ilMeteo.it

Entrate e scoprite le ultime news del "ilMeteo.it"

Meteo Giornale

Entrate e scoprite le ultime news di "meteogiornale.it"

Meteo.it

Entrate e scoprite le ultime news del "meteo.it"

Meteoareonautica

Entrate e scoprite le ultime news di "meteoareonautica"

3BMeteo

Entrate e scoprite le ultime news di "3bmeteo"

Meteociel

Entrate e scoprite le ultime news di "Meteociel"

Visualizzazione post con etichetta precipitazioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta precipitazioni. Mostra tutti i post

mercoledì 5 marzo 2014

Dove si concentreranno le precipitazioni maggiori in Italia tra oggi e venerdì prossimo?

Alta pressione sull'Europa centro-settentrionale e depressione alle basse latitudini del Mediterraneo. Con questa disposizione barica, le correnti nel corso dei prossimi giorni saranno orientate dai quadranti nord-orientali e le precipitazioni previste asseconderanno il profilo orografico del nostro Paese.
La cartina in questione assomma le piogge previste in Italia fino alla serata di venerdì prossimo. Risulta ben evidente l'assenza di precipitazioni su gran parte del nord Italia ( a parte i crinali delle Alpi) e su una buona porzione dell'alto-medio Tirreno.
Pioverà un po' invece sul medio Adriatico e la Sardegna ( 5-10mm) mentre piogge più organizzate sono previste al meridione, segnatamente sulla Calabria Ionica, il Golfo di Taranto, la Puglia meridionale e la Sicilia orientale. Su queste zone sono attesidai 20 ai 40mm in media, con i valori massimi di pioggia ( fino a 60-70mm) che dovrebbero restare confinati in mare.
Fonte: meteolive

martedì 11 febbraio 2014

La perturbazione si sta spostando al Centro Sud

Il peggio è passato. E non solo a breve termine, la buona notizia è che anche nel medio periodo non dovremmo più assistere al passaggio di perturbazioni così vigorose quanto le precedenti. Persisterà una certa instabilità, questo è vero, tuttavia data l'entità del maltempo delle ultime settimane era impensabile pretendere un miglioramento risolutivo rapido e duraturo. Miglioramento che ci sarà, lo confermiamo, e che gradualmente si avvarrà del supporto dell'Anticiclone Africano.
La rimonta anticiclonica verrà trattata in altre sedi, ora canalizziamo l'attenzione sulla giornata di oggi perché sappiamo che la perturbazione di ieri è ancora in sella. Per correttezza sarebbe giusto parlare di ampia area perturbata, quella che per intenderci ha coinvolto dapprima la Penisola Iberica e che dopo aver raggiunto il Nord Africa sta traslando ad est. Ora ce la ritroviamo proprio sulle nostre teste ed è per questo che è bene mettere in conto l'ennesima brutta giornata.
In tema di miglioramento possiamo dirvi che sul Nordovest la situazione sta già cambiando: sono apparse le prime schiarite tra Piemonte e Liguria, mentre in Lombardia i cieli sono più nuvolosi in pianura a causa dei banchi di nebbia ben arroccati al suolo. Sul Nordest si registrano ancora delle precipitazioni, ma anche qui prevediamo una progressiva attenuazione eccezion fatta per l'Emilia Romagna - settore orientale soprattutto - e per le coste dell'alto Adriatico. Qui insisteranno delle piogge e qualche nevicata sui monti.
Procedendo verso il Centro Sud, ecco che la situazione cambia. L'influenza perturbata è tutt'altro che archiviata e continuerà a manifestarsi anche oggi. Avremo delle piogge, abbastanza diffuse e localmente insistenti, ma anche qualche nevicata lungo la dorsale appenninica: si andrà dai 1000 metri circa del settore nord, agli oltre 1800 metri dei rilievi meridionali.
Nelle regioni del Sud le precipitazioni si manifesteranno principalmente in serata, Sicilia compresa. In Sardegna il tempo sarà variabile, con maggiori annuvolamenti nei settori di ponente laddove il Maestrale risulterà più incisivo. Su Ionio e basso Adriatico permarranno venti di Scirocco ed è per questo che le temperature risulteranno più alte confinando le nevicate alle quote suddette.
(Fonte: meteogiornale)

lunedì 10 febbraio 2014

Previsioni meteo ITALIA domani Martedi' 11 Febbraio

Domani, Martedi' 11 Febbraio

Nord: Molte nubi al Nordest con residue precipitazioni, nevose oltre i 600-1000m, in graduale assorbimento entro sera da Ovest con schiarite. Inizialmente variabile al Nordovest con nubi e locali nebbie in pianura, ma con tendenza a rasserenamento entro sera. Temperature in generale rialzo, massime tra 9 e 14°C. Venti deboli-moderati tra O e NO. Mosso o molto mosso il Ligure, tendente a mosso o poco mosso l'alto Adriatico.
Centro: Acquazzoni sparsi su Tirreniche ed ovest Sardegna, in sconfinamento entro il pomeriggio anche sulle Adriatiche; fiocchi sin verso i 1300-1500m. Migliora tuttavia dalla serata sulle Tirreniche con ampie schiarite, salvo residui annuvolamenti a ridosso della dorsale appenninica; resta, invece instabile tra basse Marche ed Abruzzo. Temperature stabili, massime tra 13 e 16°C. Venti in ulteriore rinforzo da O-NO con mari molto mossi, agitati i bacini sardi.
Sud: Torna a peggiorare con nubi in aumento dalle Tirreniche, associate a prime piogge al mattino su alta Campania ed ovest Sicilia in estensione pomeridiana a Tirreniche, Molise, alta Puglia e buona parte della Sicilia nonché in serata ai restanti settori. Migliora la notte in Sicilia. Temperature in calo ad Ovest, in rialzo ad Est; massime tra 14 e 19°C. Venti moderati-tesi tra NO e SE con mari tendenti a molto mossi o agitati.

(Fonte: 3BMeteo)

Ci risiamo: preoccupante ondata di maltempo al Centro Nord

Venti da sud, a testimoniare l'intensità della perturbazione in arrivo. Nubi pesanti, anzi, pesantissime solcano i cieli delle regioni di ponente. Ha cominciato a piovere in Sardegna, su Lazio, Toscana e Nordovest. Nevicate sono riapparse sulle Alpi occidentali dopo una tregua effimera. Ingredienti che adornano un piatto ben più corposo tanto da rendersi difficile da mandar giù. Le precipitazioni diventeranno rapidamente forti, localmente violente, e ci accompagneranno nell'arco dell'intera giornata.
Abbiamo citato i venti meridionali perché ci dicono che la struttura perturbata, proveniente da ovest, dopo aver raggiunto la Penisola Iberica è scivolata sul Nord Africa. Avremo a che fare con lo Scirocco, o con l'Ostro. Dopodiché avverrà la rotazione da Libeccio, ma solo in un secondo momento. Solo in Val Padana, altra consuetudine di un certo tipo di scenari, la ventilazione risulterà più debole e orientale. Ci sarà da prestare attenzione alla pericolosa linea di confluenza che si verrà a creare in Liguria: sul Ponente sfocerà la Tramontana, mentre sul settore centro orientale affluirà il più mite Libeccio dal Mar Ligure.
Il vento potrebbe risultare localmente burrascoso, come nel caso dello Scirocco sul medio-alto Adriatico piuttosto che del Libeccio sul Canale di Sardegna e lungo i crinali appenninici centro meridionali. In tema di precipitazioni, avremo piogge a carattere torrenziale sul Levante Ligure e nelle province settentrionali Toscane, in successiva espansione verso il Lazio. Forti rovesci, anche in forma temporalesca, dovrebbero investire la Sardegna occidentale.
Per quel che concerne le Alpi, confermiamo l'ennesima eccezionale nevicata di quest anno. Nevicherà anche a quote collinari, senza escludere locali sconfinamenti nei fondivalle e in pianura sul Piemonte. La quantità risulterà notevole sui settori centro orientali, soprattutto al di sopra dei 1000 metri, con accumuli che andrà a sfiorare - o addirittura a raggiungere - il metro. Concludiamo dando cenno del tempo all'estremo sud e in generale sulle coste Adriatiche: a parte qualche annuvolamento di poco conto, il tempo sarà discreto o addirittura buono.
(Fonte: meteogiornale)

domenica 9 febbraio 2014

Previsioni per domani: Lunedì forte MALTEMPO al centro-nord

NORD-OVEST
Su tutte le regioni avremo condizioni di tempo perturbato. Possibili piogge intense tra la Liguria, la bassa Lombardia e il basso Piemonte. Neve sopra i 300-500 metri sul basso Piemonte, 600 metri sull'ovest Alpi, 800 metri sull'Appennino Ligure. Freddo. 
NORD-EST
Tempo in peggioramento su tutte le regioni. Piogge moderate, in via di intensificazione nel corso della giornata fino a forti sulla fascia prealpina, sull'Alto Veneto e il Friuli. Quota neve sui 700-800 metri, solo localmente a quote inferiori, freddo. 
CENTRO
Sulla Sardegna orientale e l'Abruzzo nubi sparse e precipitazioni poco probabili. Su tutte le altre regioni nuovo peggioramento da ovest verso est, con piogge ed occasionali rovesci. Neve sopra i 1200 metri sull'Appennino Tosco-Emiliano. Clima poco freddo. 
SUD
Ampie schiarite sulla Sicilia e le zone estreme. Su tutte le altre regioni nubi medio-alte in transito, anche compatte nell'arco della giornata, con qualche goccia di pioggia sulla Campania. Ventilazione sostenuta da sud, clima molto mite per la stagione. 

(Fonte: Meteo Live)

sabato 8 febbraio 2014

Straordinarie immagini dalle Alpi sepolte dalla neve: accumuli da record

Le Alpi sono letteralmente sommerse dalla neve: i dati parlano chiaro, a Livinal Lunc (1.837 metri di quota, Alpi Giulia) ci sono 557cm di neve, a Forcella Savalons (1.943 metri di quota, Dolomiti Friulane) ci sono 369 cm di neve, al Col dei Baldi (1.900 metri di quota, Dolomiti meridionali) ci sono 366 cm di neve, al Passo Rolle (1.990 metri di quota sulle Pale di San Martino) ci sono 360 cm di neve, alla Casera Pieltinis (1.742 metri di quota, Alpi Carniche) ci sono 317cm di neve. Notevolissimi anche i 243 cm del San Bernardino (1.640 metri di quota, sui Grigioni), i 234cm di Pecol di Zoldo (1.370 metri di quota sulle Dolomiti di Zoldo), i 213cmdi Arabba (1.630 metri sulle Dolomiti bellunesi), i 210cm di Cortina d’Ampezzo (1.265 metri, sempre Dolomiti bellunesi), i 181 cm di Formazza (1.226 cm di neve, alta Ossola).
Stiamo parlando di dati davvero straordinari per le quote di riferimento e per il periodo, in molti casi da record. Numerose grandi valanghe (spesso di neve umida, dalle caratteristiche primaverili) hanno devastato strade e rifugi: in alta Val Passiria (Alto Adige) giovedì 5 febbraio due slavine hanno rispettivamente danneggiato un maso in località Pill (Moso in Passiria) e devastato il Rifugio Petrarca (2875 metri di quota).
A corredo dell’articolo dieci splendide foto dal Maloja Pass, un valico svizzero situato al vertice della strada che porta a Chiavenna e poi verso il Lago di Como. Il bollettino meteo elvetico ufficializza 238cm di neve al suolo, le immagini sono eloquenti e al tmepo stesso spettacolari. Nella gallery anche altre immagini degli ultimi giorni dalle Alpi.
Attenzione, perchè nei prossimi giorni nevicherà ancora tantissimo, soprattutto tra lunedì e martedì con accumuli dai 700-800 metri, particolarmente abbondanti soprattutto al nord/est.

(Fonte: Meteoweb)

IMPRESSIONANTE!!! 8 metri di neve in Lombardia!

C’è da rimanere impressionati nel leggere i bollettini della neve di questa mattina, sulle principali località turistiche invernali.
Già in Piemonte si rilevano oltre tre metri di neve in numerose località, di cui la più innevata risulta Macugnaga, con 380 cm di neve, ma anche Argentera raggiunge i tre metri, e Limone Piemonte i 320 cm.
La Valle d’Aosta è risultata più protetta dalle grosse precipitazioni, e le massime altezze nevose, attorno ai due metri, le si registrano nella zona di Gressoney.
In Veneto numerose località superano i tre metri di spessore del manto nevoso, con 320 cm sulle vette sopra Cortina, 350 ad Auronzo di Cadore, 310 cm al Passo San Pellegrino.
In Trentino spiccano i 420 cm del Passo Rolle, ed i 446 cm di altezza sulla Paganella!
In Friuli si sale ancora, con i 450 cm di Ravascleto, e, soprattutto, i 600 cm di Sella Nevea!
Ma i quantitativi massimi si raggiungono in Lombardia, con gli 8 metri di neve raggiunti a Colere ed a Malga Polzone, altezze neve che non si registravano da decine di anni!
In Appennino, invece, penalizzato dalle alte temperature, i quantitativi sono molto più ridotti.
Le località più innevate sono l’Abetone, con punta massima di due metri, e tre metri sul Monte Gomito, e Campo Imperatore, dove si sfiorano i 3 metri e mezzo di altezza.
Ma questo bollettino andrà sicuramente ritoccato nei prossimi giorni, soprattutto dopo il forte peggioramento atteso tra lunedì e martedì prossimi.
Ricordiamo, poi, che la stagione della neve per eccellenza, sulle Alpi, è la Primavera, che deve ancora iniziare….
Nell’inquadratura, il Rifugio Benigni, sulle Alpi Orobie Bergamasche, quasi sepolto dalla neve caduta.
(Fonte: Freddofili.it)

mercoledì 5 febbraio 2014

Cos’è il gelicidio, il terribile fenomeno (provocato dal caldo) che ha messo in ginocchio la Slovenia

Nei giorni scorsi, tra venerdì 31 gennaio e lunedì 3 febbraio, il terribile fenomeno de lgelicidio ha letteralmente messo in ginocchio la Slovenia, come abbiamo già illustrato nei giorni scorsi in questo reportage fotografico e in un aggiornamento di ieri sera. La situazione è ancora critica, e i disagi dureranno a lungo in quanto sono stati distrutti dal ghiaccio 30km di elettrodotti e centinaia di migliaia di persone sono ancora senza corrente elettrica.
Osservando le fotografie relative a questo catastrofico evento che s’è verificato a un passo dal confine con l’Italia, in tanti ci hanno chiesto che razza di temperature si debbano essere raggiunte nella vicina Slovenia per provocare un simile disastro. In realtà il gelicidio è un fenomeno provocato dal caldo, tanto che a Postumia – una delle località più colpite – nei giorni in cui s’è verificato, le temperature massime hanno sempre raggiunto gli 0°C e le minime non sono scese sotto i -2°C. Apparentemente potrebbe sembrare una stranezza, a fronte di aspettative di -20°C o oltre… In realtà il gelicidio consiste proprio in questo: andiamo a scoprire cos’è questo fenomeno così tanto pericoloso e raro che, però, può capitare anche in Italia.
COS’E’ IL GELICIDIO - Il gelicidio è una precipitazione ghiacciata ben differente da neve e grandine: si tratta proprio letteralmente di pioggia congelata, tanto che in inglese si dice freezing rain. E’ provocato dal fenomeno della sopraffusione, cioè la presenza di strati d’aria calda in quota mentre al suolo fa ancora freddo. Nei giorni scorsi in Slovenia è stato provocato dallo scirocco che ha portato temperature fino a +5°C in montagna (sotto la pioggia) mentre a valle il cuscinetto freddo manteneva le temperature sotto lo zero. Così nell’atmosfera i fiocchi di neve si sciolgono alle alte quote dove trovano l’aria calda e diventano pioggia, ma poi quando stanno per toccare il suolo si congelano nuovamente perché le temperature ai bassi strati rimangono fredde e localmente sottozero. Il gelicidio quando arriva al suolo forma uno strato di ghiaccio trasparente, omogeneo, liscio e molto scivoloso, racchiudendo i rami degli alberi, gli arbusti, gli steli dell’erba, i cavi elettrici all’interno di un involucro assai duro di acqua cristallizzata e trasparente.
Questo fenomeno è molto frequente in Europa centro/settentrionale e negli Stati Uniti d’America, dove i rimescolamenti d’aria sono molto frequenti e proprio con il fenomeno del gelicidio si formano le “ice storm“, le tempeste di ghiaccio che sono tra i fenomeni meteorologici più devastanti del mondo. Ma può verificarsi anche in Italia, soprattutto nella Pianura padana e nelle conche e valli interne dell’Appennino centro/settentrionale. Molto molto più raro al sud.
Il gelicidio, a causa del peso del ghiaccio, è un fenomeno molto pericoloso e causa numerosi disservizi dato che può provocare la caduta di rami anche di grande spessore nonché la rottura di cavi elettrici, con conseguente interruzione dell’illuminazione pubblica, problemi alle comunicazioni telefoniche e alla circolazione per il fondo stradale scivoloso.
Il gelicidio non deve esser confuso con la brina che si deposita lentamente per condensazione sulle superfici esterne quando, in assenza di ventilazione e con umidità relativa dell’aria molto elevata, perdono calore di notte fino a raggiungere 0°C, e neppure la galaverna che si verifica, con temperature inferiori a 0°C quando minuscole goccioline di acqua esistenti nell’aria si solidificano intorno al suolo o sulla vegetazione formando un rivestimento che è però opaco (per la presenza di aria), biancastro ed assai fragile. Nel gelicidio invece l’involucro di ghiaccio cristallizzato è perfettamente trasparente, perché non contiene aria. In presenza di vento forte, il rivestimento intorno alle superfici segue la direzione del vento, cosicché si formano talora, specialmente intorno ai tralicci di metallo ed ai fusti delle piante, delle specie di lame di ghiaccio biancastre, irregolari e dentellate, larghe anche 20 centimetri e più; il fenomeno si chiama calabrosa.
(Fonte: Meteo Web)

martedì 4 febbraio 2014

Previsioni per domani 5 Febbraio



Altre intense ondate di maltempo alle porte: la prima mercoledì

Chi si aspetta un miglioramento duraturo resterà deluso. La porta Atlantica è spalancata, ciò vuol dire che le perturbazioni provenienti da ovest avranno vita facile nell'impattare il nostro Paese e anche nei prossimi giorni avremo precipitazioni localmente abbondanti.

(Fonte:Meteo Italia)

lunedì 3 febbraio 2014

Pioggia? Avanti tutta...

Quattro nuovi elementi perturbati sono attesi sull'Italia tra martedì e domenica. Tra una perturbazione e l'altra sarà possibile avere pause asciutte ed in parte soleggiate, ma il carico di pioggia in arrivo sarà abbastanza consistente.

Molte persone si chiederanno "quando smetterà di piovere?". L'insistenza delle precipitazioni che stanno colpendo l'Italia in questo lungo scorcio d'inverno non ha precedenti negli ultimi anni.
L'impatto della pioggia su un terreno ormai fradicio e franoso ha aggravato ulteriormente i problemi di dissesto idrogeologico del nostro Paese. Purtroppo si piangono ancora vittime, in una spirale alluvionale che sembra non conoscere fine.
Come mai in Italia sta piovendo così tanto? Immaginate un lungo nastro trasportatore, carico di aria umida, che si diparte dall'Oceano Atlantico verso il nostro Continente. All'interno di esso scorrono, uno dopo l'altro, autentici vagoni carichi di pioggia: le perturbazioni atlantiche. 
Sull'Europa centro-occidentale i corpi nuvolosi passano abbastanza velocemente, mentre in area mediterranea tendono spesso a rallentare, invorticandosi sul posto. Questo rallentamento impone una maggiore persistenza delle piogge, che possono cadere dal cielo anche per 2-3 giorni di fila.
Questa situazione sta andando avanti ormai da oltre un mese e mezzo e i terreni non ce la fanno più a drenare ulteriore materia liquida. Da ciò scaturiscono frane, smottamenti e problemi connessi.
Cambierà questa situazione? In tempi brevi purtroppo no! In sostanza, resterà attivo un vivace flusso umido da ovest che trasporterà ulteriori perturbazioni sul nostro Paese. In particolare, tra martedì e domenica in Italia sono attesi 4 passaggi perturbati ( due più deboli e due più intensi).
Il primo, piuttosto debole, è atteso per martedì al nord-ovest e sulla Sardegna, in estensione al resto del centro-nord entro la serata.
Il secondo, più intenso, diverrà realtà al centro-nord nella giornata di mercoledì 5. Come mostra l'immagine accanto, questa perturbazione porterà piogge di un certo peso sulle regioni settentrionali ( Liguria in modo particolare), per poi spostarsi verso il centro-sud nelle prime ore di giovedì, ma qui con fenomeni abbastanza veloci.
Le Alpi faranno di nuovo incetta di neve, tra i 700 e i 1000 metri in media, mentre in Appennino i bianchi fiocchi cadranno a quote più elevate.
Giovedì sarà un giorno di tregua, mentre venerdì ecco il terzo elemento perturbato ( di debole o moderata intensità) che interesserà essenzialmente il nord e la Toscana.
Sabato, anche le piogge di questa perturbazione fuggiranno verso levante, mentre una nuova e più intensa "passata piovosa" è attesa per la giornata di domenica al nord e sul Tirreno.
La seconda cartina che abbiamo preparato ci mostra proprio le cumulate piovose attese per le ore centrali della giornata festiva.
Lunedì, infine, le piogge si trasferiranno al centro-sud, mentre al nord il tempo inizierà a migliorare.
Sarà finalmente finita? Scopritelo, leggendo la rubrica Fantameteo qui di sèguito riportata.

SINTESI PREVISIONALE FINO ALLA GIORNATA DI LUNEDI 10 FEBBRAIO.
Martedì 4 febbraio: ancora piogge sparse in Italia alternate a qualche pausa asciutta. Neve sulle Alpi sopra i 1200-1300 metri. Clima non particolarmente freddo.
Mercoledì 5 febbraio: peggioramento al nord, ad iniziare da ovest, con piogge sparse, in estensione alla Sardegna settentrionale e alla Toscana tra pomeriggio e sera. Neve sulle Alpi compresa tra 700 e 1000 metri. Sul resto d'Italia piogge più sporadiche, ma alternate e alternate a lunghe pause. Freddo al nord, mite al centro-sud.
Giovedì 6 febbraio: ultime piogge sui settori orientali, in attenuazione, poi generale tregua sullo Stivale con schiarite e tempo asciutto. Clima non freddo.
Venerdì 7 febbraio: nuove piogge in arrivo al nord e sulla Toscana. Neve sopra i 1000  metri sulle Alpi, altrove tempo più asciutto e molto mite. Peggiora in serata sul Tirreno.
Sabato 8 febbraio: piogge al mattino al centro-sud, in attenuazione. Per il resto giornata di tregua, seguita da un nuovo peggioramento al nord-ovest in serata. Non farà freddo.
Domenica 9 febbraio: perturbato al nord e sulla Toscana con piogge e neve sulle Alpi. Più aperto il tempo al sud. Mite al centro-sud, più freddo al nord.
Lunedì 10 febbraio: migliora al nord e sul Tirreno, ancora piogge altrove in attenuazione nel corso della giornata, non farà freddo.
(Fonte: Meteo Live)


Milano e Lombardia, focus neve prossime ore

A Milano è attesa neve bagnata in mattinata. Il peggioramento è in ritardo. In base all'ultimo aggiornamento, evidenziamo un cambiamento di previsione per l'area metropolitana di Milano.
Tra le 22:30 e le 01:00 di questa notte, la temperatura ha avuto un tracollo, portandosi da una media di +5°C sino a +1°C. Per un breve periodo è caduto nevischio misto a pioggia in vari quartieri della città.
Alle ore 7:00 la situazione è la seguente: Milano Linate +2°C, mentre in città ci sono tra +2 e +4°C. E' in atto da ore pioviggine. In quota la temperatura è ideale per una nevicata (850 hPa -4°C circa).
Previsione: un'area foriera di moderate precipitazioni è in rapida risalita dal Mar Ligure e dall'Emilia, ed interesserà l'area di Milano presumibilmente entro le 8:30 di oggi. Durante l'evento precipitativo si avrà un abbassamento della temperatura, e si potrà osservare il fenomeno della caduta di fiocchi di neve. Non è da escludere che vista l'abbondanza della precipitazione, questi si possano depositare sui prati e sui tetti della città. Si tratterà di neve estremamente bagnata che non dovrebbe causare problemi alla circolazione stradale urbana.
In Lombardia è atteso maltempo, con precipitazioni che assumeranno prevalente carattere nevoso, con presumibili apporti tra i 5 ed i 15 cm al suolo appena a nord di Milano. Saranno interessate le zone di Bergamo alta, Monza, Lecco, Como, Varese e Sondrio. Mentre, per la particolare orografia, cadrà neve anche su Pavia. Su Cremona e Lodi la precipitazione sarà simile a quella di Milano, con neve bagnata e pioggia, mentre su Brescia (eccetto alture cittadine) prevarrà la pioggia, così a Mantova.
Nella fascia prealpina ed alpina, la precipitazione nevosa sarà particolarmente fitta ed abbondante per tutto il giorno.
Nella foto, vista della webcam di Fraciscio (Valtellina), fonte Fraciscio.it.
(Fonte: Meteo Giornale)


domenica 2 febbraio 2014

Maltempo: a Roma passa la piena del Tevere, ma resta l'allarme nel centro sud

Le precipitazioni continuano a interessare tutta la Penisola. La Protezione Civile prevede alto rischio per Sicilia, Basilicata e Calabria. In Veneto e in Emilia interviene l'Esercito per liberare le strade e aiutare la popolazione.
Nella Capitale nessun pericolo per la piena del fiume. Mentre a Roma passa la paura per la piena del Tevere che intorno alle 22 di sabato ha raggiunto il livello massimo di altezza, nel centro-sud della Penisola resta alta l'allerta per il maltempo. La Protezione civile, infatti, ha previsto una criticità rossa per rischio idraulico e idrogeologico per tutta la Sicilia, per buona parte della Basilicata e della Calabria e per la zona del Tarantino. Inoltre, allerta per il Friuli Venezia Giulia, buona parte del Veneto e per l' Emilia Romagna: in queste due regioni è intervenuto l'Esercito per rimuovere la neve e aiutare la popolazione. Il maltempo porterà ancora piogge al centro-sud e neve al nord con conseguente rischio di valanghe. Nel Lazio Tevere e Aniene sono straripati in più punti. Acqua alta a Venezia e tratti di linee ferroviarie bloccati nelle Marche e in Veneto.  
(Fonte Rai News)

giovedì 30 gennaio 2014

Meteo, nevica al Centro-Nord. 'Big Snow' a Torino e Milano. Napoli disagi nei collegamenti marittimi.

immagine articolo 31052Nevica sulle autostrade del Centro-Nord ma senza particolari criticità. Si registrano infatti precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Triveneto, Emilia Romagna, Toscana e Umbria, mentre nevica su Piemonte, Lombardia, Toscana, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna occidentale con apporti al suolo generalmente moderati. In particolare, per quanto riguarda la situazione della circolazione, al momento nevica, "senza ripercussioni significative sulla circolazione", in autostrada A6 tra Torino e Savona con particolare intensità nella tratta tra Ceva ed Altare ed è in atto la regolazione del traffico di mezzi pesanti su tutta la tratta di competenza; in autostrada A33 su tutto il tratto Asti-Cuneo; in autostrada A26 tra il bivio con l’A10 e Casale Monferrato e sulla diramazione Predosa - Bettole; in autostrada A7, tra Serravalle Scrivia e Genova Bolzaneto; in autostrada A15 tra allacciamento A1 Milano-Napoli e Pontremoli. E ancora, in autostrada A1 tra Casalpusterlengo e Terre di Canossa - Campegine, tra Parma e Modena Nord e tra Sasso Marconi e Barberino di Mugello; in autostrada A23 con particolare intensità tra Carnia e Barriera di Ugovizza. 
CODE PER CONTROLLO CATENE - Una coda di 10 km è segnalata dalla polizia stradale per chi percorre l’A1 in direzione nord; un’altra di 8 km per chi procede dalla Firenze-Mare A11 in ingresso sull’A1 dirigendosi sempre verso nord. Gli incolonnamenti ci sono perché la polizia stradale ha attivato il sistema di pre-filtraggio dei veicoli che vanno verso Bologna, verificando se montano gomme termiche o catene da neve.
NEVICA A TORINO E NELL'ARCO ALPINO PIEMONTESE  - Neve a Torino e su tutto l’arco alpino piemontese. Dopo la nevicata di ieri, e la pausa della notte, da stamani sono tornate le precipitazioni nevose, anche in città. La neve è mista a pioggia, e anche per questo non sono segnalati al momento problemi alla circolazione. La polizia stradale tuttavia ricorda agli automobilisti l’obbligo di catene a bordo o di pneumatici antineve.
NEVE NELL'HINTERLAND MILANESE - Ha iniziato a nevicare a Milano, la prima dell’anno, e nell’hinterland del capoluogo lombardo. Le precipitazioni maggiori erano previste nella notte mentre invece la neve ha iniziato a cadere dopo mezzogiorno, in molte zone ancora mista a pioggia. Il Comune di Milano ha già attivato il piano neve e da ieri sera è attivo il Centro operativo comunale (Coc) per il monitoraggio delle strade, con i mezzi meccanici e gli spalatori pronti a intervenire nei luoghi più sensibili e di maggior passaggio della città.
ALLARME VALANGHE NEL VENETO  - Allerta per pericolo valanghe sull’arco alpino veneto dove continua a nevicare. Per domani, le previsioni indicano un pericolo valanghe a grado 5, il massimo previsto. Oggi è a 4. Fortemente sconsigliate le attività sportive sulla neve fuori dalle aree controllate. Chiuse alcune scuole. Le previsioni del centro meteo di Arabba (Belluno) indicano che le nevicate dovrebbero durare fino a lunedì con un apporto di neve fresca sopra i 2.000 metri che potrebbe superare i due metri.
LIGURIA, ALLERTA PER ALLUVIONI E NEVE - La Protezione Civile della Regione Liguria ha emanato un nuovo stato di allerta 1 idrogeologica per il Tigullio e lo Spezzino dalle 18 di oggi alle 15 di domani. Si raccomanda di prestare attenzione soprattutto nelle aree a rischio frana e in quelle a rischio esondazione. E’stato inoltre prorogato fino alle 21 lo stato di allerta 1 per neve nell’entroterra di Genova e Savona. Possibili spolverate sono previste anche sulla costa a quote collinari. Bufere di neve sono in corso dalle prime ore della mattina nell’entroterra genovese e savonese e a quote più elevate nell’entroterra di Imperia. In alcune zone della Val D’Aveto, Valle Scrivia, Valle Stura, Val Trebbia e Val Bormida la coltre bianca ha già superato i 30 centimetri d’altezza. Forti nevicate ma finora senza gravi disagi sono in atto sulle autostrade A7 tra Busalla e Serravalle Scrivia, A26 tra Genova e Ovada e A6 tra Altare e Millesimo.
VENEZIA, ACQUA ALTA  - Nella notte fra venerdì e sabato a Venezia è prevista un’alta marea eccezionale, con un picco di 140 centimetri sullo zero idrografico. A prevederlo il centro maree del Comune. Oggi i picchi saranno di 115 centimetri la mattina e 120 la sera; i 120 centimetri saranno raggiunti anche venerdì in mattinata e, nuovamente, sabato. Con un alta marea di 115 centimetri si allaga circa il 20% della viabilità del centro storico, con un livello che va da pochi millimetri ai 35 centimetri in piazza San Marco, punto più basso della città.
IMBIANCATA LA CIOCIARIA - Nuova abbondante nevicata sulle montagne del Frusinate. La notte scorsa i fiocchi sono caduti in modo intenso nelle località sciistiche, dove il manto bianco supera anche il metro di altezza. A Campocatino, nel comune di Guarcino, si sono accumulati altri quaranta centimetri e ora la coltre oscilla da un minimo di 70 a un massimo di 120 centimetri. Oggi, in seguito al maltempo gli impianti sono rimasti chiusi, ma si conta di riaprirli già domani mattina. Quasi la stessa situazione a Campo Staffi, nel territorio di Filettino, dove la stagione sciistica è partita sabato scorso.  Anche in questo caso, la precipitazione nevosa della notte scorsa è stata consistente: lo spessore è cresciuto di molti centimetri e adesso sulle piste la arriva fino a un metro. A Campo Staffi, al confine con l’Abruzzo, nevica ancora e tra gli operatori turistici è tornato l’ottimismo.
NAPOLI, DISAGI NEI COLLEGAMENTI MARITTIMI  - Disagi si registrano nei collegamenti nel Golfo di Napoli a causa del maltempo: un forte vento di scirocco ha costretto molte unità a interrompere le partenze e ad annullare le corse da Napoli verso le isole di Capri, Ischia e Procida. I collegamenti sono a singhiozzo. Soppresse attualmente tutte le partenze delle linee veloci e anche alcune corse di traghetto. La motonave veloce “Isola di Capri” delle 12 da Napoli per Capri ha effettuato la corsa con circa un’ora di ritardo.
(Fonte: qn.quotidiano.net/)

Live dal satellite: la perturbazione dà spettacolo!

Sappiamo che il bacino del Mediterraneo, da tempo, si trova in un regime complessivamente depressionario. Tuttavia, la perturbazione che oggi interessa gran parte d'Italia sta dando spettacolo dallo spazio.

In queste ore, l'occhio della depressione è ben visibile ad est del Golfo del Leone. La struttura perturbata ha assunto una forma "a ricciolo", segno di fenomeni anche intensi al suo interno.
Il contrasto tra l'aria calda ( prelevata addirittura dall'entroterra algerino) ed aria più fredda che ancora proviene dall'est europeo ha dato origine a questo capolavoro della natura.
Il fronte freddo si estende dall'ovest della Sardegna alla Costa Azzurra, mentre più a nord si sviluppa un'ampia occlusione che sfiora i paesi dell'Europa centrale.
Nelle prossime ore, tutta la configurazione tenderà a spostarsi verso levante e domani sono attese piogge anche intense tra il nord-est e l'Italia centrale.
Anche la riflettività del radar ci mostra le precipitazioni più intense in corrispondenza dell'Italia settentrionale e dell'alto Tirreno. Dove vedete i colori più accesi, le piogge ( o le nevicate) presentano intensità maggiore con rischio di rovesci.

(Fonte: Meteo Live)



Lombardia: arriva la neve anche a Milano.

Una perturbazione nord atlantica abbastanza intensa sta scorrendo in queste ore sulle regioni centro-settentrionali apportando maltempo diffuso e nevicate a quote basse. Al Sud tante nubi e forti venti di Scirocco ma ancora poche piogge, destinate tuttavia ad aumentare nel corso dei prossimi giorni.
Al Nord alla fine i fiocchi bianchi si sono spinti sin verso le pianure, con notevole ritardo però rispetto alle previsioni. Sulla Lombardia durante la mattinata odierna sono giunti i nuclei precipitativi più intensi che hanno definitivamente trasportato l’aria fredda presente in quota al suolo, componente mancata nella serata di Mercoledi e durante la notte odierna a causa di precipitazioni troppo deboli che non permettevano una buona omotermia sulla colonna d’aria. Infatti, come molti di voi hanno potuto notare, le temperature si aggiravano fra i 2 e i 4 °C in pianura sino alle prime ore di questa mattina con umidità molto alta. In queste condizioni è praticamente impossibile ottenere la trasformazione della pioggia in neve.
Pavia imbiancata
Nella tarda mattinata odierna invece il freddo ha raggiunto anche le pianure e la neve ha cominciato ad interessare dapprima il pavese e successivamente il cremonese e il milanese.
Già 2 cm di neve fresca al momento suPavia, mentre suMilano è in atto una forte nevicata con primo velo bianco su tetti, auto e prati.
Nelle prossime orele precipitazioni proseguiranno senza sosta almeno fino alla serata su tutta la Lombardia e la neve dovrebbe cadere sino in pianura fra milanese, pavese e in Valtellina. Quota neve più alta sul resto della regione.
Tuttavia la presenza della neve sarà strettamente collegata all’intensità delle precipitazioni e di conseguenza in caso di “rallentamento” o cessazione dei fenomeni la temperatura tenderebbe ad aumentare provocando la trasformazione della neve in pioggia.
(Fonte: inmeteo.net)

Meteo, nevica sul centro-nord. Firenze, controlli catene: code.

Neve (pasqualebove)Nevica sulle autostrade del Centro-Nord ma senza particolari criticità. Si registrano infatti precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Triveneto, Emilia Romagna, Toscana e Umbria, mentre nevica su Piemonte, Lombardia, Toscana, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna occidentale con apporti al suolo generalmente moderati.In particolare, per quanto riguarda la situazione della circolazione, al momento nevica, “senza ripercussioni significative sulla circolazione”, in autostrada A6 tra Torino e Savona con particolare intensità nella tratta tra Ceva ed Altare ed è in atto la regolazione del traffico di mezzi pesanti su tutta la tratta di competenza; in autostrada A33 su tutto il tratto Asti-Cuneo; in autostrada A26 tra il bivio con l’A10 e Casale Monferrato e sulla diramazione Predosa - Bettole; in autostrada A7, tra Serravalle Scrivia e Genova Bolzaneto; in autostrada A15 tra allacciamento A1 Milano-Napoli e Pontremoli. E ancora, in autostrada A1 tra Casalpusterlengo e Terre di Canossa - Campegine, tra Parma e Modena Nord e tra Sasso Marconi e Barberino di Mugello; in autostrada A23 con particolare intensità tra Carnia e Barriera di Ugovizza. Una coda di 10 km è segnalata dalla polizia stradale per chi percorre l’A1 in direzione nord; un’altra di 8 km per chi procede dalla Firenze-Mare A11 in ingresso sull’A1 dirigendosi sempre verso nord.Gli incolonnamenti ci sono perché la polizia stradale ha attivato il sistema di pre-filtraggio dei veicoli che vanno verso Bologna, verificando se montano gomme termiche o catene da neve.La circolazione dei treni è regolare sull’intera rete nazionale.
NEVICA A TORINO E NELL'ARCO ALPINO PIEMONTESE  - Neve a Torino e su tutto l’arco alpino piemontese. Dopo la nevicata di ieri, e la pausa della notte, da stamani sono tornate le precipitazioni nevose, anche in città. La neve è mista a pioggia, e anche per questo non sono segnalati al momento problemi alla circolazione. La polizia stradale tuttavia ricorda agli automobilisti l’obbligo di catene a bordo o di pneumatici antineve.
VENEZIA, ACQUA ALTA  - Nella notte fra venerdì e sabato a Venezia è prevista un’alta marea eccezionale, con un picco di 140 centimetri sullo zero idrografico. A prevederlo il centro maree del Comune. Oggi i picchi saranno di 115 centimetri la mattina e 120 la sera; i 120 centimetri saranno raggiunti anche venerdì in mattinata e, nuovamente, sabato. Con un alta marea di 115 centimetri si allaga circa il 20% della viabilità del centro storico, con un livello che va da pochi millimetri ai 35 centimetri in piazza San Marco, punto più basso della città.
COLDIRETTI: TRATTORI PER LIBERARE LE STRADE  - Dalle campagne centinaia di trattori degli agricoltori della Coldiretti sono già stati mobilitati per intervenire per togliere la neve dalle strade e distribuire il sale contro il pericolo del gelo. E’ quanto riferisce la Coldiretti in riferimento all`arrivo di forti precipitazioni nevose nel nord e centro Italia, dal Piemonte alla Liguria e sui valichi dell`Appennino.
(Fonte: http://qn.quotidiano.net/)

Tanto maltempo in arrivo: rischio alluvione sul Triveneto

Talvolta la lunga esperienza professionale dovrebbe suggerire di non prendere troppo alla lettera i modelli matematici. E' bastato un richiamo di aria mite dai quadranti orientali per mandare in frantumi la previsione di neve in pianura su diverse zone del nord, ad eccezione di alcune zone del Piemonte, dove si è mantenuto uno strato d'aria fredda e sulla costa ligure, dove la Tramontana scura ha fatto miracoli, consentendo una breve nevicata persino a Genova. Quanto le termiche sono al limite comunque, come in questa occasione, le sorprese sono dietro l'angolo e i previsori, sottoscritto compreso, dovrebbero usare maggiore prudenza, anche se a livello tecnico non ci sarebbe per la verità nulla da rimproverarsi. A fronte di tante previsioni corrette, di cui si parla sempre poco, è comunque corretto far notare anche quelle che non vanno a buon fine.

SITUAZIONE: una vasta depressione tende ad abbracciare la Penisola spingendo dal nord Africa verso il Mediterraneo corpi nuvolosi in serie, responsabili di pesanti situazioni di maltempo, che dapprima insisteranno su nord e regioni centrali tirreniche, poi anche sul resto del Paese, in un contesto termico decisamente poco invernale.

TRIVENETO: sino a domenica su pedemontana veneta e friulana attesi anche oltre 200-250mm di pioggia, oltre 1500m oltre un metro e mezzo di neve, a 2000m anche oltre due metri.

EVOLUZIONE: da venerdì a domenica maltempo ovunque con piogge, temporali e nevicate sulle Alpi in progressivo rialzo sino a sabato a partire dalle Alpi orientali con limite sui 700-1000m ad ovest, 1200-1400m sul settore centrale, 1300-1500m sul settore orientale. Temporali molto intensi potranno colpire le regioni centrali e poi il basso Adriatico e lo Jonio. Da domenica aria un po' più fredda dovrebbe raggiungere il Mediterraneo abbassando un po' la quota neve sulle Alpi ed attestandola sui 1500m anche in Appennino.

PROSSIMA SETTIMANA: grande variabilità e temporaneamente qualche grado in meno. Seguite gli aggiornamenti.

OGGI: nubi ovunque, stratificate al sud, compatte e anche medio-basse al nord e al centro con precipitazioni diffuse, temporalesche sulle regioni centrali tirreniche. Neve sino in pianura su ovest Piemonte, fondovalle aostano e a quote basse sino all'ovest Lombardia, la pedemontana veneta e l'Appennino ligure sino a 300m, ma con limite in progressivo rialzo con il passare delle ore. Rovesci anche in Campania, assenti sul resto del sud.Temperature in rialzo, sensibile al centro-sud e poi anche sul nord-est. Scirocco in azione.

DOMANI: ancora maltempo su gran parte del Paese, in estensione dunque alle regioni meridionali, intense precipitazioni soprattutto sul Triveneto, con limite delle nevicate che andrà ad attestarsi tra i 700m delle Alpi occidentali sino ai 1300-1400m delle Alpi orientali. Temperature in ulteriore rialzo. 
(Fonte: meteo live)

mercoledì 29 gennaio 2014

Prima la NEVE nord poi i nubifragi al centro-sud: tutte le ultimissime della sera

Si parte con la neve al settentrione, che lascerà spazio alla pioggia e all'ennesima abbuffata di neve in quota sulle Alpi. Attenzione al nord-est! Poi arriveranno i nubifragi al centro-sud.

Il maltempo in tre atti. Sembrerebbe il titolo di un romanzo a puntate, in realtà si tratta delle tre fasi principali sulle quali si snoderà l'intensa ondata di maltempo prevista sull'Italia almeno fino al week-end. Maltempo che, come quasi sempre accade, non interesserà tutti contemporaneamente, ne porterà ovunque gli stessi fenomeni. Veniamo dunque ad una sintesi chiarificatrice.
Prima fase: la neve al nord.
Arrivata in serata sul nord-ovest, dilagherà in nottata dalle pianure piemontesi a quelle lombarde e al Piacentino. Sul Triveneto e sui crinali dell'Appennino ligure tra Genova e Savona, il limite dei fiocchi risalirà progressivamente nella notte dai 400-500 metri sin verso gli 800-1000 della mattinata di giovedì, in ulteriore rialzo oltre i 1200-1300 metri dal pomeriggio. Già in mattinata la neve lascerà il posto alla pioggia anche sulla pianura lombarda a partire dai settori orientali, mentre a fine giornata la ritroveremo in pianura solo tra Monferrato e Langhe.
Seconda fase: super neve sulle Alpi
Dopo aver lasciato le pianure del nord, la neve non abbandonerà il nostro settentrione ma, sotto l'incalzo dei tiepidi venti di Scirocco in arrivo dal nord Africa, si concentrerà tutto in quota sulle Alpi. 800-1000 metri sui settori occidentali, 1000-1300 metri su quelli lombardi, 1300-1400 metri su quelli orientali sono i limiti medi delle nevicate previste tra giovedì pomeriggio e la mattina di venerdì. Preme porre l'attenzione soprattutto sui settori orientali, in particolare sul comparto dolomitico dove, tra le 00 di giovedì e le 12 di venerdì  (36 ore) sono previsti accumularsi fino a 180 centimetri di neve fresca (quota 2000), poi altri 60-70 nelle successive 24 ore fino alle 12 di sabato, per un totale di 240-250 centimetri, 2 metri e mezzo di neve in tre giorni!
In totale accumuli consistenti attesi anche sugli altri settori: tra le 00 di giovedì e le 12 di sabato, sempre alla quota di riferimento di 2000 metri, previsti oltre 2 metri di neve lungo l'asse Adamello-val Venosta, al confine tra lombardia, Trentino e Alto Adige, 150-160 centimetrisulle Alpi Retiche, 110-120 sulle Alpi Orobie, 100-110 centimetri sulle Alpi Lepontine, 80-100 sulle Alpi Marittime. Da tenere in considerazione anche l'aumentato apporto d'acqua a fiumi e torrenti per via del disgelo radipo delle quote inferiori, sommato agli altissimi quantitativi di pioggia prevista.
Terza fase: i nubifragi al centro e al sud
Il vortice nel frattempo insediatosi sull'Italia si approfondirà ulteriormente riattivando una spirale nuvolosa particolarmente attiva. Venerdì e sabato saranno da tenere sotto osservazione anche le nostre regioni centrali e quelle tirreniche meridionali. Temporali, accompagnati da precipitazioni abbondanti e prolungate, sono attesi su Toscana, Lazio e Campania.
Tre i settori più critici: le Alpi Apuane, 120-140 millimetri d'acqua in 48 ore tra le 12 di giovedì e le 12 di sabato (neve solo oltre i 1500-1600 metri), Viterbese e Frusinate, 140-150 millimetrid'acqua nelle stesse 48 ore, quota neve 1500-1600 metri), 90-110 millimetri d'acqua sul Matese, stessa quota neve.
Non è ancora finita,perchè tra sabato e domenica saranno i versanti ionici a finire sotto torchio. Temporali e precipitazioni di notevole intensità sono attesi in particolare sulla Puglia centro-meridionale, con particolare riferimento al Salento, dove potranno cadere fino a 100-120 millimetri d'acqua tra le 00 di venerdì e le 00 di lunedì.
Insomma, una situazione che ripetiamo mostra diversi punti di criticità per l'equilibrio idrogeologico del nostro territorio. L'inverno si conferma anomalo e continua a mostrare la sua indole autunnale, sicuramente poco propizia in questa stagione. Teniamo gli occhi aperti e rimaniamo sempre aggiornati!
(Fonte:Meteo Live)

Gelo in Ciociaria, neve a Campo Staffi e allerta meteo a Roma



Maltempo a RomaDi Chiara Romeo – Maltempo nel Lazio. Questa mattina la Ciociaria si è svegliata con temperature sotto lo zero. La notte scorsa e nelle prime ore di oggi, la colonnina di mercurio è infatti precipitata in diverse località del comprensorio di Fiuggi. A Trevi sono stati raggiunti i – 5 gradi, a Filettino – 6. A Campocatino, stazione sciistica nel comune di Guarcino, il termometro ha toccato i – 9 mentre a Campo Staffi è stata ormai aperta da giorni la stagione sciistica.
E da ieri è di nuovo allerta maltempo per Roma e il Lazio. La Sala operativa permanente della Regione Lazio ha informato e invitato tutte le strutture di protezione civile regionale “ad adottare tutti gli adempimenti di competenza”.
NeveL’avviso è stato inoltrato per le condizioni meteo avverse che prevedono, fino a giovedì, “precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni potranno essere accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento”.
(Fonte:Roma Capitale News)