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venerdì 16 ottobre 2015

Allerta Meteo: è un’altra giornata di forte maltempo, situazione critica in Puglia sulle Murge

Allerta Meteo: ancora maltempo da Nord a Sud, piogge sparse e temporali in molte Regioni. Attenzione in Puglia

E’ un’altra giornata di forte maltempo sull’Italia: nella notte abbiamo avuto violenti temporali al Sud e piogge intense su gran parte del centro/nord, adesso i fenomeni si stanno concentrando al nord/est tra Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, ma attenzione al Sud dove in Puglia sarà una giornata di maltempo estremo in modo particolare nei settori centro/meridionali della Regione e nel Salento. Intanto violenti nubifragi stanno colpendo le Murge baresi, dove in mattinata sono già caduti 100mm di pioggia a Noci, 72mm a Castellana Grotte, 70mm a Putignano, 55mm a Monopoli, 13mm ad Alberobello e 7mm a Locorotondo. 
Fonte: meteoweb

martedì 13 ottobre 2015

Allerta Meteo, avviso shock della protezione civile per domani: “criticità rossa” nel Lazio [MAPPE]

Una vasta saccatura che insiste sull’Europa centro-occidentale e alimentata da un nucleo di aria fredda proveniente dal mare del nord porta correnti umide e instabili verso l’Italia. Queste correnti determinano tempo diffusamente perturbato sulle nostre regioni centro-settentrionali, con fenomeni più intensi sul nord-est e sul versante tirrenico centrale. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.
allerta meteo protezione civile 01I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento.
L’avviso prevede dal pomeriggio di oggi, martedì 13 ottobre, precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale forte, su Lazio e Toscana. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per oggi criticità arancione per rischio idrogeologico su gran parte del Lazio.
13 ottobreIL BOLLETTINO PER OGGI, MARTEDI’ 13 OTTOBRE:
Precipitazioni:
– diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio, sul Friuli Venezia Giulia, con quantitativi cumulati da moderati ad elevati;
– diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sul Lazio centro-meridionale, con quantitativi cumulati moderati, fino ad elevati sui settori tirrenici;
– da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto del Lazio e su Piemonte settentrionale, settori settentrionali ed orientali della Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Liguria di Levante, Toscana ed Abruzzo occidentale, con quantitativi cumulati generalmente moderati;
– sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto del Centro-Nord della penisola e sulla Campania settentrionale, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: senza variazioni significative.
Venti: localmente forti dai quadranti meridionali sui settori tirrenici ed adriatici del Centro della penisola e sulla Sicilia occidentale.
Mari: tendenti a molto mossi lo Stretto di Sicilia, il Mar Tirreno centrale, il Tirreno meridionale settore ovest e l’Adriatico settentrionale.
14 ottobreIL BOLLETTINO PER DOMANI, MERCOLEDI’ 14 OTTOBRE:
Precipitazioni:
– diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio o temporale, sul Friuli Venezia Giulia, con quantitativi cumulati da elevati a molto elevati;
– diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sul Lazio centro-meridionale, con quantitativi cumulati da elevati a molto elevati;
– da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sul resto del Lazio e su Liguria centro-orientale, Lombardia, Trentino Alto Adige, Toscana, Umbria, settori occidentali di Marche, Abruzzo e Molise e sulla Campania settentrionale, con quantitativi cumulati da moderati ad elevati;
– sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto del Centro-Nord della penisola, sulla Sardegna e sulla Campania centrale, con quantitativi cumulati puntualmente moderati;
– da isolate a sparse a partire dalla serata sulla Sicilia occidentale, con quantitativi cumulati deboli.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: senza variazioni significative.
Venti: generalmente forti dai quadranti meridionali sulle regioni meridionali e localmente su quelle centrali adriatiche, con raffiche di burrasca sui settori ionici di Basilicata e Puglia; tendenti a forti dai quadranti occidentali sulla Sardegna, con raffiche di burrasca in serata sui settori settentrionali dell’isola.
Mari: molto mossi tutti i bacini centro-meridionali, fino ad agitati il Tirreno meridionale settore ovest, l’Adriatico centro-meridionale al largo e dalla serata i bacini prospicienti le Bocche di Bonifacio.
15 ottobreIL BOLLETTINO PER DOPODOMANI, GIOVEDI’ 15 OTTOBRE:
Precipitazioni:
– diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Campania, settori tirrenici di Basilicata e Calabria e sulla Sicilia centro-occidentale, con quantitativi cumulati da elevati a puntualmente molto elevati;
– da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto del meridione e su Molise, Piemonte, Valle d’Aosta, settori alpini, prealpini e di pianura settentrionale della Lombardia, Trentino Alto Agide e settori alpini e prealpini di Veneto e Friuli Venezia Giulia, con quantitativi cumulati da moderati a puntualmente elevati;
– sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui restanti settori di Veneto e Friuli Venezia Giulia e su Liguria, Appennino emiliano, Romagna, Toscana centro-settentrionale, Umbria, settori occidentali e settentrionali delle Marche, Lazio centro-meridionale, settori occidentali e meridionali dell’Abruzzo, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: in generale sensibile calo nei valori massimi.
Venti: forti dai quadranti meridionali con raffiche di burrasca sui settori ionici peninsulari, sulla Puglia e sui settori adriatici di Abruzzo e Molise, tendenti ad attenuazione; forti o di burrasca sud-occidentali su Golfo Ligure, Sardegna settentrionale e settori tirrenici di Toscana meridionale e Lazio.
Mari: da agitato a molto agitato il Mar Ligure, agitati il Tirreno centrale ed i bacini prospicienti le Bocche di Bonifacio, molto mossi i restanti bacini centro-meridionali. 
Fonte: meteoweb

giovedì 5 marzo 2015

Allerta Meteo, situazione critica in Abruzzo: Pescara a rischio alluvione, grandi nevicate


Situazione critica in Abruzzo a causa del forte maltempo che imperversa da ieri sera. A Pescara è allarme alluvione: soltanto dalla mezzanotte in città sono caduti 70mm di pioggia e continua a diluviare. La città è completamente allagata. La temperatura è scesa agli attuali +4°C e diminuirà ancora nel corso del pomeriggio, ma rimanendo superiore allo zero. Nevica abbondantemente nelle zone interne a partire dai 200-250 metri di quota, con accumuli abbondanti oltre i 500 metri di quota. A corredo dell’articolo alcune foto di Luigi Vigro da Villa Lempa , frazione di Civitella Del Tronto, ma nevica anche a Chieti. Oggi le scuole sono rimaste chiuse a L’Aquila, Avezzano, Montesilvano e Città Sant’Angelo, domani probabilmente lo saranno in quasi tutti i comuni della Regione per la neve eccezionale nelle zone interne e per le piogge torrenziali sulle coste. Pescara rischia un’altra alluvione. In collina e montagna cadrà tantissima neve con accumuli eccezionali. Le precipitazioni saranno intense e abbondanti su tutta la Regione fino a domani sera.
Fonte: meteoweb

venerdì 14 novembre 2014

Allarme per il Po, sta esondando: “allontanatevi dal fiume”, criticità rossa [FOTO]

Il Po minaccia di provocare gravi danni nelle prossime ore e nei prossimi giorni tra Lombardia, Emilia Romagna e Veneto: il bacino idrografico del fiume più lungo e importante d’Italia è stato il più colpito dalle abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi, e c’è grande preoccupazione per il weekend e l’inizio della prossima settimana quando continuerà a diluviare in modo incessante. In alcune zone, tra Lombardia ed Emilia Romagna, il Po è già esondato dalla riva e ha allagato molte aree golenali, abitualmente vissute dalle popolazioni locali. Non si registrano, fortunatamente, tracimazioni dagli argini mala “criticità rossa” diramata dalla protezione civile per domani non lascia immaginare a nulla di buono. Le autorità hanno invitato la popolazione a “stare lontano dal fiume”.
Ecco alcune foto scattate oggi pomeriggio, prima e dopo il tramonto (Fonte Meteoweb):

mercoledì 15 ottobre 2014

Alluvioni, ancora morti: centro/nord sott’acqua, situazione critica in molte Regioni

Ancora morti per il maltempo in Italia. Dopo il dramma di Genova, piogge torrenziali ed esondazioni stanno colpendo duramente la Toscana, in particolare la Maremma. E il bilancio e’ drammatico: due anziane donne sono morte nella loro auto travolta dalle acque del torrente Elsa esondato nella zona fra Albinia e Manciano. Il comune di Orbetello ha avvisato, via sms, gli abitanti chiedendo loro di spostarsi ai piani alti delle abitazioni, e ha deciso di evacuare, a scopo precauzionale, tramite un servizio di avviso casa-casa le famiglie delle zone particolarmente a rischio di Polverosa, Aunti, Alberone e Priorato. I vigili del fuoco hanno tratto in salvo altre nove persone colpite da ipotermia.
terme di saturniaTraffico bloccato sull’Aurelia, tra Orbetello e Albinia, dopo la ‘bomba d’acqua’ abbattutasi nella zona nel pomeriggio. Intanto migliora la situazione sulle regioni nord occidentali anche se i disagi non sono scomparsi. Nelle province di Alessandria e a Parma si spala fango e si fa la conta dei danni, che ammonta gia’ a centinaia di milioni. Ed e’ prevista ancora una criticita’ elevata per rischio idrogeologico su gran parte dell’Emilia Romagna e della Lombardia, sulla Toscana e sull’alto Lazio, mentre una nuova perturbazione arrivera’ sul Friuli Venezia Giulia, dove da ieri si cerca una donna dispersa nei boschi sopra Attimis, in provincia di Udine. Oltre alla Maremma, le situazioni piu’ gravi restano nell’ Alessandrino e nel comune di Parma. In Piemonte ci sono ancora intere frazioni isolate e decine di comuni dove anche oggi le scuole sono rimaste chiuse. “Non c’e’ una strada che non sia coperta di fango – dice il sindaco di Gavi, Nicoletta Albano, che assieme a Novi Ligure e Arquata Scrivia sono i comuni piu’ disastrati – Le fognature sono saltate e due frazioni sono ancora isolate”. Il presidente della Regione Sergio Chiamparino, che ha fatto un sopralluogo nelle zone, ha gia’ annunciato che chiedera’ lo stato di emergenza mentre da una prima stima dei tecnici i danni nella sola provincia di Alessandria ammontano a 50 milioni.
image-2Anche Parma fa i conti con il nubifragio che si e’ abbattuto ieri pomeriggio sulla citta’, provocando l’esondazione del torrente Baganza. Le zone a sud ovest della citta’ sono tutt’ora invase dal fango, i collegamenti telefonici sono stati ripristinati soltanto nel pomeriggio mentre le scuole resteranno chiuse anche domani. E resta alta l’allerta sui fiumi, che hanno fatto registrare portate storiche, per possibili ondate di piena. In alcune zone dell’alta Val di Parma sono caduti tra i 200 e i 300 millimetri di pioggia in 10 ore. Il sindaco Federico Pizzarotti, dopo diversi sopralluoghi nelle zone piu’ colpite, ha sottolineato che “la situazione e’ peggiore del previsto, a causa del molto fango. Oggi ne esce una citta’ ferita e debole. Ci sono ancora molti disagi e alcune zone sono ancora sott’acqua. Tanti hanno avuto danni ed allagamenti”. Per questo, e’ stato l’invito del primo cittadino, “chi puo’ eviti di mettersi in macchina e diamo tutti una mano a chi conosciamo”. Piogge ed esondazioni hanno provocato seri problemi anche al comparto agricolo: secondo la Coldiretti ci sono stalle allagate, raccolti bloccati e sono a rischio le semine autunnali. Trentamila prosciutti sono stati spazzati via in un’azienda di Corniglio, alle porte di Parma, finita sott’acqua, mentre i vigneti Docg di Gavi hanno subito danni per milioni. A causa del maltempo, afferma la Coldiretti, nei prossimi giorni il prezzo delle verdure e’ destinato a salire del 4%. E sulla misure che si intendono adottare per far fronte ai disagi della popolazione, il capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda ha chiesto al governo di riferire in Aula mentre per il ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta, “e’ ormai ineludibile la necessita’ di rivedere la pianificazione urbanistica”
Fonte: meteoweb

lunedì 13 ottobre 2014

Alluvione al nord/ovest, situazione critica: 4 Regioni nel caos, è un disastro. FOTO PAUROSE

E’ davvero critica per il maltempo la situazione meteorologica in 4 Regioni del nord, e cioè Liguria, Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia. Le criticità più gravi si registrano tra le province di Alessandria, Genova, Pavia, Parma e Piacenza. Nelle zone interne dell’Appennino sono caduti oltre 250mm di pioggia in numerose località, con picchi di 400mm nell’alessandrino. In provincia di Alessandria molti Paesi sono letteralmente isolati. Forti temporali con grandinate anche in Liguria. Numerose le frane, ma a creare i danni più gravi sono i corsi d’acqua in piena, esondati in più punti. Nelle prossime ore anche il Po si innalzerà in modo significativo. Attenzione ai forti temporali che si stanno spostando verso est sul Veneto, e nelle prossime ore interesseranno in modo intenso anche Liguria e Toscana. 
Fonte: meteoweb








venerdì 10 ottobre 2014

Alluvione a Genova: situazione critica, scuole chiuse e sul levante continua a diluviare

E’ ancora critica la situazione a Genova, flagellata nella notte dal maltempo che ha provocato anche una vittima nella zona di Brignole. Da alcune ore non piove più, almeno nel centro cittadino, ma permangono alcune zone ancora prive di energia elettrica con strade ancora allagate e piene di detriti. L’ondata di piena, che era attesa nella notte, e’ passata senza causare ulteriori danni. Oggi le scuole e i mercati cittadini rimarranno chiusi. Proseguono da parte di carabinieri, polizia e vigili del fuoco le ricerche di eventuali vittime nelle carcasse delle auto che la furia del Bisagno ha accatastato a Borgo Incrociati, dietro la stazione di Brignole dove la scorsa notte e’ stato rinvenuto il cadavere di un uomo di 57 anni, un genovese residente nello stesso quartiere. Per tutta la notte le forze dell’ordine hanno effettuato anche servizio di antisciacallaggio, visto che la citta’ e’ stata colpita quasi interamente da un blackout.
genova05Intanto continua a piovere nel levante di Genova, mentre proseguono i soccorsi dopo l’alluvione che ha travolto il centro nella notte. I 66 rom che si trovavano nel campo nomadi di via Adamoli sono stati salvati dai volontari della pubblica assistenza di Molassana, e sono stati ospitati nella sede del Municipio di piazza dell’Omo. A Marassi il Bisagno è rimasto tutta la notte al limite dell’esondazione.
Intanto continua a diluviare su gran parte della provincia. Questi gli accumuli dalla mezzanotte: 125mm a Belpiano, 115mm a Pezzonasca-Moconesi, 96mm a Sori località Contra, 63mm a Genova Sportiva Sturla, 62mm a Genova Apparizione, 55mm al Lago delle Lame, 47mm al Monte Laghicciolo, 45mm a Sant’Alberto di Bargagli, 41mm a Rezzoaglio, 36mm a Rapallo, 27mm a Genova Quezzi. 
Fonte: meteoweb

mercoledì 5 febbraio 2014

Cos’è il gelicidio, il terribile fenomeno (provocato dal caldo) che ha messo in ginocchio la Slovenia

Nei giorni scorsi, tra venerdì 31 gennaio e lunedì 3 febbraio, il terribile fenomeno de lgelicidio ha letteralmente messo in ginocchio la Slovenia, come abbiamo già illustrato nei giorni scorsi in questo reportage fotografico e in un aggiornamento di ieri sera. La situazione è ancora critica, e i disagi dureranno a lungo in quanto sono stati distrutti dal ghiaccio 30km di elettrodotti e centinaia di migliaia di persone sono ancora senza corrente elettrica.
Osservando le fotografie relative a questo catastrofico evento che s’è verificato a un passo dal confine con l’Italia, in tanti ci hanno chiesto che razza di temperature si debbano essere raggiunte nella vicina Slovenia per provocare un simile disastro. In realtà il gelicidio Ã¨ un fenomeno provocato dal caldo, tanto che a Postumia – una delle località più colpite – nei giorni in cui s’è verificato, le temperature massime hanno sempre raggiunto gli 0°C e le minime non sono scese sotto i -2°C. Apparentemente potrebbe sembrare una stranezza, a fronte di aspettative di -20°C o oltre… In realtà il gelicidio consiste proprio in questo: andiamo a scoprire cos’è questo fenomeno così tanto pericoloso e raro che, però, può capitare anche in Italia.
COS’E’ IL GELICIDIO - Il gelicidio Ã¨ una precipitazione ghiacciata ben differente da neve e grandine: si tratta proprio letteralmente di pioggia congelata, tanto che in inglese si dice freezing rain. E’ provocato dal fenomeno della sopraffusione, cioè la presenza di strati d’aria calda in quota mentre al suolo fa ancora freddo. Nei giorni scorsi in Slovenia è stato provocato dallo scirocco che ha portato temperature fino a +5°C in montagna (sotto la pioggia) mentre a valle il cuscinetto freddo manteneva le temperature sotto lo zero. Così nell’atmosfera i fiocchi di neve si sciolgono alle alte quote dove trovano l’aria calda e diventano pioggia, ma poi quando stanno per toccare il suolo si congelano nuovamente perché le temperature ai bassi strati rimangono fredde e localmente sottozero. Il gelicidio quando arriva al suolo forma uno strato di ghiaccio trasparente, omogeneo, liscio e molto scivoloso, racchiudendo i rami degli alberi, gli arbusti, gli steli dell’erba, i cavi elettrici all’interno di un involucro assai duro di acqua cristallizzata e trasparente.
Questo fenomeno è molto frequente in Europa centro/settentrionale e negli Stati Uniti d’America, dove i rimescolamenti d’aria sono molto frequenti e proprio con il fenomeno del gelicidio si formano le “ice storm“, le tempeste di ghiaccio che sono tra i fenomeni meteorologici più devastanti del mondo. Ma può verificarsi anche in Italia, soprattutto nella Pianura padana e nelle conche e valli interne dell’Appennino centro/settentrionale. Molto molto più raro al sud.
Il gelicidio, a causa del peso del ghiaccio, è un fenomeno molto pericoloso e causa numerosi disservizi dato che può provocare la caduta di rami anche di grande spessore nonché la rottura di cavi elettrici, con conseguente interruzione dell’illuminazione pubblica, problemi alle comunicazioni telefoniche e alla circolazione per il fondo stradale scivoloso.
Il gelicidio non deve esser confuso con la brina che si deposita lentamente per condensazione sulle superfici esterne quando, in assenza di ventilazione e con umidità relativa dell’aria molto elevata, perdono calore di notte fino a raggiungere 0°C, e neppure la galaverna che si verifica, con temperature inferiori a 0°C quando minuscole goccioline di acqua esistenti nell’aria si solidificano intorno al suolo o sulla vegetazione formando un rivestimento che è però opaco (per la presenza di aria), biancastro ed assai fragile. Nel gelicidio invece l’involucro di ghiaccio cristallizzato è perfettamente trasparente, perché non contiene aria. In presenza di vento forte, il rivestimento intorno alle superfici segue la direzione del vento, cosicché si formano talora, specialmente intorno ai tralicci di metallo ed ai fusti delle piante, delle specie di lame di ghiaccio biancastre, irregolari e dentellate, larghe anche 20 centimetri e più; il fenomeno si chiama calabrosa.
(Fonte: Meteo Web)

lunedì 3 febbraio 2014

MALTEMPO senza tregua sull'Italia

PIOGGIA INFINITA: tanta, troppa pioggia per un inverno che entrerà nella storia dunque non solo per l'eccezionale mitezza, la straordinaria piovosità ma anche per gli incredibili accumuli nevosi sulle Alpi, che in alcune zone hanno superato quelli già ragguardevoli del 2008-2009. 

GRANDE ASSENTE: pochi l'hanno ricordato ma non è solo questione di mancanza di correnti fredde per giustificare la latitanza dell'inverno. E' mancato l'anticiclone, sia nei suoi movimenti di slancio lungo i meridiani, sia nelle espansioni in sede mediterranea. La sua protezione garantisce infatti non solo stabilità, ma anche quelle inversioni termiche e le nebbie che in definitiva abbassano le medie termiche delle basse quote. L'anticiclone, vista la grande fragilità del territorio appena arrivano piogge più intense del normale, è davvero l'unica protezione che possa offrire gratuitamente la natura ai disastri naturali, salvo sfociare poi nel problema opposto: la siccità.

SITUAZIONE: l'Italia è ancora interessata da una circolazione depressionaria che dispensa piogge sull'insieme del territorio, ma oggi più intense al sud e sul settentrione, dove il limite delle nevicate si collocherà tra i 1200 e i 1600m da ovest ad est, localmente più in basso solo sul basso Piemonte. 

EVOLUZIONE: per tutta la settimana saremo coinvolti ad intervalli dall'inserimento di altre saccature atlantiche con annessi fronti perturbati in serie. Ne attendiamo uno per mercoledì, uno per venerdì e un altro tra domenica e lunedì prossimo. Dall'Atlantico si alterneranno in visita sul nostro Paese anche masse d'aria più fredde e più miti. 

LIMITE NEVE: la quota neve dunque varierà in funzione delle masse d'aria in arrivo: mercoledì risulterà più bassa sulle Alpi e nord Appennino (700-1000m), venerdì risulterà più alta ma in calo nella notte su sabato (da 1500 ad 800m) e infine per domenica varierà dai 1000m delle Alpi ai 1500m delle Prealpi e del nord Appennino. Sull'Appennino centro-meridionale quote quasi sempre superiori ai 1500m. 

RISCHI ALLUVIONALI: stante l'insistenza del maltempo ancora per molti giorni, le temperature mediamente più alta rispetto alla media, aspettiamoci ancora qualche potenziale situazione alluvionale, anche rispetto di un'eventuale parziale fusione del manto nevoso abbondantissimo accumulato su alcuni settori alpini. Rimarrà forte o molto forte anche il rischio valanghe sull'arco alpino.

LUNGO TERMINE: da metà mese ancora probabile tempo perturbato ma progressivamente più freddo con scambi meridiani di calore più importanti. Seguite tutti gli aggiornamenti.

OGGI: maltempo pressochè ovunque, più continuo al nord, da instabilità temporalesca al centro-sud, con regione potenzialmente più colpita la Calabria. Al nord fenomeni più intensi a ridosso della fascia prealpina e pedemontana con limite della neve tra i 1200 ed i 1600-1700m. Limiti localmente più bassi in funzione del microclima. Temperature senza grandi variazioni, dalla sera in lieve calo su ovest Alpi, dove il limite della neve si abbasserà sin sotto i 1000m. 

DOMANI: ancora maltempo moderato con piogge sparse e nevicate oltre gli 800-1300m al nord, instabile con locali rovesci al centro-sud, ma qui in temporanea attenuazione.


(Fonte: Meteo Live)