I modelli si vanno orientando verso un'evoluzione perturbata fredda per l'Immacolata, in grado di introdurre condizioni invernali. Ci credono soprattutto il modello europeo e quello canadese, un po' meno l'americano.
Entrambi infatti propongono un nuovo affondo perturbato dal nord Europa direttamente sul bacino centrale del Mediterraneo, ma mentre nel modello europeo ne esce una soluzione un po' forzata, con l'aria fredda ad infilarsi lungo l'unico pertugio concesso dall'alta pressione in parziale rimonta, nel modello canadese invece l'affondo risulta molto più spettacolare, convincente e seguito oltretutto da altre situazioni che potrebbero anche introdurre nevicate sino in pianura, segnatamente su nord e Toscana.
Il modello americano invece nicchia un po', sempre convinto che quella dell'Immacolata risulterà una situazione contingente e di scarsa importanza e che il getto, almeno da lunedì 8 o martedì 9 sino a venerdì 12 spingerà sull'acceleratore, limitando gli scambi meridiani di calore tra le latitudini.
Insomma c'è ancora molto da capire sull'evoluzione del tempo da venerdì 5 in poi e MeteoLive sta facendo di tutto per aiutare i lettori a comprendere meglio l'evoluzione di questa prima fase dell'inverno meteorologico che, ricordiamo, partirà da lunedì 1° dicembre.
Certamente c'è viva preoccupazione per l'innevamento sull'arco alpino in vista dell'apertura degli impianti da sci, manca infatti la nevicata a quote basse che darebbe ossigeno a tutte le strutture, ma i meteorologi non hanno certo il potere di comandare il tempo a piacimento.
Fonte: meteolive