L’elemento saliente del ponte dell’Immacolata sarà proprio il significativo calo termico, legato all’afflusso sul bacino centrale del Mediterraneo di parte di quel nucleo di aria fredda, polare marittima, attualmente in scivolamento dall’Atlantico britannico verso la Francia e il nord della Spagna. Questa avvezione fredda, che finalmente riuscirà a riportare il campo termico su valori decisamente più consoni per le medie stagionali, dopo il prolungato quanto anomalo periodo sopra media di questi ultimi mesi, verrà originata da una temporanea “meridianizzazione” del flusso perturbato principale, che dall’Atlantico orientale si spinge in direzione dell’Europa centrale. La marcata ondulazione del flusso perturbato principale è originata dal significativo “Tilting” verso est del robusto promontorio anticiclonico, presente con un asse disteso fra le Azzorre e le coste di Terranova. Subendo questo “Tilting” la struttura altopressoria, presente con i propri massimi al suolo sul vicino Atlantico, tenderà a distendere i propri elementi più orientali in direzione del Portogallo, della Spagna e delle coste atlantiche francesi. Lo spostamento verso levante del promontorio anticiclonico oceanico, disposto con i propri elementi principali fra la Spagna e la Francia, oltre ad imporre una netta “meridianizzazione” del flusso perturbato principale, al traverso della Francia e della Germania, determinerà lo scivolamento, in direzione del bacino centrale del mar Mediterraneo, di aria piuttosto fredda, d’estrazione polare marittima.
Questo nucleo di aria fredda, polare marittima, nel corso delle prossime ore dall’Atlantico britannico si muoverà verso le Isole Britanniche e la Francia, dove le temperature caleranno al di sotto delle medie stagionali già dalla prossima notte, grazie all’afflusso di tese correnti da NO e N-NO che interesseranno l’Inghilterra e la Francia. L’aria fredda nei bassi strati, dopo aver invaso la Francia e aggirato l’ostacolo delle Alpi, nel corso della giornata di domani comincerà a sfondare sul Mediterraneo attraverso la porta del Rodano, con l’attivazione di intensi e rafficosi venti di maestrale, che dal Golfo del Leone si espanderanno verso il mar di Corsica, mar di Sardegna, Canale di Sardegna, con una sostenuta a tratti intensa componente da NO, per poi proseguire nella serata successiva fino al Canale di Sicilia e al medio-basso Tirreno, tramite l’inserimento di una sostenuta ventilazione da O-NO e Ovest. L’ingresso delle prime masse d’aria fredde verrà evidenziato dalla formazione delle cosiddette “mistral clouds”, un complesso nuvoloso prodotto da forti turbolenze per “Shear orizzontale” del vento, molto caratteristico nell’area compresa fra il golfo del Leone, le Baleari e il mar di Sardegna, allorquando un’avvezione fredda trabocca dal Rodano.
Lo sfondamento dell’aria più fredda, dalla valle del Rodano nei bassi strati e da Nord in quota produrrà una moderata attività convettiva che andrà ad interessare principalmente le regioni del medio-basso Tirreno, la Sardegna e la Sicilia, ove si assisterà ad una recrudescenza del maltempo, per l’intrusione del nucleo freddo di aria polare marittima fra i mari che circondano la Sardegna e il Tirreno. Proprio per i suddetti motivi, tra il pomeriggio e la serata successiva, sul medio-basso Tirreno, si potranno sviluppare degli annuvolamenti cumuliformi, causa l’inasprimento del “gradiente termico verticale” tra l’aria più fredda che affluisce in quota sopra quella molto più mite e umida che preesiste sopra la superficie marina, capaci di apportare dei rovesci e dei brevi temporali, specie sulle coste del Lazio, della Campania, dell’ovest Sardegna, della Sicilia occidentale e settentrionale, e dalla serata pure sulla Calabria tirrenica. Durante l’ingresso delle masse d’aria più fredde in quota dei temporali si origineranno nel tratto di mare fra la Sardegna, la Sicilia, le coste laziali, campane e calabresi, dove si potranno formare delle“Celle temporalesche” di carattere grandinigeno.
Nella giornata di domenica, l’entrata sul bacino centrale del Mediterraneo del nucleo di aria fredda polare marittima, continuerà ad apportare marcate condizioni di instabilità sulle regioni meridionali, con precipitazioni a carattere sparso che assumeranno carattere di rovescio, soprattutto fra il nord della Sicilia e la Calabria tirrenica, dove l’elevato “gradiente termico verticale”, sommato ad un discreto“forcing” dinamico in quota, e al “forcing” orografico imposto dai rilievi calabresi e siciliani alla fredda ventilazione settentrionale, agevolerà lo sviluppo di “Cellule temporalesche”sparse, in piena avvezione fredda. Le regioni settentrionali, in particolare sul nord-ovest, rimarranno sottovento, data la traiettoria troppo settentrionale, con schiarite da “foehn” che si apriranno sulle valli piemontesi e lombarde, mentre le regioni di nord-est e le Marche risentiranno di un progressivo aumento della copertura nuvolosa che potrà accompagnare delle piogge sparse e anche dei rovesci, che fra la notte di sabato e la giornata di domenica risulteranno più incisivi fra Marche, Abruzzo, coste del Molise e Puglia garganica.
Fonte: meteoweb