Arriva l'inverno? Forse si, subito dopo Natale, complice un'ondulazione più marcata della corrente a getto e il supporto di un anticiclone in pieno Atlantico.
Lo ribadisco però anche in questo testo, nel senso che molti sono i segnali che ci parlano di un anticiclone molto debole in sede mediterranea, che dunque potrebbe abbandonarci molto rapidamente già per il Santo Stefano.
Lì i modelli convergono in maniera importante verso un affondo meridiano di un vortice artico e fanno intuire che almeno una parte del freddo che lo accompagnerà potrebbe sfondare in sede mediterranea.
Ricorderete che nei giorni scorsi mostrammo la carta della corrente a getto che frenava e si inseriva con una curvatura ciclonica in sede mediterranea? (La trovate qui a fianco) Bene, quella carta sembrerebbe aver trovato la chiave di lettura della situazione, perchè sono molte le opzioni fredde che ci mostrano in queste ore sia le carte d'ensemble del modello europeo, sia quelle del modello americano, che infine le ancora più freddofile carte canadesi.
L'inverno potrebbe colpire con una serie rapida di impulsi freddi o di piccoli vortici inseriti in una corrente settentrionale, in grado di portare la neve anche sulle zone pianeggianti, specie al nord, ma senza disdegnare anche le basse quote delle restanti zone del Paese.
Al momento ci sono tre possibili opzioni:
1 che l'Atlantico faccia naufragare con la sua spinta il disegno invernale di quella saccatura artica (al momento la meno probabile)
2 che l'aria fredda ci raggiunga solo con gradualità ma che finisca per innescare altre configurazioni bariche (ponti di Wejkoff con rientri freddi da nord-est o addirittura un anticiclone in sede scandinava come si paventava ad inizio dicembre) e questa ipotesi non è affatto da scartare. E' l'opzione rappresentata nella carta qui a sinistra.
3 oppure che ci arrivi direttamente entro domenica 28 e duri almeno sino ai primi giorni del nuovo anno, prima che l'Atlantico torni a comandare la scena: ipotesi che ha quasi le stesse probabilità di realizzarsi che quella appena sopra.
Inutile allora qui adesso sbizzarrirci in chissà quali dettagliate previsioni, seguite costantemente i nostri aggiornamenti, che non sono solo un esercizio di lettura modellistica, voglio ribadirlo in questa sede, ma attraverso l'attenta analisi delle configurazioni e dei moti passionali del vortice polare, cercano sempre di fornirvi il quadro barico più attendibile, senza mai calcare troppo la mano.
Fonte: meteolive