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lunedì 14 aprile 2014

Dopo il maltempo di Pasqua l’arrivo della bella stagione è ormai inesorabile: l’anticiclone africano si prepara ad invadere il Mediterraneo portando le prime scaldate pre-estive?

I passaggi zenitali del sole hanno delle importanti ripercussioni sul clima planetario, influenzando gli spostamenti del famoso “fronte di convergenza intertropicale“, noto anche come ITCZ, una estesa cintura di bassa pressione di natura termica, nei bassi strati, che circonda la terra attorno l’equatore. Il regime di bassa pressione termica (valori che possono scendere sotto i 1005 hpa), che predomina lunga la fascia equatoriale, è originato dal costante riscaldamento e dalla convergenza degli Alisei di NE e SE che convogliano masse d’aria molto umide e calde proprio attorno l’equatore che sono costrette ad innalzarsi verso l‘alto, agevolando la formazione di forti moti convettivi (correnti ascensionali particolarmente intense) che alimentano l’insorgenza di imponenti nubi cumuliformi (Cumulonembi temporaleschi che possono raggiungere anche i 16-17 km di altezza), capaci di dare luogo a forti temporali e rovesci di pioggia (alle volte accompagnate da impetuose raffiche di “Downburst”) anche violenti, solitamente concentrati durante le ore pomeridiane e serali.Il “fronte di convergenza intertropicale”, un indice climatico spesso molto sottovalutato, non resta stabile presso l’equatore, ma subisce delle periodiche fluttuazioni a sud e a nord della linea equatoriale, seguendo i passaggi zenitale del sole. In questo periodo, con l’avvento della primavera boreale, il sole comincia ad avvicinarsi allo Zenith nella fascia a nord dell’equatore, con massimi di insolazione concentrati tra i mesi di Maggio e Giugno a ridosso del tropico del Cancro.
11Ciò comporta un conseguente innalzamento dell’ITCZ verso la zona climatica a nord dell’equatore, iniziando quel cammino che lo spingerà verso la fascia tropicale settentrionale, dove l’arrivo dell’estate boreale coincide con l’inizio della stagione delle piogge (le piogge zenitali sull’Africa sub-sahariana e i Monsoni sull’Asia meridionale). In questi giorni il graduale riscaldamento dei territori semi-desertici dell’Africa sub-sahariana, generato dall’avvicinamento del sole allo Zenit (sempre più alto sull’orizzonte) e alla presenza di un regime anticiclonico, con aria calda e molto secca nei bassi strati, sta favorendo una fluttuazione dell’ITCZ verso nord lungo il fronte africano.Nonostante il guasto che caratterizzerà la parte iniziale del lungo ponte pasquale, con un vistoso calo delle temperature che interesserà le regioni centrali e meridionali, ed in modo particolare i settori adriatici, la bella stagione è destinata ad avere la meglio, anticipando il suo ingresso rispetto alla tradizionale tabella di marcia. In questo periodo dell’anno il sole tende sempre più ad avvicinarsi allo Zenith” (quando i raggi solari cadono perpendicolarmente sul terreno nelle ore centrali del giorno) lungo la fascia tropicale dell’emisfero boreale, tra l’equatore e il tropico del Cancro, determinando l’inizio della stagione più calda, specie nei territori con clima prettamente continentale, fra i deserti della penisola Arabica, l’India, il Pakistan e tutto il comprensorio dell’Africa sub-sahariana.
Rafravn308Il “fronte intertropicale” ha già raggiunto l’area del golfo di Guinea e i paesi che si affacciano su di esso, causando una notevole intensificazione dell’attività convettiva nelle suddette zone, ulteriormente enfatizzata dall’intensificazione dall’umido “Monsone di Guinea”, che è un vento molto umido che spira da Sud o Sud-ovest e porta piogge e forti temporali lungo le coste dell’Africa occidentale, specie lungo l’area del golfo di Guinea, ecco perchè prende tale nome. Questo vento, semi/permanente lungo la fascia sub-equatoriale dell‘Africa occidentale, corrisponde all’Aliseo di SE che viene fatto deviare verso destra dalla profonda bassa pressione equatoriale (depressione termica equatoriale) dell’Africa centrale, questo spiega perchè nei bassi strati lungo il golfo di Guinea quasi tutto l’anno abbiamo venti permanenti al suolo da Sud, S-SO e SO.
2xaf_jtCon la risalita verso nord del “fronte equatoriale” il “Monsone di Guinea” si intensifica notevolmente lungo l’area del golfo, causa l’aumento l’incremento del “gradiente termico” e del “gradiente barico” fra il golfo di Guinea e la fascia saheliana (confini meridionali del Sahara), che come detto proprio in questo periodo comincia a scaldarsi notevolmente, favorendo lo sviluppo di una depressione termica nei bassi strati, con valori sotto i 1005-1000 hpa, cominciando a risalire verso nord, trasportando cosi le prime infiltrazioni umide verso i settori più meridionali della fascia saheliana, dove l’aria umida scalza l’aria secca preesistente, favorendo lo scoppio dei primi forti temporali “termoconvettivi” durante le ore pomeridiane e serali. Proprio quello che sta accadendo in questi giorni sui paesi che si affacciano al golfo di Guinea, dove la risalita dell’ITCZ e l’insorgenza di aria ricca di umidità dai quadranti meridionali sta alimentando le prime grosse Cellule temporalesche e la formazione dei primi Cluster multicellulari che segnano l’inizio della stagione piovosa fra il nord del Camerun, la Nigeria, il Ghana, la Costa d’Avorio, il Benin, il Togo e gli altri stati che sporgono sull’area guieana.
Rafravn062Cominceranno le prime espansioni dell’anticiclone nord-africano verso il Mediterraneo ?
Lo spostamento verso nord del “fronte intertropicale”, con l’innesco di una intensa attività convettiva a nord dell’equatore (Cella di Hadley), sta favorendo a sua volta una variazione verso nord del baricentro del grande anticiclone sub-tropicale sahariano, con una contemporanea estensione a settentrione dell’area interessata dai fenomeni di “Subsidenza atmosferica” (correnti discendenti associate a un regime di alta pressione). Attualmente il baricentro del potente anticiclone sub-tropicale si trova posizionato nel cuore della regione sahariana, dove il clima si presenta secco e molto caldo, con il continuo soffio dei polverosi venti di “Harmattan”. Entro fine mese, un ulteriore fluttuazione verso nord dell’ITCZ, potrebbe spingere i margini settentrionali del promontorio anticiclonico nord-africano, influenzo le condizioni meteorologiche anche sul nostro paese.
analyza 3Ma come abbiamo avuto modo di spiegare più volte un posizionamento avanzato dell’ITCZ non sempre agevola la risalita dell’opprimente anticiclone sahariano, o del più famoso “Ibrido” (azzorriano nei bassi strati e africano in quota), verso il mar Mediterraneo. Difatti, a fronte di un posizionamento avanzato, ben oltre la media climatologica, l’insistenza delle umide correnti atlantiche e di un impetuoso “getto sub-tropicale” lungo il nord-africa e l’area mediterranea dovrebbe mantenere basso di latitudine il baricentro delle robuste cellule anticicloniche africane, sfavorendo a suo modo una loro diretta proliferazione sul “mare Nostrum”. Solo un venir meno di queste condizioni o l’indebolimento del flusso perturbato oceanico, con una maggiore ondulazione del “getto sub-tropicale”, potrà agevolare la risalita della cupola anticiclonica sahariana tra Mediterraneo ed Europa meridionale, con le prime associate ondate di calore (rimonte sub-tropicali).
Fonte: meteoweb

venerdì 4 aprile 2014

Prossima settimana: con l'anticiclone esploderà il caldo, impennata termica

L'attuale fase perturbata tende a caratterizzarsi più semplicemente come un break fra la fase anticiclonica che ci siamo lasciati alle spalle e quella che verrà prossimamente, nell'ambito di un trend primaverile finora abbastanza mite. Già domenica le condizioni miglioreranno su buona parte del Paese, con l'alta pressione che abbraccerà poi tutta l'Italia ad inizio settimana. Il nuovo promontorio anticiclonico avrà connotati decisamente sub-tropicali, sarà cioè supportato al suo interno da masse d'aria calda in quota di provenienza nord-africana.
La mappa sottostante ci aiuta a capire l'entità del rialzo termico da qui a martedì 8, che sarà notevole soprattutto sulle regioni centro-settentrionali, dove avremo incrementi anche dell'ordine degli 8-10 gradi rispetto al contesto attuale. Va sottolineato che si partirà da valori non certo bassi e pertanto andremo molto sopra la norma. Potranno registrarsi con ogni probabilità punte locali anche di 26-28 gradi, quindi avremo un anticipo di clima quasi estivo. A seguire potrebbe aversi un lieve ridimensionamento del caldo per infiltrazioni d'aria più fresca.
Fonte: meteogiornale

domenica 9 marzo 2014

Che anticiclone delle Azzorre sull’Europa: è una domenica primaverile ma al Sud il tempo fa ancora le bizze

Su gran parte dell’Italia, come nel continente Europeo, quella di oggi è una domenica dal clima mite e primaverile grazie all’anticiclone delle Azzorre, che garantisce totale assenza di nubi su gran parte del continente come possiamo osservare dalle immagini satellitari a corredo dell’articolo. In Italia il clima è primaverile in modo particolare al centro/nord dove già stamattina Genova ha raggiunto i +17°C, Roma, Firenze, Napoli e Trieste sono a +16°C. Nel pomeriggio attesi svariati valori di oltre +20°C, non solo in Italia ma anche su gran parte d’Europa.
05Più fresco al centro/sud e in modo particolare nelle zone joniche, con +13°C a Lecce e +14°C a Crotone: nonostante qualche temporale residuo e molte nubi, oggi anche al sud abbiamo delle schiarite mentre tra Malta e Tunisiaimperversano ancora forti temporali con pioggia e freddo come se fossimo in pieno inverno. E nei prossimi giorni il tempo rimarrà instabile e perturbato in tutto il Mediterraneo centro/meridionale, mentre sull’Europa e sull’Italia settentrionale continuerà a splendere il sole con temperature primaverili e superiori alle medie del periodo.
Fonte: meteoweb 

sabato 8 marzo 2014

La Primavera parte in quinta! Anticiclone pigliatutto

Anche se la parte orientale del Mediterraneo rimarrà sotto il tiro delle correnti instabili artiche e in particolar modo una goccia fredda disturberà le nostre regioni meridionali e adriatiche per qualche giorno, lo scenario barico del comparto euro-atlantico non lascia dubbi: la primavera partirà in quinta!
Infatti l'anticiclone delle Azzorre spingerà in modo imperioso verso nord-est, ponendo fine al pattern ciclonico nord-atlantico che ha dominato per tutta la stagione invernale. L'anticiclone oceanico si spingerà molto a nord rispetto ai suoi naturali luoghi di origine e in tal modo bloccherà il flusso perturbato nord-atlantico collegato al vortice canadese. Le piogge infinite avranno finalmente fine.
La carta che vi proponiamo è una nuova GFS MTG centrata sull'area euro-atlantica e valida per il 15 marzo: in essa sono rappresentate le anomalie del geopotenziali alla quota di 500 hPa. Possiamo quindi ben vedere la forte anomalia negativa relegata alla alte latitudini, dove domina il vortice polare, mentre la forte anomalia positiva invaderà buona parte dell'Europa, compresa l'Italia.
Per diversi giorni saranno il sole e le temperature miti a dominare lo scenario meteo, a parte i disturbi instabili al Centro-Sud.
Fonte: meteogiornale

venerdì 7 marzo 2014

L'anticiclone delle Azzorre fa esplodere la primavera sull'Europa occidentale

In Spagna, dopo tante ondate di caldo invernali dovute al "ponent" tra Murcia e Valencia, giovedì 6 marzo è toccato all'Andalusia far segnare temperature elevate, con 24,9°C a Bailen, 24,5°C a El Cerro de Andevalo, 24,4°C a Villarrasa, 24,2°C a Siviglia-Tablada, 23,9°C ad Almonte e Cordoba, 23,6°C a Siviglia AP. Alcune medie delle massime di marzo, in °C: Siviglia AP 21,2, Cordoba 20,5.
Dicevamo dell'effetto "ponent", più volte osservato nelle regioni di Murcia e Valencia nell'inverno appena concluso ma anche mercoledì 5 marzo, con 25,8°C a Elche, 24,8°C a Murcia-San Javier, 24,2°C ad Albanilla, 23,8°C ad Alicante e Torre-Pacheco, 23,6°C a Carcaixent, 22,7°C a Valencia AP.
Dopo tanta pioggia primi 20 gradi anche in Galizia, con Vigo salita a 20,5°C, ed anche a Madrid, che non superava la soglia dei 20 gradi dal 13 novembre e che ha toccato una massima di 21,9°C.
Passati i 20 gradi anche in Portogallo, Evora 22°C, Beja 21,7°C, Faro 21,6°C, Coimbra 21,1°C, Lisbona 20°C.
Dopo un inverno molto mite, è esplosa la primavera anche in Francia. Giovedì 6 marzo le temperature massime hanno superato localmente i 20°C nel sud, mantenendosi diffusamente intorno ai 14°/15°C anche nel nord. Nel sud, 20,6°C a Tolone, 20,0°C a Le Luc, 19,0°C a Cannes. Nel nord, 15,8°C a Nantes e Romorantin, 15,5°C a Le Mans, 15,4°C a Dinard, 15,1°C a Rennes, 14,6°C a Parigi (stazioni Montsouris e Le Bourget).
Fonte: meteogiornale

domenica 23 febbraio 2014

Avvio di settimana con il sole, ma durerà poco: nuovo maltempo da mercoledì

FINE FEBBRAIO, ALTA DINAMICITA' - Ci stiamo avviando verso gli ultimi giorni del mese che, come già ampiamente annunciato, dovrebbero proporre scenari meteo piuttosto movimentati, in linea con il periodo. Una saccatura nord-atlantica tenderà ad isolarsi sul Mediterraneo Centro-Occidentale a metà della settimana, innescando maltempo che potrebbe risultare anche duraturo per i primi giorni di marzo. Contributi d'aria fredda in discesa dalla Valle del Rodano esalteranno ulteriormente l'instabilità, regalando qualche scampolo d'inverno con nevicate a quote localmente basse principalmente al Nord-Ovest. Intendiamoci, non è in arrivo alcuna significativa ondata di freddo o gelo, ma finalmente, dopo un inverno quasi costantemente anomalo e con temperature ben sopra la media, si avrà un pizzico di normalità. Prima di assaporare queste briciole invernali d'inizio primavera, una pausa anticiclonica caratterizzerà l'avvio di settimana.
IL METEO D'INIZIO SETTIMANA - La rimonta di un campo anticiclonico abbraccerà quasi tutta l'Italia per la giornata di lunedì, garantendo condizioni di diffuso bel tempo con clima abbastanza mite in pieno giorno ed un po' di freddo al primo mattino. Solamente sulle regioni del medio-basso versante adriatico seguiteranno a manifestarsi residui disturbi instabili per effetto d'infiltrazioni d'aria fresca dai quadranti settentrionali, richiamate da una goccia fredda indebolita ed ormai in scivolamento sulla Penisola Ellenica. La tregua anticiclonica sarà però piuttosto fugace e già da martedì inizieranno ad avvertirsi i primi sintomi di cambiamento: l'avvicinamento della parte avanzata di un fronte atlantico determinerà un progressivo aumento della nuvolosità sui versanti di ponente. Entro la sera le prime deboli precipitazioni sono attese sulle regioni di Nord-Ovest ed in particolar modo tra la Liguria e l'Alta Toscana.
GUASTO METEO DA MERCOLEDI' 26 - Il graduale ingresso della saccatura nord-atlantica porterà ad un generale peggioramento, con la parte più attiva della perturbazione che penetrerà al Nord-Ovest e sulla Toscana. Avremo precipitazioni che diverranno diffuse e localmente copiose, specie su Liguria ed Alta Lombardia. Nuove nevicate giungeranno sulle Alpi, a quote generalmente superiori ai 600-800 metri, ma senza escludere sconfinamenti a quote più basse, specie laddove le precipitazioni risulteranno più intense. Sarà in attesa il resto d'Italia, ancora con prevalenza di bel tempo a parte l'arrivo di nubi stratiformi. L'evoluzione perturbata sarà piuttosto lenta, con precipitazioni che lentamente si estenderanno verso il Triveneto, le regioni centrali e la Sardegna a partire dalla nottata e per la giornata successiva di giovedì.
A SEGUIRE RISCHIO FORTE MALTEMPO AL SUD - L'affondo perturbato nord-atlantico potrebbe creare i presupposti per la genesi di una profonda depressione mediterranea nell'evoluzione dei primi giorni di marzo, con rischio di maltempo marcato al Sud e sulle Isole. Si tratta di una linea di tendenza da confermare, su cui ovviamente torneremo nei prossimi aggiornamenti.
Fonte: meteogiornale

lunedì 17 febbraio 2014

Sussulti perturbati al Nordest, ma migliora. C'è l'Alta Africana

La mancanza dell'Inverno è un fatto assodato, ma che nel bel mezzo di febbraio giungesse addirittura la primavera non ce l'aspettavamo. Sì, la frequenza con la quale s'è presentata l'Alta Africana - nell'ultimo decennio - dovrebbe aiutarci ad assorbire meglio il colpo, ma avere temperature consone ai mesi di marzo o addirittura aprile, non può non creare stupore.
Per chi ancora non lo sapesse, nel fine settimana si è ripresentato l'Anticiclone Africano. La spinta propulsiva, lo si è scritto più volte, non è stata così efficace da consentire una protezione completa del nostro Paese. L'ampia struttura perturbata che ha investito la Penisola Iberica, espandendosi successivamente sul Nord Africa, ha scalzato l'aria calda che stazionava nell'entroterra sahariano e l'ha spinta verso l'Italia. Gli effetti termici non si son fatti attendere, a cominciare dalle due Isole Maggiori. Qui, tra sabato e domenica, s'è respirata aria di primavera.
Al Nord, come detto meno protetto, è transitata l'ennesima perturbazione atlantica. La pioggia ha coinvolto le zone pianeggianti e la Liguria, estendendosi parzialmente sull'alta Toscana, mentre sulle Alpi c'è stata l'ennesima nevicata di un'annata da record. Attualmente permangono delle precipitazioni sparse sul Triveneto, in Emilia Romagna e sulla parte orientale della Lombardia, ma come detto la perturbazione si sposterà verso est e lascerà strada ad un miglioramento.
Nelle altre regioni abbiamo una prevalenza di cielo sereni o scarsamente nuvolosi. Lo scenario resterà immutato per gran parte della giornata, salvo un parziale aumento della nuvolosità medio alta a cominciare dalla Sardegna e in successiva estensione alle rimanenti zone. La ventilazione sarà occidentale e i venti favonici che dai pendii appenninici si propagheranno verso le aree costiere adriatiche e ioniche determineranno un ulteriore aumento delle temperature. Avremo punte di 24-25°C, addirittura non sono da escludere picchi localmente più elevati laddove la componente orografica agirà maggiormente. Insomma, per molte regioni dello Stivale sarà un'altra giornata tipicamente primaverile.
Fonte: meteogiornale

giovedì 13 febbraio 2014

Un altro ciclone forte come un uragano arriva sull’Europa, massima allerta a ovest mentre sull’Italia risale l’anticiclone…

Si chiama “Ulla” e al momento si trova al largo, nell’oceano, apparentemente innocuo con i suoi982hPa di bassa pressione il nuovo ciclone sfornato dall’Atlantico che nelle prossime ore arriverà sull’Europa molto più violento, approfondendosi fino a 955hPa nel suo percorso diretto sul Regno Unito che verrà attraversato da questo nuovo ciclone forte come un uragano nella giornata di domani, venerdì 14 febbraio, in cui il tempo farà le bizze su gran parte del continente: in modo particolare Spagna, Portogallo, Francia e isole Britanniche risentiranno del transito di questa nuova tempesta con raffiche di vento fino a140km/h che lieviteranno fino a 150km/h tra domani sera e sabato mattina tra Irlanda, Galles, Inghilterra e Francia settentrionale.
20Nuove devastanti mareggiate colpiranno i litorali esposti a sud/ovest, e piogge torrenziali interesseranno tutta l’Inghilterra che già adesso si trova sott’acqua. Le temperature si impenneranno su valori eccezionalmente caldi per il periodo a causa di una lingua nord Africana che arriverà fin sulla Danimarca, portando la sabbia del Sahara persino su Londra, Parigi e Bruxelles.  Nella capitale inglese, a Londra appunto, la temperatura salirà fino a+10°C nella notte tra venerdì e sabato, con raffiche da sud/ovest fino a 100km/h e forti piogge, tanto che si temono gravi danni. Il forte vento sud/occidentale insisterà per tutta la giornata di sabato 15 e, seppur in modo più lieve, anche domenica 16 quando però tornerà a splendere il sole. A Parigi e Bruxelles sempre nella notte tra venerdì e sabato la temperatura si impennerà fino a +12°C. Tutto ciò mentre sull’Italia avanzerà l’anticiclone Sub-Tropicale che poi garantirà un weekend di sole e caldo al centro/sud, con temperature diffusamente sui +20°C e con picchi vicini ai +25°C in Sicilia. Saranno due giorni primaverili, mentre l’Europa occidentale sarà colpita dall’ennesima furiosa tempesta Atlantica di quest’inverno così particolare e bizzarro.

mercoledì 12 febbraio 2014

Meteo weekend. Passeremo dall'autunno alla primavera

Nel corso dei prossimi giorni un alito mite  è previsto mettersi in moto sulla nostra Penisola. Sulle nostre regioni dunque si tornerà a respirare aria di primavera dopo la fase precedente caratterizzata da un clima relativamente più fresco ed instabile tipicamente autunnale. Questo sarà più vero al Centro Sud dove il tempo sarà in prevalenza soleggiato; il Nord invece risentirà dello scorrimento di aria umida da Sud Ovest con nuvolosità sparsa con qualche fenomeno qua e là. 

Le temperature subiranno un generale aumento a partire da giovedì ma sarà nel fine settimana che sarà raggiunto l'apice di questa fase “anomala” seppur temporanea. Si prevedono infatti valori sopra le medie del periodo un po' ovunque, anche di 5/7°C con massime comprese mediamente tra 17 e 19°C; ma punte fino a 20/22° sono attese al Sud sulle Isole Maggiori. Altro che inverno...

(Fonte: 3BMeteo)

martedì 11 febbraio 2014

Previsioni Meteo: dopo il ciclone Stephanie arriva l’anticiclone di San Valentino, per il freddo occhi puntati al 19-20 febbraio


Stando agli ultimi aggiornamenti dei principali modelli di calcolo, la settimana vedrà ancora significativi scampoli di maltempo in particolar modo su medio-basso versante Adriatico e regioni Meridionali, tra Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia laddove, a causa di significativi contrasti termici potrebbero verificarsi intensi rovesci e/o nubifragi soprattutto fra le giornate di Mercoledì 12 e Giovedì 13 febbraio. Nel corso del prossimo fine settimana, invece, qualcosa sullo scacchiere barico europeo comincia a muoversi: complice l’affondo di una saccatura nord-atlantica al largo delle coste portoghesi, in sede mediterranea si assisterà, ahinoi, ad una conseguente rimonta Anticiclonica di matrice Nord-Africana. Il promontorio anticiclonico, fortunatamente, non dovrebbe persistere a lungo sulla nostra Penisola ma quanto basta affinchè, durante il fine settimana, possano avvertirsi i primi tepori primaverili.
Se osserviamo la mappa relativa alla temperatura prevista ad 850 hPa (circa 1500 metri), possiamo facilmente notare valori, sulle regioni Centro-Meridionali, compresi fra +10/12°C. Ciò significa che, a quote pianeggianti, si potrebbero facilmente raggiungere temperature prossime, o addirittura superiori, ai +20°C, in special modo tra Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia e medio Adriatico.
L’Anticiclone di “San Valentino” potrebbe farci compagnia almeno sino a mercoledì 19 febbraio quando, secondo i modelli fisico-matematici, potrebbe intervenire unasignificativa modifica barica dal sapore decisamente più invernale. Siamo, ovviamente, ancora nel campo delle ipotesi in quanto codesti ritocchi barici necessitano di opportune e necessarie conferme che, naturalmente, non mancheremo di fornirvi.

(Fonte: meteoweb)

venerdì 7 febbraio 2014

Ombrelli aperti al Nord e Centro Tirrenico: torna il maltempo

Ieri, dopo giorni e giorni di cieli cupi e minacciosi, c'è stata la prima vera tregua da tempo immemore. Le schiarite si sono palesate anche sul Nord Italia, spingendosi fin sulle pianure occidentali laddove il sole era divenuto chimera. Purtroppo sapevamo che quel bel sole dai primi barlumi primaverili non era dovuto ad alcuna rimonta anticiclonica convincente, piuttosto ad un intervallo tra una perturbazione e la seguente.
A dire il vero un timido tentativo da parte dell'Alta Africana c'è stato, ma la tracotanza della Depressione d'Islanda fa si che la circolazione atlantica sia talmente invadente da non consentire un rialzo pressorio in seno al Mediterraneo. Ecco quindi che non dobbiamo stupirci se alle porte del Nordovest c'è già un'altra perturbazione. La nuvolosità è in rapido aumento e presto riprenderà a piovere e nevicare - peraltro sta già piovendo in Lombardia e Piemonte. Piogge che si acuiranno al pomeriggio sul Levante Ligure e sull'alta Toscana, ovvero in quei settori dove il Libeccio acuirà l'effetto orografico dettato dallo sbarramento montano.
Sulle Alpi riprenderà a nevicare ed anche in questa circostanza ci aspettiamo delle precipitazioni piuttosto vivaci tra il settore nordorientale piemontese, la Lombardia e il Trentino Alto Adige. La quota sarà collocata mediamente sui 1000 metri, ma saranno possibili locali sconfinamenti ad altitudini inferiori tanto da non escludere fioccate sin sui fondivalle stessi.
Le piogge, in serata, si estenderanno verso l'Umbria e il Lazio. Probabili forti rovesci nelle prime ore della notte e i fenomeni tenderanno a scivolare ancor più a sud verso la Campania. Da non escludere qualche pioggia sparsa anche sul settore ovest della Sardegna.Nelle altre regioni del Sud il tempo sarà decisamente migliore e insisteranno schiarite per larga parte del giorno. Sole che splenderà anche lungo le Adriatiche, dalla Puglia alle Marche, che godranno della protezione appenninica rispetto agli umidi venti di Libeccio.
(Fonte: Meteo Giornale)

lunedì 3 febbraio 2014

Dall'Atlantico all'Anticiclone Africano. Ma l'Inverno dov'è?

Sempre e solo maltempo:
l'unico elemento in grado di accomunare vaste zone d'Italia, in questo che finora può essere annoverato a tutti gli effetti come un "non inverno", è il maltempo. Per descriverne le cause, dettagliatamente, occorrerebbe un trattato meteorologico in piena regola. Per rendere l'argomento di facile comprensione, quel che possiamo dirvi è che fin tanto che il Vortice Canadese continuerà a pigiare il piede sull'acceleratore ci sarà davvero poco spazio per incursioni d'aria fredda degne di tal nome. L'autunno infinito, come giustamente definito da più parti, ha impresso il suo marchio indelebile dando luogo ad ondate di maltempo davvero eccezionali.
Freddo alle spalle:
abbiamo avuto, sino ad ora, soltanto le briciole di un inverno latitante. Fortunatamente, se così si può dire, siamo in buona compagnia perché il freddo, quello vero, è mancato sulla gran parte del Continente Europeo. Sprazzi d'inverno si ebbero a fine Novembre, all'epoca giunse una massa d'aria fredda da est che portò delle nevicate principalmente lungo il versante Adriatico. La scorsa settimana, invece, abbiamo avuto discreti apporti Artici e le nevicate sono state in grado di spingersi a quote interessanti anche in zone distanti dall'arco alpino.
Focus: evoluzione sino al 16 febbraio 2014
Avremo una settimana caratterizzata dal passaggio di varie perturbazioni atlantiche. Inizialmente saranno capaci di coinvolgere l'intera Penisola, mentre sul finire della settimana tenderanno a concentrarsi maggiormente al Centro Nord. Le regioni Meridionali, al contrario, inizieranno a risentire della vicinanza dell'Anticiclone Africano e il tempo dovrebbe registrare un cospicuo miglioramento.
Miglioramento che in seconda decade potrebbe interessare anche le altre regioni, in un contesto anticiclonico ben più invadente che oltre alla stabilità dovrebbe portarci verso un quadro climatico tipicamente primaverile.
(Fonte: Meteo Giornale)

sabato 1 febbraio 2014

GFS e il "non Inverno": prima SFURIATA PRIMAVERILE all'orizzonte

Già, sembra proprio così: dall'Atlantico all'Anticiclone Africano in men che non si dica. Questa la tendenza tracciata dal Modello Matematico di Previsione GFS e ripresa anche da altri autorevoli esponenti in materia. Anche il nostro Multimodel, che offre una panoramica sulla media delle singole emissioni modellistiche, disegna uno scenario a dir poco primaverile (pur con connotati meno esasperati).
Nella mappa che vi mostriamo si evince, abbastanza chiaramente, una possente rimonta anticiclonica africana indotta dallo sprofondamento di una goccia fredda sull'Atlantico Portoghese (arcipelago delle Azzorre). Le temperature, alla quota isobarica di riferimento 850 hPa (equivalenti circa a 1500 metri di quota), potrebbero raggiungere valori davvero eccezionali per il periodo: addirittura +14/15°C sulla Sardegna, il che significa che al suolo si potrebbero superare abbondantemente i 20°C di massima.
Fortunatamente la stagione propone ancora delle giornate relativamente corte, pur in allungamento, è ciò deporrà a nostro favore nell'impedire che si raggiungano valori termici da capogiro. Quel che preme sottolineare è che la dinamica suddetta potrebbe rappresentare un punto di svolta, ovvero il passaggio di testimone tra un Autunno infinito e un ultimo scorcio invernale certamente più interessante. A tal proposito vorremo farvi notare il trasferimento delle masse d'aria fredda dal Nord Atlantica all'Europa settentrionale, in successiva estensione sul comparto Siberiano.
(Fonte: Meteo Giornale)



Domenica ancora piogge intense al meridione, più sparse sul resto d'Italia

Domenica piogge sparse sulla Penisola, anche intense al sud nella prima parte della giornata. Lunedì e martedì ancora piogge sparse sulla Penisola, con quota neve in calo al nord nella giornata di martedì.







Domenica, 2 febbraio 2014 
NORD-OVEST
Molte nubi su tutte le regioni. Saranno ancora possibili piogge locali, specie sull'alta Lombardia. Pause asciutte nel pomeriggio su Val d'Aosta, alto Piemonte e coste liguri. Quota neve attorno a 600-700 metri, solo localmente più in basso. Clima umido e freddo. 
NORD-EST
Ancora piogge sparse su tutte le regioni, più intense tra il Friuli e l'alto Veneto. Possibili pause asciutte sul Veneto meridionale e l'Emilia in giornata. Quota neve attorno a 800-1000 metri. Ventilazione sostenuta, clima ancora freddo e molto umido. 
CENTRO
Piogge sparse su tutte le regioni, in genere di moderata intensità. Pause asciutte saranno possibili al mattino sulla Sardegna e sulla Toscana. Quota neve sui 1200-1300 metri. Ventilazione moderata in genere orientale, non farà eccessivamente freddo. 
SUD
Condizioni di tempo perturbato, con rischio di piogge sparse ed occasionali rovesci. Fenomeni più intensi tra la Calabria Ionica, la Sicilia orientale e il Golfo di Taranto. Attenuazione dei fenomeni sulla Campania in serata. Clima complessivamente non freddo. 
 

Lunedì, 3 febbraio 2014 
NORD-OVEST
Su tutte le regioni avremo ancora cielo molto nuvoloso. Possibili piogge sparse sulle pianure e sulla Liguria. Nevicate sulle Alpi sopra i 500-600 metri, 800-1000 metri sull'Appennino Ligure. Ventilazione moderata orientale, clima nel complesso freddo. 
NORD-EST
Cielo molto nuvoloso su tutte le regioni. Possibilità di piogge deboli o moderate nell'arco della giornata, nevose sopra i 700-800 metri sulle Alpi, 1000 metri sull'Appennino Emiliano. Ventilazione moderata in genere da est, clima complessivamente freddo e anche umido. 
CENTRO
Su tutte le regioni cielo ancora molto nuvoloso, con rischio di piogge in genere di moderata intensità. Pause asciutte saranno probabili sulla Sardegna nell'arco della giornata. Quota neve sui 1100-1200 metri. Ventilazione in genere moderata, clima umido e un po' freddo. 
SUD
Ancora piogge di una certa intensità tra la Calabria Ionica e il Golfo di Taranto. Su tutte le altre regioni piogge in genere deboli o moderate, con pause asciutte sulla Sicilia. Scirocco sullo Ionio, Maestrale in Sicilia. Clima complessivamente non freddo. 
 
Martedì, 4 febbraio 2014 NORD-OVEST
Cielo molto nuvoloso su tutte le regioni. Possibili pause asciutte al mattino e piogge sparse tra il pomeriggio e la serata, più intense sulla Liguria. Quota neve sui 300-400 metri, ventilazione debole con rinforzi sulla Liguria, clima freddo e umido. 
NORD-EST
Non cambia di molto la situazione. Ancora piogge sparse su tutte le regioni, più intense tra l'alto Veneto, il Trentino e il Friuli. Neve sopra i 700-800 metri. Piogge moderate sulle pianure. Ventilazione nel complesso debole, clima freddo e umido. 
CENTRO
Pause asciutte tra la Sardegna orientale e l'Abruzzo nell'arco della giornata. Su tutte le altre regioni piogge locali in transito da ovest verso est, seguite da brevi pause. Ventilazione occidentale moderata, clima nel complesso non freddo, anche se umido. 
SUD
Asciutto sulla Sicilia, il Molise e la Lucania. Su tutte le altre regioni nubi intense con rischio di piogge locali specie sulla Calabria e sulla Puglia. Ventilazione in rotazione ad ovest fino a moderata, clima nel complesso mite anche se umido. 
 
Tendenza per i giorni successivi: Mercoledì spostamento delle piogge al sud, ma nuovo peggioramento al nord-ovest. Giovedì piogge al centro-nord, in attenuazione in giornata, venerdì altre piogge in arrivo al nord e sulla Toscana, con neve sulle Alpi, più mite e stabile il tempo altrove. 
(Fonte: Meteo Live)