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martedì 31 gennaio 2017

Meteo avvio di febbraio, in arrivo piogge e neve. Seguiranno grosse novità

MITE ATLANTICO, STOP INVERNO MA METEO PEGGIORA - Gennaio sta chiudendo i battenti: senza addentrarci troppo nei dettagli, si può dire che è stato un mese dal volto decisamente invernale con gelo e nevicate assoluti protagonisti in Europa ma anche sull'Italia, perlomeno al Centro-Sud. In questo frangente il nostro Paese risente dell'espansione di un promontorio anticiclonico che convoglia aria più mite in quota, ma da ovest premono le correnti atlantiche. Dopo una lunga fase di blocco, le perturbazioni stanno per farsi sentire in parte sull'Italia, ma soprattutto sull'Europa Centro-Occidentale. Si tratterà di una circolazione più tardo autunnale, che andrà ad allontanare ulteriormente ad est il grande gelo europeo. Sarà un'occasione propizia per il ritorno delle fatidiche piogge al Nord e la neve sulle Alpi, un vero ribaltone rispetto all'ultimo periodo.
L METEO DI MARTEDI' 31 GENNAIO - Non si prospettano ancora significative novità, con l'Italia che godrà della parziale influenza di un promontorio d'alta pressione. Nonostante l'invadenza dell'anticiclone, avremo una coltre di nubi più consistenti al Nord, Toscana e Lazio per il crescente respiro mite di correnti umide atlantiche, che riusciranno a filtrare le maglie anticicloniche. Attese piogge deboli e in forma sporadica, più probabili e significative su Liguria di Levante e Toscana, ma anche sul Triveneto. Più sole e clima asciutto su regioni centrali adriatiche, Sud ed Isole Maggiori, tranne locali piovaschi in Campania. Le temperature subiranno degli aumenti, che risulteranno più significativi nei valori minimi lungo le zone interessate dalle nubi. Il gelo notturno inizierà a scomparire dalle aree di pianura, con clima che diverrà ancor più mite.
SVOLTA METEO ATLANTICA, DA META' SETTIMANA MALTEMPO - Quella di mercoledì sarà una giornata sostanzialmente fotocopia, con ancora nuvolaglia che si rivelerà maggiormente compatta al Nord e regioni tirreniche, stante le infiltrazioni umide occidentali. Le piogge saranno deboli e scarse, più significative tra Liguria ed Alta Toscana oltre che sul Friuli. Le temprature continueranno a salire, portandosi oltre la norma. Giovedì 2 febbraio appare probabile l'ingresso di una più incisiva perturbazione atlantica, che andrebbe a portare, nel corso della giornata, precipitazioni più estese e diffuse al Settentrione e Toscana. Attesa la neve sull'Arco Alpino, ma a quote medio-alte. Per venerdì il fronte perturbato si estenderà anche verso le regioni centrali, Sardegna ed i versanti tirrenici. Nel weekend giungerà nuovo forte maltempo da ovest.
ULTERIORI TENDENZE - In virtù dell'accelerazione delle correnti zonali atlantiche, l'inverno subirà un'importante battuta d'arresto in tutta Europa. Il gelo si rintanerà nel cuore della Russia, ma probabilmente solo per un periodo breve. Già nella prossima settimana l'anticiclone russo ed il gelo torneranno con forza a contrastare le correnti atlantiche e se ne potrebbero vedere davvero delle belle.
Fonte: meteogiornale

lunedì 25 gennaio 2016

Previsioni Meteo: è la settimana del grande anticiclone, caldo nei Giorni della Merla. Febbraio è un’incognita

Torna il grande anticiclone sull’Italia: l’alta pressione avanza già da questo lunedì 25 gennaio verso il nostro Paese e il Mediterraneo centrale, provocando grandi anomalie termiche positive su gran parte d’Europa. Un flusso caldo che dal Maghreb risale fino alla penisola Scandinava provocando caldo eccezionale in Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia dove le temperature raggiungeranno picchi di oltre 15°C superiori alle medie del periodo. Addirittura Oslo e Stoccolma supereranno i+5°C, a Copenaghen e Berlino la temperatura arriverà a+10°C, ad Amsterdam e Bruxelles addirittura+12/+13°C.
lunedì 25 temperatureIn Italia farà più caldo al Nord/ovest rispetto al Sud: sono le ultime ore di freddo nelle zone Joniche e soprattutto in Puglia, Basilicata e Calabria, ancora oggi al freddo per un respiro balcanico che si allontanerà rapidamente verso il Medio Oriente. Area Euro-Asiatica al contrario in questa fine di gennaio: la neve cadrà copiosa nelle zone desertiche del Medio Oriente, già imbiancatesi nelle scorse ore, mentre l’Europa sarà al caldo sotto il flusso del grande anticiclone.
martedì 26 temperatureIn Italia le temperature aumenteranno sensibilmente già da domani, martedì 26 gennaio, con picchi a ridosso dei +20°C in molte Regioni, soprattutto in Sardegna. Lo zero termico si impennerà fino ad oltre 3.000 metri di quota persino sulle Alpi, mentre tra Liguria e Toscana si formerà il fenomeno della maccaja, con nubi basse e deboli piogge soprattutto nelle zone costiere. Nebbie anche in pianura Padana e nelle valli dell’Italia centrale. La situazione ambientale peggiorerà nuovamente, con nuovi picchi di smog. Ma l’emergenza più problematica sarà quella della siccità, in modo particolare nelle Regioni settentrionali.
untitledIl grande anticiclone raggiungerà picchi di alta pressione vicini ai 1040hPa, valori tipici dell’estate. Nel fine settimana, tra venerdì 29sabato 30 edomenica 31 gennaio i “Giorni della Merla” trascorreranno con ampie schiarite e clima mite, gradevole, adatto ad ogni tipo di attività all’aperto in pieno stile primaverile con temperature intorno ai+20°C in molte località, anche oltre al centro/sud. E l’anticiclone – enorme, dalle Azzorre ai Balcani – insisterà anche nei primi giorni di febbraio, la prossima settimana. Il prosieguo del mese di febbraio è ancora una grande incognita.
Fonte: meteoweb

domenica 1 febbraio 2015

Allerta Meteo, nucleo gelido al centro/sud: nevicate fino a 300 metri tra oggi e domani [MAPPE]

Allerta Meteo per oggi e domani al centro/sud: la neve arriverà fino a bassa quota, con accumuli su tutte le Regioni centro/meridionali a partire dai 300 metri di altitudine


Continua ad imperversare il maltempo al centro/sud Italia dopo che ieri s’è concluso un mese di gennaio da record: in Campania alcune località hanno sfiorato i 400mm mensili, Napoli ha chiuso il mese con 310mm di pioggia, ma gli accumuli più significativi si sono misurati nella Calabria tirrenica con picchi di oltre 500mm di pioggia mensile. Nelle prossime ore le precipitazioni si intensificheranno in tutto il centro/sud, soprattutto nelle Regioni tirreniche, con venti in rinforzo da ovest e nord/ovest, temperature in picchiata e nevicate fino a bassa quota.
10Oggi pomeriggio nevicherà a partire dai 200-300 metri in Umbria, nelle zone interne del Lazio, in Sardegna e oltre i 500-600 metri anche in Campania, Calabria e Sicilia con accumuli abbondanti tra Campania meridionale e Calabria tirrenica settentrionale. Nella sera/notte i fenomeni di maltempo si intensificheranno in Sardegna, Lazio, Campania e Calabria, con quota neve in calo fino ai 200-300 metri tra Sardegna e Lazio e fino ai 400-500 metri tra Campania e Calabria, con accumuli abbondanti su tutta la Campania meridionale ma soprattutto in Sardegna.
Domani, lunedì 2 febbraio, il maltempo più intenso si sposterà all’estremo sud, con abbondanti nevicate nelle zone tirreniche di Calabria e Sicilia, anche qui oltre i 300 metri di quota: le temperature diminuiranno ulteriormente, la neve potrà lambire o apparire anche a Cosenza, e cadrà abbondante su tutte le dorsali appenniniche meridionali esposte a ovest e nord/ovest con accumuli abbondanti.
Breve tregua del maltempo nelle prime ore di martedì 3 febbraio, ma già dal pomeriggio avanzerà un nuovo brusco peggioramento da ovest con forti temporali dapprima in Sardegna, poi su tutte le Regioni tirreniche.
Fonte: meteoweb

giovedì 29 gennaio 2015

"Super" depressione mediterranea: conseguenze e potenzialità

Nei prossimi giorni un'importante fase d'instabilità in chiave invernale riguarderà l'intero stivale italiano. A stupire saranno soprattutto le manifestazioni di instabilità ed i valori di pressione estremamente bassi che si accompagneranno all'evento. Ecco nel dettaglio cosa potremo aspettarci.

L'alta pressione rimane lontana e seguiterà a restare lontana dalla nostra penisola anche per i prossimi giorni. In queste ore infatti, una maestosa figura di bassa pressione ricolma d'aria polare marittima, scende di gran carriera dai settori nord-atlantici all'Europa centrale ed il bacino del Mediterraneo, dando il via ad una delle fasi instabili più importanti dell'inverno. L'aria polare marittima è per sua stessa natura, una massa d'aria dalle caratteristiche assai instabili, essendo caratterizzata daun elevato gradiente termico verticale, quest'ultimaagevola i processi termoconvettivi dell'atmosfera, innescando frequenti episodi d'instabilità anche a sfondo temporalesco. 

Da un lato quindi, nei bassi strati ed alle quote pianeggianti, mancheranno veri e propri valori di GELO, assimilabili soltanto alle masse d'aria di origine continentale, una carenza che sarà però colmata dalla presenza di valori molto freddi alle quote superiori. Sono infatti attese temperature sino -35°C alla quota di5100 metri. Aria fredda che sarà pronta ad essere rovesciata al suolo durante le precipitazioni, garantendo comunque la caduta di neve a quote collinari. 

Essendo estremamente instabile la natura stessa della massa d'aria, fenomeni d'instabilità sovente asfondo temporalesco, potranno interessare molte aree del nostro stivale, soprattutto quelle marittime dallaLiguria sino alle estreme regioni meridionali

In linea generale, nuvolosità e rovesci di pioggia sarannouna presenza costante nel tempo previsto sui settori centrali e meridionali del Paese, mentre risulterannoepisodiche sulle regioni del nord, inframezzate da fasi abbastanza durature di ventilazione settentrionale secca e limpida. 

I settori alpini confinali, sperimenteranno diverse giornate di intense precipitazioni nevose accumulate dallo Stau, mentre sul versante italiano delle Alpi imperverserà il Favonio (freddino). Tutte queste località prossime allo spartiacque alpino, ne usciranno reduci da accumuli nevosisostanziosi.

Rimangono infine due incognite; la prima legata all'intervento di una perturbazione nevosaindirizzata alle regioni settentrionali nella giornata di martedì 3 febbraio, vista e "mal" vista dalle previsioni che faticano non poco ad inquadrare l'esatta posizione del minimo depressionario da cui dipenderanno intensità e localizzazione delle precipitazioni. Questo argomento sarà meglio approfondirlo in un secondo momento, quando l'accorciarsi della distanza temporale, renderà la previsione più sicura. 

La seconda delle due incognite che ci accompagna ormai da molti giorni, riguarda la durata che avrà nel tempo la fase invernale ormai imminente sull'Europa. Grosse lacune previsionali, rendonoimpossibile tracciare una linea di tendenza oltre la settimana che possa essere realmente affidabile. Le previsioni di oggi sembrano allontanare un po' lo spettro di un precoce riaddolcimento della temperatura già nella prima decade di febbraio, ma le sorprese (in positivo o negativo dipende dai punti di vista) sono sempre dietro l'angolo.
Fonte: meteogiornale

Previsioni domani Venerdì 30 Gennaio 2015

Fonte: meteolive

giornata
mattino
pomeriggio
sera

Previsioni Meteo, nei Giorni della Merla arriva il Vortice Polare: super-tempesta invernale sull’Italia

L’Italia si appresta a vivere i Giorni della Merla in compagnia del temibile “Vortice Polare” che arriverà domani, giovedì 29 gennaio, per poi intensificarsi tra venerdì 30 e sabato 31, negli ultimi giorni del mese. Tra domenica 1 febbraio e la prossima settimana le temperature si abbasseranno ulteriormente, al centro/nord arriverà anche il gelo da nord/est, e continuerà ad imperversare il maltempo provocato dal “Vortice Polare” che si stabilirà sull’Europa centrale influenzando anche l’Italia, con copiose nevicate fino a quote molto basse su gran parte del nostro Paese.

PolarVortexGraphicCos’è il Vortice Polare

Il Vortice Polare è un ciclone che solitamente staziona in modo permanente sul territorio Artico, nel Polo Nord. In base alle ondulazioni della corrente a getto, il Vortice Polare a volte si abbassa di latitudine interessando le aree più settentrionali di Europa, Asia e America, limitandosi solitamente a Canada e zone più settentrionali degli USA (vedi mappa accanto a destra), e al nord Europa tra l’Islanda e la Scandinavia. Il suo arrivo fin sull’Italia e nel Mediterraneo è molto molto raro, anche per questo le previsioni meteo per i prossimi giorni sono molto difficili e complesse. Il Vortice Polare si caratterizza per masse d’aria molto fredde alle alte quote, ma più miti ai bassi strati perchè si tratta di aria polare marittima che prima di arrivare sull’Italia e nel Mediterraneo scorre sul nord Atlantico riscaldandosi ai bassi strati. Altra caratteristica del Vortice Polare, ha valori di pressione e di geopotenziale molto bassi e provoca maltempo molto intenso con venti impetuosi e precipitazioni abbondanti, durante le quali le temperature crollano grazie al riversamento dalle alte quote ai bassi strati delle masse d’aria più fredde, facendo così crollare la quota neve ben al di sotto rispetto al livello dello zero termico.

g500_014Le Previsioni Meteo per Giovedì 29 Gennaio, l’arrivo del Vortice Polare

Non ci sarà neanche qualche ora di tregua sull’Italia, dopo la forte ondata di freddo e maltempo che in queste ore sta colpendo il centro/sud con un ciclone posizionato sullo Jonio che sta provocando abbondanti nevicate sugli Appennini meridionali fino a quote molto basse. Questo ciclone si allontanerà nel mar Jonio verso Creta (vedi mappa accanto), e da nord piomberà sull’Italia proprio il Vortice Polare. In mattinata avremo ancora gli ultimi fenomeni residui del ciclone in allontanamento sullo Jonio al Sud, con qualche precipitazione tra Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, nevosa fino a bassa quota. In Calabria e Sicilia i venti rimarranno tesi di maestrale, ma diminuiranno già nel corso della mattinata. L’arrivo del Vortice Polare, invece, accentuerà una forte ventilazione pre-frontale proveniente da ovest nel corso della giornata su Sardegna, Liguria, Toscana e Lazio, dove nel pomeriggio/sera il ponente/libeccio diventerà furioso, con forti mareggiate sui litorali tirrenici esposti ad occidente. Dal punto di vista dei fenomeni meteo, in mattinata avremo le prime piogge in Sardegna e le prime precipitazioni da “stau” anche su Liguria centro/orientale e alta Toscana. Nel pomeriggio/sera il maltempo diventerà più significativo su tutte le Regioni tirreniche con forti piogge su Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata occidentale, Calabria tirrenica settentrionale, Sicilia occidentale e meridionale, tutta la Sardegna e anche al nord/est, con deboli fenomeni in pianura Padana dove potrebbe nevicare fin al suolo ma senza accumuli significativi. Sarà solo l’inizio…

corsica alluvione 02Le Previsioni Meteo per Venerdì 30 Gennaio, Italia nella tempesta

L’Italia entrerà in pieno nella tempesta del Vortice Polare nella giornata di venerdì 30, con venti impetuosi dai quadranti occidentali, forti mareggiate ma anche maltempo estremo un po’ su tutte le Regioni, eccezion fatta per il nord/ovest dove splenderà un timido sole e la neve cadrà soltanto nell’area alpina vicino al confine con Francia e Svizzera. Il maltempo più estremo sarà al centro/sud, tra Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. La Regione più colpita dalle precipitazioni sarà la Campania, dove durante la giornata di venerdì in provincia di Napoli e Salerno potranno cadere fino a200mm di pioggia nelle zone più colpite, con conseguenze devastanti sul territorio per l’entità delle piogge a regime alluvionale. Per fortuna le temperature non saranno molto elevate, anche se inizialmente nevicherà solo oltre i 1.400 metri, ma entro sera la quota neve calerà fino ai700-800 metri limitando l’impatto dell’acqua sul territorio, almeno in quota. Possibili nevicate in pianura, invece, al nord/est e a quote molto basse al centro/nord tra Toscana, Umbria, Marche ed Emilia Romagna.
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Le Previsioni Meteo per Sabato 31 Gennaio e Domenica 1 Febbraio: forte maltempo anche nel weekend

Anche nel weekend il maltempo insisterà soprattutto al centro/sud, su Sardegna, Toscana, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia, dove la neve cadrà sì abbondante ma non a bassa quota, anzi, secondo gli ultimi aggiornamenti c’è il rischio che sabato sia confinata addirittura oltre i1.600/1.800 metri, per poi ritornare sotto i1.000 metri soltanto nella serata di domenica, quando le temperature diminuiranno sensibilmente in tutt’Italia. Una previsione molto preoccupante per l’insistenza di piogge torrenziali nelle zone già colpite duramente dal maltempo dei giorni precedenti, con il rapido scioglimento della neve presente sui rilievi. Alto rischio alluvione, quindi, mentre insisteranno i venti impetuosi dai quadranti occidentali con forti mareggiate sulle coste esposte. Al nord farà freddo ma senza precipitazioni significative, con qualche nube e delle nebbie ma anche ampie schiarite.

roma-neve-2012-554x260Le Previsioni Meteo per la prossima settimana: ancora forte maltempo ma anche gelo e neve fin in pianura

La prossima settimana le temperature diminuiranno sensibilmente in tutt’Italia, e continuerà ad imperversare il maltempo soprattutto al centro/sud e nelle Regioni tirreniche. La neve, a fasi alterne, potrà cadere anche abbondante fino a quote molto basse e addirittura in pianura. Non è da escludere che possa arrivare fin su Firenze e Napoli da martedì 3 febbraio in poi. Sarà una settimana dal clima estremamente rigido, forse la settimana “clou” dell’inverno. Ovviamente la previsione dettagliata e specifica regione per regione e giorno per giorno è ancora prematura. Avremo modo di parlarne meglio nei prossimi giorni.
Fonte: meteoweb

mercoledì 29 gennaio 2014

Giorni della Merla: perchè si chiamano così ?

Giorni della Merla: 29-30-31 GennaioLa tradizione vuole che il 29-30-31 di Gennaio, gli ultimi tre giorni di questo primo mese dell’anno, vengano ricordati come i “giorni o dì della Merla”, ad indicare uno tra i periodi più freddi dell’inverno. Ma da dove trae origine questa credenza, entrata oramai a far parte della vita di tutti noi? 

Molte sono le versione che spiegano l’origine di questa leggenda, alcuni simili altre assi diverse, ma che vedono in tutte un unico protagonista: una Merla.

La prima nasce in tempi assai lontani, quando Gennaio non aveva ancora 31 giorni ma solo 28. Si narra che Gennaio fosse particolarmente scherzoso e un po’ invidioso, in particolar modo con una Merla, molto ammirata per il suo grande becco giallo e per le penne bianchissime. 
Per questo Gennaio si divertiva a tormentarla; ogni volta infatti che ella usciva in cerca di cibo egli scatenava bufera di neve e vento. Stufa di tutto questo un giorno la Merla andò da Gennaio e gli chiese:” Amico mio potresti durare un po’ di meno?”. Ma Gennaio, orgoglioso come era rispose: “ E no, carissima proprio non posso. Il calendario è quello che è, e a me sono toccati 28 giorni.”
A questa risposta la Merla decise di farsi furba e l’anno seguente fece una bella scorta di cibo che infilò nel suo nido così che rimase per tutti i 28 giorni al riparo senza bisogno di uscire. Trascorsi i 28 giorni, la Merla uscì e cominciò a prendere in giro Gennaio: “Eh caro mio, quest’anno sono stata proprio bene, sempre al calduccio, e tu non hai potuto farmi congelare il becco nemmeno un giorno.” Detto ciò Gennaio se la prese così tanto che andò dal fratello Febbraio, che vantava ben 31 giorni, e gli chiese in prestito 3 giorni.
Il fratello dubbioso domando: “ Cosa vuoi farne? “ e Gennaio rispose: “Ho da vendicarmi di una Merla impertinente. Stai a vedere”. 
E così Gennaio tornò sulla terra e scatenò una tremenda bufera di neve che durò per tutti i 3 giorni. La povera Merla, che era andata in giro a far provviste, per il forte vento non riuscì nemmeno a tornare al suo nido. Trovato il comignolo di un camino, vi si rifugiò in cerca di un po’ di tepore. Trascorsi quei freddissimi 3 giorni uscì dal comignolo sana e salva ma le sue candide penne erano diventate tutte nere a causa del fumo e della fuliggine. Da allora Gennaio ha sempre 31 giorni e i merli hanno sempre le piume nere. 


La seconda versione, ambientata nel capoluogo lombardo, ha come protagonisti un merlo, una merla e i loro tre figlioletti. Erano venuti in città sul finire dell'estate e avevano sistemato il loro rifugio su un alto albero nel cortile di un palazzo situato in Porta Nuova e poi per l'inverno sotto una gronda, al riparo dalla neve che in quell'anno era particolarmente abbondante. Il gelo rendeva difficile trovare le provvigioni così che il merlo volava da mattina a sera in cerca di cibo, che tuttavia scarseggiava sempre di più. Un giorno il merlo decise di volare ai confini di quella nevicata, per trovare un rifugio più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per proteggere i figlioletti intirizziti dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po’ di tepore. La tormenta tenne così lontano il merlo da casa per ben tre giorni (appunto gli ultimi tre di Gennaio). Quando tornò indietro, quasi non riconosceva più la consorte e i figlioletti erano diventati tutti neri per il fumo che emanava il camino. Nel primo dì di febbraio comparve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido invernale; anche il capofamiglia si era scurito a contatto con la fuliggine. Da allora i merli nacquero tutti neri; i merli bianchi diventarono un'eccezione di favola.

(Fonte:3bMeteo)