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mercoledì 16 marzo 2016

Allerta Meteo: al Nord/Ovest imminente la più grande nevicata dell’anno, poi violenti temporali al Sud. Torna il sole nel weekend dell’equinozio

Marzo sempre più pazzerello sull’Italia: le condizioni meteorologiche stanno peggiorando in queste ore con l’arrivo d’aria fredda al Nord. A Vicenza e Como piove con appena +4°C, a Verona, Varese, Biella e Bergamo con +5°C, a Trento, Piacenza e Mantova con +6°C. Il Nord/Ovest si prepara ad una grande nevicata nelle prossime ore, tra mercoledì 16 e giovedì 17 marzo: gli ultimi aggiornamenti hanno ulteriormente intensificato le precipitazioni e il freddo in arrivo tra Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte e Liguria.
MALTEMPO: PIEMONTE, FINO A 40 CM DI NEVE IN PIANURAMolto probabilmente la neve si spingerà in pianura e sarà abbondante, con accumuli consistenti su Torino, ma cadrà copiosa anche su Como, Varese, Verbania, Biella, Cuneo, Alessandria e fin quasi sulle coste in Liguria. Sulle Alpi occidentali sarà un’altra “bomba” bianca con accumuli di neve fresca superiori al metro proprio tra Piemonte e Liguria. Sarà la più grande nevicata della stagione. Il maltempo colpirà anche il resto del Paese, con precipitazioni diffuse su tutte le Regioni e nevicate sui rilievi Appenninici, ma soltanto a quote medio/alte.
saetta catanzaro lido mar jonioAttenzione ai forti temporali che a partire damercoledì sera risaliranno il mar Jonio colpendo dapprima la Sicilia, poi nella notte la Calabria e successivamMarzo sempre più pazzerello sull’Italia: le condizioni meteorologiche stanno peggiorando in queste ore con l’arrivo d’aria fredda al Nord. A Vicenza e Como piove con appena +4°C, a Verona, Varese, Biella e Bergamo con +5°C, a Trento, Piacenza e Mantova con +6°C. Il Nord/Ovest si prepara ad una grande nevicata nelle prossime ore, tra mercoledì 16 e giovedì 17 marzo: gli ultimi aggiornamenti hanno ulteriormente intensificato le precipitazioni e il freddo in arrivo tra Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte e Liguria.
MALTEMPO: PIEMONTE, FINO A 40 CM DI NEVE IN PIANURAMolto probabilmente la neve si spingerà in pianura e sarà abbondante, con accumuli consistenti su Torino, ma cadrà copiosa anche su Como, Varese, Verbania, Biella, Cuneo, Alessandria e fin quasi sulle coste in Liguria. Sulle Alpi occidentali sarà un’altra “bomba” bianca con accumuli di neve fresca superiori al metro proprio tra Piemonte e Liguria. Sarà la più grande nevicata della stagione. Il maltempo colpirà anche il resto del Paese, con precipitazioni diffuse su tutte le Regioni e nevicate sui rilievi Appenninici, ma soltanto a quote medio/alte.
saetta catanzaro lido mar jonioAttenzione ai forti temporali che a partire damercoledì sera risaliranno il mar Jonio colpendo dapprima la Sicilia, poi nella notte la Calabria e successivamente, tra giovedì 17 e venerdì 18 la Puglia, soprattutto nel Salento, che rischia di essere bersagliato da piogge alluvionali. Ma tra giovedì e venerdì il maltempo insisterà su tutto il Sud, mentre al Nord ci sarà un lento e graduale miglioramento da est già giovedì, quando invece al Nord/Ovest persisteranno precipitazioni residue, in attesa del generale miglioramento di venerdì quando tornerà a splendere il sole in tutto il settentrione.

Stagioni2016Nel weekend dell’equinozio di primavera, tornerà il bel tempo in tutt’Italia: avremo finalmente un clima mite e primaverile, con sole su tutte le Regioni e temperature gradevoli ovunque. Anzi. All’inizio della prossima settimana tra lunedì 21 e martedì 22 al Centro/Sud farà molto caldo con picchi di oltre+25°C, prima del transito di un altro violento ciclone che provocherà forte maltempo nelle Regioni meridionali nei giorni centrali della Settimana Santa.
METEO PASQUA PASQUETTA 2014
Per Pasqua è ancora presto, ma la tendenza a lungo termine lascia immaginare un possibile colpo di coda dell’inverno proprio nell’ultimo weekend del mese di marzo. Mai pazzerello come quest’anno. Non è da escludere, quindi, il ritorno di freddo e neve proprio tra Pasqua e Pasquetta.ente, tra giovedì 17 e venerdì 18 la Puglia, soprattutto nel Salento, che rischia di essere bersagliato da piogge alluvionali. Ma tra giovedì e venerdì il maltempo insisterà su tutto il Sud, mentre al Nord ci sarà un lento e graduale miglioramento da est già giovedì, quando invece al Nord/Ovest persisteranno precipitazioni residue, in attesa del generale miglioramento di venerdì quando tornerà a splendere il sole in tutto il settentrione.
Stagioni2016Nel weekend dell’equinozio di primavera, tornerà il bel tempo in tutt’Italia: avremo finalmente un clima mite e primaverile, con sole su tutte le Regioni e temperature gradevoli ovunque. Anzi. All’inizio della prossima settimana tra lunedì 21 e martedì 22 al Centro/Sud farà molto caldo con picchi di oltre+25°C, prima del transito di un altro violento ciclone che provocherà forte maltempo nelle Regioni meridionali nei giorni centrali della Settimana Santa.
METEO PASQUA PASQUETTA 2014Per Pasqua è ancora presto, ma la tendenza a lungo termine lascia immaginare un possibile colpo di coda dell’inverno proprio nell’ultimo weekend del mese di marzo. Mai pazzerello come quest’anno. Non è da escludere, quindi, il ritorno di freddo e neve proprio tra Pasqua e Pasquetta.
Fonte: meteoweb

sabato 7 febbraio 2015

Allerta Meteo, storica mega-nevicata al Sud tra domenica sera e lunedì: le previsioni città per città

Il Sud Italia si appresta a vivere un’altra storica mega-nevicata, dopo quella di 31 dicembre 2014 e Capodanno 2015: sono passati meno di 40 giorni, eppure un’altra irruzione polare proveniente dalla Lapponia si sta per mettere in marcia verso l’Italia meridionale, dove arriverà nel pomeriggio/sera di domani,domenica 8 febbraio, e provocherà eccezionali nevicate fin su coste e pianure delle Regioni meridionali proprio tra domani sera e lunedì 9, la giornata più fredda.

Quest’inverno non conosce tregua, l’Italia sarà nuovamente sferzata da eventi meteorologici estremi. Non solo la neve, infatti, ma anche venti impetuosi, trombe d’aria e temperature polari, fino a -15°C sotto i 2.000 metri di altitudine sugli Appennini meridionali. Le temperature scenderanno sotto lo zero fin sulle coste, con nevicate che potranno imbiancare molti litorali. Nel pomeriggio/sera di domenica la neve potrà cadere fin sulle coste anche al Centro, su MarcheAbruzzo, imbiancando Pescara e forse anche Ancona. Accumuli abbondanti nelle zone collinari dell’Abruzzo esposte a est, tanta neve a SulmonaPopoliChietiLancianoAtessa eVasto.
Rtavn481
Nella notte tra domenica e lunedì le nevicate si estenderanno a MolisePugliaLazio eCampania, con sconfinamenti fin sul mar Tirreno. La neve cadrà abbondante, con accumulo, fin su TermoliCampobasso,FoggiaIserniaBeneventoAvellino e sconfinerà fin su CassinoCasertaNapoli eSalerno, dove potrebbe persino posarsi al suolo. Neve abbondante in Basilicata, sia a Potenzache a Matera, e su tutta la Puglia, con accumuli a Bari e Brindisi e molto abbondanti sulle Murge, proprio come a Capodanno una delle zone più colpite in assoluto. Venti impetuosi e fiocchi di neve persino sul Salento, dove anche Lecce e Taranto rischiano una nuova imbiancata, bissando così il 31 dicembre 2014. La Puglia sarà la Regione più colpita dal gelo e dalla neve, con nevicate che persisteranno per tutta la giornata di lunedì e si riveleranno particolarmente abbondanti nelle zone centro/settentrionali della Regione, tra la Provincia diBarletta/Trani/Andria e quelle di Foggia e Bari.
Rtavn482Molto freddo e tanta neve anche all’estremo Sud, tra Calabria Sicilia: domenica sera violenti nubifragi con piogge torrenziali (fino a 60-70mm) interesseranno il basso tirreno tra le province di Vibo ValentiaReggio Calabria,Messina e Palermo. La quota neve inizialmente sarà superiore ai 700-800 metri domenica pomeriggio, ma crollerà fino ai 300-400 metridi quota domenica sera e fino al livello del mare nella notte tra domenica e lunedì, con precipitazioni persistenti. I rilievi di Serre, Aspromonte, Peloritani e Nebrodi saranno seppelliti da una coltre di neve eccezionale, con accumuli esorbitanti, ma lunedì mattina anche il litorale rischia di svegliarsi imbiancato fin sul mare nello Stretto tra Reggio Calabria e Messina, ma anche nel basso Tirreno da Tropea aCefalù e nelle zone Joniche, fin su Catania. La neve cadrà a CosenzaCatanzaro Crotone, anche Sila e Pollino avranno accumuli significativi mentre stavolta è più difficile che riesca a spingersi fin su Palermo e Siracusa, dove comunque non sono da escludere delle fioccate o dei rovesci di neve tonda e gragnola. Il maltempo, infatti, non mancherà e la neve cadrà con accumulo nelle zone interne dell’isola, su EnnaRagusa Caltanissetta per l’ennesima volta in questa stagione da record.
taormina01Su MeteoWeb da una settimana evidenziamo il rischio di un “bis” di Capodanno; il ciclone si posizionerà sulla Grecia e alimenterà forte maltempo in tutto il Sud Italia, maltempo che persisterà anche martedì 10 febbraio con altre nevicate nelle zone interne dell’Appennino nonostante le temperature in aumento al suolo. Secondo gli ultimi aggiornamenti, l’entità del freddo – pur eccezionale – non riuscirà per un pelo a raggiungere i picchi da record dell’evento di Capodanno, ma le precipitazioni saranno più diffuse e abbondanti. Attenzione anche ai venti impetuosi che potranno provocare trombe d’aria soprattutto nel basso Adriatico e nelle zone joniche dove la tramontana soffierà fino ad oltre100km/h, addirittura 120km/h nel Salento con una burrasca terribile. Forti venti anche nello Stretto di Messina.
Fonte: meteoweb

mercoledì 4 febbraio 2015

Piogge, temporali, nevicate: il maltempo si accanirà ancora

E' stato un avvio settimanale piuttosto turbolento, specie sulle regioni tirreniche e insulari.Il passaggio di una prima perturbazione ha causato condizioni di pesante maltempo e quindi forti piogge, frequenti grandinate, dei temporali e copiose nevicate. Il rialzo delle temperature, che proseguirà anche oggi seppur per pochi gradi, ha confinato le precipitazioni nevose principalmente sui rilievi. In genere è nevicato sopra gli 800-1000 metri, ma come vedremo non sono mancate le eccezioni.
Un discorso a parte lo merita il Nord Italia. Qui, come ben sappiamo, la presenza di cieli sereni o poco nuvolosi facilitava le inversioni notturne e la conseguente stratificazione del freddo al suolo. I rilievi che circondano la Val Padana non hanno permesso un adeguato rimescolamento delle masse d'aria e la permanenza di basse temperature ha facilitato la comparsa di nevicate a bassissima quota. Sul basso Piemonte sono stati capaci di spingersi sin sul piano e Cuneo è già sotto uno spesso strato di neve.
Le precipitazioni, per quel che concerne il settentrione, proseguiranno proprio sul basso Piemonte (con altre copiose nevicate), in Liguria (nevicherà a bassissima quota specie tra savonese e genovesato) e sull'Emilia Romagna (possibile, in serata, il calo della quota neve fin sul piano per quanto riguarda i settori più occidentali emiliani, mentre altrove nevicherà sopra i 200-400 metri).
L'ondata di maltempo, non scordiamoci che verrà da ovest, investirà nuovamente la Sardegna e le centrali tirreniche. Ci aspettiamo altri temporali, spesso a sfondo grandinigeno, rovesci di pioggia e nevicate. La quota neve si attesterà mediamente oltre i 1000 metri, ma non escludiamo locali sconfinamenti a quote inferiori specie nella seconda parte della giornata. Sul nord della Toscana potrebbero spingersi fin sui colli.
Qualche acquazzone, forte, potrebbe sconfinare verso la Campania e poi in direzione di Marche e Abruzzo (sul finire della giornata). Più a sud tempo variabile, con schiarite anche abbondanti e parziali innocui annuvolamenti. Da segnalare, per concludere, forti venti a rotazione antioraria alimentati dal vortice di Bassa Pressione che va approfondendosi ad ovest della Sardegna.
Fonte: meteogiornale

lunedì 26 gennaio 2015

Allerta Meteo, allarme massimo a New York per la più grande nevicata della storia. Previsioni, dati e mappe

E’ allerta meteo sulla costa orientale americana per quella che i meteorologi delNational Weather Service hanno definito una “tempesta di neve storica” con punte fino a90cm di neve previste in poco più di 24 ore tra lunedì pomeriggio e martedì (ora locale). Da Philadelphia a New York City, al Maine sono previsti i disagi maggiori anche se l’epicentro saràNew York. Il primo cittadino Bill de Blasio ha mostrato ieri sera alla stampa una lista delle peggiori tempeste che hanno investito la Grande Mela dal 1872 ad oggi, ed ha avvertito che “questa potrebbe essere la più grande tempesta di neve della storia” ed ha esortato i concittadini a restare a casa e “a prepararsi a qualcosa di ben peggiore di quanto si sia mai visto prima. Preparatevi a mettervi al sicuro, prendete ogni precauzione possibile. E’ ora di prepararsi a condizioni meteorologiche estreme“.
10470246_821203161279815_4071083608509659097_nSi teme un picco fino a 76cm di neve, 8 cm in più del precedente record di 68cm che paralizzò New York tra l’11 ed il 12 febbraio del 2006.
La tempesta non preoccupa solo per gli enormi accumuli di neve che porterà con sé, anche le forti raffiche di vento paralizzeranno i trasporti dal New Jersey al New England: l’allerta relativa alle bufere è in vigore per il New Jersey, New York City e Long Island, come anche per il Connecticut, il Rhode Island ed il Massachusetts.
Sono attesi venti a 80 km/h e la visibilità scenderà a meno di 400 metri a causa dell’intensità delle precipitazioni nevose, che dovrebbero raggiungere il picco di 2,5 cm l’ora.
99-363233-000004Il ciclone, proveniente dall’entroterra nord America, si riverserà sull’oceano Atlantico e da lì risalirà il mare proprio lungo l’east coast tra stasera e domani mattina. Eloquenti le mappe a corredo dell’articolo. La nevicata più grande della storia di New York è stata quella dell’11-12 febbraio 2006 (68cm), seguita da quella di 26 e 27 dicembre 1947 (65cm), al terzo posto quella del 12-14 marzo 1888 (53cm), poi quella del 25-26 febbraio 2010 (53cm) e al quinto posto quella del 7-8 febbraio 1996 (51cm). Sicuramente la nevicata in arrivo nei prossimi giorni, anche se non dovesse diventare la più abbondante della storia, entrerà almeno nella “top five” portando così a 3 il numero di nevicate più grandi di sempre che si sono verificate negli ultimi 9 anni su una storia secolare, un dato davvero eloquente sull’entità dei cambiamenti climatici e dei fenomeni estremi.
Fonte: meteoweb

martedì 30 dicembre 2014

Generale Inverno #3 - Etna prima nevicata 28 dicembre 2014

Il Generale Inverno è qui!!
Il Portale Meteo lo racconta con i filmati più recenti scovati in rete.....preparate le coperte e buona visione!!

#3
Siamo sulle Alpi? No! Siamo sull'Etna in Sicilia! Buona visione!




Fonte: youtube - Andrea Pisit

lunedì 6 ottobre 2014

Prime nevicate abbondanti sulle Alpi!

Siamo agli inizi di Ottobre, il primo mese del semestre freddo.
Niente di strano, dunque, se abbiamo anche le prime nevicate abbondanti sull’Arco Alpino, anche se per il momento a quote superiori ai 2000 metri.
Le nevicate di stanotte hanno interessato l’Arco Alpino occidentale, nelle webcam inquadrate il Ghiacciaio Ciardoney, con circa 20 cm di neve fresca, e Plan Maison, a Cervinia, dove è giunta anche qui la prima nevicata stagionale.
Si spera che siano di buon auspicio per la prossima stagione!!
Fonte: FREDDOFILI.IT
06 ott 14 ciardoney06 ott 14 Plan Maisono

giovedì 19 giugno 2014

Storica nevicata estiva nel cuore dell’Estonia: evento davvero eccezionale per il mese di Giugno, mentre altra neve cadrà sulla Scandinavia

Dopo il caldo esagerato di Maggio, una intensa ondata di freddo, nei giorni scorsi, si è riversata fra la Finlandia e i paesi Baltici, provocando un brusco calo termico che ha spinto i termometri su valori nettamente sotto le medie del periodo. Addirittura in molte località il termometro, nelle ore centrali del giorno, ha persino faticato a superare la soglia ei +10°C +12°C, mentre nelle ore notturne la colonnina di mercurio si è spinta su valori di poco superiori ai +0°C. Tutto merito dell’erezione del robusto promontorio anticiclonico azzorriano, il quale ergendosi fino al Plateau centrale della Groenlandia, ha favorito, più ad est, la discesa di un blocco di aria fredda dall’Artico norvegese, di stampo polare marittima, parzialmente continentalizzata sul nord della Scandinavia settentrionale. Quest’aria molto fredda, soprattutto in quota, vista l’origine polare, scivolando sopra le più miti acque superficiali del mar Baltico, ben surriscaldate dall’ultima forte ondata di calore che ha colpito l’Estonia nel mese di Maggio (con picchi di oltre +33°C a Kunda), ha prodotto dell’instabilità, per l’inasprimento del “gradiente termico verticale” fra l’aria fredda in quota e le acque del mare molto più miti. Questi intensi contrasti termici hanno innescato dei moti convettivi (correnti ascensionali), favorendo lo sviluppo di annuvolamenti cumuliformi (cumuli e cumulonembi) che hanno dato la stura a piogge, rovesci e persino delle grandinate localizzate in diverse località estoni e lungo le coste affacciate sul golfo di Finlandia. Ma i fenomeni convettivi, assieme all’intrusione del nucleo di aria molto fredda in quota (nella media troposfera), si sarebbero resi responsabili di una insolita, quanto eccezionale, nevicata estiva che nella giornata di martedì 17 Giugno, seppur per pochissime ore, ha interessato la località di Valke-Maarja, dove si è verificata una fantastica fioccata di neve bagnata, venuta giù a tratti mista a chicchi di grandine morbida. La nevicata caduta su Valke-Maarja, pur non riuscendo ad accumulare sul terreno (a parte qualche accumulo sulle chiome degli alberi), a causa delle temperature largamente positive al suolo, rappresenta davvero un evento unico ed eccezionale. Specie se consideriamo il periodo (siamo in estate), la latitudine e soprattutto l’altitudine. Difatti Valke-Maarja, essendo ubicata a circa 100 metri sul livello del mare, è prossima alla pianura. Pertanto vedere fiocchi di neve bagnata cadere a 100 metri di altezza nel nord dell’Estonia rappresenta a tutti gli effetti un evento che possiamo considerare eccezionale. Questa sorprendente nevicata estiva estone, di sicuro, passerà alla storia per il modo in cui si è realizzata, a seguito di un prolungato periodo caldo, con temperature largamente sopra le medie del periodo. Intanto nei prossimi giorni un nuovo blocco di aria molto fredda, di origine polare marittima, raggiungendo il mar di Barents, si verserà sul nord della Scandinavia, causando un brusco calo delle temperature fra Norvegia, Svezia e Finlandia settentrionale, oltre che l’arrivo di nevicate fino a quote molto basse fra il Finnmark e i rilievi della Lapponia, rimasti pressoché spogli. Difatti, a partire da domani, la circolazione depressionaria che dalla penisola di Kola si muoverà in direzione della penisola di Kanin, contribuirà a pilotare verso la Norvegia e tutta l’area Scandinava una moderata, a tratti tesa, ventilazione da NO e N-NO, contenente diversi impulsi di aria fredda e umida, d’origine polare marittima, che addenserà una fitta nuvolosità cumuliforme lungo le coste norvegesi settentrionali, dando luogo a piogge e rovesci sparsi che assumeranno prevalente carattere nevoso fino a bassa quota sui rilievi della Norvegia centro-settentrionale e del nord della Svezia, dove si prevedono accumuli già dai 300 metri. Ma lungo le coste più settentrionali norvegesi, durante i rovesci più intensi, qualche fiocco di neve misto alla pioggia (visto le temperature largamente positive a livello del mare) si potrà vedere pure sull’isola di Capo Nord, l’estrema propaggine settentrionale della Scandinavia e dell’intera Europa. Ma diverse località della Norvegia settentrionale sono a rischio imbiancata, come la stessa Tromso, dove il termometro, di poco sopra gli +0°C, potrebbe favorire persino degli accumuli al suolo. La Svezia invece non dovrebbe vedere precipitazioni degne di nota trovandosi in piena “ombra pluviometrica“ alle fresche correnti da NO e N-NO che assumeranno persino delle caratteristiche favoniche discendendo dalle Alpi Scandinave ed essersi deumidificate del tutto sul versante norvegese, scaricando su questo tutte le precipitazioni.
Fonte: meteoweb

mercoledì 30 aprile 2014

FOTOREPORTAGE della nevicata di aprile negli Urali - Meravigliose foto

l 25 aprile 2014 una vera e propria bufera di neve ha interessato Čeljabinsk, una città della Russia situata sulle pendici orientali degli Urali.
Successivamente anche la città di Ekaterinburg ha ricevuto abbondanti nevicate che hanno mandato in tilt il traffico cittadino oltre a creare enormi disagi alla popolazione. L'Ente di meteorologia degli Urali ha riferito che una nevicata di tale gravità nel periodo primaverile non si vedeva da 123 anni. Negli archivi è stato ritrovato un numero della rivista "Ekaterinburg Week" datata 26 aprile 1891,  dove si segnalava come la regione avesse assistito "ad una tempesta di neve ancora peggiore dell'ultima caduta in tutto l'inverno".
Ecco in immagini quello che è successo.
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Fonte: meteoportaleitalia

lunedì 31 marzo 2014

Rarissima nevicata in Iran: 32 feriti e 14.000 persone bloccate sulle strade [FOTO]

Circa 14mila persone sono rimaste bloccate sulle strade del nord dell’Iran in seguito alleforti nevicate,circostanza estremamente raravista la stagione. Lo hanno annunciato i servizi di sicurezza iraniani.
Da domenica, le nostre squadre hanno portato soccorso a circa 14mila persone bloccate dalla neve“, ha dichiarato il portavoce della Croce Rossa iraniana, Hossein Derakhshan, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Irna.
I servizi meteorologici iraniani avevano annunciato sabato l’arrivo del maltempo nelle province del Mar Caspio e sulle pendici del Monte Alborz, mettendo in guardia contro la possibilità di temporali e piogge torrenziali.
Secondo il portavoce, 32 persone sono rimaste ferite, per lo più in incidenti legati alla circolazione stradale, e altre 1.600 sono ricorse ad alloggi d’emergenza. Il maltempo coincide con le festività dell’Anno nuovo in Iran.
Fonte: meteoweb

venerdì 21 marzo 2014

La neve sulle Alpi ora, e la nevicata prevista nei prossimi giorni…

E’ importante visualizzare alcuni punti di riferimento, rappresentati da webcam od altro, per visualizzare l’effettiva altezza della neve su alcune località alpine, e poterla confrontare con quella che si raggiungerà nei prossimi giorni, vista la gran quantità di “dama bianca” che sembra cadere sull’Arco Alpino nei prossimi giorni.
Ad esempio, abbiamo preso la webcam del Ghiacciaio del Ciardoney, sul Gran Paradiso, posta ad un’altitudine di 2850 metri (indirizzo: http://www.nimbus.it/moncalieri/ciardoney/ciardoney.asp).
L’asta che emerge dal ghiacciaio ha un’altezza complessiva di 470 cm, la parte sporgente dovrebbe indicare un’altezza del manto nevoso di circa tre metri.
Ma siamo ad una quota alla quale almeno fino al mese di Maggio le precipitazioni in arrivo saranno tutte nevose, il manto bianco è quindi destinato ad incrementarsi notevolmente.
La webcam è importante in quanto inquadra direttamente il bacino di accumulo di un ghiacciaio del Gran Paradiso.
Per quello che riguarda invece le misure dirette della neve, troviamo, in Trentino, i 748 cm di altezza del Ghiacciaio Presena, i 367 cm del Passo Rolle, ed i 375 cm del Monte Paganella.
Fonte: Freddofili

domenica 9 marzo 2014

Straordinario inverno alpino si avvicina a quelli alpini giapponesi. FOTO DA NON PERDERE

L’inverno alpino italiano sarà ricordato (per ora) come il più nevoso  dal 1951 ad oggi. Le altezze della neve attualmente raggiunge iniziano ad esser tali, che i mass media mondiali ne parlano, affiancando le foto delle Alpi a quelle dei monti, assai più nevosi, del nord del Giappone. Vediamo il confronto.
Da inizio stagione, a quota di circa 2000 metri, nelle Alpi italiane sono caduti ad oggi punte di 10 metri. Abbiamo parlato in alcuni articoli di Freddofili.it di 8,5 metri circa scesi in località come Madesimo (Lombardia), mentre le misurazioni ufficiali di neve al suolo indicano dei valori di neve che con il tempo ha cambiato struttura, perciò i numeri che abbiamo descritto risultano spesso quasi dimezzati specie alle quote inferiori.
Ma in Giappone quando avviene in Italia è la norma. Le le isole settentrionali sono costantemente battute da gelidi venti che vengono dalla Siberia, che si caricano di umidità sul mare e che fanno di queste zone tra le più nevose al Mondo, con circa 17/20 metri di neve caduta media all’anno. Qui, in alcuni anni particolarmente nevosi, al suolo si sono misurati valori di 17/19 metri (Alpi Giapponesi, zona di Nagano e Nisekoand).
Negli USA (ovest), la zona del Mt. Washington accumula nella zona di  Tuckerman Ravine accumuli da capogiro, con punte di 24 metri di neve al suolo.
I valori nostrani per cui ci siamo entusiasmati tanti nel raccontarveli, fanno sorridere. Invece i mass media europei prima, poi quelli americani iniziano a parlarne ed a mostrare le nostre località alpine coperte di metri di neve.
Insomma, in un inverno non inverno per gran parte degli italiani (ed europei), andiamo alla ribalta per la straordinaria caduta di neve nelle nostre montagne, e se teniamo in conto che i prossimi 60 giorni sono nella media molto nevosi, i valori potranno aumentare e forse battere quelli toccati nel 1951. Lo straordinario inverno alpino si avvicina ormai a quelli alpini giapponesi, con la differenza che da noi nevica così tanto ogni 60 anni, da loro ogni inverno.
La foto che vi mostriamo non è stata ancora pubblicata in Italia, e mostra ciò che si vede a fine stagione della neve sulle Alpi giapponesi.
Fonte: meteogiornale

mercoledì 5 marzo 2014

ALPI SEPPELLITE: La grande neve di Macugnaga. VIDEO e FOTO MERAVIGLIOSI!




Le Alpi sono state colpite da pesanti e ripetute nevicate, nel corso di questa stagione invernale, con quantitativi di neve impressionanti che hanno superato perfino quelli abbondantissimi della stagione 2008-09, almeno sulle Alpi Centro Orientali.
Di fatto, è dal 1951 che non si verificava un inverno così ricco di neve sull’Arco Alpino.
Il Video mostra la situazione a Macugnaga, ai piedi del Monte Rosa, al 02 di Marzo.
Fonte: Freddofili

martedì 25 febbraio 2014

Lunedi giù i termometri al centro-sud Previsti fino a 7° in meno rispetto ai valori odierni sull'Appennino centrale.

Ecco un po' d'inverno in zona Cesarini per il centro-sud.
Abbiamo già parlato dell'attacco perturbato atteso nel Mediterraneo durante il prossimo fine settimana. Una situazione che favorirà finalmente la penetrazione di aria più fredda verso la nostra Penisola.
Sabato verrà interessato il nord; domenica e soprattutto lunedi la massa fredda scivolerà verso il centro-sud, favorendo nevicate a quote basse in Appennino ed un generale calo delle temperature.
La cartina che abbiamo preparato ci mostra la differenza tra le temperature di oggi e quelle che probabilmente si registreranno lunedì 3 marzo.
Al nord sarà probabile una fase favonica, stante l'orientamento delle correnti a nord-ovest. Ecco il motivo degli aumenti che il modello segnala, sia in Valpadana sia in Liguria.
Il calo termico più consistente -fino a 7° in meno rispetto alle temperature di oggi- lo avremo tra l'Umbria orientale, le Marche e le zone interne dell'Abruzzo. Qui saranno possibili rovesci nevosi anche a bassa quota ( 500-600 metri). Tra i 3 e i 5° il calo termico sul resto del centro e del meridione, anche se l'effetto vento potrebbe acuire notevolmente la sensazione di freddo.
Fonte: meteolive

martedì 18 febbraio 2014

INCREDIBILE: i quasi dieci metri del Passo del Tonale. Foto da non perdere!

Ormai ci siamo. I 10 metri sono a un passo. Da inizio inverno sono caduti circa 950 cm al Passo del Tonale, tra la provincia di Brescia (Ponte di Legno) e quella di Trento (Vermiglio), ai piedi della Presena (3000 metri) e a circa 1900 metri s.l.m. Ho avuto la fortuna di assistere all'ultima fase nevosa. Da sabato pomeriggio sino a lunedì pomeriggio non ha mai smesso di nevicare. Per lo più si è trattato di neve molto fine, spesso granulare, che scendeva nel vento tra i -1° e gli 0°C, temperature insolitamente alte per queste quote in questa stagione.
Le continue perturbazioni atlantiche hanno sommerso il Passo sotto circa 2/3 metri di neve. I muri costruiti dagli spalaneve arrivano anche a 4/5 metri. Le strade periferiche sono vere e proprie piste da bob, tra argini nevosi che abbagliano la vista. La nevicata copiosa è iniziata la sera di domenica ed è continuata per tutta la notte, lasciando altri 30 cm di neve farinosa.
Ormai è tempo di parlare di record. Da quel che si può capire dal sito di Meteo Trentino, il precedente record in tempi recenti appartiene all'inverno 2008/2009, che arrivò a ben 11 metri di neve. Tale record è assolutamente alla portata di questa stagione: non dimentichiamo che al Passo del Tonale la neve può cadere sino a fine aprile, e non di rado anche in maggio.
Un altro record, invece, appare irraggiungibile. È quello dell'inverno 1950/1951, in cui caddero ben 15 metri di neve. Ma chissà, questo strambo inverno potrebbe anche stupirci fino alla fine.
Vi lascio con alcuni scatti del fine settimana: sono in bianco e nero, quasi a ricordarci che questa area montuosa sta vivendo un inverno di altri tempi.
Fonte: meteogiornale
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