Si parte con la neve al settentrione, che lascerà spazio alla pioggia e all'ennesima abbuffata di neve in quota sulle Alpi. Attenzione al nord-est! Poi arriveranno i nubifragi al centro-sud.
Il maltempo in tre atti. Sembrerebbe il titolo di un romanzo a puntate, in realtà si tratta delle tre fasi principali sulle quali si snoderà l'intensa ondata di maltempo prevista sull'Italia almeno fino al week-end. Maltempo che, come quasi sempre accade, non interesserà tutti contemporaneamente, ne porterà ovunque gli stessi fenomeni. Veniamo dunque ad una sintesi chiarificatrice.
Arrivata in serata sul nord-ovest, dilagherà in nottata dalle pianure piemontesi a quelle lombarde e al Piacentino. Sul Triveneto e sui crinali dell'Appennino ligure tra Genova e Savona, il limite dei fiocchi risalirà progressivamente nella notte dai 400-500 metri sin verso gli 800-1000 della mattinata di giovedì, in ulteriore rialzo oltre i 1200-1300 metri dal pomeriggio. Già in mattinata la neve lascerà il posto alla pioggia anche sulla pianura lombarda a partire dai settori orientali, mentre a fine giornata la ritroveremo in pianura solo tra Monferrato e Langhe.
Seconda fase: super neve sulle Alpi
Dopo aver lasciato le pianure del nord, la neve non abbandonerà il nostro settentrione ma, sotto l'incalzo dei tiepidi venti di Scirocco in arrivo dal nord Africa, si concentrerà tutto in quota sulle Alpi. 800-1000 metri sui settori occidentali, 1000-1300 metri su quelli lombardi, 1300-1400 metri su quelli orientali sono i limiti medi delle nevicate previste tra giovedì pomeriggio e la mattina di venerdì. Preme porre l'attenzione soprattutto sui settori orientali, in particolare sul comparto dolomitico dove, tra le 00 di giovedì e le 12 di venerdì (36 ore) sono previsti accumularsi fino a 180 centimetri di neve fresca (quota 2000), poi altri 60-70 nelle successive 24 ore fino alle 12 di sabato, per un totale di 240-250 centimetri, 2 metri e mezzo di neve in tre giorni!
In totale accumuli consistenti attesi anche sugli altri settori: tra le 00 di giovedì e le 12 di sabato, sempre alla quota di riferimento di 2000 metri, previsti oltre 2 metri di neve lungo l'asse Adamello-val Venosta, al confine tra lombardia, Trentino e Alto Adige, 150-160 centimetrisulle Alpi Retiche, 110-120 sulle Alpi Orobie, 100-110 centimetri sulle Alpi Lepontine, 80-100 sulle Alpi Marittime. Da tenere in considerazione anche l'aumentato apporto d'acqua a fiumi e torrenti per via del disgelo radipo delle quote inferiori, sommato agli altissimi quantitativi di pioggia prevista.
Terza fase: i nubifragi al centro e al sud
Il vortice nel frattempo insediatosi sull'Italia si approfondirà ulteriormente riattivando una spirale nuvolosa particolarmente attiva. Venerdì e sabato saranno da tenere sotto osservazione anche le nostre regioni centrali e quelle tirreniche meridionali. Temporali, accompagnati da precipitazioni abbondanti e prolungate, sono attesi su Toscana, Lazio e Campania.
Tre i settori più critici: le Alpi Apuane, 120-140 millimetri d'acqua in 48 ore tra le 12 di giovedì e le 12 di sabato (neve solo oltre i 1500-1600 metri), Viterbese e Frusinate, 140-150 millimetrid'acqua nelle stesse 48 ore, quota neve 1500-1600 metri), 90-110 millimetri d'acqua sul Matese, stessa quota neve.
Non è ancora finita,perchè tra sabato e domenica saranno i versanti ionici a finire sotto torchio. Temporali e precipitazioni di notevole intensità sono attesi in particolare sulla Puglia centro-meridionale, con particolare riferimento al Salento, dove potranno cadere fino a 100-120 millimetri d'acqua tra le 00 di venerdì e le 00 di lunedì.
Insomma, una situazione che ripetiamo mostra diversi punti di criticità per l'equilibrio idrogeologico del nostro territorio. L'inverno si conferma anomalo e continua a mostrare la sua indole autunnale, sicuramente poco propizia in questa stagione. Teniamo gli occhi aperti e rimaniamo sempre aggiornati!
(Fonte:Meteo Live)