Le Previsioni Meteo per Capodanno sono da brividi, con temperature polari al centro/nord e neve a palate al centro/sud
Archiviato il Natale e anche la prima sfuriata fredda di Santo Stefano, in questo weekend festivo l’Italia sta facendo i conti con l’arrivo del ciclone polare che ha già provocato diffuse ed estese nevicate in pianura su praticamente tutto il territorio dell’Italia settentrionale, e forte maltempo anche al centro da dove nelle prossime ore si estenderà al sud. Domenica 28 dicembre avremo ancora neve al nord/est e in Emilia Romagna, forte maltempo in tutto il centro/sud con nevicate copiose sui rilievi appenninici, a quote medio/basse sulle Regioni del centro, medie invece al Sud dove si farà sentire per qualche ora il richiamo caldo provocato dal minimo profondo 990hPa posizionato nel cuore dell’Italia. Ma da domenica sera anche al sud arriverà il freddo, che non mollerà la presa per almeno 5-6 giorni, fino a venerdì 2 gennaio 2015.
Da lunedì 29, infatti, questo ciclone si isolerà sull’Italia attivando un richiamo gelido proveniente da nord/est, e sul nostro Paese si fionderanno rapidamente masse d’aria molto molto fredde che scorreranno lungo il bordo dell’anticiclone delle Azzorre, appositamente eretto verso la penisola Scandinava (vedi mappa accanto). Al nord Italia le condizioni del tempo miglioreranno, ma arriverà un freddo polare: per tutta la prossima settimana le temperature minime piomberanno su valori di circa -10°C, con picchi di -15°C in pianura nelle zone del nord/est in cui sta nevicando di più e la neve attiverà l’effetto albedo. Inutile dire che in montagna e nelle zone interne le temperature si abbasseranno ulteriormente, con picchi di -25°C in quota. A Venezia potrebbe persino congelarsi la laguna, come accaduto l’ultima volta tre anni fa, ad inizio febbraio 2012.
Nonostante il sole pieno, infatti, anche di giorno farà molto freddo con temperature che in alcune zone di pianura faranno fatica a superare lo zero termico, soprattutto al nord/est dove sarà molto forte il vento di bora. Le temperature, come possiamo osservare nella mappa accanto, piomberanno fino ad oltre 12°C al di sotto rispetto alle medie del periodo in tutto il centro/nord, mentre al sud rimarranno tra 8 e 10°C sotto le medie, comunque molto basse, ma con un freddo meno eccezionale. Dopotutto al Sud ci sarà meno freddo, ma molto più maltempo: le condizioni meteorologiche infatti rimarranno instabili e perturbate almeno fino al giorno di Capodanno; solo tra 2 e 3 gennaio dovrebbe esserci un miglioramento con il ritorno del bel tempo sul meridione. E ovviamente maltempo con questo freddo significa neve, tanta neve fino a bassa quota.
Gli ultimi aggiornamenti continuano a confermare che la neve cadrà abbondante nelle Regioni Adriatiche, fin sulle coste di Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, molto abbondante nelle zone interne fino a quote collinari. Rimini, Ancona, Pescara, Termoli e Bari si imbiancheranno in alcuni casi (Pescara su tutti) con accumuli significativi. Tanta neve anche nelle zone interne di Lazio e Campania e nelle aree della Basilicata esposte a nord/est, fin nei fondovalle appenninici e in pianura.
Molto esposta alle correnti gelidi di nord/est sarà anche la Sardegna, dove dovrebbe nevicare copiosamente nella zona di Olbia, fin sulla costa, con fenomeni eccezionali. Ricordiamoci, infatti, che siamo ancora a dicembre: i mesi più freddi dell’anno sono gennaio e febbraio, e fenomeni così eccezionali di neve sulle coste meridionali sono molto rari anche nel periodo “clou” dell’inverno; figuriamoci quanto lo siano quindi adesso, a dicembre, con la stagione iniziata soltanto da pochi giorni (il solstizio è stato esattamente domenica scorsa, il 21).
L’estremo Sud (Calabria e Sicilia) merita un capitolo a parte; ne abbiamo già parlato poco fa in un apposito articolo. Dopo i forti temporali di domani, lunedì continuerà il maltempo con nevicate oltre i 500 metri e martedì farà ancora più freddo con nevicate oltre i 400 metri. Tra mercoledì 31 e giovedì 1 il maltempo si intensificherà ulteriormente per il transito di un nuovo ciclone proprio sulle due Regioni più meridionali d’Italia; l’arrivo di precipitazioni abbondanti nell’ultimo giorno del 2014 e nel primo giorno del 2015 è ormai confermato; la quota neve è una grande incognita. Se il minimo si formerà sulla Sardegna, nell’alto Tirreno, muovendosi poi sulla Sicilia e sul mar Jonio, la quota neve oscillerà sui 600-800 metri di quota, con accumuli eccezionali sui rilievi e piogge torrenziali su valli e pianure. Se invece il minimo si formerà più a Sud, tra Canale di Sicilia e mar Jonio, la neve potrebbe cadere copiosa fin su coste e pianure, determinando un evento davvero memorabile, senza precedenti nella storia, con accumuli eccezionali sui litorali dell’estremo sud proprio tra San Silvestro e Capodanno. E’ ancora presto per poter sciogliere definitivamente la prognosi; in ogni caso si tratterà di un evento particolarmente rilevante.
Fonte: meteoweb