Spingendoci sul lungo termine il grado di incertezza che accomuna ciascun cluster previsionale diventa sempre più importante. Le previsioni deterministiche arrivano sino un limite massimo di due settimane ma giunti a simili distanze il grado di affidabilità generalmente divienemolto basso. La linea di tendenza è soggetta a forti variazioni tra ogni singolo aggiornamento e persino nell'ambito di una singola corsa, le differenze possono divenire assolute e sostanziali. Capita così di imbattersi su scenari molto fantasiosi, i quali difficilmente avranno modo di realizzarsi ma saranno utili quantomeno per tracciare una linea di tendenza, soprattutto se questi ultimi tendono a ripetersi frequentemente nel giro di pochi aggiornamenti.
Sull'articolo del Fantameteo abbiamo paventato la possibilità di assistere ad una ripresa dell'attività ciclonica di stampo atlantico, una situazione che tuttavia potrebbe portare conseguenze molto diverse sul nostro Paese. Da un lato l'aria fresca atlantica potrebbe avere la meglio quantomeno sui settori settentrionali italiani, creando i presupposti per alcune importanti fasi temporalesche, dall'altro il nostro anticiclone afro-mediterraneo potrebbe prendersi più di quanto dovuto, avviando così una forte ondata di calore sull'intero stivale.
Le previsioni qui proposte sono state appositamente selezionate tra i cosiddetti 20 cluster perturbatori del modello americano GFS. Esse rappresentano due risultati finali completamente opposti, nascenti da uno stesso scenario di partenza, cioè la ripresa dell'attività depressionaria con perno sui settori occidentali europei.
Fonte: meteolive