Il bel tempo è tornato a rimpossessarsi dell’intero territorio nazionale, grazie alla graduale risalita verso il bacino centro-occidentale del mar Mediterraneo di quello che in gergo meteorologico chiamiamo promontorio anticiclonico algerino. Una solida area di alta pressione dinamica, ben consolidata alle quote superiori dell’atmosfera (con geopotenziali elevatissimi e aria calda e molto secca che riempie la colonna d’aria fino alla media troposfera), facente capo direttamente alla “Cella di Hadley” in azione sull’Africa sub-sahariana. Nel corso della prossima settimana, questa figura anticiclonica, tenderà a rafforzarsi notevolmente, a causa del richiamo dall’entroterra desertico algerino orientale, di masse d’aria molto calde e secche di matrice sub-tropicale continentale, che risaliranno lungo il margine più occidentale della struttura anticiclonica.
Questa avvezione calda, sub-tropicale continentale, particolarmente attiva a 850 hpa e 700 hpa (ben visibile dalle isoterme di +24°C +25°C che raggiungeranno l’alta costa tunisina e il Canale di Sicilia), durante la risalita verso il Mediterraneo tenderà ad estendersi alle quote superiori della troposfera (fino ai 5000-6000 metri), innescando la cosiddetta “avvezione di spessore”, ossia l’incubatore atmosferico delle opprimenti ondate di calore che investono l’area del Mediterraneo e l’Europa. Questi flussi caldi, d’origine sub-tropicale continentale (provenienti dalla regione sahariana, dai 25°-30° latitudine nord), crescendo di quota tendono ad investire una maggior fetta di troposfera, comportando importanti aumenti dei valori di geopotenziale (a 500 hpa) con tanto di strato d’inversione in alta quota che inibisce i moti ascensionali, coadiuvati da sensibili aumenti termici (sia d’origine radiativa che per il contributo dell’insolazione nei bassi strati). L’aumento dei valori del geopotenziale in quota ovviamente tendono a stabilizzare maggiormente la massa d’aria calda, che sale dalle latitudini sub-tropicali, associando ad essa condizioni spiccatamente anticicloniche, anche se non manca mai la copertura nuvolosa, di tipo avvettivo (alta e stratiforme) per lievi avvezioni di umidità nell’alta troposfera.
Il rialzo del geopotenziale in quota, oltre a stabilizzare la massa d’aria sub-tropicale, favorisce al contempo una recrudescenza della calura nei bassi strati, vuoi anche per il contributo dell’insolazione (visto la totale serenità dei cieli) che della stessa ventilazione meridionale, dominante in seno ai flussi sub-tropicali. E’ proprio in questa fase che tende a svilupparsi la cosiddetta onda mobile di calore (“heat waves” in inglese) che s’innesca lungo i confini fra un’area anticiclonica, particolarmente strutturata nella media troposfera, e il ramo ascendente (bordo orientale) di una estesa saccatura che dalle alte latitudini (sub-polari) si estende verso latitudini più meridionali. In questo caso le masse d’aria molto calde che invaderanno le nostre regioni più meridionali, ed in modo particolare la Sicilia, la Calabria e la Puglia, dove si rischiano i primi +40°C stagionali, proverranno direttamente dall’Hamada di Tinchert (deserto roccioso dell’Algeria orientale, lungo il confine libico) e dalla regione dei Grandi Erg orientali. L’analisi del campo del vento, sia a 850 hpa che a 700 hpa, indica la strutturazione di una marcata ondulazione anticiclonica (venti a rotazione oraria) che aspirerà aria sempre più calda e secca dall’arroventata hamada di Tinchert e dai deserti sabbiosi dell’Algeria orientale.
Su queste aree da giorni insiste una vera e propria bolla di aria molto calda e secca, attiva fino alla media troposfera, che viene ulteriormente surriscaldata dalle forti“Subsidenze atmosferiche” che contraddistinguono l’anticiclone libico-algerino, li dove agisce il motore principale della “Cella di Hadley” sull’Africa settentrionale. Queste significative “Subsidenze” contribuiranno a far impennare le temperature, a seguito della“compressione adiabatica” delle stesse masse d’aria.Nel frattempo, durante la nuova settimana, il promontorio anticiclonico algerino, inglobando buona parte del bacino del Mediterraneo centro-occidentale, inclusa l’Italia, stabilizzerà il campo dei geopotenziale in quota, spalancando le porte ad una nuova fase di stabilità e caldo, nel corso dell’ultima decade di Giugno. Questa nuova fase climatica stabile e soleggiata imprimerà una marcia spedita alla stagione estiva, mentre le temperature si spingeranno nuovamente su valori ampiamente sopra la media su gran parte delle nostre regioni, dove il caldo tornerà a riaffermarsi con una certa enfasi, per via dell’azione combinata dell’apporto di aria sempre più calda in quota, di matrice sub-tropicale continentale dall’entroterra desertico algerino, che si sommerà all’intensa insolazione diurna (che surriscalda per bene i terreni) e alle “Subsidenze atmosferiche” che caratterizzano il regime anticiclonico sub-tropicale. In particolare la Sardegna meridionale, la Sicilia, la Calabria e la Puglia, dove questi elementi sopra descritti, sommandosi all’avvento di una debole ventilazione favonica, di caduta dai rilievi dell’entroterra, potrebbe spingere i termometri fino a valori di +39°C +40°C all’ombra.
Fonte: meteoweb