martedì 23 dicembre 2014

Previsioni Meteo, l’inverno si scatena subito dopo Natale: “bomba” di neve sull’Italia tra 26 e 29 dicembre

Le previsioni meteo sono ormai molto chiare: prima irruzione polare tra venerdì 26 e sabato 27, poi ne arriva subito un’altra tra domenica 28 e lunedì 29: tanta neve fino in pianura al Centro/Nord e fino a bassa quota al Centro/Sud

L’inverno si scatenerà subito dopo Natale: il clima mite e anticiclonico di queste ore diventerà presto un lontano ricordo, a partire dal giorno di Santo Stefano, venerdì 26 dicembre, quando le temperature crolleranno in tutto il Paese piombando di diversi gradi centigradi al di sotto rispetto alle medie stagionali, dopo un lungo e anomalo periodo di caldo. Anche stamattina molte località del centro/sud hanno già superato i +15°C, con +17°C a Palermo, Catania, Messina, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani, +16°C a Napoli e Salerno. Nebbie, foschie e nubi basse mantengono il clima più freddo al centro/nord; una situazione che resterà stazionaria proprio fino al giorno di Natale, giovedì 25, per poi cambiare drasticamente venerdì 26 quando un’irruzione fredda di aria polare marittima proveniente dal nord Atlantico raggiungerà l’Italia aggirando l’anticiclone delle Azzorre proiettato sull’Europa centro/occidentale, scorrendo verso sud lungo il bordo orientale dell’alta pressione (vedi mappa).
allerta meteo neve maltempo 26 27 dicembre 2014Sarà un’irruzione particolarmente intensa, che porterà il gelo al nord e il freddo intenso anche al centro/sud. Tra venerdì 26 e sabato 27 le temperature piomberanno fino a 7-8°C al di sotto rispetto alle medie del periodo, e il freddo sarà accompagnato da forte maltempo con fenomeni estremi in modo particolare nelle Regioni meridionali. Il centro di bassa pressione, infatti, si posizionerà sul mar Jonio ed alimenterà maltempo violento, a maggior ragione a causa dei contrasti termici tra il caldo degli ultimi giorni e l’aria fredda in arrivo. Tra basso Adriatico e basso Tirreno si formeranno numerose trombe d’aria; forti i temporali che colpiranno in modo particolare Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. La neve cadrà copiosa oltre i 300-400 metri sull’Appennino centrale, tra Romagna, Marche e Abruzzo, e oltre i 500-600 metri al centro/sud tra Molise, Puglia e Campania. Nelle Regioni meridionali, in Basilicata, Calabria e Sicilia, la quota neve si manterrà un po’ più elevata, intorno agli 800-900 metri, ma sarà più copiosa a causa delle precipitazioni più intense. In base agli ultimi aggiornamenti, le aree più colpite dalle nevicate tra venerdì pomeriggio e sabato mattina saranno quelle del basso Tirreno tra Calabria e Sicilia, quindi su Aspromonte, Nebrodi e Peloritani. Attenzione al forte vento di tramontana, alle mareggiate lungo le coste esposte e alle violente grandinate fin su coste e pianure proprio a causa dei contrasti termici.
allerta meteo neve maltempo 28 29 dicembre 2014Un nuovo peggioramento raggiungerà l’Italiadomenica 28 dicembre, sempre dal nord Atlantico: sarà ancora una volta un’irruzione polare marittima che alimenterà forte maltempo in tutto il Paese, con forti temporali sulle Regioni centrali e poi lunedì 29 anche al Sud. Ma domenica, grazie al cuscinetto freddo, la neve potrebbe cadere abbondante anche in pianura al centro/nord, soprattutto al nord/ovest tra Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna, ma a quote molto basse anche su Toscana e Umbria con fiocchi fin in pianura e accumuli sin dalle quote molto basse. Abbondanti nevicate fin dalle colline, a partire dai 400-500 metri, anche su Lazio e Abruzzo. Attenzione ai forti temporali che investiranno la Sardegna, con neve soltanto dagli 800-900 metri in sù ma violente grandinate, piogge abbondanti, trombe d’aria e venti impetuosi su tutta la Regione, i cui litorali saranno sferzati dalle mareggiate. Lunedì 29 forte maltempo ancora una volta in tutto il centro/sud con nevicate abbondanti sui rilievi, a quote ancora da definire, ma comunque secondo gli ultimi aggiornamenti a quote molto basse nelle Regioni centrali (oltre i 300-400 metri) e a quote medie al sud, oltre i 900-1.000 metri.
Fonte. meteoweb