E’ ormai imminente la svolta meteorologica stagionale: nel weekend del Ponte dell’Immacolata le temperature si abbasseranno tornando dapprima in linea con le medie stagionali, generalmente in tutt’Italia nella giornata di sabato 6, e poi abbassandosi persino al di sotto delle stesse medie tra domenica 7 elunedì 8: arriva, quindi, il primo vero freddo della stagione, un freddo tipicamente invernale ma per il momento senza particolari eccessi. Non si tratta, infatti, di “gelo” o di freddo eccezionale. Nei giorni più freddi, tra martedì 9 edomenica 14 dicembre, le temperature saranno 5-6°C inferiori alle medie del periodo. Comunque arriverà il freddo per la prima volta dopo un lungo periodo bollente che ha caratterizzato quasi tutto il mese di novembre e questi primi giorni di dicembre con temperature straordinariamente elevate al centro/sud, in alcuni casi (30 novembre e 1 dicembre) fino a picchi senza precedenti nella storia.
Il freddo, come ampiamente descritto su MeteoWeb nei precedenti aggiornamenti, arriverà con 3 differenti “irruzioni”: la prima nel weekend tra sabato 6 e domenica 7 dicembre, la seconda tra la sera di lunedì 8 e la giornata di martedì 9, con gli ultimi strascichi residui mercoledì mattina al sud; la terza e probabilmente la più intensa tra venerdì 12, sabato 13 e domenica 14. L’entità del freddo sarà crescente tra la prima ondata del weekend, la seconda dell’Immacolata e la terza di Santa Lucia. Il denominatore comune sarà il maltempo, particolarmente intensi in tutti questi frangenti nelle Regioni del centro/sud, con precipitazioni abbondanti e venti forti. L’aria fredda arriverà dalla Groenlandia tramite il nord Atlantico, sarà quindi di tipo polare marittimo, più fredda in quota rispetto ai bassi strati dove il transito sull’Europa occidentale la renderà più mite rispetto alla sua origine artica. La neve cadrà copiosa fino a quote molto basse al nord, in collina al centro e sui rilievi del Sud, localmente la prossima settimana anche sotto i 1.000 metri di altitudine, comunque molto abbondante: tutte le stazioni sciistiche italiane, comprese quelle siciliane, avranno un innevamento tale da poter aprire i battenti in largo anticipo rispetto al solito.