Dopo il caldo esagerato di Maggio, una intensa ondata di freddo, nei giorni scorsi, si è riversata fra la Finlandia e i paesi Baltici, provocando un brusco calo termico che ha spinto i termometri su valori nettamente sotto le medie del periodo. Addirittura in molte località il termometro, nelle ore centrali del giorno, ha persino faticato a superare la soglia ei +10°C +12°C, mentre nelle ore notturne la colonnina di mercurio si è spinta su valori di poco superiori ai +0°C. Tutto merito dell’erezione del robusto promontorio anticiclonico azzorriano, il quale ergendosi fino al Plateau centrale della Groenlandia, ha favorito, più ad est, la discesa di un blocco di aria fredda dall’Artico norvegese, di stampo polare marittima, parzialmente continentalizzata sul nord della Scandinavia settentrionale. Quest’aria molto fredda, soprattutto in quota, vista l’origine polare, scivolando sopra le più miti acque superficiali del mar Baltico, ben surriscaldate dall’ultima forte ondata di calore che ha colpito l’Estonia nel mese di Maggio (con picchi di oltre +33°C a Kunda), ha prodotto dell’instabilità, per l’inasprimento del “gradiente termico verticale” fra l’aria fredda in quota e le acque del mare molto più miti. Questi intensi contrasti termici hanno innescato dei moti convettivi (correnti ascensionali), favorendo lo sviluppo di annuvolamenti cumuliformi (cumuli e cumulonembi) che hanno dato la stura a piogge, rovesci e persino delle grandinate localizzate in diverse località estoni e lungo le coste affacciate sul golfo di Finlandia. Ma i fenomeni convettivi, assieme all’intrusione del nucleo di aria molto fredda in quota (nella media troposfera), si sarebbero resi responsabili di una insolita, quanto eccezionale, nevicata estiva che nella giornata di martedì 17 Giugno, seppur per pochissime ore, ha interessato la località di Valke-Maarja, dove si è verificata una fantastica fioccata di neve bagnata, venuta giù a tratti mista a chicchi di grandine morbida. La nevicata caduta su Valke-Maarja, pur non riuscendo ad accumulare sul terreno (a parte qualche accumulo sulle chiome degli alberi), a causa delle temperature largamente positive al suolo, rappresenta davvero un evento unico ed eccezionale. Specie se consideriamo il periodo (siamo in estate), la latitudine e soprattutto l’altitudine. Difatti Valke-Maarja, essendo ubicata a circa 100 metri sul livello del mare, è prossima alla pianura. Pertanto vedere fiocchi di neve bagnata cadere a 100 metri di altezza nel nord dell’Estonia rappresenta a tutti gli effetti un evento che possiamo considerare eccezionale. Questa sorprendente nevicata estiva estone, di sicuro, passerà alla storia per il modo in cui si è realizzata, a seguito di un prolungato periodo caldo, con temperature largamente sopra le medie del periodo. Intanto nei prossimi giorni un nuovo blocco di aria molto fredda, di origine polare marittima, raggiungendo il mar di Barents, si verserà sul nord della Scandinavia, causando un brusco calo delle temperature fra Norvegia, Svezia e Finlandia settentrionale, oltre che l’arrivo di nevicate fino a quote molto basse fra il Finnmark e i rilievi della Lapponia, rimasti pressoché spogli. Difatti, a partire da domani, la circolazione depressionaria che dalla penisola di Kola si muoverà in direzione della penisola di Kanin, contribuirà a pilotare verso la Norvegia e tutta l’area Scandinava una moderata, a tratti tesa, ventilazione da NO e N-NO, contenente diversi impulsi di aria fredda e umida, d’origine polare marittima, che addenserà una fitta nuvolosità cumuliforme lungo le coste norvegesi settentrionali, dando luogo a piogge e rovesci sparsi che assumeranno prevalente carattere nevoso fino a bassa quota sui rilievi della Norvegia centro-settentrionale e del nord della Svezia, dove si prevedono accumuli già dai 300 metri. Ma lungo le coste più settentrionali norvegesi, durante i rovesci più intensi, qualche fiocco di neve misto alla pioggia (visto le temperature largamente positive a livello del mare) si potrà vedere pure sull’isola di Capo Nord, l’estrema propaggine settentrionale della Scandinavia e dell’intera Europa. Ma diverse località della Norvegia settentrionale sono a rischio imbiancata, come la stessa Tromso, dove il termometro, di poco sopra gli +0°C, potrebbe favorire persino degli accumuli al suolo. La Svezia invece non dovrebbe vedere precipitazioni degne di nota trovandosi in piena “ombra pluviometrica“ alle fresche correnti da NO e N-NO che assumeranno persino delle caratteristiche favoniche discendendo dalle Alpi Scandinave ed essersi deumidificate del tutto sul versante norvegese, scaricando su questo tutte le precipitazioni.
Fonte: meteoweb