marcatamente instabile ed inaffidabile, funestato dal tragico evento nel trevigiano, finalmente giungono buone notizie per i prossimi giorni.
Dagli ultimi aggiornamenti modellistici, infatti, emerge l’intenzione di un promontorio di Alta Pressione di matrice sub-tropicale di distendendo con la propria “coperta” lungo tutto il bacino centrale del mar Mediterraneo ripristinando, per la gioia degli amanti della tintarella, condizioni di tempo stabile e soleggiato su gran parte della nostra Penisola.
Tutto ciò al netto, bisogna dirlo, di un ennesimo “passaggio” instabile atteso sull’Italia tramartedì 5 e mercoledì 6 quando, a causa dell’azione della perturbazione n.2 di agosto, tornerà ad intensificarsi e manifestarsi l’instabilità atmosferica. instabiQualche pioggia al Nord nella giornata di martedì in rapido trasferimento su regioni Nord-Orientali e Centro-Meridionali, con un maggior interessamento dei settori adriatici. Già dalla giornata di giovedì 7, però, l’Anticiclone sub-tropicale stimolerà, con successo, il consolidamento del bel tempo per almeno 5/6 giorni. Ci aspettano, quindi, splendide giornate d’estate, tanto sole e caldo in aumento ma senza particolari eccessi, se si eccettuano valori prossimi ai 34/35°C sulle regioni Meridionali.
Ci teniamo, giustamente, a ribadire che non si tratterà di un dominio anticiclonico assoluto in quanto, seppur rientrando nella normalità, non mancherà dell’instabilità diurna a ridosso dei principali rilievi… i cosiddetti temporali di calore.
Per il momento, quindi, l’Estate 2014 pare abbia tutta l’intenzione di recuperare (in parte) in tempo perduto…anche se, sbirciando incautamente nel medio-lungo termine, una nuova saccatura atlantica potrebbe minare la ritrovata stabilità atmosferica, almono per ciò che concerne le regioni Settentrionali. Vista, però, la distanza temporale dall’evento vi consigliamo di restare costantemente aggiornati.

martedì 29 luglio 2014

Si prepara un periodo più caldo e stabile, specie al centro-sud

Estate, che fatica! E' indubbiamente difficile pensare alla stagione calda quando si è sotto un forte e persistente temporale, oppure quando ci si reca in spiaggia e lo stato del mare non è dei migliori.
I prossimi due giorni saranno ancora all'insegna dell'instabilità atmosferica sul nostro Paese. Serviranno circa 36-48 ore prima che l'ennesima struttura di maltempo esca dalla scena italica, spostando il suo raggio d'azione verso la Penisola Balcanica,
Successivamente, si potrà finalmente sperare in un deciso miglioramento della situazione, specie al centro e al sud. In poche parole, le correnti instabili nord atlantiche perderanno forza, mentre acquisterà vigore un'alta pressione abbastanza robusta che nel fine settimana si piazzerà tra il nord Africa e le basse latitudini del Mare Nostrum.
Per il centro e soprattutto il sud sarà finalmente grande estate. Le regioni settentrionali resteranno invece al limite tra l'alta pressione afro-mediterranea e le correnti fresche atlantiche, che scorreranno di buona lena sull'Europa centrale. Di conseguenza, qualche temporale sarà ancora possibile su Alpi, Prealpi e zone pianeggianti limitrofe, specie tra il pomeriggio e la serata. Si tratterà tuttavia di una situazione decisamente più normale e lontana dalle egemonie temporalesche che hanno interessato l'Italia per gran parte del mese di luglio.
Quanto durerà questa situazione? Almeno fino alla metà della prossima settimana non sono attesi transiti perturbati importanti sull'Italia, ma per maggiore chiarezza vi invitiamo a leggere la rubrica "Fantameteo". Per il momento, ecco la possibile linea di tendenza del tempo per i prossimi sette giorni in Italia.
Mercoledi 30 luglio: molto instabile con temporali anche forti al centro, sul nord-est e parte del sud. Forte Maestrale con rovesci in Sardegna, migliora al nord-ovest. Ventoso ovunque e temperature in ulteriore calo.
Giovedì 31 luglio: tempo ancora moderatamente instabile tra il nord-est, le zone interne del centro e il sud peninsulare, con rischio di temporali specie nel pomeriggio. Sui settori di ponente tempo migliore e aumento delle temperature. Ventoso al centro-sud.
Venerdì 1 e sabato 2 agosto: bel tempo e temperature in progressivo aumento al centro e al sud. Qualche temporale possibile su limitati settori del nord.
Domemica 3, lunedì 4 e martedì 5 agosto: il nord Italia sarà lambito dalle code perturbate in transito sull'Europa centrale e avrà qualche temporale. Il centro e il sud sotto sole, bel tempo e caldo.
Fonte: meteolive

mercoledì 16 luglio 2014

Caldo in arrivo, l’estate ritorna in carreggiata

Ci siamo,dopo un inizio di luglio compromesso da piogge e temporali e temperature tutt’altro che estive,all’orizzonte s’intravede uno spiraglio d’estate.
L’anticiclone sub-tropicale,in “collaborazione” con l’anticiclone delle Azzorre, saranno gli artefici del ritorno del caldo.Per i prossimi giorni infatti,sono previste temperature prossime ai 33°/34° su tutto il centro sud,e sui 30°/31° al nordcon condizioni di tempo in gran parte soleggiato su tutte le regioni.

Vediamo la dinamica
Con l’aiuto della mappa relativa ai geopotenziali a 500 Hpa e la pressione atmosferica al livello del mare, del modello “GFS”,relativa a sabato 19 Luglio 2014, possiamo notare come un promontorio di alta pressione di origine sub-tropicale espanderà i suoi massimi,in termini di pressione,sul comparto Mediterraneo.
Tale dinamica riuscirà a concretizzarsi grazie al cedimento del campo di alta pressione presente sull’oceano Atlantico (Anticiclone delle Azzorre),che favorirà l’espansione verso sud di una saccatura di origine Atlantica. Questi movimenti di grande scala sullo “scacchiere barico”, favoriranno la risalita di aria calda di origine sub-tropicale sul nostro Paese.
Mappa relativa ai geopotenziali a 500 Hpa e la pressione relativa al livello del mare per sabato 19 Luglio 2014
Mappa relativa ai geopotenziali a 500 Hpa e la pressione relativa al livello del mare per sabato 19 Luglio 2014
NB: per visualizzare tutte le mappe professionali di ogni parametro meteorologico, puoi consultarle all’indirizzo http://www.meteoindiretta.it/mappe-meteo .
Quali saranno gli effetti sulla temperatura ?
Naturalmente la risalita del promontorio sub-tropicale farà schizzare le colonnine di mercurio verso l’alto,sono previste infatti, per il prossimo weekend,temperature maggiori anche di 10°/12° rispetto a quelle odierne.
Vediamo con l’ausilio della mappa,made in “meteoindiretta”, le temperature previste al suolo per sabato 19 Luglio 2014 alle ore 14:00.
Temperature al suolo previste per le ore 14:00 di sabato 19 Luglio 2014
Temperature al suolo previste per le ore 14:00 di sabato 19 Luglio 2014
Possiamo notare come, le temperature subiranno un sostanzioso aumento,soprattutto nei valori massimi. Basti pensare che, in questo momento, le temperature più alte registrate sull’Italia sfiorano appena i 30° (Firenze,Bologna,Bolzano).
Dunque,ricapitolando:
Al Nord: le temperature massime previste per il prossimo weekend oscilleranno tra i 30° e i 32° sulle pianure,più fresco,naturalmente sulle fascia alpina e prealpina.
Al Centro e sulla Sardegna: le temperature massime oscilleranno sui 32°/33°, con picchi massimi durante le ore centrali della giornata.Sulla Sardegna, specialmente nelle zone interne e sulla parte ovest dell’isola si registreranno valori prossimi ai 35°/36°.
Al Sud e sulla Sicilia: stesso discorso delle regioni centrali, 33°/34° diffusi su tutte le regioni,con picchi massimi di 35°/36° sulla zona del foggiano,zone interne della sicilia e bassa calabria.
Fonte: meteoindiretta