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venerdì 8 aprile 2016

Dal maltempo a tratti invernale, all'anticipo d'estate con oltre 30°C. METEO aprile "pazzerello"

IL METEO CAMBIA: dopo giorni dal sapore primaverile, il quadro meteorologico sta per subire un forte cambiamento. Una doppia azione ciclonica sta scalzando l'Alta Pressione dalla propria sede e s'iniziano a manifestare accenni d'instabilità. Da sud avanza minaccioso un grosso Vortice algerino - peraltro preceduto da intrusione di polveri sahariane ad alta quota - mentre da nord sta per irrompere un fronte freddo nord atlantico.
TRACOLLO TERMICO E SUPER MALTEMPO: gli inevitabili contrasti termici che andranno a scatenarsi nell'incontro-scontro tra il caldo preesistente e il freddo nordico, produrranno precipitazioni localmente violente. Ci aspettiamo temporali, spesso grandinigeni e persino dei colpi di vento. Non solo. Confermiamo il forte crollo delle temperature e il ritorno della neve a quote relativamente basse.
UN FUOCO DI PAGLIA: chi spera in un cambiamento circolatorio duraturo rimarrà deluso. Già nei primi giorni della prossima settimana l'ennesimo affondo ciclonico a ovest della Penisola Iberica getterà le fondamenta per il ritorno dell'Alta Africana. Stavolta, questo suggeriscono un po' tutti i principali modelli previsionali, potrebbe risultare più "cattivo" e tenerci compagnia per oltre una settimana.
ESTATE! Osservando le proiezioni termiche vengono i "brividi". Se confermate, in varie regioni si potrebbero superare agevolmente 30°C. Addirittura tra Sardegna e Sicilia non escludiamo picchi sino a 35°C, il che rappresenterebbe un'anomalia termica di portata eccezionale...
Fonte: meteogiornale

martedì 3 marzo 2015

MARZO: quando nevica "a FIOCCONI"

"Marzo pazzerello". Così viene spesso identificato questo mese per via dell'estrema variabilità delle condizioni atmosferiche. Tiepide giornate di sole si alternano spesso a condizioni di tempo perturbato dove la neve può fare la sua comparsa anche a bassa quota.


Splendide giornate di sole tiepido che ti invogliano a togliere gli abiti pesanti. Uccelli che cinguettano e alberi che schiudono le prime gemme, magari al di sopra di un prato interamente coperto di bucaneve e crochi selvatici.
Il mese di marzo, nell'immaginario comune, simboleggia la rinascita, il ritorno alla vita, dopo i giorni bui del periodo invernale. Le sue giornate sono più luminose ed infondono in noi la consapevolezza che qualcosa è cambiato, con la bella stagione ormai alle porte.
Ad un attento esame, però, non dobbiamo dimenticare che questo mese rappresenta anche una sorta di passaggio, una transizione tra l'inverno appena passato e l'incipiente primavera. L'estrema variabilità del tempo testimonia appunto il passaggio di queste due distinte stagioni. Un periodo con temperature al di sopra della norma può essere seguito da condizioni di tempo perturbato, con la neve che può scendere fino in pianura.
La neve che cade in marzo è diversa rispetto a quella di dicembre e gennaio. In pieno inverno i fiocchi risultano molto piccoli e fitti, ma al contatto con il terreno attaccano rapidamente stante le basse temperature. In marzo, invece, si hanno spesso rovesci di neve che si manifestano con la caduta di fiocchi enormi, che a contatto con il suolo un po' caldo si sciolgono rapidamente.
Non sono infrequenti i temporali nevosi con la neve che in questo caso ha forma rotondeggiante per via dei moti convettivi presenti all'interno della nube temporalesca.
Un'altra differenza tra le nevicate marzoline e quelle che avvengono in pieno inverno è la temperatura a livello del suolo. Se nei mesi di dicembre e gennaio per vedere cadere i fiocchi servono almeno 0°, in marzo può benissimo nevicare anche con 4-5° se in quota è presente aria fredda. La colonna d'aria interessata dal rovescio nevoso si raffredda e non consente ai fiocchi di fondere anche se la temperatura al suolo risulta abbondantemente sopra lo zero.
Riepilogando, le nevicate di marzo sono molto spettacolari all'occhio dell'osservatore in quanto risultano quasi sempre a carattere di rovescio e con fiocchi enormi. Tuttavia, dal punto di vista dell'attecchimento al suolo, esse non hanno una presa efficace ed il manto nevoso "cresce" molto lentamente, prima di essere sciolto completamente dall'arrivo del sole.
Fonte: meteolive

martedì 24 febbraio 2015

Marzo pazzerello: NEVE in pianura e FREDDO durante la prima decade?

Magari tutto si risolverà in una bolla di sapone, ma questa volta l'evoluzione prevista dal modello americano sembrerebbe trovare proseliti sia in quello europeo che in quello canadese. Tutti abbozzano qualcosa di importante per la prima decade di marzo, da mercoledì 4 o giovedì 5 in poi per essere precisi.

Una possibile azione retrograda delle correnti fredde il modello americano l'ha vista già da 48 ore,ma è soltanto da oggi che l'azione da est è entrata nelle corse ufficiali e di controllo del modello, dando l'impressione che qualcosa di grosso per il periodo possa bollire in pentola.

Stupisce non tanto l'azione fredda prevista damercoledì 4 o giovedì 5 con le nevicate che potrebbero tornare a quote molto basse al centro-sud, in seno all'ennesima depressione, ma quella successiva, con il movimento verso nord dell'anticiclone.

L'allungamento dell'anticiclone verso nord è una manovra diventata ormai merce rara anche a livello sinottico; se andasse in porto rivoluzionerebbe completamente lo scenario barico sull'Europa.

E' possibile che tale reset barico riesca perchè ci troviamo proprio a fine stagione, quando il vortice polare tende a collassare almeno parzialmente e di conseguenza il getto atlantico non spinge più come un pazzo come ha fatto durante gran parte della stagione.

Ecco perchè l'attendibilità di una simile evoluzione è sufficientemente alta da meritarne un approfondimento. Con il movimento dell'anticiclone verso nord-est, l'Italia verrebbe coinvolta in modo ancor più diretta dall'aria fredda in rientro da est e addirittura da sud-est, la situazione più fredda in assoluto per il nostro Paese: in pratica si vivrebbe un anomalo rientro diSCIROCCO FREDDO.
In questo caso le nevicate potrebbero spingersi sin sul settentrione e magari anche sul Tirreno se si scavasse una depressione sul Mediterraneo occidentale. E' possibile tutto questo in marzo? Sino alla metà del mese possono verificarsi situazioni pienamente invernali, dunque perchè no?
Fonte: meteolive